Dora ha scritto: ↑mercoledì 23 novembre 2022, 7:23
Puzzle ha scritto: ↑mercoledì 23 novembre 2022, 0:14
DaitarnIII ha scritto: ↑venerdì 28 ottobre 2022, 15:48
https://www.rainews.it/video/2022/10/ki ... a4773.html
https://www.leggo.it/esteri/news/ucrain ... 16245.html
RIporto il link di alcune testate giornalistiche su informazioni fornite dall'intelligence militare di Kiev (Gur). Bene, questa informazione propagandistica è schifosa, così come (se è vera) la storia dei braccialetti. Vedo che in questa parte del forum, GIUSTAMENTE, si attacca Putin (sorvolo su una frase di Dora contro i 'russi', popolo magnifico per chi li conosce), ma critiche vanno rivolte anche ad altri governi dell'Est, primo fra tutti quello polacco, e anche a quello ucraino, per non parlare di quello ungherese. La guerra e la giusta feroce presa di posizione contro Putin non ci deve fare chiudere gli occhi su questi loschi figuri, ed il servizio segreto ucraino mi sembra tra questi...infetti ci sarete voi!!!
In Russia ci sono stato, a San Pietroburgo e a Mosca e altre periferie asiatiche. Non ho visto quel "popolo magnifico, che propagandi". Solo tanti miserabili poveri. (Nel primo Mc Donald di mosca ho visto bambini raccogliere da terra e dai tavoli le patatine avanzate) Piccoli episodi, ma in quegli anni i Tupolev si schiantavano, senza tanta propaganda. Putin è cresciuto in ambito mafioso, si è arricchito accelerando la miseria. S'è circondato da fidi con un'organizzazione simile a Cosa Nostra. La Russia vive solo con le sue proprietà nazionali, legate agli idrocarburi e alle miniere. La piccola, media industria e l'artigianato esistono, e non vengono prese in considerazione.
La miseria non fa scalpore perché fra l'impero, l'URSS e la successiva "repubblica", la povertà e la fame sono continuate dappertutto in Russia, tanto che l'abitudine è passata da tradizione a tradizione. Ultimo Paese feudale. (Se leggi Tolstoy, Dostoevskij, ma soprattutto Gogol, leggi anche la Russia moderna della steppa e delle campagne siberiane. Perché oggi Russia significa solo Mosca e San Pietroburgo, il resto non conta nulla.
Ti sei mai chiesto perché fra i "trofei" di guerra in Ucraina i russi si prendevano lavatrici, lavastoviglie, televisori, stereo, tappeti, mobili, divani, poltrone, telefonini e tutto ciò che trovavano nelle case ucraine? Se non ci arrivi te lo spiego: è perché i soldati provengono dalla Siberia, dove la gente con Putin vive nella fame, come con Stalin, come con Nicola II. Il "tuo popolo magnifico" deve ancora evolversi. Se ti riferisci ai classici ottocenteschi, si, siamo d'accordo: ma Tolstoy aveva discendenza nobile, Dostoevskij (medico) pure, forse solo Gogol ebbe origini da proprietari terrieri. Anche Puškin era di origini aristocratiche.
Hanno tutti raccontato la Russia feudale e quei poveracci che sono stati mandati a morire in massa contro Napoleone, Hitler ed ora contro Zelens'kyj e la Nato. Poi magari vinceranno, perché optano sulla massa, come hanno sempre fatto e dove ne moriranno la metà o più, ma non venirmi a parlare di "popolo magnifico".
Sì, ecco, forse a fronte delle stragi, delle fosse comuni, delle persone deportate, torturate, mutilate, violentate, ammazzate, dei bombardamenti su scuole, ospedali, centrali elettriche, e di tutto l'orrore cui abbiamo assistito in questi mesi ... ecco, forse parlare di "popolo magnifico" è quanto meno inopportuno. Non foss'altro che per la scelta dei tempi.
Meno male che è arrivato Puzzle a riportare il mondo a testa in su, perché veder volare gli unicorni rosa mi aveva lasciata ancor più stupefatta che il ricevere lezioncine sulla propaganda in tempi di guerra.
Premetto che, come scrissi sopra, in Russia ci sono stato, ma non per gite di piacere, ci ho vissuto e lavorato, anche sodo, a contatto con quella che allora era l'élite uscita dal default e cercava di riprendersi. Avevo (orgogliosamente) un miniappartamento a San Pietroburgo presso (guarda caso) l'Italyanskaya Ulitsa, laterale del Nevskij Prospekt. Dietro casa c'era il canale Fontanka e lo splendido Ponte Anichkov (quello con i quattro cavalli di Pyotr Karlovich Klodt, sul canale Fontanka). L'Ermitage era poco distante per cui, abitando praticamente in centro, da casa San Pietroburgo me la sono goduta tutta. Era l'epoca El'cin.
Ma ora a me sembra incomprensibile che una persona sieropositiva possa ammirare l'attuale Russia di Putin. Se n'è già parlato molto in questo forum, soprattutto grazie a te Dora, sulla crociata di Kirill (simile a un estremista islamico) contro l'Occidente perverso, riguardo le persone LGBTQ e per come vengano trattate le persone HIV in Russia. Ma va sempre bene ricordarlo.
Molto tempo fa (prima che le ONG fossero state espulse) ricordo di aver scritto che, secondo i dati UNLAIDS, la Russia era in fondo agli Stati che fornivano i farmaci agli HIV+ (circa 30% o meno, se ben ricordo) peggio di molti Stati africani (che almeno si possono capire, non avendo risorse) mentre all'opposto (in tutti i sensi) un piccolo e minuscolo Paese nel centro dell'Africa, come il Rwanda aveva (ha) una copertura completa nel fornire i farmaci ai rwandesi sieropositivi, non diversa dall'Europa. Entrambi Paesi con un presidenzialismo autoritario, ma qual è il più civile?
...
Tempo fa vidi un interessante documentario sulla vita di Putin e ne vorrei riportare un breve riassunto: nonostante le leggende, non fu e non è mai stato un grande esponente del KGB, solo un piccolo e iniquo funzionario. Sognava di gestire la base di Berlino, ma gli venne assegnata la piccola sezione di Dresda. (Neppure l'apparato dell'URSS lo considerò idoneo). Nella grande confusione dovuta al crollo dell'Urss, tornò in Russia e recuperò credibilità, divenendo vicesindaco di San Pietroburgo, dove sembra si appropriò di una gran massa degli aiuti esteri
All'epoca l'Occidente si mosse molto con aiuti economici, al fine di evitare un'escalation militare nella (all'epoca) seconda potenza atomica al mondo. (ricordo la moltitudine di mazzette da cento dollari che giravano fra le "alte sfere", nuove e nastrate, provenienti indubbiamente dagli USA, tanto che i commercianti russi rifiutavano dollari in banconote di vario taglio, vecchie e consumate, pensando fossero false). In quel periodo, con la pensione di un mese in rubli, ci si poteva comperare una birra. Moltissimi morirono, dopo il default, ma come sempre in Russia, nessuno tenne conto delle vittime. (Esiste un certo cinismo atavico in quel Paese, Gogol lo scrisse nel suo "Le anime morte", peccato che morì prima di terminarlo).
In particolare agli aiuti, con una Russia ormai fallita economicamente, in quel periodo a San Pietroburgo, per sopravvivere venivano forniti alberi, centinaia di migliaia di alberi, una grande quantità e sola risorsa dalle sue immense foreste, in cambio non solo di soldi, ma soprattutto generi alimentari dei quali il popolo russo aveva estremamente bisogno. Ma sembra che il prode Putin intercettasse non solo soldi, ma pure alimenti per poi rivenderli ai suoi vassalli.
Ma oltre una ricchezza personale, a San Pietroburgo, Putin creò una formazione simil-mafiosa, direi mafiosa, come il potere che attualmente detiene, con vari suoi complici (tutti collusi), che ancora lo circondano al Cremlino: "il gruppo di San Pietroburgo", del quale ancor oggi, tutti hanno tutti paura.
Singolare come ascese al potere: El'cin lo chiamò come vice, considerandolo un giovane timido, innocuo e malleabile, pensando di avere "un burattino" per poter gestire le sue ricchezze. (El'cin proveniva da una famiglia molto ricca). In seguito, quell'inutile funzionario del KGB, timido e burattino della famiglia El'cin, diventò il Putin attuale.
Ciò ricorda quanto il male sia "banale", come ci ha lasciato scritto Hannah Arendt (pur riferendosi a Eichmann, ma in certi tratti simile). Putin proviene da un'infanzia povera, come Adolf Hitler era solo un imbianchino, semplice caporale nella Grande Guerra, Mussolini figlio di un fabbro, Stalin figlio di un calzolaio. La "banalità" fra i grandi dittatori, sembra essere comune, tanto che per acquisire potere, le vite umane non contano e non hanno mai contato nulla.
E per banale non intendo demonizzare alcuna categoria, non c'è alcun razzismo in me, io stesso sono figlio di operai, ma come "banale" intendo una persona che si immaginerebbe semplice, colei di cui sei amico, vicino di casa e che incontri tutti i giorni. Colui che trovi come il figlio di un fabbro, o come quel figlio di calzolaio che ha condannato milioni di morti.
Ora che Putin, il figlio di un'operaia, nipote di un cuoco, si ritiene padrone del mondo, pronto a lanciare una distruzione atomica, sembra che la "banalità", ovvero la routine quotidiana, possa davvero distruggere il pianeta.