Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogna!

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rospino
Messaggi: 3782
Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da rospino » mercoledì 18 marzo 2015, 10:54

Voltumna ha scritto:Generalmente la sanità toscana non parla di residenti ma di assistiti. Dal codice fiscale si risale alla ASL del medico, motivo per il quale non si chiede niente altro. In ogni caso un paio di segnalazioni. La prima è che le ASL da 12 (+ le 4 AOU e Fondazione Gabriele Monasterio) diventeranno 3 ( + le solite AOU). La seconda è che il 25 maggio ci saranno le elezioni. Conseguentemente le mail non dovete mandarle alle ASL, ma direttamente alla sanità ragionale. Mettete Enrico Rossi (presidente) Luigi Marroni (assessore alla sanità) e Valtere Giovannini ( direttore generale della direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, ovvero l'assessorato alla sanità) tra i destinatari. La sede dell'Assessorato è in ogni caso via Taddeo Alderotti 26/N, 50139, Firenze. Vi assicuro che le segreterie inoltrano TUTTE le segnalazioni.
Grazie per il tuo messaggio. Innanzitutto, se leggi il mio primo messaggio, qui non si tratta di riorganizzazione delle ASL in Toscana o altro. Cosa che, infatti, mi è stata confermata da fonti attendibili. Il problema riguarda solo ed esclusivamente l'ospedale di Pisa (che è un'AOU).
Inoltre, il presidio di distribuzione farmaci non ha fatto alcun riferimento alla distinzione tra residenti e assistiti, tra residenza anagrafica e "domicilio" sanitario. I farmaci saranno distribuiti esclusivamente a chi risiede nella ASL 5 di Pisa: tutti gli altri, dovranno ritirare i farmaci presso l'ASL in cui si è anagraficamente residenti.



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da Tarek » mercoledì 18 marzo 2015, 13:26

Ciao rospino, parlo per deduzione poiché le regole a volte si possono aggirare con ragionamenti mirati ai responsabili del DH che ti segue. Se non ho capito male devi ritirare i farmaci nella ASL del comune di residenza? Ma se presenti un domicilio documentato (contratto di affitto o condivisione alloggio se penso a qualche studentello fuori dalla propria regione) non spezzano i tanti e noiosi regolamenti che le aziende ospedaliere sono obbligati a rispettare per il spending review? Io ritiro i farmaci in due regioni differenti e addirittura in uno Stato estero, ma faccio sempre presente il mio vagabondare a fini speculativi. Le missive prolisse perdono di interesse quando non si sintetizza subito la questione, e usare termini come PRETENDO infastidiscono la lettura, e, come dice friendless, le associazioni che ci rappresentano tendono più che altro ad arrecare sovvenzioni per la prevenzione, non stanno a sindacare su leggi che beneficiano il cittadino contribuente italiano. Forse si perde sempre il senso civico-etico delle cose. Buona giornata



Puzzle
Messaggi: 1205
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da Puzzle » giovedì 19 marzo 2015, 11:03

A me ciò che sembra (si può dire?) idiota è l'obbligo della terapia distribuita secondo i dettami del piano terapeutico che è una prescrizione medica limitata nel tempo, max 12 mesi, ma generalmente viene redatto per sei mesi, dopodiché abbisogna dell'eventuale rinnovo, e in cui è d'obbligo scrivere la durata prevista della terapia. Forse a Pisa sanno cose che noi non sappiamo riguardo l'eradicazione dell'hiv?



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6772
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da uffa2 » giovedì 19 marzo 2015, 14:30

Puzzle ha scritto:A me ciò che sembra (si può dire?) idiota è l'obbligo della terapia distribuita secondo i dettami del piano terapeutico che è una prescrizione medica limitata nel tempo, max 12 mesi, ma generalmente viene redatto per sei mesi, dopodiché abbisogna dell'eventuale rinnovo, e in cui è d'obbligo scrivere la durata prevista della terapia. Forse a Pisa sanno cose che noi non sappiamo riguardo l'eradicazione dell'hiv?
Grazie carissimo, mi hai strappato una sonora risata in una giornata piena di incazzature! :lol:
La cialtroneria dei nostri pubici amministratori (non è un refuso, proprio pubici) e della burocrazia di contorno è veramente surreale… :evil:


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

skydrake
Messaggi: 9925
Iscritto il: sabato 19 marzo 2011, 1:18

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da skydrake » giovedì 19 marzo 2015, 15:53

rospino ha scritto:qui non si tratta di riorganizzazione delle ASL in Toscana o altro. Cosa che, infatti, mi è stata confermata da fonti attendibili. Il problema riguarda solo ed esclusivamente l'ospedale di Pisa (che è un'AOU).
Questo é un particolare importante. La norma nazionale (art. 25 Legge 23 dicembre 1978, n. 833, vedi
http://www.handylex.org/stato/l231278.shtml) delega le regioni, non le ASL, a regolamentare la materia.
Una ASL non ha l'autorità per farlo, a meno che sia previsto nelle leggi regionali della Toscana (che non conosco), o vi siano delle ambiguità tali da permettere tale reinterpretazione.

Riporto il passaggio che disciplina l'assistenza sanitaria all'articolo di cui sopra:

"L'assistenza ospedaliera è prestata di norma attraverso gli ospedali pubblici e gli altri istituti convenzionati esistenti nel territorio della regione di residenza dell'utente.
Nell'osservanza del principio della libera scelta del cittadino al ricovero presso gli ospedali pubblici e gli altri istituti convenzionati, la legge regionale, in rapporto ai criteri di programmazione stabiliti nel piano sanitario nazionale, disciplina i casi in cui è ammesso il ricovero in ospedali pubblici, in istituti convenzionati o in strutture ospedaliere ad alta specializzazione ubicate fuori del proprio territorio, nonché i casi nei quali potranno essere consentite forme straordinarie di assistenza indiretta."



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da Tarek » giovedì 19 marzo 2015, 20:56

Be´ per rispondere a Puzzle e Uffa , la eradicazione de l´hiv, come si è visto per Timothy esiste, e, questi nuovi farmaci presentati al CROI , di cui ci dà sempre una bellissima illustrazione la nostra stacanovista Dora, promettono una iniezione al mese , per cui la durata della terapia potrebbe anche cambiare



rospino
Messaggi: 3782
Iscritto il: giovedì 19 dicembre 2013, 19:58

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da rospino » venerdì 20 marzo 2015, 10:39

Vi posto un articolo uscito oggi su "La Nazione" di Pisa. Credo che sia interessante perché anche qui si parla di persone residenti e non residenti. Se a qualcuno viene in mente qualche ulteriore spunto di riflessione, nel leggerlo, vi pregherei di segnalarmelo. (Ho tolto nome e cognome della persona, anche se sul giornale sono riportati per esteso, ma ho provato a "googlare" e non ho trovato notizie sull'argomento, quindi credo che sia meglio così). Di certo la pubblicità data a questa notizia mi spinge a intraprendere a breve nuovi passi per rendere ancor più visibile la situazione: non credo assolutamente che le spiegazioni dei medici dell'AOUP siano sufficienti a spiegare questa (effettiva) discriminazione per i non residenti nella ASL di Pisa (se un farmaco viene distribuito a Firenze o a Prato non cambia niente, per il sistema sanitario regionale), visto che per quanto riguarda la distribuzione dei farmaci antiretrovirali sta succedendo quel che è capitato a questo signore. Chiaramente il caso del Sovaldi ha tutta una sua peculiarità, ma qui la questione centrale è proprio la discriminazione tra residenti e non residenti.

A. potrà guariredall'epatite C. Sconfitta la burocrazia
Non lo curavano perché non era residente a Pisa
UNA STORIA a lieto fine. A.R., il 62enne trapiantato di fegato cui la burocrazia aveva negato la possibilità di guarire dall'epatite C grazie a un farmaco rivoluzionario, ce l'ha fatta. Ieri ha iniziato la terapia con le pillole Sovaldi. Quelle costosissime pillole in distribuzione in Italia da poco più di un mese capaci di guarire i pazienti con epatite cronica C, cirrosi, fibrosi grave. Il signor R., appresa dalla stampa la notizia di questa nuova cura, aveva chiesto informazioni al Centro Trapianti dell'Ospedale Cisanello, dove aveva da poco subìto un trapianto di fegato. Ma qui, nonstante il suo caso rientrasse fra quelli giudicati idonei all'assegnazione del farmaco, aveva trovato nella burocrazia un odioso ostacolo. Secondo le direttive regionali, il Sovaldi sarebbe stato prescrivibile soltanto ai pazienti residenti nelle Asl di riferimento. E R., pratese, non ne avrebbe avuto diritto. Ma la burocrazia, nel frattempo si è sbloccata e ora anche il signor R.è rientrato nella terapia e ieri ha iniziato la cura. Gioisce e spera. ADESSO, il 62enne rientra nel numero dei pazienti cui l'Asl 5 di Pisa ha assegnato le confezioni del costosissimo Sovaldi. Il direttore della Asl 5, Rocco Damone, riferiva poche settimane fa: «Il farmaco Sovaldi è prescrivibile soltanto nei centri autorizzati dalla Regione Toscana. A Pisa sono le unità operative di Epatologia, Malattie infettive, Gastroenterologia e il Centro trapianti. Esistono precise categorie di pazienti ai quali questo farmaco può essere prescritto e non c'è nessuna 'discriminazione' per residenza. Da febbraio abbiamo già assegnato 8 confezioni da 13.500 euro l'una a 8 pazienti, 4 della Usl pisana, 3 di altre città toscane e uno di altra regione per una spesa complessiva anticipata dalla Regione di 108mila euro». Sono sei le categorie di pazienti ammalati di epatite C che possono beneficiare delle pillole di Sovaldi. E guarire. Le elenca la professoressa Maurizia Brunetto, responsabile dell'Unità operativa di Epatologia dell'Aoup: «Sulla base dei restrittivi criteri elaborati dall'Aifa, rietrano nell'assegnazione del farmaco i pazienti affetti da epatite cronica C, cirrosi, fibrosi grave, quelli con tumore trattato, trapiantati di fegato con recidiva e trapiantati di altro organo».



uffa2
Amministratore
Messaggi: 6772
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da uffa2 » venerdì 20 marzo 2015, 11:55

Tarek ha scritto:Be´ per rispondere a Puzzle e Uffa , la eradicazione de l´hiv, come si è visto per Timothy esiste, e, questi nuovi farmaci presentati al CROI , di cui ci dà sempre una bellissima illustrazione la nostra stacanovista Dora, promettono una iniezione al mese , per cui la durata della terapia potrebbe anche cambiare
Sciaguratamente, carissimo, la terapia dell’HIV è per ora come il matrimonio per i cattolici: puoi trombare una volta al giorno, una volta al mese o una volta all’anno, ma il matrimonio è indissolubile ed eterno: «finché morte non vi separi» ;-)


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

celafaremo
Messaggi: 95
Iscritto il: martedì 17 marzo 2015, 10:30

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da celafaremo » venerdì 20 marzo 2015, 15:05

ciao a tutti, io sono in cura in una provincia diversa dalla mia residenza in Sicilia e settimana scorsa ho regolarmente ritirato i farmaci senza passare dalla farmacia dell'ospedale, me li consegnano gli stessi medici del reparto.
spero che questa modifica non arrivi anche qui.



Puzzle
Messaggi: 1205
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: Distribuzione farmaci presso l'ospedale di Pisa: vergogn

Messaggio da Puzzle » venerdì 20 marzo 2015, 19:49

celafaremo ha scritto:ciao a tutti, io sono in cura in una provincia diversa dalla mia residenza in Sicilia e settimana scorsa ho regolarmente ritirato i farmaci senza passare dalla farmacia dell'ospedale, me li consegnano gli stessi medici del reparto.
spero che questa modifica non arrivi anche qui.
E' più o meno la prassi di tutte le piccole province. A Pisa probabilmente si sono trovati troppi livornesi in cura e la cosa non gli è andata giù.



Rispondi