Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
HIVforum.info
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Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da HIVforum.info » venerdì 3 giugno 2022, 16:32

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Negli ultimi decenni, piante, animali, parassiti e virus “esotici” hanno preso la nave, il treno, l’aereo per trovare casa un poco ovunque, sempre più velocemente. Oggi ci troviamo a combattere con tarli nordamericani che devastano i nostri boschi, vermetti giapponesi che dilagano nei nostri giardini, batteri che uccidono gli ulivi, insetti d’ogni risma… e virus, virus che, come dalla notte dei tempi è sempre successo, usano qualsiasi essere animale per vivere, replicarsi, spostarsi.
È sempre stato così, dalle epidemie raccontate dagli Autori dei secoli scorsi, alle influenze stagioni, all’HIV, a SARS-CoV-2… fino al vaiolo delle scimmie e a qualunque cosa arriverà domani.

A tutto questo dobbiamo essere preparati, e di tutto questo dobbiamo farcene una ragione.

C’è però qualcosa di maligno in questa ultima infezione: sembra avere apparentemente scelto come popolazione d’esordio proprio la comunità gay.
I numeri e le cronache sono spietati: l’outbreak europeo sembra essere collegato all’annuale “gran bailamme” del Pride di Maspalomas. Anche i casi italiani sono, finora, collegarti a questo.
È prevalentemente una questione di calendario: una parte della Spagna e i suoi eventi sono generalmente associati a racconti di grande libertà sessuale; se il virus fosse arrivato pochi mesi dopo si sarebbe confuso probabilmente tra le centinaia di migliaia di giovani di ogni sesso impegnati ad accoppiarsi allegramente, purtroppo non ha atteso l’estate.

Al di là però di ogni spiegazione, questo evento ci pone di fronte alla necessità di essere molto chiari e di fare una riflessione che, nella tradizione di questo forum, non vuole essere né moralistica né giudicante.
È innegabile che, come ovvia conseguenza della scoperta che la terapia antiretrovirale blocca la trasmissione di HIV, tutti quanti o quasi abbiamo abbassato di molto le difese; gli infettivologi che provano con discrezione e qualche imbarazzo a spiegare che non c’è solo l’HIV e che contro gli altri virus non ci sono terapie preventive così efficaci vengono di solito ascoltati con aria annoiata, superata la grande paura di una malattia incurabile, tutto il resto è stato visto come un incidente di percorso.
Il “vaiolo delle scimmie” può essere molto fastidioso e la sua trasmissione è molto legata alla propensione dei maschi sessualmente attivi a fare sesso ogniqualvolta ce ne sia l’occasione, una caratteristica che non è limitata alla popolazione gay ma che sarà sicuramente imputata alla popolazione gay.
Si racconta che a Maspalomas la diffusione sia avvenuta all’interno di saune e cose del genere; non illudiamoci però, forse evitare saune e club non basterà a lungo a ridurre il rischio, cerchiamo di essere più attenti, di ricordarci che le nostre terapie ci proteggono da ulteriori contagi da HIV, ma per il resto sono le nostre scelte a fare la differenza.


Per saperne di più:
* Epidemiological, clinical and virological characteristics of four cases of monkeypox support transmission through sexual contact, Italy, May 2022. https://www.eurosurveillance.org/conten ... 22.2200421
* Ongoing monkeypox virus outbreak, Portugal, 29 April to 23 May 2022. https://www.eurosurveillance.org/conten ... 22.2200424
* Community transmission of monkeypox in the United Kingdom, April to May 2022. https://www.eurosurveillance.org/conten ... 22.2200422


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Mandrake
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Mandrake » venerdì 3 giugno 2022, 22:04

Tutto vero, ma ormai che abbiamo preso la malattia peggiore (HIV) tutto quello che viene dopo è acqua fresca visto che si guarisce.

Piuttosto si sa se tra i contagiati ci siano HIV+ e, nel caso, come sono stati curati e se sono guariti come tutti? Visto che i contagiati sono in larga parte gay penso che ci sarà di sicuro qualche HIV+



Dora
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Dora » sabato 4 giugno 2022, 5:36

Mandrake ha scritto:
venerdì 3 giugno 2022, 22:04
Tutto vero, ma ormai che abbiamo preso la malattia peggiore (HIV) tutto quello che viene dopo è acqua fresca visto che si guarisce.
Grazie di aver fatto emergere subito uno dei ragionamenti problematici di questa vicenda: ho HIV, non mi può capitare nulla di peggio; ho HIV e sono in terapia, non infetto nessuno; prendo la PrEP, mi protegge da HIV, tutto il resto è acqua fresca.
È un ragionamento fallace, perché sai tu stesso che le coinfezioni - anche con patogeni che si possono debellare o perché ci sono farmaci che lo sanno fare o perché causano di per sé infezioni auto-limitanti - peggiorano i danni causati da HIV, aumentando l'attivazione del sistema immunitario e la conseguente infiammazione, rischiando di far perdere il controllo della viremia di HIV esercitato dagli antiretrovirali, stancando oltre il lecito il sistema immunitario. Con effetti che, alla distanza, possono essere molto seri.
Aggiungi il fatto che non è detto che da qualunque altra infezione diversa da HIV si possa guarire. Magari si muore - vedi quello che è successo a milioni e milioni di persone che negli ultimi 2 anni e mezzo si sono ammalate di Covid. Oppure se ne riportano danni a lungo termine.

Quindi, dovrebbe valere la regola aurea: meno infezioni uno si prende, meglio è.

Questo ovviamente non significa non fare sesso, e neppure non fare sesso promiscuo. Significa, invece, essere consapevoli di quello che si fa, agire con criterio. Lo so che in certe situazioni è proprio il criterio quello che per primo viene meno. Ma con questa nuova infezione in circolazione, finora sotto traccia e adesso apparentemente abbastanza sotto controllo, ma è presto per dirlo ... insomma, diciamo che le saune e i luoghi dove molte persone fanno sesso senza sapere con chi e senza nessuna possibilità di vedere le lesioni del vaiolo sulle zone genitali non sono i luoghi più sicuri per esercitare consapevolezza e criterio.
Piuttosto si sa se tra i contagiati ci siano HIV+ e, nel caso, come sono stati curati e se sono guariti come tutti? Visto che i contagiati sono in larga parte gay penso che ci sarà di sicuro qualche HIV+
Sì. Se guardi il primo report italiano linkato nel post di Uffa, vedi che su 4 presi in esame allo Spallanzani 2 erano HIV+ e 2 in PrEP e tutti hanno riferito di molteplici rapporti non protetti con diverse persone.
E tutti gli altri report che stanno arrivando dal resto del mondo dicono più o meno la stessa cosa: sono tutte persone che, in un modo o nell'altro, la questione HIV l'hanno messa tra parentesi.
Molto interessante è che nei 4 dello Spallanzani il DNA del monkeypox è stato trovato nello sperma. È presto per dire che il liquido seminale è una fonte di infezione, ma c'è questa possibilità, che verrebbe ad aggiungersi alle altre note vie di infezione, che rendono il vaiolo simile ad altre infezioni che si prendono facendo sesso, dalla sifilide all'HPV. In quel caso, ancora più imperativo diventa l'uso del condom (che già protegge dalle lesioni eventualmente presenti sul pene).



Mandrake
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Mandrake » sabato 4 giugno 2022, 9:10

Si ok Dora, ma capisci che avendo la malattia peggiore tutte le altre non fanno paura.
Siamo umani, c’è da mettere in conto che possiamo prenderla. Ok a proteggersi ma poi se guardi tra gay non si protegge la maggior parte. E non perché siamo criminali ma perché è così ormai: tra prep, chi si fida e chi ce l’ha…

Mi erano sfuggite le statistiche: secondo me e confortante che ci siano hiv+ e che stanno bene. Significa che c’è possibilità che lo saremo tutti nel caso ci beccassimo il vaiolo. Quindi ben vengano quelle statistiche.

Sul covid e i morti mi astengo dal commento perché verrei bannato a vita. E non perché sono negazionista (ho fatto tutti i vaccini) ma perché ho una mia teoria che è fatta dalla realtà e non dalla paura



Dora
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Dora » sabato 4 giugno 2022, 9:33

Mandrake ha scritto:
sabato 4 giugno 2022, 9:10
Mi erano sfuggite le statistiche: secondo me e confortante che ci siano hiv+ e che stanno bene. Significa che c’è possibilità che lo saremo tutti nel caso ci beccassimo il vaiolo. Quindi ben vengano quelle statistiche.
Forse mi sono spiegata male io: non ci sono ancora statistiche, è troppo presto. Per ora ci sono singoli casi clinici e non si possono estendere automaticamente i risultati di un caso clinico (per altro ancora non definitivi) ad altre persone in situazione analoga. Però i casi sono in aumento e questo ci dice che il virus circola e passa da un essere umano all'altro, causando una malattia che richiede comunque diverse settimane per essere debellata e quindi non può essere definita di lieve entità.
Tra qualche settimana, se ne saprà di più e si potrà parlare con maggior cognizione.
Per il momento, ciascuno si regoli come crede. Però dovere di chi gestisce questo forum è ricordare che è saggio proteggersi perché sommare altre infezioni all'HIV può avere esiti negativi.



Mandrake
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Mandrake » sabato 4 giugno 2022, 9:44

Dora ha scritto:
sabato 4 giugno 2022, 9:33
Tra qualche settimana, se ne saprà di più e si potrà parlare con maggior cognizione.
Per il momento, ciascuno si regoli come crede. Però dovere di chi gestisce questo forum è ricordare che è saggio proteggersi perché sommare altre infezioni all'HIV può avere esiti negativi.
Ovvio che il messaggio che deve passare è quello di proteggersi ma poi sappiamo - purtroppo - cosa succede nella realtà. Come dire vai a 100 all'ora in autostrada ma si sa che c'è chi va a 200…
Sui casi che non fanno statistica va bene, però da come la vedo io trovo confortante sapere che tra i contagiati ci sono HIV+ e che questi sono tutti in vita.



bastbux
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da bastbux » sabato 4 giugno 2022, 10:15

Scrivete che bisogna proteggersi e usare il condom,
ma questo ragionamento non fila col vaiolo delle scimmie che si può prende anche semplicemente coi baci e stando a contatto stretto con la persona.

Una persona può fare mille orge e usare il preservativo e può prendersi comunque il monkeypox.
Uno può limonare solo e prendersi comunque il monkeypox.


Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona. La trasmissione umana avviene principalmente tramite il contatto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati (lenzuola, vestiti…), oppure il contatto prolungato faccia a faccia (attraverso droplets respiratori). Nell'epidemia in corso , i dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi.https://www.iss.it/web/guest/primo-pian ... id/7088913

Invece di fare terrorismo psicologico, informiamo gli MSM che ci sono questi rischi e se hanno sintomi di chiamare medico e di stare casa per ridurre i contagi.


Bastian
Gestisco insieme ad altre persone www.prepinfo.it dove diamo informazioni sulla profilassi pre esposizione per l'HIV.

Dora
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da Dora » sabato 4 giugno 2022, 10:56

Il condom protegge se ci sono lesioni coperte dal condom. Come accade nella sifilide. Meglio che niente.
Nessuno qui sta facendo terrorismo psicologico. Ti suggerisco di rileggere quanto abbiamo scritto e, se c'è qualcosa che non capisci, rimaniamo a tua disposizione per chiarimenti.



uffa2
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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » sabato 4 giugno 2022, 14:11

Temo che non siamo stati capaci di spiegare alcune cose, né in quest’ultimo post, né negli anni precedenti, riproviamo.

1. Qui non ci sono terroristi, non ci sono mai stati, tanto che c’è persino chi contesta una “narrazione rassicurante” che sarebbe portata avanti da questo forum.
2. Se c’è poi qualcosa che manca sono i moralizzatori. Come abbiamo sempre ripetuto fino alla noia chi è qui ha fatto esattamente quello che fanno miliardi di persone ogni giorno, ha solo avuto meno fortuna.
3. È proprio però per questo motivo ogni tanto insistiamo sull’opportunità di essere attenti: quando la vita ti ha già dimostrato che è inutile che spendi i tuoi in lotterie, perché insistere?
4. Per essere più chiari: esattamente come spiega Dora, le coinfezioni non sono necessariamente un grande affare. Il nostro sistema immunitario è apparentemente in forma, ma ricordiamoci sempre che sta in piedi grazie a un miracolo scientifico e che nulla ci garantisce che quell’equilibrio che abbiamo raggiunto grazie ai nostri farmaci risponda all’attacco di un’infezione di altro tipo con la stessa efficacia di un nostro coetaneo che non deve occuparsi già di un’altra infezione...

Anche se questa infezione fosse destinata a una scarsa diffusione, e anche se la maggior parte delle persone infettate sembra guarirne, è razionale ricordare che è un’infezione, che può essere “fastidiosa” e che al momento non sappiamo cosa lasci alle persone che se la sono presa.

Lo so che può sembrare che qualcuno voglia togliere qualcosa, limitare la libertà e la tranquillità che abbiamo riconquistato con la terapia come prevenzione e con la PrEP, ma è il contrario: stiamo dicendo “continuate a vivere, continuate anche a fare sesso, continuate a mettere il vostro benessere al centro”.


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Re: Vaiolo delle scimmie: cosa può fare la comunità dell'HIV

Messaggio da uffa2 » lunedì 6 giugno 2022, 11:16

con molto fastidio, mi vedo costretto a condividere questo tweet di I-base:
Questo è il link all'articolo completo: https://i-base.info/htb/43052
Per chi non conoscesse i-base.info, sottolineo il fatto che si tratta di "colleghi" dedicati a HIV, un gruppo composto da persone serissime e preparate, i cui articoli sono spesso ripresi dai portali più qualificarti della nostra comunità.

Dopo di che, mi è toccato leggere il documento di risk assessmentpubblicato da ECDC lo scorso maggio; con tutto il pudore e il tentativo di alzare il fumo, al momento è una patologia diffusa nella nostra comunità, una cosa che mi infastidisce alquanto, perché vorrei evitare di sentire di nuovo parlare di "p---e gay" dopo quarant'anni, e perché, se possibile, oggi là fuori c'è ancora più gente che potrebbe usare questa cosa per tirarci addosso il letame.
In più, per quanto ECDC tenga un profilo basso, resta un fatto: forse non è un'infezione dalla letalità di SARS-Co2-2, ma il virus del vaiolo ha una persistenza quasi eterna (tra le settimane e i mesi) e il decorso è minimo di 4 settimane, vuol dire che se ci va male questa cosa può provocare danni spaventosi alla nostra organizzazione sanitaria...

Insomma, ci sono eccellenti ragioni individuali e generali per prestare un po' di attenzione.


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