Hanno spazio perché c'è chi li segue. Non so, magari mi spingo troppo in là, ma forse è addirittura la domanda a creare l'offerta.bugs ha scritto:Ormai non capisco come facciano ancora a dare spazio a questi pazzi !
Credo si crei in alcune persone una situazione psichica potenzialmente devastante, in cui la sfiducia nei confronti della medicina basata sulle prove e in generale della scienza si collega a un substrato di paranoia, in un loop che si autoalimenta, portando a un crollo delle difese razionali. Penso sia un processo in cui è difficile dire se venga prima la paranoia o la caduta della razionalità, perché i due aspetti si implicano l'un l'altro, potenziandosi a vicenda.
Infatti, esiste un fenomeno che sta acquistando sempre maggiore rilevanza, quello del crank magnetism, in cui una persona disponibile a prender per buone ad esempio le teorie degli anti-vaccinisti sulla correlazione fra vaccini e autismo tende anche a dare fiducia ai negazionisti dell'HIV/AIDS, a quelli che negano la teoria dei microbi, a quelli che pensano che l'uomo non sia mai sbarcato sulla luna, a quelli che pensano che l'11 settembre sia stato un complotto sionista, ai negazionisti dell'olocausto, etc. etc.
Un esempio concreto ce lo offre una paginetta su Facebook di negazionisti dell'HIV/AIDS: in un solo post il cui testo è "Condividiamo da pagine a noi simpatiche!", troviamo il link a un post del Movimento anti-NWO, che rimanda a un articolo su Hamer povera vittima della massoneria ebraica. Un bel corto circuito, non c'è che dire.
In sostanza, ogni volta che ti bevi una teoria cospirazionista, sei un poco più disponibile a dare credibilità a una seconda, e poi a una terza ...
A tutto questo si deve aggiungere l'aspetto di culto che si trova quasi sempre collegato all'adesione a teorie pseudoscientifiche. Per i seguaci di Hamer, come per i negazionisti seguaci di Duesberg e in generale per i devoti alle pseudomedicine, la razionalità è, appunto, venuta meno e la fiducia assume toni fideistici tali che molto difficilmente sono disposti a prendere in considerazione le evidenze empiriche che smentiscono le loro credenze. Vedi il padre di Eleonora, che attribuisce la morte della figlia allo stress cui l'avrebbero sottoposta i medici pur di non ammettere che se l'è portata via la leucemia (e che lui ha delle responsabilità enormi in questa tragedia).
Nel post di stamattina non volevo dilungarmi oltre misura, però vorrei sottolineare come la forma di negazionismo dell'HIV/AIDS adottata da Hamer non sia poi così diversa da quella che qui in Italia abbiamo visto diffusa da Alessio Pisani, per certi aspetti "allievo" di Ruggiero, noto soprattutto per aver raccolto in una sorta di bignamino dei documenti che - a suo dire - fornirebbero le prove inconfutabili che HIV non è mai stato isolato e che migliaia di ricercatori lavorano nei loro laboratori da 30 anni, perpetuando la frode iniziata da Robert Gallo.
Pisani è uno psicologo che, da quando l'Università di Torino gli ha impedito di discutere la tesi di dottorato perché l'ha ritenuta di livello troppo basso per gli standard dell'università, così carente dal punto di vista metodologico da non corrispondere neppure ai criteri minimi di una ricerca scientifica, sembra starsene piuttosto in disparte (o forse è passato ad occuparsi di vaccini - sospetto mio).
In diverse occasioni, in particolare durante un Gary Null Show, ha sostenuto che il trattamento psicologico cui sottoponeva i suoi pazienti con diagnosi di HIV/AIDS comprendeva anche il convincerli della "semplice verità", che definiva "di chiarezza cristallina", che "non esiste alcuna prova scientifica" che dimostri che l'HIV è la causa dell'AIDS e ha precisato che "non potrebbe mai avere un paziente con HIV/AIDS senza informarlo di questa *verità*”; ha poi dichiarato di avere visto "molte psicopatologie scomparire semplicemente dicendo questa *verità*" e che questo "è il modo migliore per aiutare una persona con diagnosi di HIV/AIDS"; e infine che, grazie al suo "counselling" e alla sua "psicoterapia", è stato in grado non soltanto di alleviare i sintomi psicologici associati a una diagnosi di HIV/AIDS, ma anche di invertire la diagnosi medica stessa - cioè di far scomparire i marker dell'infezione da HIV.
In sostanza, il trauma della diagnosi potrebbe essere superato grazie al counselling di Pisani e questo porterebbe la persona HIV+ a sierorevertire, tornando HIV negativa. Non siamo tanto lontani dai traumi di Hamer.
L'Ordine degli psicologi di Torino non ha apprezzato molto questa manipolazione dei pazienti.