Importanza della percentuale cd4

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
fandoc8
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Importanza della percentuale cd4

Messaggio da fandoc8 » mercoledì 10 gennaio 2018, 17:38

Salve ragazzi e buon anno, spero vada tutto bene.

All'ultima visita fatta a fine novembre i risultati erano tutti buoni e la dottoressa soddisfatta. Tuttavia, forse a causa di un suo atteggiamento un po' conservatore, mi ha detto di stare attento e alla mia domanda "sono comunque più debole a livello immunitario di un sieronegativo?" Ha tentennato, dicendo che devo stare particolarmente attento quando andrò a fare tirocinio a malattie infettive.

Ora, i miei CD4 sono oltre 800, ma con una percentuale in realtà bassina 24%. Il rapporto CD4/CD8 è 0.89 e il trend è in crescita ( ho fatto una tabella dei miei esami) e quindi non sono preoccupato. La dottoressa del mio fidanzato dice che sta "una bomba" e lui esce sempre bello soddisfatto della visita nonostante abbia "soli" 360 CD4 , ma una percentuale che arriva al 31%. Il rapporto non lo so perché non se lo è scritto, naturalmente non posso accompagnarlo sempre alle visite.

Ora, domanda volta principalmente a utenti esperti come Skydrake, Blast, Dora e magari anche Rospino e Uffa. È la mia dottoressa che è conservatrice e un po' negativa che mi fa sempre uscire dalla visita mezzo depresso, oppure vede che effettivamente una percentuale così bassa non mi rende esattamente "forte" dal punto di vista immunitario? Lei è sempre molto sbrigativa, soprattutto vedendo che le altre analisi sono perfette e non lascia molto spazio alle domande. Quindi : quanto conta la percentuale dei linfociti CD4? È possibile che il mio compagno sia al livello immunitario meglio di me nonostante sia quasi 20 anni più grande e con un'infezione abbastanza datata?

Per "fortuna" allo Spallanzani hanno cambiato metodo e ogni volta si girerà un dottore diverso, così almeno potrò chiedere diversi pareri anche sul fronte " specializzazione in chirurgia" dato che ne ho sentite di tutti i colori tra medici e associazioni.

Grazie a chi risponderà,
Un abbraccio.

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rospino
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da rospino » giovedì 11 gennaio 2018, 10:20

fandoc8 ha scritto:Ora, i miei CD4 sono oltre 800, ma con una percentuale in realtà bassina 24%. Il rapporto CD4/CD8 è 0.89 e il trend è in crescita ( ho fatto una tabella dei miei esami) e quindi non sono preoccupato. La dottoressa del mio fidanzato dice che sta "una bomba" e lui esce sempre bello soddisfatto della visita nonostante abbia "soli" 360 CD4 , ma una percentuale che arriva al 31%. Il rapporto non lo so perché non se lo è scritto, naturalmente non posso accompagnarlo sempre alle visite.
[...] quanto conta la percentuale dei linfociti CD4? È possibile che il mio compagno sia al livello immunitario meglio di me nonostante sia quasi 20 anni più grande e con un'infezione abbastanza datata?
Diciamo che nel tuo compagno il sistema immunitario sembra (uso questa parola perché non conosci il suo rapporto CD4/CD8, anche se si potrebbe calcolare facilmente conoscendo il numero di CD8) più equilibrato, sebbene comunque il numero di CD4 sia al di sotto dei valori raccomandati. Anche nel tuo caso, comunque, ti stai pian piano avvicinando ad un certo equilibrio del sistema immunitario, ovvero a quell’ “1” ottimale del rapporto CD4/CD8.
Secondo me esagerano entrambe le dottoresse, quindi: il tuo compagno non è l’esempio perfetto di recupero della normalità, mentre tu sei comunque in piena salute, e anche a te manca qualche passo da fare.
La percentuale è importante, ma anche il valore assoluto non dovrebbe essere al di sotto dei 450/500 (negli anni ho capito che questi valori minimi possono avere lievi fluttuazioni a seconda dei laboratori di analisi e dei macchinari utilizzati).


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Triumeq85
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da Triumeq85 » sabato 13 gennaio 2018, 16:35

La percentuale è bassina, ma la tua conta cd4 è buona, anche il rapporto cd4\cd8, seppur non ottimale, pari a 0,89 rimane al di sopra della soglia 0,6 che è convenzionalmente considerata una soglia di sicurezza... Chiaramente è necessaria massima attenzione quando avrai a che fare con le patologie infettive delle vie respiratorie (influenza e TUBERCOLOSI in particolare).

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alfaa
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da alfaa » sabato 13 gennaio 2018, 18:02

fandoc8 ha scritto:Salve ragazzi e buon anno, spero vada tutto bene.

All'ultima visita fatta a fine novembre i risultati erano tutti buoni e la dottoressa soddisfatta. Tuttavia, forse a causa di un suo atteggiamento un po' conservatore, mi ha detto di stare attento e alla mia domanda "sono comunque più debole a livello immunitario di un sieronegativo?" Ha tentennato, dicendo che devo stare particolarmente attento quando andrò a fare tirocinio a malattie infettive.

Ora, i miei CD4 sono oltre 800, ma con una percentuale in realtà bassina 24%. Il rapporto CD4/CD8 è 0.89 e il trend è in crescita ( ho fatto una tabella dei miei esami) e quindi non sono preoccupato. La dottoressa del mio fidanzato dice che sta "una bomba" e lui esce sempre bello soddisfatto della visita nonostante abbia "soli" 360 CD4 , ma una percentuale che arriva al 31%. Il rapporto non lo so perché non se lo è scritto, naturalmente non posso accompagnarlo sempre alle visite.

Ora, domanda volta principalmente a utenti esperti come Skydrake, Blast, Dora e magari anche Rospino e Uffa. È la mia dottoressa che è conservatrice e un po' negativa che mi fa sempre uscire dalla visita mezzo depresso, oppure vede che effettivamente una percentuale così bassa non mi rende esattamente "forte" dal punto di vista immunitario? Lei è sempre molto sbrigativa, soprattutto vedendo che le altre analisi sono perfette e non lascia molto spazio alle domande. Quindi : quanto conta la percentuale dei linfociti CD4? È possibile che il mio compagno sia al livello immunitario meglio di me nonostante sia quasi 20 anni più grande e con un'infezione abbastanza datata?

Per "fortuna" allo Spallanzani hanno cambiato metodo e ogni volta si girerà un dottore diverso, così almeno potrò chiedere diversi pareri anche sul fronte " specializzazione in chirurgia" dato che ne ho sentite di tutti i colori tra medici e associazioni.

Grazie a chi risponderà,
Un abbraccio.

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Sarai un futuro infettivologo?:-)



fandoc8
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da fandoc8 » domenica 14 gennaio 2018, 23:07

Grazie rospino, grazie triumeq. È comunque assurdo che a sola una stanza di distanza le sensazioni e alcune volte anche le informazioni che danno sono diverse e contrastanti. Una "assolutamente niente protettori gastrici" l'altra " li puoi prendere insieme tranquillamente". comunque meno di un anno che sono in terapia. Il 1 febbraio faccio un anno, quindi credo comunque siano risultati buoni. So che ci si mette un po' per avere oltre '1' di rapporto CD4/CD8 speriamo vada bene dai. Sono un po' preoccupato per il mio compagno, dopo circa 8 mesi di terapia i miei cd4 sono quasi raddoppiati i suoi non sono aumenti neanche di un centinaio e i punti percentuali solo aumentati di poco. Nonostante questo non sta mai male mentre io mi prendo qualsiasi virus e batterio in giro. Bah! Probabilmente il mio sistema immunitario era un po' deboluccio anche prima, certo che questo carico da 20 proprio non ci voleva.

Alfa, guarda la strada è ancora lunga. In realtà ci ho pensato a diventare infettivologo anche perché la strada chirurgica sembra essere impossibile/sconsigliata o comunque in salita. Tuttavia ci sono un sacco di cose da tener presente
1) ormai molte patologie infettive con i vaccini si vedono di meno, per fortuna. E spero si vedano sempre di meno.
2) le patologie croniche diffuse maggiormente sono diventate quasi noiose dal punto di vista "clinico" ( non pensare sia cinico , gli appassionati hanno una grande tendenza a considerate "fichi" casi complessi). HCV è ormai eradicabile, si parla solo di quando saranno disponibili per tutti i farmaci, HIV nella gran parte dei casi è "noiosa" e nei casi più gravi di AIDS conclamato dovrei fare degli sforzi psicologici per non rimanere "coinvolto". Tolte queste rimangono forse alcune febbri emorragiche e la batterio resistenza ( quella un po' paura me la fa) e naturalmente tubercolosi a cui dovrei stare particolarmente attento.
3) un medico infettivologo lavora solo ed esclusivamente in ambito ospedaliero, vorrei riuscire ad avere la possibilità di lavorare anche nel privato. Questa esperienza mi ha fatto capire che devo prendermi cura di me stesso e non stressarmi troppo. Lavorare solo in ospedale significa tanto sacrificio, tante responsabilità per poi avere molte denuncie e uno stipendio non così corposo (calcolando responsabilità ed anni di studio). Quindi non lo so, parlando con le infettivologhe e gli specializzandi che ho incontrato tutti mi sconsigliano di fare l'infettivologo, nonostante sia una figura molto importante in ospedale. Non lo so , il tempo dirà quello che succederà, sicuramente mi devo dare una sbrigata, tra un po devo chiedere la tesi. :)

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FABIO2017
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da FABIO2017 » lunedì 15 gennaio 2018, 0:04

Che bella cosa sarebbe ...potresti dare tanto a chi avra' bisogno di te.
Ci sarebbe una bella empatia e comprensionne dello stato d animo del paziente.
Pero' ti vedo bello deciso e pieno di progetti BRAVO.... quelli come te servono da esempio ed incoraggiamento.



skydrake
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da skydrake » martedì 16 gennaio 2018, 23:25

In passato si è parlato di più volte della percentuale dei CD4 versus conta assoluta dei CD4.
In breve, la lettura della prima è più "affidabile" in quanto la conta assoluta può variare anche di molto per più motivi (anche durante la giornata), ma tali motivi tendono spesso ad interessare anche degli altri linfociti, per cui la loro percentuale tende a rimanere costante.
Inoltre, la conta assoluta dei CD4 è di più difficile lettura in caso di altre malattie in corso. L'infettivologo infatti non si limita a guardare solo quelli, ma anche di versi marker infiammatori e come variano anche gli altri valori. Alcune malattie fanno addirittura aumentare il numero assoluto dei CD4 (ma quelli in più sono di tipo "attivati", verso gli antigeni dell'altro patogeno, quelli che contano veramente per noi sono i CD4 "naïve"). Ma in caso di comorbidità spesso aumentano di moltissimo anche altre tipologie di linfociti.



Freddymercury
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Re: Importanza della percentuale cd4

Messaggio da Freddymercury » mercoledì 17 gennaio 2018, 9:30

Dici benissimo skydrake e infatti basta cliccare su Google"percentage cd4 and cd8/cd4", per leggere sui siti americani tipo "the body" o "poz" e altri, come queste cose sono gia' acquisite.Poi pero', qui in Italia, le tabelle del ministero della salute prendono in considerazione solo i cd4 assoluti giusta un D.M.del 1992 (preistoria dell'hiv),per assegnare il punteggio d'invalidità. Al mio ospedale , p.e.,il conteggio dei cd8 me lo fanno 1 volta ogni tanto e i dottori dell'Inps ti chiedono il numero dei c40 (sic!).



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