Un altro untore?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
uffa2
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Re: Un altro untore?

Messaggio da uffa2 » venerdì 15 giugno 2018, 17:10

Mi inserisco pure io in questo thread, per segnalarvi una presa di posizione di LILA, che ci sentiamo di sottoscrivere appieno.
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uffa2
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Re: Un altro untore?

Messaggio da uffa2 » venerdì 15 giugno 2018, 17:22

A margine di tutto questo vorrei dire un paio di cose.
La prima è che purtroppo ci saranno altri “casi Ancona”: gli esseri umani sanno essere cattivi, stupidi, cattivi e stupidi, e di gente che se ne frega del prossimo, che prova piacere a fare del male, che è così cretina da credere alle panzane negazioniste è pieno il mondo.
La seconda è che purtroppo ci saranno altre occasioni in cui non saremo trattati con equità, e i media parleranno di untori e altre cose così: la qualità dei media precipita ogni giorno di più e la rincorsa al clic sul web o alla copia mancante in edicola oramai ha cancellato ogni pudore.
La terza è che alcune osservazioni ingenerose che ho letto in questo thread -e che hanno giustamente suscitato dure reazioni- mi paiono davvero il frutto di una lettura della realtà un po’ semplicistica, per essere gentili.

Cosa si può fare?
Lavorare, continuare a lavorare giorno dopo giorno, coscienti del fatto che lo stigma e la discriminazione NON sono un’esclusiva di noi con l’HIV.
Mi rivolgo a chi si è scaldato, direi più del dovuto, sull’inefficienza delle associazioni in questo campo: al netto delle pesanti critiche che qui non si sono mai risparmiate, la lotta contro lo stigma è vecchia come l’infezione, dal professor Aiuti che bacia in TV la signora Rosaria Iardino a oggi la comunità ha sempre avuto ben presente questo obiettivo, non solo in Italia.
Il problema è che lo stigma e la discriminazione attingono al bisogno maledettamente umano di distinguere, di trovare delle cause e ahimè dei colpevoli anche al di fuori della logica, di sentirsi “innocenti” e “migliori”. Persino chi oggi strepita contro le associazioni, in realtà ripete senza accorgersene questo meccanismo.

Cosa si può fare?
Lavorare, continuare a lavorare giorno dopo giorno, coscienti del fatto che molte cose stanno cambiando.
Era più facile un tempo usare parole ingiuste anche sui media, oggi lo è meno, la cultura si sta lentamente diffondendo, il linguaggio sta lentamente cambiando.
Era più difficile un tempo combattere contro la parola “untore”, oggi undetectable=untrasmittable non è solo un claim da militanti dell’HIV, viene ripetuto dalle più importanti autorità sanitarie, appare sulle pagine del corriere della sera, è un dato che si sta diffondendo.

Avremo altre delusioni, avremo altri dolori, ma questo non vuol dire che non stia cambiando nulla.
Ognuno di noi può fare qualcosa, senza strepiti, senza necessità di esporsi più di tanto, per aiutare questo cambiamento.
Può parlare, gettando il seme di un po’ di buon senso nelle stupidaggini che sente in giro, lasciando cadere poche osservazioni come quella che stiamo parlando di un pazzo negazionista, che se fosse stato in cura non avrebbe potuto contagiare nessuno, e cose così.
È vero, non ci sono scorciatoie, ma ognuno di noi può aggiungere qualche passo lungo questa strada.


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pipotto
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Re: Un altro untore?

Messaggio da pipotto » venerdì 15 giugno 2018, 18:13

Moz72 ha scritto:pipotto torna indietro, hai già strisciato? c'era questo 3 anni fa

https://it-it.facebook.com/EurospinItal ... 887529980/

c'è ancora, tanto il sono il re del fake
si certo c'e' ancora ma e scaduto da 3 anni appunto mi darebbe a dissenteria hahahahahahahaha



Datex
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Re: Un altro untore?

Messaggio da Datex » venerdì 15 giugno 2018, 18:39

ancora una volta, e sarò controcorrente, appoggio celafaccio. è vero che la rabbia è una cosa brutta ma lo è soltanto se non si sa incanalarla. la rabbia e lo spirito combattivo vi ricordo sono stati i 2 pilastri che ci hanno permesso di avere una voce e di essere considerati dalla sanità pubblica.

molti di voi non erano ancora nati ma se non era per coloro che combattevano nemmeno le medicine ci sarebbero oggi. invito tutti a vedere il film "surviving a plague" in cui si raccontano questi giorni bui. quello che mi spaventa di più è la totale passività, quel senso di resa e di accettazione che molti hanno qui dentro. oddio la popolazione media italiana non ha mai avuto i coglioni duri, intendiamoci, altrimenti oggi avremmo una realtà diversa in tutti i sensi ma un pò più di coraggio e spirito combattivo non guastano.

se pensate seriamente che qualcun'altro si preoccupi della nostra situazione allora siete degli illusi. appoggio le iniziative di dora e delle associazioni ma pubblicamente, in piazza e nelle strade, non vedo niente. molto meglio si sta facendo all'estero dove ci sono delle vere manifestazioni. qui invece sembra tutto in letargo nell'attesa che forse arrivi un alieno e fare le cose al posto nostro.



Marcos80
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Re: Un altro untore?

Messaggio da Marcos80 » sabato 16 giugno 2018, 7:39

Scusate....ma leggendo e rileggendo....io.non capisco certe cose. In primo luogo certo di sicuro la stampa. HIV da 11 anni e fa sesso non protetto, a rischio contagio etc etc.
Ora l'unica grossa svita è che vicino all' HIV potevano scriverci "non in cura".
In questo post non capisco molte cose...tra cui alcune affermazioni. Risulterò antipatico ma per me è così. Mi reputo una persona abbastanza cosciente anche se a breve pecco un po'. Comunque, le vostre frasi "bisogna fare qualcosa....chi ha la HIV viene etichettato come appestato, l untore!....ora...ho l HIV da poco, non lo jolevo certo è la gente ha paura ovvio.... è una malattia, come altre, ma pur sempre una malattia che non è un raffreddore e te la tieni per sempre....e non stiamo parlando di qualcosa di leggero...... Veniamo al dunque...si dovrebbe fare più informazione cert, perché U=U, perché siamo persone normali etc etc, e sono sicuro che la gente capirebbe, o meglio io lo capirei, e non perché ci sono dentro ora....ma perché la corretta informazione aiuta a capire qual è il tema è la verità....ma farei una domanda....che c'entra la terapia?...l'essere U=U? se questo Pinti non si curava e la viremia era tale da poter contagiare....queste affermazioni cadono.... Una persona che sa che può contagiare e cerca persone con cui farlo non protetto, come lo si deve chiamare? Ognuno di noi si deve proteggere è vero....ma non sempre succede e non sempre si riesce, e spesso purtroppo ci si fida di chi abbiamo incontrato. Non capisco nemmeno l affermazione, "se non era per coloro che combattevano nemmeno i medicinali avremmo avuto" , scusa...ma mi sembra una bella cazzata, che interessi ha una comunità scientifica a far espandere un epidemia.



Datex
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Re: Un altro untore?

Messaggio da Datex » sabato 16 giugno 2018, 13:48

sei nuovo in questo mondo e le tue domande sono lecite.

nella frase da me detta sul combattere per le medicine ho fatto riferimento ai primi anni ottanta, il periodo più buio e tenebroso dell'aids. i primi casi arrivarono intorno all' 81/82, in italia forse un anno dopo, e a quei tempi veniva etichettata come la peste dei gay, persone che il governo americano di allora definiva depravate e non degne di vivere. per loro la malattia era un segnale di dio, una punizioni per tutti quelli che non rientravano nella dottrina del sesso convenzionale.

solo dopo numerosi battaglie da parte di pazienti e persone note l'aids venne nominata ufficialmente una malattia da ronald reagan nel 1985. prima di allora si moriva in silenzio. nessuno voleva averci a che fare, nemmeno le case farmaceutiche che solo dopo hanno iniziato ad investire per trovare una terapia.

per finire quello che si contesta nella comunicazione della stampa è il fatto che viene esaltato solo il gesto della persona, terribile e nessuno lo mette in dubbio, accollando la colpa praticamente a tutti i sieropositivi. la popolazione media non fa distinzioni, non conosce i vantaggi delle terapie, non conosce i progressi avuti e il fatto che non siamo più pericolosi come una volta. per loro siamo dei lebbrosi da emarginare. questo è quello che la stampa italiana alimenta. basta leggere i commenti delle persone.



Marcos80
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Re: Un altro untore?

Messaggio da Marcos80 » sabato 16 giugno 2018, 17:55

Datex ha scritto: quello che si contesta nella comunicazione della stampa è il fatto che viene esaltato solo il gesto della persona, terribile e nessuno lo mette in dubbio, accollando la colpa praticamente a tutti i sieropositivi. la popolazione media non fa distinzioni, non conosce i vantaggi delle terapie, non conosce i progressi avuti e il fatto che non siamo più pericolosi come una volta. per loro siamo dei lebbrosi da emarginare. questo è quello che la stampa italiana alimenta. basta leggere i commenti delle persone.
È questo che non capisco...non mi sembra sia stata data la colpa a tutti i sieropositivi. Questa persona ha un nome è un cognome e non si curava e negava anche. Non si è più pericolosi come una volta con la terapia....non si è pericolosi nemmeno se non si è in terapia ma ci si protegge (poi la sfiga è sfiga...ma quello è un altro discorso). Dove si leggono i commenti delle persone? (Ricorda che c è gente ignorante comunque..,)



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