Nel 1983, un gruppo di persone, al General Hospital di San Francisco, aprirono il primo reparto della nazione per accogliere i malati di AIDS.
Infermiere, medici, attivisti e altri operatori sanitari di quel reparto sono i protagonisti del documentario intitolato 5B .
Attraverso i filmati e fotografie d'archivio, il film, evidenzia non solo la paranoia e la discriminazione che hanno caratterizzato l'epidemia iniziale, ma anche la compassione e il coraggio di coloro che lo hanno combattuto.
Nel 1983, nessuno sapeva esattamente come si trasmetteva la malattia, ma solo che si trattava di una condanna a morte.
Di conseguenza, molti operatori sanitari e personale ospedaliero temevano di entrare in contatto con persone che avevano l'AIDS.
Invece, un gruppo di infermiere sotto la guida di Alison Moed istituirono un reparto per le persone con AIDS, in cui vennero stabilite regole che offrirono loro conforto e dignità.
Erano gli anni 80 e mentre la società guardava a queste persone con disprezzo, gli infermieri del 5B scelsero un approccio diametralmente opposto.
Senza indossare strati di guanti, le infermiere toccavano e abbracciavano i loro pazienti. Consentivano ai partner di pazienti gay di entrare nelle loro stanze d'ospedale e anche nei loro letti (per coccole). Hanno persino "contrabbandato" animali domestici dei loro pazienti.
"La gente è morta lo stesso", dice Moed nel film, ripensando a quell'epoca. "Ma abbiamo fatto la differenza nel modo in cui sono morti."
Hanno fatto la differenza anche in altri modi.
Ad esempio, la copertura stampa di Ward 5B mostrò agli spettatori che toccare una persona con l'AIDS era sicuro.
Una storia edificante di una piccola comunità, formata da personale sanitario che si unì per offrire coraggio e compassione a coloro che furono devastati dall'epidemia di HIV / AIDS nei primi anni '80.
https://www.youtube.com/watch?v=48m65zguIdc