È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
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È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 11:03

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L’epidemia da nuovo coronavirus non sparirà dall’orizzonte molto in fretta, anche se sicuramente l’arrivo della stagione calda ne favorirà il contenimento.
Abbiamo pensato di aprire un canale di notizie dedicate alla gestione per noi che abbiamo già “in casa” un ospite importante, HIV.
Cercheremo di offrire tutti gli aggiornamenti su questa pagina, così da semplificare per tutti la caccia alle notizie e da dare informazioni oggettive e non emotive, nello stile del nostro forum.
Keep strong, keep shining!


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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 11:43

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Nozioni di base sul nuovo coronavirus (SARS-CoV-2, nCoV-2019)


Al 2 marzo, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità sono stati rilevati a livello mondiale, oltre 87.000 casi di infezione da “nuovo coronavirus”. La maggior parte di questi sono in Cina, ma ci sono stati casi in 58 paesi del mondo.

Si ritiene che il tasso di mortalità per COVID-19 sia circa del 2,5%, in base ai numeri riportati nelle aree più colpite della Cina. Questo dato è sostanzialmente più alto dell'influenza stagionale tipica (intorno allo 0,1%), ma molto più basso dei tassi di letalità dei coronavirus SARS (sindrome respiratoria acuta grave) e MERS (sindrome respiratoria del Medio Oriente), che sono rispettivamente circa il 10% e il 30% .

Tuttavia, il vero tasso di letalità (mortalità tra le persone contagiate) di questo virus non è ancora noto perché non è chiaro quante persone abbiano contratto il nuovo virus. Se per esempio un gran numero di persone avesse sintomi lievi o assenti senza richiedere assistenza medica, il numero di persone infette potrebbe essere molto più grande e il tasso di letalità potrebbe essere molto più basso. Anche ricevere un trattamento di supporto all'inizio del decorso della malattia riduce anche il rischio di morte.

La maggior parte delle persone con SARS-CoV-2 presenta sintomi lievi tra cui febbre, tosse e respiro corto. Circa il 20% sviluppa malattie più gravi, tra cui la polmonite e la sindrome da distress respiratorio acuto, che possono richiedere cure intensive e in alcuni casi ventilazione meccanica.

Ma non tutti coloro che contraggono il virus hanno lo stesso rischio.
Secondo un recente studio del “Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie” su oltre 45.000 casi confermati, le persone con condizioni coesistenti avevano tassi di mortalità più elevati: 5,6% per il cancro, 6,0% per l'ipertensione, 6,3% per le malattie respiratorie croniche, 7,3 % per diabete e 10,5% per malattie cardiovascolari. Il rischio maggiore è stato riscontrato tra le persone di età pari o superiore a 80 anni, al 14,8%.

Gli esperti non sanno ancora per quanto tempo una persona contagiata possa trasmettere il coronavirus, prima che sviluppino sintomi o dopo avere superato la fase acuta. Non è inoltre chiaro se il virus possa restare nel corpo e successivamente recidivare né se conferisca immunità e, in tal caso, per quanto tempo; o quale sia la probabilità di essere nuovamente infettati.

I ricercatori stanno lavorando sodo per sviluppare trattamenti per la COVID-19 (malattia da coronavirus, COronaVIrus Disease 2019) e un vaccino per il SARS-CoV-2. Alcuni farmaci hanno mostrato attività contro il coronavirus. Sono attualmente in corso studi clinici su farmaci antivirali e su candidati vaccini, ci si aspetta che gli studi sull'uomo durino almeno un anno prima che un vaccino sia pronto per un uso diffuso.

fonte: https://www.poz.com/article/people-hiv- ... oronavirus

SARS-CoV-2, nCoV-2019, COVID-19


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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 11:48

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La protezione civile invita a recarsi nei pronto soccorso o nelle strutture sanitarie e a chiamare i numeri di emergenza soltanto se strettamente necessario.

Le Regioni hanno attivato numeri dedicati e numeri verdi regionali per le popolazioni dei territori dove si sono verificati i casi di nuovo coronavirus per rispondere alle richieste di informazioni e sulle misure urgenti per il contenimento del contagio.

Medici di famiglia e Pediatri di libera scelta, inoltre, invitano a non recarsi presso gli studi e gli ambulatori in caso di sintomi respiratori (raffreddore, tosse, febbre), ma a contattarli telefonicamente.

Contattare il 112 oppure il 118, non per informazioni, ma soltanto in caso di necessità.

Ecco i numeri verdi regionali attivati per l'emergenza nuovo coronavirus:

Basilicata: 800 99 66 88
Calabria: 800 76 76 76
Campania: 800 90 96 99
Emilia-Romagna: 800 033 033
Nel Comune di Piacenza per informazioni contattare il 0523 317979: attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13

Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
Lazio: 800 118 800
Lombardia: 800 89 45 45
Marche: 800 93 66 77
Piemonte: 800 333 444
Provincia autonoma di Trento: 800 86 73 88
Puglia: 800 713 931
Sicilia: 800 45 87 87
Toscana: 800 55 60 60
Trentino Alto Adige: 800 751 751
Umbria: 800 63 63 63
Val d’Aosta: 800 122 121
Veneto: 800 46 23 40

Altri numeri utili dedicati all'emergenza nuovo coronavirus:
Abruzzo: Nella Regione Abruzzo per l’emergenza sanitaria sono attivi i seguenti numeri:
ASL n. 1 L’Aquila:118
ASL n. 2 Chieti-Lanciano-Vasto: 800 860 146
ASL n. 3 Pescara: 118
ASL n. 4 Teramo: 800 090 147

Liguria: Nella Regione Liguria è attivo il numero di emergenza coronavirus 112
Lombardia: Nella Regione Lombardia è attivo il numero di emergenza coronavirus 112
Molise: Nella Regione Molise per informazioni o segnalazioni sono attivi i numeri: 0874 313000 e 0874 409000
Sardegna: Nella Regione Sardegna per informazioni chiamare il 333 61 44 123
Piacenza

Attivo anche il numero di pubblica utilità 1500 del Ministero della Salute.

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Consulta le notizie sul sito del Ministero per la Salute: Nuovo coronavirus

Consulta l'area tematica sul sito del Ministero per la Salute: Nuovo coronavirus

SARS-CoV-2, nCoV-2019, COVID-19
fonte: http://www.salute.gov.it/portale/news/p ... ro&id=4104


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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 11:51

Uffa2 ha scritto:
lunedì 2 marzo 2020, 17:47
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Mentre l'infettivologia italiana associata si fa riconoscere per il suo ASSORDANTE SILENZIO, la British HIV Association (BHIVA) rilascia un commento, che riecheggia le osservazioni già fatte qui:

Finora non ci sono prove per determinare se le persone con HIV sono maggiormente a rischio di acquisizione di COVID-19 o di patologie gravi.

I principali fattori di rischio di mortalità fino ad oggi sono l'età avanzata e le comorbilità, tra cui la malattia renale e il diabete.
Alcuni gruppi con soppressione immunitaria relativamente inferiore, come le donne molto giovani e in gravidanza, non sembrano essere a maggior rischio di complicanze, sebbene i numeri analizzati siano molto piccoli. Public Health England consiglia ai medici di prestare attenzione alla possibilità di presentazioni atipiche in pazienti immunocompromessi.

BHIVA raccomanda di garantire che le persone con HIV abbiano ricevuto la vaccinazione contro l'influenza e lo pneumococco in linea con le linee guida sui vaccini di BHIVA.

https://www.bhiva.org/comment-on-COVID-19-from-BHIVA


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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 11:53

Dora ha scritto:
martedì 25 febbraio 2020, 13:30
Dora ha scritto:
domenica 23 febbraio 2020, 8:28
Riporto anche qui quanto scritto in un altro thread (per favore, per favore, non continuate ad aprire thread sul coronavirus! Leggete quelli che già ci sono e intervenite lì. Grazie!):
Dora ha scritto:
domenica 23 febbraio 2020, 8:22
Soletto80 ha scritto:
sabato 22 febbraio 2020, 13:26
Ma un sieropositivo( con valori buoni) è considerabile in quella categoria di persone "+deboli" che sento tanto ripetere in tv in riferimento alle persone in cui il Covid assume forme piu aggrassive?
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Io direi che si può vedere così:

1) se una persona con HIV ha una buona situazione immunitaria, cioè se ha CD4 superiori a 500, è relativamente giovane e non ha altre malattie che spesso si accompagnano all'HIV (problemi cardiaci, diabete, cose del genere), corre gli stessi rischi di una persona senza HIV. Quindi valgono le precauzioni suggerite per tutti: di lavarsi spesso e bene le mani, cercare di non toccarsi il viso con le mani sporche, evitare luoghi troppo affollati, se ci sono sintomi tipo tosse secca e febbre, non andare in Pronto Soccorso o nell'ambulatorio del medico di base, ma chiamare i numeri di emergenza e seguire le istruzioni (112, se in Lombardia; 1500, per informazioni generali).

Vi ricordo che sintomi come tosse secca e febbre non sono MAI da trascurare, che si sia HIV positivi o negativi, che si abbiano CD4 bassi o alti.
Vi ricordo anche che è molto importante fare il vaccino contro l'influenza, non perché protegga contro il nuovo coronavirus, ma perché in caso di sintomi potenzialmente confondenti permette di escludere che siano influenza. Se non l'avete fatto quest'anno, ricordatevi di farlo l'autunno prossimo.


2) Se però una persona ha iniziato la terapia antiretrovirale da poco tempo, è ancora in fase di ricostituzione immunitaria, oppure è in terapia con viremia stabilmente irrilevabile ma CD4 comunque bassi; o se ha altri fattori che possono indebolire il sistema immunitario (disturbi cardiovascolari, diabete, un tumore, una malattia autoimmune ...), allora è bene che faccia una telefonata al proprio infettivologo o al centro in cui è seguita per HIV e chieda espressamente come si deve comportare.

Questi sono solo consigli di buon senso. Per qualsiasi dubbio o domanda, fate riferimento ai vostri infettivologi, perché sono loro gli esperti e inoltre solo loro conoscono esattamente la vostra situazione.

Meglio non correre rischi inutili, quindi è molto importante non farsi prendere dal panico, mantenere la mente fredda e agire in modo razionale.


Vi ricordo anche che stiamo raccogliendo molte informazioni nel thread CORONAVIRUS: Jiayou! Stay Strong, China 加油.
Invece, delle possibili cure scriviamo nel thread A. SAVARINO: dai macachi ai trial clinici sugli uomini.


Seguiteli, noi stiamo cercando di fare del nostro meglio.
Bene, mi fa piacere che il Prof Galli confermi quanto vi ho detto in questi giorni:

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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da HIVforum.info » mercoledì 4 marzo 2020, 12:05

Coronavirus: cosa dovrebbero sapere le persone con HIV

Rispetto alla popolazione generale, le persone con immunità compromessa sono a maggior rischio di contrarre il nuovo coronavirus e sviluppare una più grave malattia COVID-19. La popolazione dell’HIV sta invecchiando e quasi la metà ha più di 50 anni. Quelli con un basso numero di cellule T CD4, che indica una soppressione immunitaria avanzata, sono a maggior rischio. Le persone con HIV hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e possono farlo in giovane età. I farmaci per l’HIV più vecchi, possono causare neutropenia o esaurimento dei globuli bianchi del sistema immunitario che combattono le infezioni.

“Quando si osservano le persone con malattia più grave, queste tendono a essere le persone più anziane, oltre i sessant’anni. Invecchiando, anche il sistema immunitario non funziona “, afferma il dottor Steve Pergam, della divisione vaccini e malattie infettive del Fred Hutchinson Cancer Research Center.

Tra le persone che vivono con l’HIV, “tutto è basato sul livello di soppressione immunitaria”, continua Pergam nella sua intervista a POZ.
“Per un paziente affetto da HIV in terapia antiretrovirale stabile e con un normale conteggio di CD4, il rischio può essere leggermente aumentato. Spesso si raggruppano i pazienti affetti da HIV con altri pazienti immunodepressi, ma l’HIV è una malattia diversa rispetto a anni fa. Per le persone che hanno un sistema immunitario ricostituito a causa del trattamento, penso che il rischio non sarà tremendamente diverso.”

“Per i malati di cancro in chemioterapia, le persone con trapianti di organi solidi o trapianti di midollo osseo e coloro che usano steroidi ad alte dosi per malattie autoimmuni, il rischio sarà probabilmente più grave”, continua Pergam. “Potrebbero ospitare il virus più a lungo. Possono avere maggiori probabilità di sviluppare polmonite e maggiori probabilità di morire. Non lo sapremo fino a quando non avremo maggiori informazioni, ma molti di noi hanno delle preoccupazioni al riguardo. “

Le persone con un sistema immunitario indebolito potrebbero non essere in grado di combattere il virus o potrebbero sviluppare un’eccessiva risposta immunitaria infiammatoria nota come tempesta di citochine. Paradossalmente, la soppressione immunitaria a volte può significare sintomi precoci più o meno lievi, come la febbre, anche se il virus e la risposta del corpo ad esso devastano i polmoni e altri organi.

“I sintomi possono essere più sottili, quindi dobbiamo avere più consapevolezza”, afferma Pergam. “Spesso i loro sintomi iniziali possono essere meno importanti, ma il livello di malattia complessa può essere più grave.”

Prendere precauzioni
Gli esperti raccomandano a tutti di prendere precauzioni di buon senso per prevenire la trasmissione del nuovo coronavirus, le stesse precauzioni che sono raccomandate per prevenire l’influenza stagionale:
• Evitare il contatto ravvicinato, ovvero entro circa un metro e mezzo, con le persone che hanno la tosse o altri sintomi respiratori.
• Lavarsi accuratamente e spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi.
• Utilizzare un disinfettante per le mani a base di alcol quando il sapone e l’acqua non sono disponibili.
• Evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca.
• Le persone sane non hanno bisogno di indossare regolarmente mascherine per prevenire le infezioni, ma usate una mascherina se vi prendete cura di qualcuno che è malato.
• Fate il vaccino antinfluenzale. Le persone anziane dovrebbero anche considerare di farsi vaccinare contro la polmonite.

Per chi è malato:
• Tossire o starnutire in un fazzoletto o nel gomito piegato e smaltire immediatamente i fazzoletti di carta nella spazzatura.
• Evitare il contatto ravvicinato con gli altri.
• Restare a casa se si è malati.
• Se pensate di essere stati esposti al coronavirus, contattate prontamente un medico se sviluppate febbre, tosse o difficoltà respiratorie.
• Prima di andare in una clinica o in un ospedale, chiamate, in modo che il personale possa prendere le precauzioni appropriate.
• Indossare una mascherina può impedire la diffusione di goccioline che possono trasmettere il virus ad altri.
• Le persone anziane, le persone che vivono con l’HIV e quelle con malattie cardiovascolari o altre condizioni possono beneficiare di ulteriori precauzioni.

“Consiglio alle persone di avere un disinfettante per le mani ovunque vadano e di usarlo frequentemente in luoghi pubblici, io l’ho sempre in tasca. Lavatevi le mani con acqua e sapone abbastanza a lungo da cantare la canzone Happy Birthday”, consiglia Pergam.

“Parlo sempre con i pazienti dell’idea del distanziamento sociale. Non sto dicendo che non potete vivere la vostra vita come una persona normale. Ma non dovete andare a cena fuori quando un ristorante è molto affollato: potreste mangiare un po’ prima o potreste ordinare e far mandare a casa,” aggiunge Pergam. “Se avete amici o parenti, chiedete loro se hanno qualche sintomo. Tenete un distributore di gel per le mani sulla porta di casa e assicuratevi che tutti lo utilizzino. Assicuratevi di dire ad amici e parenti che dovrebbero essere aggiornati sui loro vaccini per altre cose. “

Le persone che hanno bisogno di farmaci da prescrizione dovrebbero cercare di avere una scorta che duri almeno un paio di settimane e preferibilmente alcuni mesi. Potrebbero verificarsi carenze perché gli ingredienti di molti farmaci, in particolare i generici, sono prodotti in Cina. Potreste essere in grado di ordinare farmaci per tre mesi alla volta. O rinnovate le vostre prescrizioni appena potete - anche se non si sono ancora esaurite - in modo da avere una scorta di diversi giorni.

È anche una buona idea avere a disposizione una scorta di almeno due settimane di cibo, acqua, prodotti per la pulizia e altre necessità domestiche. E non dimenticate di fare scorta di alimenti per animali domestici. Potreste ordinare la merce per evitare di andare nei negozi. Oppure chiedete aiuto a un amico o un familiare senza immunità compromessa.

Man mano che l’epidemia di COVID-19 diventa più diffusa, “l’interruzione della vita quotidiana potrebbe essere grave”, secondo Nancy Messonnier, direttore del Centro nazionale per le immunizzazioni e le malattie respiratorie del CDC, che consiglia alle aziende di esplorare le opzioni di lavoro a distanza e le famiglie di prendere in considerazione piani in caso di chiusura delle scuole.

“Parlate con il vostro datore di lavoro delle opportunità di lavorare da casa”, consiglia Pergam. “E invitateli a ricordare a tutti coloro con cui lavorate di non venire a lavorare se malati”.

Rimanete in contatto con i medici e tenetevi aggiornati sui nuovi sviluppi. Fate loro sapere se avete domande o dubbi, soprattutto se avete nuovi sintomi o siete stati recentemente esposti a qualcuno che è malato.

“La cosa più importante è: non fatevi prendere dal panico”, afferma Pergam. “Ci aspettiamo che questo sia un processo prolungato e complicato. La cosa migliore che le persone possono fare è concentrarsi sui modi in cui possono proteggersi perché quelle piccole cose possono essere sufficienti a fornire un ulteriore livello di protezione per tutti.”


fonte: https://www.poz.com/article/people-hiv- ... oronavirus

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Dora
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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da Dora » mercoledì 4 marzo 2020, 12:18

E se aspettate istruzioni dalla SIMIT ... arriveranno ad epidemia conclusa.



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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da uffa2 » mercoledì 4 marzo 2020, 12:41

Dora ha scritto:
mercoledì 4 marzo 2020, 12:18
E se aspettate istruzioni dalla SIMIT ... arriveranno ad epidemia conclusa.
Il silenzio di SIMIT è imbarazzante, ma non sorprendente.
L’infettivologia italiana ci ha da tempo abituati alla sua cronica lentezza nel prendere posizione; che si tratti di medici-stregoni, di riconoscere il valore della PrEP o quella della Terapia come prevenzione (TasP, #uequalsu, #iugualei), senza una riunione del plenum del Partito Comunista dell’Unione Sovietica questi non fanno nulla.
E non dicano che sono tutti a Codogno a salvare la Patria dall’infezione…

...e no: Massimo Galli non vale! per quanto sia una figura autorevole, ci attenderemmo delle indicazioni pubbliche da parte degli infettivologi come gruppo, anche per evitare repliche del penoso spettacolo offerto da specialisti di altre branche della medicina, che litigano in pubblico (avete presente "Burioni contro la signora del Sacco"?)


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marte82

Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da marte82 » mercoledì 4 marzo 2020, 13:41

Ma si sa se i sintomi sono tipo ingravescente oppure compaiono in maniera improvvisa come per l'influenza? Nel senso, se io parto da un raffreddore con tutta la sintomatologia del caso e senza febbre, la "malattia" può scendere fino ai polmoni oppure finirà come raffreddore? Mi ricordo che nel caso di polmonite interstiziale per PCP non ebbi alcun sintomo respiratorio come tosse o raffreddore e nemmeno una febbre tanto alta, ma solamente un gran fiatone nel compiere i gesti più semplici, come arrivare dalla camera al bagno e colorazione bluastra al di sotto delle unghie. Ciò per dire che quella polmonite seppur di origine diversa non fu l'evoluzione di un raffreddore o di una influenza.

Sto cercando solamente di trovare qualche caratteristica specifica anche perchè siamo a marzo e con lo "scopri e copri" di questo periodo i raffreddori sono molto frequenti. Forse ci possiamo basare sul fatto che ognuno di noi conosce la maniera in cui sta per arrivare il comune raffreddore; nel mio caso inzio il giorno prima con qualche starnuto, poi con il fastidio in fondo alla gola, sensazione di calore addosso e un pò di muco.

Inoltre, pur riconoscendo la variabilità genetica di ognuno di noi non riesco a capire come, a parità di età e di condizioni fisiche senza malattie importanti (vedi paziente 1 di 38 anni), si passi dall'asintomaticità alla terapia intensiva. Mi sembra una variabilità molto ampia, non è come dire a uno viene 38 di febbre e a uno 39.

E poi una domanda molto ingenua; se il nuovo coronavirus è della stessa famiglia di quelli che portano i semplici raffreddori non è possibile aver trovato dei falsi positivi?

Vabbè ad ogni modo scusate lo sproloquio :D



Dora
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Re: È arrivato il vaccino contro COVID-19: domande e risposte per le persone con HIV

Messaggio da Dora » mercoledì 4 marzo 2020, 13:51

marte82 ha scritto:
mercoledì 4 marzo 2020, 13:41
Ma si sa se i sintomi sono tipo ingravescente oppure compaiono in maniera improvvisa come per l'influenza? Nel senso, se io parto da un raffreddore con tutta la sintomatologia del caso e senza febbre, la "malattia" può scendere fino ai polmoni oppure finirà come raffreddore? Mi ricordo che nel caso di polmonite interstiziale per PCP non ebbi alcun sintomo respiratorio come tosse o raffreddore e nemmeno una febbre tanto alta, ma solamente un gran fiatone nel compiere i gesti più semplici, come arrivare dalla camera al bagno e colorazione bluastra al di sotto delle unghie. Ciò per dire che quella polmonite seppur di origine diversa non fu l'evoluzione di un raffreddore o di una influenza.

Sto cercando solamente di trovare qualche caratteristica specifica anche perchè siamo a marzo e con lo "scopri e copri" di questo periodo i raffreddori sono molto frequenti. Forse ci possiamo basare sul fatto che ognuno di noi conosce la maniera in cui sta per arrivare il comune raffreddore; nel mio caso inzio il giorno prima con qualche starnuto, poi con il fastidio in fondo alla gola, sensazione di calore addosso e un pò di muco.

Inoltre, pur riconoscendo la variabilità genetica di ognuno di noi non riesco a capire come, a parità di età e di condizioni fisiche senza malattie importanti (vedi paziente 1 di 38 anni), si passi dall'asintomaticità alla terapia intensiva. Mi sembra una variabilità molto ampia, non è come dire a uno viene 38 di febbre e a uno 39.

E poi una domanda molto ingenua; se il nuovo coronavirus è della stessa famiglia di quelli che portano i semplici raffreddori non è possibile aver trovato dei falsi positivi?

Vabbè ad ogni modo scusate lo sproloquio :D
Sulla variabilità di reazioni la scienza non ha ancora risposte: non si sa perché un giovane in buona salute sviluppi sintomi molto leggeri e un altro possa invece finire intubato per settimane. Magari aveva un problema polmonare di cui non siamo a conoscenza, magari un corredo genetico sfortunato, o magari ha sviluppato una viremia altissima o una reazione infiammatoria eccessiva.
Questa è un'infezione nuova, che fino a pochi mesi fa se ne stava in un pipistrello in Cina. Serve tempo per studiarla.

Sappiamo già, tuttavia, che i diabetici con scarso controllo della glicemia sono le persone in assoluto più a rischio sia di infettarsi, sia di sviluppare una forma grave di COVID-19. Le ragioni sembrano connesse proprio al controllo della glicemia. E questo è forse il motivo per cui medici e associazioni di sostegno ai diabetici si sono mossi con una rapidità che alla SIMIT è mancata.

I test dovrebbero essere mirati verso SARS-CoV-2. Dubito che tutti quelli ricoverati in rianimazione abbiano un altro coronavirus.

I sintomi insorgono rapidamente.
Se si hanno tosse secca e febbre, ci si chiude in casa e si chiama il numero di riferimento della propria regione. Per sicurezza, io chiamerei anche in reparto malattie infettive dove si è seguiti per HIV.



Ho editato il post, perché nella sua versione iniziale era poco comprensibile.



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