Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » venerdì 10 giugno 2022, 17:22

Vi segnalo una lunga intervista, praticamente un webinar, che il dottor Andrea Antinori, Direttore della Divisione di Ricerca Clinica dell’INMI L. Spallanzani, ha rilasciato al canale YouTube di "Nadir".

L'intervista, distribuita in due video, affronta il vaiolo delle scimmie a tutto campo: aspetti scientifici, di comportamento del virus, di contagiosità, di guarigione, aspetti sociali, di vaccini e terapia.

https://www.youtube.com/watch?v=cHwF7oOWvlU

https://www.youtube.com/watch?v=tq3QZOL9hAk


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Vaiolo delle scimmie - un documento ECDC per la comunità gay/MSM

Messaggio da uffa2 » venerdì 10 giugno 2022, 17:59

Immagine
traduzione di HIVforum da: https://www.ecdc.europa.eu/en/publicati ... en-and-msm

10 giugno 2022

Qual è la situazione con il vaiolo delle scimmie?
Sono stati identificati casi di vaiolo delle scimmie in diversi paesi in tutta e oltre l'Europa.
Sebbene chiunque possa essere infettato dal vaiolo delle scimmie, la maggior parte dei casi viene attualmente rilevata negli uomini gay e bisessuali e in altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Le informazioni su questo focolaio di vaiolo delle scimmie stanno ancora emergendo e ne stiamo imparando continuamente di più.
Rimani aggiornato e attieniti a fonti di informazione affidabili (vedi la sezione "Mantieni la calma e rimani informato" di seguito).
Come si trasmette il vaiolo delle scimmie?
Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso attraverso uno stretto contatto fisico (pelle a pelle), anche durante il sesso.
Può diffondersi anche attraverso goccioline respiratorie in contatto prolungato faccia a faccia e attraverso oggetti contaminati (come vestiti, biancheria da letto e giocattoli sessuali).
Sintomi comuni del vaiolo delle scimmie e cosa fare se si sviluppano sintomi
Il vaiolo delle scimmie può assumere la forma di eruzioni cutanee, macchie, ulcere o vesciche in qualsiasi parte del corpo, ma spesso nell'area genitale. Può anche causare ghiandole linfatiche gonfie e doloranti, febbre, mal di testa e dolori muscolari; brividi o stanchezza.
La maggior parte delle persone colpite dall'attuale epidemia avrà probabilmente bisogno solo di poche settimane di convalescenza a casa, ma alcune persone sono state ricoverate in ospedale a causa dei sintomi del vaiolo delle scimmie o delle successive infezioni della pelle.
Se hai uno dei sintomi di cui sopra:
  • consulta un medico contattando il tuo medico di famiglia o gli specialisti che si occupano della tua salute, il reparto di malattie infettive che ti segue se sei una persona che vive con HIV;
  • prenditi una pausa dalle visite a riunioni, luoghi o eventi ed evita di avere contatti stretti, compreso il sesso, finché non hai chiesto il parere di un operatore sanitario e sai che stai bene.
Stigma del sesso gay e vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie non è una "malattia gay" e gli uomini gay non devono essere accusati o vergognarsi per l'epidemia. Lo stigma è controproducente.
Il vaiolo delle scimmie non è nulla di cui vergognarsi e non è associato a uno specifico orientamento sessuale. Non lasciare che lo stigma ti impedisca di accedere all'assistenza sanitaria di cui hai bisogno.
Puoi aiutare combattendo lo stigma, condividendo informazioni, prestando attenzione ai sintomi e, se diagnosticati, seguendo le raccomandazioni del tuo medico (ad esempio isolandoti e aiutando le autorità sanitarie a notificare i contatti stretti).
Cosa stanno facendo i servizi sanitari pubblici?
I servizi sanitari pubblici stanno monitorando e indagando sull'epidemia e adottando misure per rallentare o fermare la diffusione del vaiolo delle scimmie.
I professionisti della salute pubblica si impegneranno anche a tracciare i contatti in modo rispettoso al fine di garantire la riservatezza. Se possibile, mantieni i dettagli di contatto dei partner sessuali in quanto ciò potrebbe aiutare con il tracciamento e la notifica del partner se ti viene diagnosticato il vaiolo delle scimmie.
Test per il vaiolo delle scimmie
  • I sintomi del vaiolo delle scimmie possono essere simili a quelli di altre infezioni (es. varicella). Per confermare un'infezione da vaiolo delle scimmie, gli individui devono essere valutati da un operatore sanitario e testati per il virus.
  • Se sei stato sottoposto al test per il vaiolo delle scimmie, prenditi una pausa dalle visite a raduni, luoghi ed eventi ed evita di avere contatti ravvicinati, compreso il sesso, fino a quando non ricevi i risultati del test. Se il risultato del test è positivo, segui i consigli del tuo medico e delle autorità sanitarie pubbliche locali.
Semplici consigli per la cura di sé, se si risulta positivi al vaiolo delle scimmie
  • Se ti viene diagnosticato il vaiolo delle scimmie, puoi ridurre il rischio di trasmissione del virus evitando il contatto ravvicinato con gli altri, compreso il sesso. Ove possibile, cerca di autoisolarti in una stanza e seguire i consigli forniti dal proprio medico e dalle autorità sanitarie locali.
  • Discuti con il tuo medico su come informare le persone con cui hai avuto stretti contatti prima della diagnosi.
  • In termini di trattamento, segui i consigli del tuo medico (di solito non è necessario alcun trattamento specifico).
    Prenditi cura della tua pelle, mantenendo le aree con l'eruzione cutanea il più pulite possibile.
    Lavati con un sapone neutro e chiedi un farmaco se l'eruzione cutanea prude.
    Ricordati di lavarti le mani correttamente dopo aver toccato l'eruzione cutanea. Tutto ciò contribuirà a ridurre l'infezione e le complicazioni.
    Se vedi gonfiore o arrossamento intorno all'eruzione cutanea, o se improvvisamente sviluppi la febbre, anche se i sintomi stavano migliorando, consulta un medico.
  • Cerca supporto per la salute mentale se pensi di averne bisogno.
Socializzazione durante la stagione estiva
Ad oggi, la maggior parte dei casi in Europa è stata abbastanza lieve e solo pochissimi hanno richiesto il ricovero in ospedale. Partecipare a eventi e festival all'aperto non comporta un rischio maggiore di contrarre l'infezione da vaiolo delle scimmie, ma uno stretto contatto fisico, compreso il sesso, aumenta il rischio di esposizione.
Sii consapevole dei sintomi comuni e cerca assistenza precoce se tu o un partner recente avete uno dei sintomi sopra menzionati. Se manifesti sintomi, prenditi una pausa dalla partecipazione agli eventi finché non sei stato controllato da un operatore sanitario.
Mantieni la calma e resta informato
PrEPster e The Love Tank forniscono aggiornamenti regolari sul vaiolo delle scimmie.
• Tutto ciò che sappiamo finora sul vaiolo delle scimmie - www.queerhealth.info/monkeypox
L'ECDC fornisce aggiornamenti regolari sul vaiolo delle scimmie.
• Focolaio multinazionale di Monkeypox – www.ecdc.europa.eu/en/monkeypox-outbreak
• Domande e risposte sul vaiolo delle scimmie - www.ecdc.europa.eu/en/monkeypox/questions-and-answers.
Anche l'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità fornisce aggiornamenti regolari sul vaiolo delle scimmie.
• Monkeypox nella regione europea - www.euro.who.int/en/health-topics/communicable- diseases/monkeypox-virus
• Monkeypox, domande e risposte- https://www.who.int/news-room/questions ... /monkeypox
Queste informazioni sono state prodotte da organizzazioni comunitarie ed esperti di salute pubblica. Vorremmo ringraziare gli esperti dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità che hanno anche fornito contributi.
Sebbene queste informazioni si rivolgano al gruppo che è stato finora più colpito dall'attuale epidemia - uomini gay e bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini - si applicano a chiunque possa essere esposto all'infezione del vaiolo delle scimmie.
Contributori: Agoritsa Baka, Benjamin Bluemel, Anastasia Pharris, Teymur Noori (ECDC), Will Nutland (The Love Tank) e Alex Garner (MPACT).


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » domenica 12 giugno 2022, 21:30

Dunque, il vaiolo delle scimmie sembra (era abbastanza da attendersi) non essere confinato nelle pustole da vaiolo, ma circolare anche nello sperma a dosaggi significativi:
Immagine


Al di là della profonda pena per talune dichiarazioni entusiaste per il fatto che la scoperta era stata fatta da un ospedale romano, io ragazze e ragazzi cari vi ripeto solo quello che vi abbiamo detto finora: cercate di proteggervi, fate un po' di attenzione.
Ve lo ripeto con il cuore, finora è andato tutto "bene", ma dietro le parole rassicuranti di ECDC (più per motivi di comunicazione che altro) c'è il fatto che se i numeri crescono potrebbero esserci problemi e questo potrebbe rendere difficile che le cose continuino ad andare così "bene".

Tutto qui.



https://www.ansa.it/canale_saluteebenes ... 11986.html
https://www.agi.it/cronaca/news/2022-06 ... -17055419/
https://www.adnkronos.com/vaiolo-delle- ... 0VOlWKJMHU


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

bodybuilding82
Messaggi: 350
Iscritto il: martedì 17 novembre 2020, 13:47

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da bodybuilding82 » giovedì 16 giugno 2022, 11:32

Mi sembra di leggere il post di due anni fa sul Covid peccato che in questo caso il vaccino c’è e non ha nulla a che vedere con quello vecchio che hanno fatto i nostri genitori! Il Professore parla di rischi/ benefici ma già il non dover stare isolato per due settimane o più in casa o se non puoi in ospedale (che cosa racconti poi a casa? A lavoro?) mi sembra un bel beneficio! Allo Spallanzani è un vai e vieni….



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » venerdì 17 giugno 2022, 16:52

Caro @bodybuilding82, non è esattamente così.
Le raccomandazioni di ECDC sono, alla fin fine, per la quarantena:
ECDC* ha scritto:La maggior parte dei casi di vaiolo delle scimmie segnalati finora, in questo focolaio, sono stati lievi con malattia localizzata e sintomi autolimitanti.
Pertanto, il ricovero non è necessario, a meno che le condizioni cliniche del paziente non lo richiedano.
I pazienti possono rimanere isolati a casa con cure di supporto (analgesia, idratazione).
Se non è possibile l’isolamento domiciliare, si può prendere in considerazione il ricovero in ospedale o un’altra sistemazione.

Il virus del vaiolo delle scimmie può essere trasmesso a chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, attraverso il contatto con fluidi corporei, piaghe da vaiolo delle scimmie o oggetti condivisi.
Pertanto, i casi devono essere istruiti per isolarsi fino a quando le croste dell’eruzione cutanea non cadono, il che indica la fine dell’infettività.
Le persone contagiate dovrebbero rimanere nella propria stanza, quando sono a casa, e utilizzare oggetti per la casa designati (vestiti, lenzuola, asciugamani, stoviglie, piatti, bicchieri), che non dovrebbero essere condivisi con altri membri della famiglia (vedere la sezione successiva per informazioni sulla pulizia e disinfezione di tali materiali).
Le persone contagiate dovrebbero anche evitare il contatto con persone immunocompromesse fino a quando la loro eruzione cutanea non guarisce.
Un caso di vaiolo delle scimmie dovrebbe essere monitorato quotidianamente dalle autorità sanitarie pubbliche (es. tramite telefonate) e può lasciare temporaneamente la propria casa (es. per appuntamenti medici ed esercizi necessari per la loro stabilità mentale), a condizione che indossi una maschera medica e che la sua eruzione cutanea sia coperta (es. maniche lunghe e pantaloni).
Le persone contagiate dovrebbero anche essere istruite a evitare contatti ravvicinati o intimi (abbracci, baci, contatti prolungati faccia a faccia in spazi chiusi) con altre persone fino alla completa guarigione dell’eruzione cutanea.

Si raccomanda un’attenta igiene delle mani e delle vie respiratorie per il caso e per tutti i componenti della famiglia; una maschera medica deve essere utilizzata quando si entra in contatto con altre persone.
Le persone contagiate dovrebbero astenersi dall’attività sessuale fino a quando le croste non cadono.
Sebbene l’uso del preservativo sia costantemente incoraggiato durante il rapporto sessuale per la prevenzione dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili, i casi dovrebbero essere informati che l’uso del preservativo da solo non può fornire una protezione completa contro l’infezione da virus del vaiolo delle scimmie, poiché il contatto con le lesioni cutanee è coinvolto nella sua trasmissione.
Poiché è possibile la trasmissione attraverso le goccioline, si raccomanda di evitare il contatto fisico ravvicinato fino a quando le croste non cadono.
Possiamo dire che non c’è ancora un DPCM che trasforma queste raccomandazioni in obbligo legale, ma che la procedura sia – secondo la scienza – la stessa per tutte le malattie infettive trasmissibili “con una qualche facilità” è innegabile.


* tradotto da: https://www.ecdc.europa.eu/en/publicati ... y-outbreak


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » venerdì 17 giugno 2022, 18:06

bodybuilding82 ha scritto:
giovedì 16 giugno 2022, 11:32
Mi sembra di leggere il post di due anni fa sul Covid peccato che in questo caso il vaccino c’è e non ha nulla a che vedere con quello vecchio che hanno fatto i nostri genitori!
Ancora una volta: non è esattamente così; non esiste alcun vaccino sviluppato specificamente contro il vaiolo delle scimmie.

Sempre nello stesso documento di prima puoi leggere che
ECDC* ha scritto:Nessun vaccino contro il vaiolo è autorizzato per l’uso contro il MPX nell’UE.
Il vaccino contro il vaiolo di terza generazione Imvanex (MVA) è stato autorizzato dall’EMA per il mercato dell’UE contro il vaiolo(78).
MVA ha mostrato protezione in modelli di primati sfidati con dosi letali di virus del vaiolo delle scimmie(79)… Tuttavia, è importante notare che mancano dati sull’efficacia di questo vaccino contro il MPX nell’uomo, nonché dati sulla sicurezza per l’uso di questo vaccino nelle persone immunocompromesse.
…L’uso della vaccinazione contro il vaiolo, ai fini della profilassi pre-esposizione nelle comunità esposte di MSM, non può essere valutato a questo punto, considerando la fornitura limitata di vaccino e, soprattutto, il rapporto rischio/beneficio della vaccinazione contro il vaiolo in questo focolaio.
Va ricordato anche che, poiché il vaiolo era considerato quasi estinto, a vaccinarsi erano solo i soggetti a rischio: ricercatori e figure simili, sicché non ci sono né scorte né strutture produttive dimensionate per un’improvvisa esponenziale crescita delle richieste di questo vaccino che, forse, potrebbe proteggere le centinaia di milioni di persone che non possono contare neppure su quel poco di protezione rimastagli dal vaccino contro il vaiolo fatto oltre quarant’anni fa.

* tradotto da: https://www.ecdc.europa.eu/en/publicati ... y-outbreak


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » lunedì 20 giugno 2022, 10:38

Carissimo,
sono largamente d’accordo con te: c’è un pesante problema di comunicazione.
Ho iniziato a tirare moccoli alle prime notizie sul fatto che i primi casi erano legati al Pride di Maspalomas: ho rivisto gli articoli dei giornali degli anni ‘80, e anche il rifiuto autodifensivo di parte della nostra comunità.

Purtroppo, non se ne esce: la verità è che se le signorine la “dessero via” con la stessa nonchalance con cui i maschietti danno aria al pisello, la prevalenza delle malattie a trasmissione sessuale sarebbe in maniera schiacciante sul lato della trasmissione eterosessuale. Per fortuna dei “maschi etero”, le signorine hanno alcune ritrosie a essere generose con l’altro sesso, e questo consente a tutti di dire che i gay sono tutti porcelli, il che è vero, ma lo sono non in quanto gay, bensì in quanto maschi non sposati i cui potenziali partner hanno la loro stessa propensione all’accoppiamento…

Resta il fatto che, quale che sia la MTS in esame, gli “uomini che fanno sesso con altri uomini” hanno prevalenze più alte.
L’ECDC nei suoi documenti usa un’attenzione significativa nel pesare le parole e nel cercare di non trasformare anche questa in una “malattia dei gay”. Fa sicuramente bene, anche se, e pure l’ECDC ne è cosciente, si corre il rischio di essere poco efficaci sulla “comunità starter”.

In altre parole: virus e batteri non sono interessati ai nostri orientamenti sessuali, però alcune circostanze, soggettive o di tempo o di luogo, ne facilitano la diffusione. L’ECDC cerca di fare la frittata senza rompere le uova, ossia di sensibilizzare le comunità starter senza colpevolizzarle e senza che lo si possa accusare di avere diffuso una forma di stigma; è un’operazione che naturalmente ha molti punti deboli.

Personalmente, spero solo che questo vaiolo in qualche modo si contenga da solo: non credo che le nostre comunità abbiano la forza di contenerlo, e gli individui (etero, msm e pastafariani) sono così stanchi di limiti e prevenzione che difficilmente avranno gran voglia di collaborare.
Spero che noi tutti si abbia una gran fortuna, perché se per caso questa ennesima rottura prende la rincorsa, possono essere “volatili per diabetici” per tutti.


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

uffa2
Amministratore
Messaggi: 6769
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » lunedì 20 giugno 2022, 19:10

In realtà un motivo c’era: si diceva «non vediamo pazienti HIV positivi, eppure sono immunocompromessi, sarà che i loro farmaci li proteggono?» quindi c’era un interesse clinico reale, se ne parlava pure qui e qualche mezza idea sul fatto che il meccanismo d’azione di qualche farmaco potesse aiutare era stata avanzata.

Poi però tra la domanda e le vaccate che abbiamo sentito c’era una bella distanza, soprattutto di dignità persa: me li ricordo quei tipi conciati da guerra NBC farsi intervistare nel piazzale dell’ospedale di lasciamo-stare-dove a dire fesserie.
Personalmente direi che abbastanza ovvio che se un gruppo rappresenta il 3‰ di una popolazione tenderà a essere un po’ difficile che si mostrino eventi che ancora hanno colpito una parte minoritaria della popolazione.
È il punto è tutto qui: questi “studi” (o meglio osservazioni) erano della primavera del 2020, condotti in aree a bassissima prevalenza di Covid. Insomma: questi cercavano un fenomeno poco rappresentato in una sottopopolazione microscopica… dai, a essere generosi trattavasi di gente un po’ distratta, a essere cattivi si potrebbe pensare che cercassero di agganciarsi al treno mediatico sul quale stavano i virologi del centro nord…
Ecco, lo stigma e la discriminazione non c’entravano, era solo cialtronaggine.

Sul resto, questa storia del traumatismo eccetera non mi ha mai convinto fino in fondo, ma è la mia opinione ;-)


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

bodybuilding82
Messaggi: 350
Iscritto il: martedì 17 novembre 2020, 13:47

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da bodybuilding82 » martedì 21 giugno 2022, 19:38

uffa2 ha scritto:
venerdì 17 giugno 2022, 18:06
bodybuilding82 ha scritto:
giovedì 16 giugno 2022, 11:32
Mi sembra di leggere il post di due anni fa sul Covid peccato che in questo caso il vaccino c’è e non ha nulla a che vedere con quello vecchio che hanno fatto i nostri genitori!
Ancora una volta: non è esattamente così; non esiste alcun vaccino sviluppato specificamente contro il vaiolo delle scimmie.

Sempre nello stesso documento di prima puoi leggere che
ECDC* ha scritto:Nessun vaccino contro il vaiolo è autorizzato per l’uso contro il MPX nell’UE.
Il vaccino contro il vaiolo di terza generazione Imvanex (MVA) è stato autorizzato dall’EMA per il mercato dell’UE contro il vaiolo(78).
MVA ha mostrato protezione in modelli di primati sfidati con dosi letali di virus del vaiolo delle scimmie(79)… Tuttavia, è importante notare che mancano dati sull’efficacia di questo vaccino contro il MPX nell’uomo, nonché dati sulla sicurezza per l’uso di questo vaccino nelle persone immunocompromesse.
…L’uso della vaccinazione contro il vaiolo, ai fini della profilassi pre-esposizione nelle comunità esposte di MSM, non può essere valutato a questo punto, considerando la fornitura limitata di vaccino e, soprattutto, il rapporto rischio/beneficio della vaccinazione contro il vaiolo in questo focolaio.
Va ricordato anche che, poiché il vaiolo era considerato quasi estinto, a vaccinarsi erano solo i soggetti a rischio: ricercatori e figure simili, sicché non ci sono né scorte né strutture produttive dimensionate per un’improvvisa esponenziale crescita delle richieste di questo vaccino che, forse, potrebbe proteggere le centinaia di milioni di persone che non possono contare neppure su quel poco di protezione rimastagli dal vaccino contro il vaiolo fatto oltre quarant’anni fa.

* tradotto da: https://www.ecdc.europa.eu/en/publicati ... y-outbreak
Scusami ma non hai sentito anche tu le parole di Antinori secondo cui il vaccino per il vaiolo classico ha una efficacia pari all’85% verso il monkeyox e che è sicuro anche nelle persone immunodepresse perché non è un vaccino che contiene virus vivo??? E che alcuni Stati hanno iniziato a fare scorta?



Dora
Messaggi: 7498
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Dora » mercoledì 22 giugno 2022, 10:41

bodybuilding82 ha scritto:
martedì 21 giugno 2022, 19:38
Scusami ma non hai sentito anche tu le parole di Antinori secondo cui il vaccino per il vaiolo classico ha una efficacia pari all’85% verso il monkeyox e che è sicuro anche nelle persone immunodepresse perché non è un vaccino che contiene virus vivo??? E che alcuni Stati hanno iniziato a fare scorta?
Ho visto adesso che in UK il vaccino contro il vaiolo (umano) offerto agli MSM considerati più a rischio è Imvanex, che è un vaccino basato su virus vaccinico vivo Ankara modificato.
Se una persona ha il sistema immunitario fortemente compromesso (< 200 CD4) questo vaccino non è indicato. Se invece i CD4 sono tra 200 e 750,
Sono stati elaborati i dati di soggetti con infezione da HIV e conte CD4 ≥ 200 cellule/µL e ≤ 750 cellule/µL.
Nei soggetti con infezione da HIV sono state osservate risposte immunitarie minori in confronto ai soggetti sani [...]
I dettagli, nel par. 5.1 del documento linkato.



Rispondi