Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Divagazioni...
cd4lover
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Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da cd4lover » sabato 21 aprile 2012, 2:40

Come avevo promesso...avendo giusto il tempo per scrivere quattro righe prima di collassare a letto, apro quella che Leon in particolare mia aveva messo in testa...una rubrica ove nel modo più accessibile possibile, parlerò di attualità economica e finanziaria, rispondendo anche ai dubbi di tutti coloro che hanno delle domande o delle curiosità da esporre...che siano i costi impliciti di gestione di un conto corrente...fino all'Indice Gini.

Oggi, dedicherò giusto 4 righe a quello che è successo in settimana.
Lo spread...perchè si è tornati intorno ai 400 pb, quando sino a pochi giorni fa, l'Italia sembrava essere corsa ai ripari dalla speculazione?

La risposta è molto complicata, in quanto le variabili in gioco...come ho scritto più dettagliatamente nel thread riguardante il governo Monti...sono veramente tante.
In realtà non ci sono molti aspetti economici o finanziari in Italia che possono giustificare un tale aumento.
Si tratta, con molta probabilità dell'azione di un binomio piuttosto pericoloso che trascende lo scenario italiano (pur sempre debole, ma lontano anni luce rispetto alla situazione di Novembre 2011). Tale binomio si compone di speculazione e paura di contagio.
Il sistema Spagna, in questi giorni, sta dimostrando delle difficoltà oggettive a livello finanziario, causate probabilmente dai dati macroeconomici ben poco incoraggianti che l'hanno vista protagonista di questi giorni, e stanno nascendo i soliti dubbi, più o meno fondati, sull'effettiva capacità di onorare le obbligazioni assunte nei confronti dei creditori.
Noi risentiamo di questa situazione, in quanto un eventuale salvataggio della Spagna...o peggio un default, anche selettivo come nel caso della Grecia, metterebbe a rischio le fondamenta di quelli che sono stati definiti i firewalls costruiti dall'UE contro l'eventuale potenziale insolvenza di un Paese periferico.
Un salvataggio spagnolo, scoprirebbe il nervo Italia, che potrebbe infiammarsi incontrollabilmente.
Ma qui...servirebbe una palla di vetro, in quanto sono prospettive estremamente lontane...ma non impossibili.

A peggiorare il tutto, sono le solite Agenzie di Rating...o chi per loro...
In questo caso Citygroup, ha previsto nel medio periodo (entro il 2012) un ulteriore probabile taglio del rating di Spagna e Italia, fino altri 2 notch...capite che questo potrebbe avere dei risvolti catastrofici sul mercato obbligazionario secondario, rendendo l'accesso al credito per l'Italia...estremamente difficile. (ma questa è una storia riservata per un altro giorno)

Ma...le banche, le istituzioni, i privati...non sono scemi...e l'effettiva oggettività di queste agenzie, o meglio l'effettiva trasparenza...viene messa sempre più in discussione, tanto che le banche Danesi, hanno cominciato a disfarsi dei servizi "offerti" da Moodys, motivando la scelta con un:

"Le loro opinioni sono troppo facilmente mutevoli"

Il classico comportamento di chi si trova a tradare enormi quantità di un determinato titolo su qualsiasi mercato finanziario telematico.


Terapia: feb. 2017 Triumeq
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HLAB5701
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da HLAB5701 » sabato 21 aprile 2012, 2:43

oh cd4... insomma dove li devo mettere i miei 10000 euro di risparmi??? :) :) :)



Tarek
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da Tarek » sabato 21 aprile 2012, 7:13

Bel thread :D

Ma gli amerikani (agenzie di rating) sono sempre stati paranoici sul denaro (e non solo). Secondo te ci possiamo staccare dagli USA (almeno coi Soldi) così da rendere Londra (la maggior piazza finanziaria europea) più atonoma nei limiti concessi dal mercato o dobbiamo vivere perennemente in ansia ?



Leon
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da Leon » sabato 21 aprile 2012, 8:46

cd4lover ha scritto:Come avevo promesso [...] apro [...] una rubrica ove nel modo più accessibile possibile, parlerò di attualità economica e finanziaria, rispondendo anche ai dubbi di tutti coloro che hanno delle domande o delle curiosità da esporre...che siano i costi impliciti di gestione di un conto corrente...fino all'Indice Gini.
Oh, bravissimo e grazie! Immagine
Ma...le banche, le istituzioni, i privati...non sono scemi...e l'effettiva oggettività di queste agenzie, o meglio l'effettiva trasparenza...viene messa sempre più in discussione, tanto che le banche Danesi, hanno cominciato a disfarsi dei servizi "offerti" da Moodys, motivando la scelta con un:

"Le loro opinioni sono troppo facilmente mutevoli"

Il classico comportamento di chi si trova a tradare enormi quantità di un determinato titolo su qualsiasi mercato finanziario telematico.
Non sono sicuro di aver ben inteso quest'ultimo punto, un po' sibillino. Quindi, a scanso di equivoci, ti chiedo: "il classico comportamento" QUALE e DI CHI, esplicitamente?



isabeau
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da isabeau » sabato 21 aprile 2012, 11:28

HLAB5701 ha scritto:oh cd4... insomma dove li devo mettere i miei 10000 euro di risparmi??? :) :) :)
dalli a me ke ci penso io :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: hem Cd4 questa le' concorrenza leale ne''' cio' un sacco di mattonelle vuote :roll: :? :? :? :? :? ;)



Tarek
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da Tarek » lunedì 23 aprile 2012, 14:19

isabeau ha scritto:
HLAB5701 ha scritto:oh cd4... insomma dove li devo mettere i miei 10000 euro di risparmi??? :) :) :)
dalli a me ke ci penso io :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: hem Cd4 questa le' concorrenza leale ne''' cio' un sacco di mattonelle vuote :roll: :? :? :? :? :? ;)
ah bene, anche io ho un ventimila. Ma la tua mattonella dà un buon interesse?

Ma come fa HLBA a portarti i soldini? Lo sai che è "tracciato"? :D



cd4lover
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da cd4lover » lunedì 23 aprile 2012, 14:44

HLAB5701 ha scritto:oh cd4... insomma dove li devo mettere i miei 10000 euro di risparmi??? :) :) :)
Allora, in questi giorni non è facile prendere una decisione...molto dipende da quanto sei disposto a rischiare. Per farti un esempio...investire in Bund 10ennali (ottimi per la conservazione del valore dell'investimento durante il corso del tempo), potrebbe rivelarsi controproducente, in quanto...le politiche economiche, anche a seguito dell'annunciata sconfitta di Sarkozy, potrebbero cambiare...e potrebbe concretizzarsi anche l'ipotesi degli Eurobond. Se così fosse, i Bund andrebbero incontro ad un deprezzamento sensibile, e ciò vanificherebbe l'acquisto di Bund eventualmente fatto.

Io rimango dell'idea, che dei Bond a 6 o 12 mesi Italiani, siano un'ottimo investimento ove parcheggiare della liquidità...hanno un buon rendimento, un rischio basso, ed il vantaggio non indifferente di venire tassati con l'aliquota speciale del 12.5%.

Rispondo anche ad isa: :D
Allora, sicuramente le mattonelle, a meno che non cade la casa e non entrano i ladri, i soldi li tengono al sicuro. Ma non li proteggono dall'inflazione, ne dal deprezzamento del denaro (anche se per il momento...i cambi tengono).
flavio ha scritto:Bel thread

Ma gli amerikani (agenzie di rating) sono sempre stati paranoici sul denaro (e non solo). Secondo te ci possiamo staccare dagli USA (almeno coi Soldi) così da rendere Londra (la maggior piazza finanziaria europea) più atonoma nei limiti concessi dal mercato o dobbiamo vivere perennemente in ansia ?
Umh...non è un problema di autonomia finanziaria dell'UE, anche perchè il Regno Unito, fa quello che gli pare. Il problema che sollevavo riguarda le agenzie di rating. Comunque è impossibile "scollegare" la nostra economia da quella USA, anche perchè sarebbe controproducente, visti gli accordi economici che esistono tra le parti.
Leon ha scritto:Non sono sicuro di aver ben inteso quest'ultimo punto, un po' sibillino. Quindi, a scanso di equivoci, ti chiedo: "il classico comportamento" QUALE e DI CHI, esplicitamente?
Anche qui mi riferivo alle agenzie di rating. Ovviamente questa non è un'analisi tecnica, ma soltanto un ragionamento che viene fatto alla luce di quanto è successo negli ultimi periodi.
E' chiaro che le agenzie di rating, sono pervase da fortissimi conflitti d'interessi. Infatti proprio S&P possiede forti partecipazioni in fondi d'investimento, caratterizzati principalmente dai debiti sovrani delle maggiori economie mondiali.
Per questi motivi, queste agenzie secondo me, sono tutt'altro che credibili...molto spesso, programmano interventi sul rating in modo molto sospetto. Sembra che ogni volta che devono parlare, aspettano il momento in cui le loro parole avranno una maggiore risonanza sul mercato...e questo è un comportamento senza senso secondo me, per un'azienda che dovrebbe soltanto dire...questo è sicuro, questo non è sicuro.

Un esempio è il caso Lehman Brothers....fallita in 2 giorni con un buco di oltre 600 miliardi di dollari USA.
Tutti sapevano che tale banca erogava mutui ad altissimo rischio (sub-prime) e che alla prima bolla speculativa seguita da una crisi economica, si sarebbe ritrovata a dover fronteggiare insolvenze insostenibili anche nel brevissimo periodo.
Allora...come è possibile che Lehman, non ha mai visto un rating inferiore ad A, e su alcuni suoi prodotti finanziari, addirittura alla TRIPLA A ?
Ben pochi sarebbero in grado di fornire una risposta a questa domanda...ma ci sono alcune verità incontrovertibili...
S&P investiva in numerosi prodotti di tale holding.

A che pro, declassare una holding, ove ho investito qualche miliardo di dollari? Per deprezzarne i suoi prodotti, dandomi la zappa sui piedi?

Due parole sulla situazione odierna:
Oggi gli eventi che meritano di essere accennati, sono 2 in particolare.
Il primo, è la febbre dei mercati...alimentata anche oggi da fattori NON direttamente collegati all'Italia...
Non sono le nostre finanze, o la nostra economia a far precipitare FTSE MIB e alzare lo spread....bensì, il flop dell' austerity in Olanda, e la sconfitta annunciata di Sarkozy in Francia. Sull' austerity, le cose da dire sarebbero tante...a partire dal fatto che NON FUNZIONA. Le politiche di taglio alle spese, comportano soltanto un dilazionamento della depressione economica, che inevitabilmente tornerà a farsi sentire in breve tempo. Sulla Francia io sono di opinione diversa...i mercati hanno paura che il nuovo governo potrebbe adottare politiche meno rigorose, potrebbe investire troppo in crescita anzichè in contenimento della spesa. Forse i mercati dimenticano che è la crescita che dobbiamo cercare...non il tanto ricercato rigore, che sta soltanto sfasciando le nostre economie, per ingrassare quella tedesca.

Il secondo evento, è la crisi in Irlanda...un paese ove i politici sono politici, dove la gente fa il proprio dovere (pagando tasse, correttamente dimensionate) e dove il Gossip non è la base della vita di tutti i giorni.
L'Irlanda ha visto ridursi il suo deficit di bilancio di 18 punti percentuale!!! :shock:
Dal 31 al 13% in un anno. Mentre quello italiano, dal 4.6% al 3.9%.
E' pure vero che la crisi irlandese è più vecchia di un anno rispetto quella italiana....resta comunque innegabile quello che la piccola economia irlandese è stata in grado di fare. Un miglioramento mostruoso, ottenuto anche grazie all'intervento della UE con i suoi 70 miliardi di prestito.
Questo rende l'Irlanda, il paese con il maggiore avanzo primario in Europa.
Va detto che se continuiamo così, nel triennio 2012-2014 saremo il paese con il maggiore avanzo primario al mondo.

Tuttavia...quello che è stato ottenuto in Italia, dissanguando i soliti noti...in Irlanda è stato fatto in tutt'altra maniera.
Hanno privatizzato le banche....di fatto ne sono rimaste soltanto 2, che una volta ricapitalizzate, hanno garantito l'accesso al credito.
COSA CHE IN ITALIA, NON AVVIENE NONOSTANTE GLI OLTRE 1000 MILIARDI DI EURO EROGATI DALLA BCE CON TASSO DELL'1%...avete capito bene...UNO PERCENTO.
Senza credito...non c'è crescita, non c'è ripresa.
Riavviato tutto il meccanismo economico, le esportazioni (base dell'economia irlandese), si sono subito rimesse in moto.
L'imposta sul reddito delle imprese in Irlanda...è pari al 12.5%...andate a vedere la nostra Ires...e mettetevi a piangere xD.
Questo ha difatto attratto le più grandi nazionali al mondo, fornendo numerosi posti di lavoro per i roscetti d'Irlanda :D.

I debiti insolubili (titoli tossici), sono stati poi gestiti da un fondo chiamato National Asset Management Agency, che ha offerto beni immobiliari di proprietà delle banche e pignorabili in cambio dell'annullamento del debito.

Ancora hanno moltissimo da fare....ripeto...13% di debito/pil, è un'enormità....ma se tanto mi da tanto....se fossero in grado di ottenere un decremento del 18% anche nel 2012, a fine anno si troveranno con un AVANZO/PIL pari al +5%...il che rimetterà in fortissima corsa la loro economia e di conseguenza il loro PIL, come è sempre stato.

Roba da non credere.
Tuttavia, come dicevo...questo è stato possibile anche grazie al fatto che...l'Irlanda, è un paese molto più semplice da gestire rispetto ad un colosso come l'Italia e la sua economia. Ma come la botteghina sotto casa, può andare allo sbando in pochissimo tempo se gestita con i piedi...la stessa cosa può succedere ad un economia media come quella irlandese....basti vedere il Portogallo.

Ah...e lì non ci sono tecnici al governo...ma politici, che hanno letteralmente preso a forconate quando la crisi scoppiò.
Ovviamente in un paese dove la corruzione è praticamente inesistente e vige un principio meritocratico e di responsabilità civile e sociale sia sul governo, che sugli stessi cittadini, tutto risulta più facile.


Terapia: feb. 2017 Triumeq
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Ultime analisi: feb. 2017- 1260 CD4+ (37.0%) - CD4/CD8 = 1.24 - VL <20
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friendless

Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da friendless » lunedì 23 aprile 2012, 15:30

CD4, tu consigli i titoli di stato italiani a 6 o 12 mesi. Ti chiedo da profano: si possono comperare in banca o attraverso la mia banca?



isabeau
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da isabeau » lunedì 23 aprile 2012, 16:20

flavio ha scritto:
isabeau ha scritto:
HLAB5701 ha scritto:oh cd4... insomma dove li devo mettere i miei 10000 euro di risparmi??? :) :) :)
dalli a me ke ci penso io :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: hem Cd4 questa le' concorrenza leale ne''' cio' un sacco di mattonelle vuote :roll: :? :? :? :? :? ;)
ah bene, anche io ho un ventimila. Ma la tua mattonella dà un buon interesse?

Ma come fa HLBA a portarti i soldini? Lo sai che è "tracciato"? :D
no no la mia mattonella non da nessun interesse :roll: spero di raggiungere il milione di euro e di scappare in una localita' esotica....tutto qui...Flavio ti devo dire tutto :roll: 8-)
Hl mi kiama ije do' il mio indirizzo e col ton ton e' fatta :mrgreen: :lol: :lol: :lol:



skydrake
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Re: Economia e Finanza con il CD4+...a cura di cd4lover

Messaggio da skydrake » lunedì 23 aprile 2012, 20:25

Ti faccio i complimentI CD4lover, ma la tua analisi dell'Irlanda è riduttiva.
Il loro deficit è crollato del 18% solo perché il loro governo decise due anni prima di nazionalizzare le loro principali banche, in bancarotta. Sicché si ritrovarono un mostruoso 31% di deficit da pochi punti di percentuale consueti. Il boccone però si è rivelato piú grosso delle capacita dello stato irlandese mandando gambe all'aria, costringendolo a chiedere il bailout. L'anno successivo si sono ritrovati con un "addirittura" meno 13%, non un "solo" meno 13%, perché, se da un lato non hanno dovuto nazionalizzare ulteriori banche, dall'altro l'economia prIvata era andata a rotoli.
Il caso Irlanda rappresenta forse l'opposto dell'Italia: di come un economia privata, al seguito dello scoppio di una bolla immobiliare e sopratutto da una bolla finanziaria (causa la tendenza ad indebitarsi senza ritegni dei privati), sia riuscita a distruggere il bilancio di uno Stato con tutti i conti in ordine. In Italia il settore pubblico ha i conti tutti fuori posto e si va avanti solo grazie alla resistenza dell'economia privata (e alla proverbiale tendenza al risparmio dei privati), economia sempre piú tartassata dallo Stato centrale (e "territoriale", ossia comuni, provincie e sopratutto regioni), incapace di ridurre le sue spese correnti e operare seri tagli strutturali.



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