correlazione genvoya-colesterolo-infarto

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
doctorsmile
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correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da doctorsmile » giovedì 28 febbraio 2019, 11:57

ciao a tutti,
sono reduce da un infarto serio accaduto un paio di mesi fa salvato in estremis. la colpa è stata addebitata al colesterolo alto e al fumo di sigaretta, concordo perfettamente che il fumo abbia inciso molto, ma l'aumento del colesterolo a mio avviso è dipeso dal genvoya che assumo da quasi 1 manno e mezzo; con la vecchia terapia (isentress+truvada) il colesterolo raramente superava i 200, è aumentato subito fin dal primo controllo intorno a 300 e non si è più mosso, sono magro, quasi vegetariano e non ho mai amato le abbuffate. vorrei capire se qualcuno ha avuto problemi di colesterolo con il genvoya, io sono seriamente intenzionato al cambio terapia anche se l'infettivologo tentenna poiché ho ottimi valori(irrilevabile e cd4 oltre mille), vorrei passare ad una biterapia o ritornare ad isentress+descovy, che avevo mollato per colpa del truvada che mi aveva provocato osteoporosi, so che queste terapie hanno meno impatto metabolico. non fumo più, sono imbottito di statine e il colesterolo per ora è perfettamente rientrato(160) ma non penso di poter continuare con questi dosaggi di statine.



bambol8
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da bambol8 » giovedì 28 febbraio 2019, 13:30

Caio Doctor; facci capire meglio: cosa hai mollato? Descovy + Isentress o Truvada + Isentress ? Non si capisce bene; da quel che ci racconti sembra che hai abbandonato il Descovy per colpa del Truvada (non avrebbe senso). Genvoya rispetto a Descovy+Isentress ha il Cobicistat in più; sicuramente con un principio attivo in meno (Genvoya appunto ne ha 4, Descovy+Isentress son 3) la terapia risulterebbe più leggera. Non so dirti se l' Elvitegravir contenuto nel Genvoya , in termini di colesterolemia e rispetto al Raltegravir dell' Isentress, sia migliore o peggiore.
Tornando al Truvada, sicuramente il Descovy o Genvoya hanno meno effetti nocivi per l' osteoporosi ma non so per quanto tempo hai assunto Truvada.
Io ho appena iniziato Truvada in singola assunzione come PrEP; se hai esperienze in merito, mi saprai a dire come ti trovavi con Truvada e dopo quanto tempo che lo assumevi ti aveva iniziato a dare problemi di osteoporosi



skydrake
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da skydrake » giovedì 28 febbraio 2019, 14:34

Il peggioramento del profilo lipidico, soprattutto per quanto riguarda il colesterolo, è tipico di tutti gli inibitori della proteasi.
Anche io mi trovavo bene col Prezista+Norvir, ma ho dovuto cambiare terapia perché avevo toccato i 298 di colesterolo totale (tra l'altro perlopiù LDL) nonostante che non fumassi e che avessi ridotto di molto la carne.

Nel tuo caso la situazione è ancora peggiore: il Genvoya contiene il cobicistat, un booster e al contempo stesso un inibitore della proteasi che, per quanto nuovo e con meno effetti collaterali rispetto al norvir per lo stomaco e per l'intestino, tende a far aumentare sia i trigliceridi:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/28671337/

sia il colesterolo:
https://bmcinfectdis.biomedcentral.com/ ... 018-3268-5

ancora di più rispetto al norvir.

PS
Talvolta, passando al Cobicistat, il colesterolo aumenta lentamente per tutto l'anno successivo, ma poi può anche calare (un po').



doctorsmile
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da doctorsmile » giovedì 28 febbraio 2019, 15:08

sono passato da isentress e truvada al Genvoya a causa dell’osteoporosi. non ho mai preso il descovy.



doctorsmile
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da doctorsmile » giovedì 28 febbraio 2019, 15:30

io ho sempre pensato che il cobicistat avesse molte azioni negative sul metabolismo in generale poiché interferisce troppo con molti sistemi di citocromi per rafforzare l’azione dei principi attivi. sky, tu che hai un po’ di esperienze terapeutiche non credi che la biterapia abbia meno impatto? se non sbaglio anche tu la stai facendo.
sono incazzato con l’infettivologo , avevo fatto notare la situazione del colesterolo, ma aveva minimizzato, bollandolo come “ stile di vita scorretto”, adesso ha ancora perplessità sul cambio terapia. che me ne faccio di migliaia di cd4 e dell’irrilevabilita’ se poi cado a pezzi? certo il virus fa la sua parte, ma anche i farmaci non è che non dannoil loro contributo. là sieropositività non è uno scherzo, forse meno trionfalismi ci ritornerebbe utile ,abbiamo una patologia complessa è inutile negarlo, occorre molta attenzione da parte dei medici, se come dicono abbiamo aspettative di vita quasi sovrapponibile ai sieronegativi.



Silente1982
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da Silente1982 » giovedì 28 febbraio 2019, 16:25

Una domanda da profano.

Io uso abacavit/lamivudina e tivocay e sembra non avere nessun effetto collaterale anche tutto i valori molto positivi (addirittura migliorati rispetto a prima del trattamento). Deduco che a lungo andare mi ritroverò anche io in questa situazione.

Cerco di fare molto sport anche ad alta intensità, non so se questo possa aiutare



skydrake
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da skydrake » giovedì 28 febbraio 2019, 23:07

Silente1982 ha scritto:
giovedì 28 febbraio 2019, 16:25
Io uso abacavit/lamivudina e tivocay..
[...]
Deduco che a lungo andare mi ritroverò anche io in questa situazione.
Perché mai?

Nessuno degli antiretrovirali che prendi appartiene alla classe degli inibitori della proteasi, cioè quelli che fanno aumentare il colesterolo.

Ci sarebbe giusto l'Abacavir che raddoppia le probabilità di infarto nelle persone in sovrappeso, ma per meccanismi diversi.



skydrake
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da skydrake » giovedì 28 febbraio 2019, 23:22

doctorsmile ha scritto:
giovedì 28 febbraio 2019, 15:30
io ho sempre pensato che il cobicistat avesse molte azioni negative sul metabolismo in generale poiché interferisce troppo con molti sistemi di citocromi per rafforzare l’azione dei principi attivi.
Niente affatto.
Non agisce su molti sistemi citocromi.
Agisce, pesantemente, su uno e uno solo, il 3A4.
Purtroppo è tra i più importanti di tutti, viene coinvolto in quasi un terzo dei farmaci esistenti, spesso in maniera piuttosto importante: è l'unica via metabolica con cui l'organismo smaltisce moltissimi farmaci, per cui chi li usa deve controllare le interazioni con tutti i nuovi altri farmaci che assume.
L'interazione (quasi sempre un aumento dell'emivita e della densità plasmatica) è comunque gestibile riducendo le dosi.
Io ci sono convissuto per parecchi anni, dopo un po' si riesce a gestire la faccenda (tranne per i fitofarmaci, con quest'ultimi è difficile trovare tabelle che ti indicano quanto in percentuale aumenta l'emivita e densità plasmatica).
sky, tu che hai un po’ di esperienze terapeutiche non credi che la biterapia abbia meno impatto? se non sbaglio anche tu la stai facendo.
Si, ma il tuo problema non è la quantità di antiretrovirali, ma il tipo.
Se continui a prendere gli inibitori della proteasi ti devi arrendere a prendere le statine in contemporanea per il resto della vita.
Non che la situazione sia poi tanto brutta: le statine sono uno di quei (pochi) tipi di farmaci fatti per essere davvero presi per decenni e che aumentano parecchio la aspettativa di vita.

Io, nonostante dieta, Omega-3 e lievito di riso rosso, il mio colesterolo continuava ad rimanere altissimo e stavo per arrendermi per assumere anch'io le statine, poi all'ultimo il mio infettivologo mi ha proposto di cambiare classe di antiretrovirali.

Ricordati che gli inibitori della proteasi hanno il vantaggio di avere tutti un'alta barriera genetica.
sono incazzato con l’infettivologo , avevo fatto notare la situazione del colesterolo, ma aveva minimizzato, bollandolo come “ stile di vita scorretto”, adesso ha ancora perplessità sul cambio terapia.
È un infettivologo, non un cardiologo.



Cucaio

Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da Cucaio » venerdì 1 marzo 2019, 16:06

Comunque il Genvoya non contiene alcun inibitore della proteasi,ma un inibitore dell'integrasi.
Il problema è sicuramente legato al TAF che,a differenza del TDF non farà male alle ossa ma altera il profilo lipidico.
Della serie scordateve che esista un antivirale senza effetti collaterali.
Conclusione: secondo me nel tuo caso, compatibilmente con il profilo resistente del tuo virus la migliore terapia sarebbe la biterapia Dolutegravir/Lamivudina
Saluti da Roma



Silente1982
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Re: correlazione genvoya-colesterolo-infarto

Messaggio da Silente1982 » venerdì 1 marzo 2019, 16:23

Buongiorno

Effettivamente l’argomento mi incuriosisce molto.

Io per il momento non trovo nessun effetto collaterale, oppure non mi sembra che siano in tanti a fare la mia stessa terapia con lamivudina/abacavir e tivicay.

Spero solo la mia infettivologa non mi abbia dato qualcosa di obsoleto e problematico.



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