Ora ti spiego come stanno le cose in generale:
1. La mia generazione ha visto amici, amori o parenti morire devastati da cancri o infezioni e nella vergogna, circondati da frottole ipocrite: ci sono miei coetanei che non si sono mai ripresi dal senso di colpa per essere sopravvissuti mentre una parte della propria gioventù è stata spazzata via
2. Dal 1996, grazie alla “terapia antiretrovirale altamente attiva” la mortalità per HIV/AIDS è insignificante rispetto alla storia naturale della malattia e alla media delle cause di morte
3. Oggi le terapie sono, tolti alcuni sfortunati casi di resistenza o ipersensibilità individuale, son
o oltre che efficaci praticamente senza effetti collaterali e permettono una qualità di vita invidiabile rispetto alla media delle terapie per altre malattie croniche
4. Grazie a quelle terapie non solo non si muore più, ma ci si può permettere una vita normale, l’obiettivo di una famiglia e di figli concepiti naturalmente, e una vita sessuale senza la paura di contagiare altri.
In particolare, invece:
il sottoscritto e altri qua dentro sanno che la loro vita, almeno un paio di volte, è stata un regalo della medicina, che se sono ancora qui a faticare e bestemmiare tutti i giorni è grazie a quei Doni di Dio che sono la ricerca scientifica, la tecnologia, le loro applicazioni in medicina.
Per questo motivo
le regole del nostro forum sono inflessibili e non consentono di uscire dai binari “medici” di lettura della nostra vicenda di Persone contagiate da HIV: HIV è un virus in grado di devastare il sistema immunitario umano e indurre una coorte di condizioni (l’AIDS) che portano inevitabilmente alla morte, da questi binari non si esce.
https://www.hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=15&t=4
Qualcuno ci guadagna? Sì, ancora una volta grazie a Dio.
Grazie a Dio HIV può essere trattato, e questa prospettiva spinge migliaia di ricercatori e tante aziende a lavorare ogni giorno per soluzioni sempre più sofisticate, che offrano valore (
vita e qualità di vita) alle Persone con HIV, ritorni economici agli azionisti, prestigio e riconoscimenti ai ricercatori.
Non so di cosa campi tu, io lavoro per pagare il mutuo e le bollette mica perché mi piaccia… analogamente, l’azienda per cui lavoro persegue l’obiettivo di crescere e, auspicabilmente, remunerare chi ha rischiato creandola e sostenendola, non comprendo perché i ricercatori e le industrie farmaceutiche dovrebbero avere obiettivi diversi…
Insomma: “senza denaro non si cantano le messe”, se non fosse per il desiderio di crescere, migliorare il proprio tenore di vita e avere il condizionatore d’estate, saremmo ancora a strofinare i bastoncini per scaldarci… altro che “
undetectable equals untrasmittable”…