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Re: Prep e desiderio di genitorialità

Inviato: martedì 10 luglio 2018, 16:13
da Annalisa
Grazie Turax per l'incoraggiamento.La diagnosi della sieropositività di mio marito, in un momento già molto difficile per noi come coppia, è stato un colpo durissimo...ma a quanto pare non definitivo!Il giorno che mi ha comunicato l'esito positivo del test mi ha detto "sono morto"...ed io ho quasi perso i sensi perlo shock di quella terribile notizia..per un momento mi sono sentita morta anch'io nell'anima.Tutto questo perchè non SAPEVAMO piú nulla di aids; come dicevo prima eravamo rimasti agli anni 90 riguardo lo stato della malattia.Abbiamo pensato "abbiamo chiuso...niente più sogni...niente più figli..niente più vita" , e questo perché nessuno in ospedale ci stava dicendo che le cose erano cambiate, che avremmo potuto ancora fare quelle cose.
Ci sono voluti mesi prima di acquisire informazioni, soprattutto relative alla non trasmissibilità del virus quando la virema scende a zero, informazioni che ci avrebbero evitato di recarci presso centri di fecondazione assistita, presso i quali il trattamento ricevuto è stato pessimo (specie nel primo).
Il lato positivo, almeno per quanto riguarda me stessa, è stato quello di superare la paura immaginata di questa malattia; infatti quando ho accompagnato mio marito in ospedale ho visto anche persone ridotte parecchio male (probabilmente ex tossici anni 80) ed ho potuto vedere da vicino la sofferenza e la debolezza di chi magari un tempo, incontrando per strada, mi faceva quasi paura.Ora cedo le cose sotto un altra luce, non più di quella bambina impaurita a cui i genitori dicevano per strada "attenta alle siringhe che se ti pungi è pericolosissimo, ti potresti prendere l'aids".
Oggi mi rendo conto che la vera tragedia è lo stigma, il pregiudizio, l'ignoranza scientifica.Per questo penso che il personale medico sanitario potrebbe fare di più e meglio, fornendo informazioni corrette, basate su prove scientifiche e non sulle paure ed il pregiudizio.Ci vorrebbero inoltre regole più severe per gli organi di stampa che, specie nell'ultimo periodo, hanno veramente, a mio avviso, danneggiato tutte le persone malate di hiv oltre che l'intera comunità.Questo aiuterebbe davvero tutti molto di più.

Re: Prep e desiderio di genitorialità

Inviato: martedì 10 luglio 2018, 17:01
da Moz72
Ciao futura mamma Annalisa, la maga che c'è in me lo vede già sto pancione
per curiosità sempre se non ti scoccia e non violo la privacy che età avete tu e tuo marito?
Non ti curar degli ospedali e di chi ci lavora, io da un po' ne giro vedo che o hanno poco personale, come medici spesso oberati pochi rispetto al nr di pazienti, le eccellenze sono poche, vai a scelta se ti puoi muovere facilmente, a fortuna se no trovarle; una volta la mia doc mi ha detto ma cosa vuoi, con quello che ci pagano, facciamo quello che possiamo; non per questo l'ho mollata, o ho voglia o tempo, visto che lavoro molto di andare a sbattermi qua e la nel migliore ospedale anche se + lontano, un po' di problemucci extra li ho avuti e faccio prelievi/visite molto frequenti, quindi cerco ci si CURA ma fa parte della cura anche VIVERE facendo tutto e anche di +
Come quando a scuola trovavi il prof che ti cambia la vita, capitano mio capitano, o quello che ti sbadigliava in faccia.
Avere un bambino è anche un profondo segno di speranza nel futuro anche di questo paese disgraziato e anche un modo per far regredire l'HIV-ignoranza, senza che tu e lui lo sbandierate in giro, quelle sono scelte personali.
Si ospedale che ti citano quai boys, non è il mio ma ci sono stato, il SanRaf Villa Turro M1 linea rossa Milano sono veramente avantissimo, ti è scomodo sicuramente, ma voglio dire se stai a Roma, in una città così grande non si possano trovare valide alternative di altri centri infettivologia? a parte spostarsi dentro e per Roma che è un incubo, con il lavoro io non potrei mai farlo, anche solo per ritirare le medicine, sbattimento.

Re: Prep e desiderio di genitorialità

Inviato: martedì 10 luglio 2018, 22:51
da FABIO2017
Grande donna sei Annalisa.
Sei rimasta accanto a tuo marito come il mio compagno e' rimasto accanto a me.
Anche io ho contratto il virus durante un periodo di crisi qualche anno fa.
Lui mi ha risposto " sei solo stato piu' sfortunnato "
Purtroppo io l ho scoperto dopo cirac 3 anni, ma non mi lamento, sono irrilevabile da qualche mese.
Bella la progettualita' di costruire una famiglia.
Voglio ripostartarti il caso di una mia collega,
Lei si innamoro' di un ragazzo e si misero insieme. Lui non ebbe il coraggio di dirle che era positivo dal 93.
La lascio' per...proteggerla ma lei non si arrese, lui racconto' la verita' e loro sono insieme da circa 16 anni.
Hanno voluto diventare genitori, ora hanno 3 figli.
Soltanto il primo con l intervento medico, gli altri 2 in modo del tutto naturale.
Non so che valore abbia scientificamente, affidati sempre al medico ma...solo per condivisione di un esperienza che ho sotto gli occhi...
AUGURIU MAMMA AUGURI PAPA'.