I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fatti!

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Dora
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Dora » giovedì 13 dicembre 2012, 7:14

La proiezione del film è stata cancellata.
  • The University of Brighton today cancelled the showing of the film House of Numbers on university premises.
    A spokesperson said: “The screening of this film was organised by an individual member of university staff who has no academic or professional expertise in health sciences. Our position is absolutely clear: We regard HIV and AIDS as extremely serious matters of concern; we provide our students with advice and we support research concerning these issues.
    “Indeed, the university and the Terrence Higgins Trust together launched a safe sex campaign, the Everywhere project, which aimed to prevent new HIV infections by gaining the commitment of ‘gay’ businesses in Europe – clubs and restaurants – to create safer environments for gay men and women.
    “We are now engaged in a new project Sialon II which engages countries throughout Europe in encouraging men to test regularly for HIV and also aims to help prevent infections in the first place.
    “We fully support the NHS data that more than 91,000 people in the UK were living with HIV at the end of 2010, that HIV can affect anybody, and that the best way to prevent HIV is to practice safe sex.
    “We shall continue to offer our students advice and warnings to spread and reinforce this message.”
Ho trovato la lettera scritta dall'Unione Studentesca dell'Università di Brighton.
Una volta di più si conferma la nostra stessa esperienza: scrivere lettere serve.

  • Dear Julian, Carol and Stuart,

    I am unsure if you are aware of this but a University of Brighton lecturer, Dr Karl Cox, is planning to hold a film screening of a ‘documentary’ called the House of Numbers next week. This film alleges that HIV/AIDs do not exist and that HIV/AIDs sufferers should stop taking their medication. Not only does it stigmatise those with HIV and AIDs as gullible, it trivialises their struggle with the disease and gives people the impression that the precautions people take so that they do not contract HIV, such as condoms and sterile needles, are not necessary. This film is being presented as fact and so we believe it is extremely dangerous to student health.

    As you can imagine, we are shocked and appalled that this kind of film is being allowed to be shown by a University lecturer in University buildings. While we welcome freedom of speech and healthy debate, we believe that this breaches lines of acceptability and will cause huge offense to a large part of our student body and the wider community, where one in every seven gay men have HIV.

    We have a number of understandably outraged students who have been in contact with us and who are now organising a protest. One of these students approached Dr Karl Cox about the film showing and explained their concern that students with HIV may stop taking their medication due to the film showing. Dr Karl Cox simply replied with “good” before going on to explain to the student that HIV/AIDs was in fact a myth.

    We would sincerely hope that the senior management at the University will put in place safeguards to make sure that this kind of event does not happen again. Due to the protest and discussion organised by our LGBT Campaigns Officer we would not like the film showing to be pulled as we fear that this could sensationalise the issue. We would also hope that someone will talk to Dr Karl Cox about the responsible use of his position at the University.

    I look forward to your swift response.

    Kind regards,


    Jacob Kahane
    Union President

    Tai Ray-Jones
    Vice-President Wellbeing

    Antoneta Bursac
    Vice-President Academic

    Joel Samuels
    Vice-President Campus & Communications

    Holly Kavanagh
    Vice-President Activities & Events

    Brighton Students’ Union

    T:01273 643196
    E:bsup@brighton.ac.uk
    W:www.brightonsu.com

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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da uffa2 » giovedì 13 dicembre 2012, 10:32

comunque, se vogliono, se gli serve un film possono sempre proiettare "Natale a Miami": la formazione scientifica è assicurata :lol:


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Dora
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Dora » giovedì 13 dicembre 2012, 12:33

uffa2 ha scritto:comunque, se vogliono, se gli serve un film possono sempre proiettare "Natale a Miami": la formazione scientifica è assicurata :lol:
FASCISTA!! :lol: :lol: :lol:

BTW, la petizione è stata firmata da ben 337 persone. Il tutto nel giro di pochissimi giorni.
Così si fa.
E ammettiamolo una buona volta: della protervia di quelli che si nascondono dietro la vacca sacra della "libertà accademica" per spacciare scempiaggini, pronti a minacciare, intimidire e insultare chiunque li contrasti (da veri e coerenti campioni della libertà di pensiero), non se ne può piùùù.



uffa2
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da uffa2 » giovedì 13 dicembre 2012, 12:53

Dora ha scritto:FASCISTA!! :lol: :lol: :lol:
non ti piace il titolo scelto?
per chi volesse, nella ricca serie, c'è un'ampia scelta di location:
Natale sul Nilo
Natale in India
Natale a New York
Natale a Rio
Natale a Beverly Hills
Natale in Sudafrica
Natale a Cortina

e non si dica che voglio negare la libertà di scelta :twisted:


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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Dora » giovedì 13 dicembre 2012, 13:08

uffa2 ha scritto:
Dora ha scritto:FASCISTA!! :lol: :lol: :lol:
non ti piace il titolo scelto?
per chi volesse, nella ricca serie, c'è un'ampia scelta di location:
Natale sul Nilo
Natale in India
Natale a New York
Natale a Rio
Natale a Beverly Hills
Natale in Sudafrica
Natale a Cortina

e non si dica che voglio negare la libertà di scelta :twisted:
Ecco, magari Natale in Sudafrica no, perché può risvegliare qualche brutto ricordo.
Potrei proporre in alternativa un Natale in Malawi? :mrgreen:



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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da uffa2 » giovedì 13 dicembre 2012, 13:31

Dora ha scritto:Potrei proporre in alternativa un Natale in Malawi? :mrgreen:
suggerirei Natale in Zimbawe, mi pare più rassicurante dal punto di vista dell'unhappy ending


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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Dora » lunedì 14 gennaio 2013, 9:12

uffa2 ha scritto:
Dora ha scritto:Potrei proporre in alternativa un Natale in Malawi? :mrgreen:
suggerirei Natale in Zimbawe, mi pare più rassicurante dal punto di vista dell'unhappy ending
Se avessi proposto un Natale in Nigeria avresti anticipato di un soffio l'ennesima cura miracolosa ...

Da qualche giorno girava in Rete la notizia che un tal professore Isaiah Ibeh della University of Benin aveva trovato la cura dell'HIV/AIDS. Era l'ennesima cialtronata e come tale è stata smascherata in breve tempo, con pure una ritrattazione da parte del docente e tante scuse all'università.
Riporto qui un articolo pubblicato proprio questa mattina da allAfrica.com perché vale come monito non solo nei confronti delle erbe del professor Ibeh, ma anche nei confronti di tutte quelle false cure che regolarmente qualcuno cerca di spacciare.
Basta sostituire "erbe" con "yoghurt", per esempio, e si vede come tutto, ma proprio tutto, quel che è scritto qui possa essere esportato nel nostro mondo ricco e smaliziato.
L'articolo è così bello che forse varrebbe la pena di tradurlo. Per ora, accontentatevi dell'inglese.


Immagine

Da http://allafrica.com/stories/2013011402 ... ?viewall=1.

Qualche particolare sulla vicenda (da cui si capisce anche come si deve comportare una università - che sia nel Primo, nel Terzo o nel Centesimo Mondo - davanti a casi come questo), qui: http://allafrica.com/stories/2013011405 ... ?viewall=1.



Nick73
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Nick73 » lunedì 14 gennaio 2013, 22:18

L'Haart, attualmente, è l'unica nostra alleata contro il virus.

Se una persona non ha un sistema genetico-immunitario competente, l'unica soluzione è la Haart.

Mai comprendero i comportamenti dei dissidenti. Ancora oggi mi capita di leggere di persone che rifiutano gli antiretrovirali pur avendo valori immunitari abbastanza deteriorati.

Ad oggi, soltanto con gli antiretrovirali possiamo arginare la replicazione del virus.

Sperando in un futuro migliore.

Un saluto

Nick73



skydrake
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da skydrake » lunedì 14 gennaio 2013, 23:34

Nick73 ha scritto:Mai comprendero i comportamenti dei dissidenti. Ancora oggi mi capita di leggere di persone che rifiutano gli antiretrovirali pur avendo valori immunitari abbastanza deteriorati.
Psicologicamente si può riassumere in "tattica sello struzzo", sulla quale si può anche costruire qualche teoria del complotto (delle cause farmaceutiche, degli americani che sperimentano armi biologiche ecc.)
Il problema é che internet riunisce i complottari sparsi in giro in fiorenti e ferventi comunità.
Vuoi una perla?
Questi negano la correlazione batteri<-->malattie infettive:
http://www.disinformazione.it/teoria_microbica.htm

Questi ipotizzano che il terremoto in Emilia (una delle zone europee a piú alto export) del maggio scorso sia stata causato dal Pentagono grazie ad un'arma segreta in Alaska per colpire l'euro in un momento critico e assicurare la supremazia americana:
http://hivplus.forumattivo.it/t2048-mafia

Questi invece che il cásino per l'alta velocità in val di Susa sia solo un diversivo del governo per nascondere una specie di Area 51 per gli alieni:
http://valsusastregata.forumfree.it



Dora
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Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat

Messaggio da Dora » mercoledì 20 febbraio 2013, 11:43

Segnalo qui una notizia che può parere piccola, ma che è invece importante e che a me sta dando - dalla notte scorsa - grande gioia e soddisfazione.

Celia Farber, la nota giornalista negazionista che fece causa a Richard Jefferys, che l'aveva definita una bugiarda che per anni ha "utilizzato la frode per sostenere la tesi da lungo tempo screditata di Duesberg che sarebbero l’uso di droghe e la malnutrizione –e non l’HIV- a causare l’AIDS" e che nel novembre 2011 perse la causa, nel settembre scorso ha presentato appello. La cosa non ha avuto risonanza, tranne che nei soliti siti dei negazionisti, quindi non l'avevo segnalata qui. Ma ho continuato a seguirla, perché è un fatto molto grave che dimostra il puro desiderio di fare del male di una persona completamente distaccata dalla realtà, anche a costo di mettere in atto decisioni autolesionistiche.

Bene, ieri la Corte d'Appello della contea di New York ha rigettato la sua richiesta di riaprire il processo.

Io sono molto felice per Richard, perché non si meritava di dover sottrarre ancora tempo ed energie al suo magnifico lavoro per TAG per doversi difendere dalla follia di Ms Farber. E sono anche felice perché si dimostra ancora una volta che i negazionisti, ogni volta che portano qualcuno in tribunale, perdono.

Quando tutte queste persone riprenderanno i contatti con la realtà, sarà comunque sempre troppo tardi.


Altri particolari penso che saranno disponibili nei prossimi giorni nel blog di Seth Kalichman.



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