Ed eccomi qua...

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Utente27
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Ed eccomi qua...

Messaggio da Utente27 » mercoledì 27 giugno 2018, 21:25

Sera a tutti. Ed eccomi qua! Finalmente riesco a scrivere “due righe” su di me. Ho letto diverse storie e devo dire che la mia non si discosta molto da qualcuna di queste. Qualche mese fa, ho chiesto il vostro aiuto in un post “fast”, poi vi racconterò (se a qualcuno interessa).
Bhe che dire. Quante cose mi sono passate e mi passano per la testa. Voglio raccontarvi tutto.
Anno 2013 :!:
[/b]Una sera conosco un ragazzo (che chiamerò R.) in una della solite chat. Un ragazzo tranquillo, educato, simpatico, alla mano. Unica pecca: è fidanzato. Sta vivendo un periodaccio nella sua vita di coppia. D’altronde chi non ha mai vissuto una situazione simile?!
Ci vediamo, parliamo e ci ritroviamo a letto. E' una cosa spontanea e sopratutto voluta da entrambi.
La serata finisce, ognuno a casa sua. Nei giorni seguenti, quattro chiacchiere ogni tanto su whatsapp.
Un giorno ricevo una sua chiamata. È terrorizzato, spaventato, mortificato. Si confida dicendomi che ha scoperto di essere S+. Mi tranquillizza ma inutilmente. In quel momento mi passano per la testa la famiglia, gli amici... la vita futura. Mi siedo, respiro e cerco di calmarmi. Non ho parole. Faccio fatica a prender sonno, provo a leggere qualcosa su internet ma con scarsi risultati. Ho paura di leggere.
Il giorno dopo faccio subito il test, è negativo. un sollievo! Rifaccio il test dopo 30 giorni. Ancora negativo.
Intanto R. continua a farsi sentire, ci confidiamo su tutto, mi racconta, mi spiega quello che sta passando, mi si apre un mondo sull’HIV, fatto di studi sperimentali, di risultati innovativi e di terapie all'avanguardia. Diventiamo grandi amici.
Anno 2016 :!:
È la fine di Luglio, non dimenticherò mai questa data. Sono a lavoro. Sono impegnato a concludere una tracheotomia su una paziente complessa. Mi chiamano sul cellulare, mi precipito a rispondere. Spero tanto sia il corriere, sono in attesa di un po’ di “robaccia” acquistata su Amazon 8-)
“....la chiamo dal Reparto di Malattie Infettive....”, mi invita a fare un salto in reparto. Non sono spaventato, ma stranito. Ultimo test fatto ad aprile (non ci crederete ma non ricordo assolutamente di aver ritirato il maledetto responso).
Avviso subito il mio compagno, mi tranquillizza. Giorno seguente vado in reparto. Un’attesa infinita prima di entrare, i minuti passano ma sembrano ore. Una sensazione mai provata, l’ansia inizia a farsi sentire. Ho sempre gironzolato per quei corridoi, ma con una brioche in mano, the o caffè. Non mi ero mai seduto su quelle seggiole scomode e rigide. Sto vivendo un'inversione di ruoli, è stata una sensazione stranissima.
Entro e mi accoglie un medico freddo, distaccato, indaffarato, disordinato. Gli dico mio nome e cognome e lui nel frattempo riesce a gestire 4-5 telefonate. Non sono a mio agio. Abbandona la stanza, mi dice che tornerà subito. Allungo l’occhio, vedo il mio referto. Si, è quel famoso referto di Aprile, che non avevo mai ritirato purtroppo....è “POSITIVO”. Non è possibile, non ci credo che sta accadendo a me. Tremo, sento bruciare lo stomaco, inizio a sudare. Voglio chiamare il mio compagno ma non prendono i telefoni in quei maledetti bunker.
Rientra in stanza e mi da la notizia ma non faccio una piega, sono già lì ghiacciato da una decina di minuti a pensare.
Facciamo due chiacchiere, ma è di poche parole, come se, dopo di me, avesse fretta di comunicare ad altri 4-5 giovani lo stesso verdetto finale. Non me l'aspettavo che fosse così cruda la comunicazione di un responso così importante, che ti cambia la vita.
Mi prescrive i primi esami di controllo per poi iniziare la terapia.
Esco e avviso il mio compagno. Un’oretta circa per convincerlo, pensa sia uno dei miei soliti scherzi. Cerchiamo di capire, ma non c’è molto da capire. Il giorno dopo va a fare subito il test, avevo una rabbia dentro, un’ansia che non lo avessi infettato. Per fortuna tutto negativo.
Inizio questo percorso... sono spaventato, deluso, e (se non si fosse capito) anche se sguazzo nel campo della medicina, è sempre stato un mondo a me poco noto.
Passo un periodo terribile, da cancellare. Non so con chi sfogarmi, a chi chiedere anche le minime perplessità. E decido subito di confidarmi con R. che ringrazio ancora oggi per avermi aiutato in un momento della mia vita in cui stavo per gettare la spugna (chissà magari sta leggendo... 8-) ).
Poi nei mesi a seguire ho ovviamente cambiato infettivologo e mi hanno consigliato una dottoressa, per me ormai una “madre”, che risolve qualsiasi problema, precisa, meticolosa, attenta, pignola, ma soprattutto umana, che è la caratteristica fondamentale che cerchiamo quando ci affidiamo a qualcuno.
Oggi, son passati quasi due anni. Leggendo molte vostre storie, non mi sento "solo". Convivo con lo stesso compagno che ha aiutato a riprendermi dalla batosta di quel famoso luglio. Ho un bellissimo rapporto di amicizia con R., di confidenza e reciproca fiducia. Quello che successe con lui nel 2013 secondo me è stato un segno (il destino?!).
E poi sono convinto che questo mostriciattolo che si è nascosto in posti “irraggiungibili” del nostro corpo, avrà vita breve. Credo fortemente e sostengo la Ricerca, confido nei ricercatori, sono convinto che presto riusciremo a liberarci di sta bestia che ci ha invaso senza permesso e in modo infimo.
Scusate il poema ma ogni tanto mi piace lasciare spazio ai ricordi, belli o brutti che siano, e condividerli con chi sta remando sulla mia stessa barca, nonostante ci sia una brutta “tempesta”. Ragà presto passerà sta “tempesta”. Ne sono convinto!
Un saluto
Utente



Taurus
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Taurus » mercoledì 27 giugno 2018, 21:37

Grazie Utente. In questi mesi allucinanti mi sono convinto anch'io che la tempesta passerà, e noi ne saremo spettatori. Qualcuno l'altro giorno ha riportato un pensiero bellissimo del proprio compagno, che più o meno diceva "quando questo schifo sarà sconfitto, rimpiangeremo tutto il tempo che abbiamo sprecato a dargli eccessiva importanza". E d'ora in poi questo sarà il mio mood.



Gabriel81
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Gabriel81 » mercoledì 27 giugno 2018, 21:42

Io invece sono contento di leggere i poemi, soprattutto quando sono delle storie come la tua che nonostante l’amarezza della malattia danno speranza e fiducia per tutte le persone iscritte e che leggono il forum.
Hai fatto benissimo a condividere la tua storia, soprattutto perché dimostra che qualcuno di buono a questo mondo capace di sostenere e di prendersi cura degli altri, a prescindere da paure e stigma c’e Ancora!

Benvenuto (si fa per dire :D)

Bacio
Gabriel


Una pianificazione attenta non sostituirà mai una bella botta di culo!

Utente27
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Utente27 » mercoledì 27 giugno 2018, 22:06

Taurus ha scritto:Grazie Utente. In questi mesi allucinanti mi sono convinto anch'io che la tempesta passerà, e noi ne saremo spettatori. Qualcuno l'altro giorno ha riportato un pensiero bellissimo del proprio compagno, che più o meno diceva "quando questo schifo sarà sconfitto, rimpiangeremo tutto il tempo che abbiamo sprecato a dargli eccessiva importanza". E d'ora in poi questo sarà il mio mood.


Ciao Taurus.
E già...Condivido pienamente!



Utente27
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Utente27 » mercoledì 27 giugno 2018, 22:09

Gabriel81 ha scritto:Io invece sono contento di leggere i poemi, soprattutto quando sono delle storie come la tua che nonostante l’amarezza della malattia danno speranza e fiducia per tutte le persone iscritte e che leggono il forum.
Hai fatto benissimo a condividere la tua storia, soprattutto perché dimostra che qualcuno di buono a questo mondo capace di sostenere e di prendersi cura degli altri, a prescindere da paure e stigma c’e Ancora!

Benvenuto (si fa per dire :D)

Bacio
Gabriel


Ciao Gabriel,
speranza e fiducia, il binomio vincente. Basta avere pazienza.
Piacere di conoscerti!



celafaccio
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da celafaccio » mercoledì 27 giugno 2018, 23:05

Mal venuto direi... Ti sento determinato..sei già una spanna sopra molti.. Complimenti..IO non so' come ho fatto a reagire bene alla notizia..credo sia stato perché avevo l'amore e.. Un amico di letto gay che mi suggerì subito di essere sincero con essa.. Mai lo dimenticherò..adesso non ce c'è più ...B...tvt...



Utente27
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Utente27 » giovedì 28 giugno 2018, 7:50

celafaccio ha scritto:Mal venuto direi... Ti sento determinato..sei già una spanna sopra molti.. Complimenti..IO non so' come ho fatto a reagire bene alla notizia..credo sia stato perché avevo l'amore e.. Un amico di letto gay che mi suggerì subito di essere sincero con essa.. Mai lo dimenticherò..adesso non ce c'è più ...B...tvt...


Ciao celafaccio,
Sicuramente una persona al nostro fianco che ci rassicura e capisce la situazione aiuta molto, soprattutto in un momento delicato.
La disinformazione purtroppo è il più grande male. Ancora oggi, non tutti sanno che una persona S+ in terapia e “irrilevabile” ha un rischio infettivo (quasi) pari a zero. E purtroppo anche molti medici e sanitari sono ignoranti a riguardo. Te lo assicuro. E tutto questo mi fa solo pensare che ci sono tante persone ancora “indietro”.

Buona giornata a te



celafaccio
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da celafaccio » giovedì 28 giugno 2018, 12:14

la "battaglia" odierna è far arrivare al popolo l'informazione che : Irrilevabile è non infettivo , senza quella lo stigma rimarra' e aggiungo : come dar torto alla massa dove siamo descritti con l'alone viola ??? A panni scambiati voi vi tocchereste ? se non siete perbenisti dubito fortemente (l'istinto di sopravvivenza ve lo impedirebbe) !!!

Caro Utente27 la consapevolezza di non infettare è una tranquillita' non da poco ... è un traguardo eccezionale , appena sotto il gradino dell'invenzione chiamiamola cosi' della haart ... manca solo la nostra normalizzazione agli occhi delle persone (per l'eradicazione e altro adesso non pensiamoci ma speriamoci) .



Taurus
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da Taurus » giovedì 28 giugno 2018, 20:01

Utente27 ha scritto:
celafaccio ha scritto:Mal venuto direi... Ti sento determinato..sei già una spanna sopra molti.. Complimenti..IO non so' come ho fatto a reagire bene alla notizia..credo sia stato perché avevo l'amore e.. Un amico di letto gay che mi suggerì subito di essere sincero con essa.. Mai lo dimenticherò..adesso non ce c'è più ...B...tvt...


Ciao celafaccio,
Sicuramente una persona al nostro fianco che ci rassicura e capisce la situazione aiuta molto, soprattutto in un momento delicato.
La disinformazione purtroppo è il più grande male. Ancora oggi, non tutti sanno che una persona S+ in terapia e “irrilevabile” ha un rischio infettivo (quasi) pari a zero. E purtroppo anche molti medici e sanitari sono ignoranti a riguardo. Te lo assicuro. E tutto questo mi fa solo pensare che ci sono tante persone ancora “indietro”.

Buona giornata a te
Utente27, il rischio è pari a zero, non QUASI pari a zero. Dobbiamo sempre ribadirlo con forza, almeno noi che siamo l'oggetto dello stigma.



FABIO2017
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Re: Ed eccomi qua...

Messaggio da FABIO2017 » domenica 1 luglio 2018, 11:55

sONO IO CHE RINGRAZIO TE E AMO LEGGERE POEMI ONESTI COME IL TUO.
A Dicembre scrissi io il mio.
La mia storia e' simile alla tua, anche io ho un compagno meraviglioso da 230 anni, e non mi ha lasciato lo scorso dicembre . Anche lui e' sieronegativo.
Io la sto vivendo bene. Sono finite le domande ( ma come ho fatto? non ho fatto che oral e non ho mai avuto....sete.... ma e' stato lui? si e' stato lui.
Bellissima la figura di R ....ragazzo onesto e trasparente che ti ha comunicato immediatamente nel terrore che ti potesse avere infettato.
Tanta positivita' nel tuo racconto e non mi riferisco affato ll unico personaggio chiamato positivo, che ha deciso di entrare dentro di noi e che di positivo non ha niente.



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