L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGGIERO

Rob_Rob
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Rob_Rob » martedì 18 ottobre 2016, 17:04

Blast ha scritto:Ma poi questa locandina oscena, in cui scrivono mezzo in inglese e mezzo in italiano...già da quello si intuisce la valenza di questa specie di congresso, in cui i "relatori" internazionali si contano sulle dita di una mano, e un paio discutono su skype (ma quando mai, ad un congresso o ci vai o non ci vai).
Ma ci Sono Orrori di ortografia persino nella prima pagina e poster del Congresso....... What is "11st"? Questi stanno piu' fuori di Un balcone e Sono pure zucconi.



Blast
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Blast » martedì 18 ottobre 2016, 17:08

:lol: :lol: :lol:


CIAO GIOIE

skydrake
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da skydrake » martedì 18 ottobre 2016, 17:24

Rob_Rob ha scritto: Ma ci Sono Orrori di ortografia persino nella prima pagina e poster del Congresso....... What is "11st"? Questi stanno piu' fuori di Un balcone e Sono pure zucconi.
Forse st non indica (sbagliando) un numero ordinale, ma sta per strada.
Dove battono.



Dora
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Dora » martedì 18 ottobre 2016, 17:24

Rob_Rob ha scritto:Ma ci Sono Orrori di ortografia persino nella prima pagina e poster del Congresso....... What is "11st"? Questi stanno piu' fuori di Un balcone e Sono pure zucconi.
Il tempo e l'energia di questi signori sono dedicati a sperimentare sostanze illegali sui bambini autistici. Chi vuoi che si preoccupi di un "11st"? E poi, se leggi quel che scrivono (e ti consiglio di assumere un potente antiemetico prima), vedrai che anche con l'italiano qualche problemuccio ce l'hanno.



uffa2
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da uffa2 » martedì 18 ottobre 2016, 19:52

beh, c'è sempre da sperare in una bella retata...


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Dora
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Dora » domenica 13 novembre 2016, 9:07

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DOVE ERAVAMO RIMASTI - Le anime morte

Il groviglio delle storie originate dalla truffa del GcMAF si fa sempre più intricato e difficile da seguire; l’ambiguità dei rapporti fra i protagonisti rende poi la narrativa ancora più complessa – se in qualcuno almeno di loro si riuscisse a vedere un barlume di coscienza morale e di desiderio di redenzione, forse potremmo pensare di essere in un romanzo russo del secondo Ottocento. Ma finora di tormento interiore e di aneliti di espiazione non se ne sono visti, quindi la narrazione deve assumere un tono più scuro e disperato. Anche più squallido e grottesco.
In effetti, non si riesce a vedere nulla di grandioso né nell’immagine di sé che i diversi personaggi cercano di dare, né nella cattiveria delle loro azioni, determinate dalla ricerca di denaro dei più o dal fallimento del processo di formazione scientifica di qualcuno di loro.
Ecco, sì, forse più Gogol' che Dostoevskij. Forse è una storia di anime morte.



Una review di Smut Clyde pubblicata qualche giorno fa su Riddled riannoda alcuni dei fili che rischiano di disperdersi nel mare delle storie, raccontando qualcosa delle ultime avventure di Amanda Mary e di Marco Ruggiero, insieme al suo fido socio-datore di lavoro-galoppino, l'Heilpraktiker Heinz Reinwald, con una digressione sulla clinica di Klaus Ross e la settantina di morti addebitati al naturopata tedesco, e con uno sguardo anche a Kirsty Terry, una anti-vaccinista, “nutrizionista funzionale” e “praticona professionista di medicina energetica” che, insieme a tante ciarlatanerie, vende online dall’Inghilterra lo yoghurt di quello che tutto fa pensare possa essere chiamato “il latitante in Arizona”.

Di Ruggiero, in particolare, il post analizza il parricidio compiuto contro Yamamoto, rimpiangendo che non sia stato un vero e proprio parricidio rituale, culminato in una frenesia cannibalistica, nel senso che gli diede Freud in Totem e Tabù.
Sì, credo anch'io che sarebbe stato divertente, ma Ruggiero è uomo previdente, sa che di Yamamoto - proprio come del maiale - può venire buono tutto, quindi è meglio non mangiarselo completamente e tenersene qualche pezzo in dispensa.
E infatti, quando gli è stato utile citare gli articoli ritrattati, adombrando anche una cospirazione ai danni del maiale dell'onesto scienziato giapponese, ne ha riesumato i resti congelati nel freezer.

Il post di Smut Clyde racconta gli ultimi intrecci, compresi l'articolo su Medical Hypotheses, di cui abbiamo parlato ad agosto, e un nuovo capolavoro letterario uscito su una rivista predona del cui comitato editoriale Ruggiero si pregia di essere membro. A Riddled, dunque, vi rimando: Blood Sugar Sex Magik.

Io, invece di riproporre la solita storia del perché il GcMAF non funziona e invece il Rerum® sì, ho pensato di raccontare qui un’ultima gemma dell’ormai sterminato repertorio ruggieriano.



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QUALCHE GEMMA DI MARCO RUGGIERO - La moltiplicazione dei cervelli


Un'intervista-fiume uscita sulla Townsend Letter di ottobre - una rivista che si occupa di propagandare pseudo-medicina in tutte le salse - ci ripropone il lato narcisistico di Marco Ruggiero che abbiamo già incontrato in passato, in diversi suoi momenti di delirio di onnipotenza: An Interview with Prof. Marco Ruggiero: Understanding the GI and Brain Microbiome and the Role of GcMAF in Harmonizing the Immune System with the Microbiome Populations.
Ed è curioso come a questi deliri tenda ad abbandonarsi ogni volta che gli si dà modo di parlare di sé a ruota libera. Ricordiamo ad esempio la prefazione al libro sul Terzo Cervello e il I capitolo, quello dedicato a raccontare la storia di lui medesimo, il discendente dell'eroe dei due mondi, il cavaliere senza macchia che affronta minacce di ogni genere pur di proseguire nelle sue ricerche destinate a rivoluzionare non soltanto la scienza, ma la vita dell'umanità ....

Pare un bambino che non abbia ancora cominciato a confrontarsi con la realtà.

La Townsend Letter non è nuova a dare a Ruggiero la possibilità di rendersi ridicolo. Avvenne già nel 2012, quando in un'altra lunghissima intervista ebbe modo di dimostrare quanto poco avesse compreso dell'infezione da HIV e anche quanto poco fosse capace di prevedere l'evolversi futuro della sua stessa storia - From now on, nobody will be able to say that the so called "dissidents" are a handful of freaks - concludeva trionfante. Certo, l'abbiamo proprio visto ...

Oggi, invece, ci parla di microbioma, di GcMAF, di Rerum, delle sue rivoluzionarie scoperte sull'autismo. Ma soprattutto ci parla di cervelli.

Notiamo anzitutto di sfuggita l'uso smodato che fa dell'aggettivo seminal per definire tutti i suoi articoli. Pare ormai una coazione a ripetere: ogni volta che nomina un suo articolo, deve attaccargli la qualifica di seminal. Suscita la stessa impressione di alienazione di quelli che dicono di sé "io sono una persona ironica".

Che cosa indica questa perdita di controllo sul linguaggio? Forse un qualche squilibrio fra simbionti? Chissà che la risposta non venga da quanto diremo fra poco.

Veniamo dunque al cervello, anzi alla moltiplicazione dei cervelli. Pensavamo di averne uno, poi abbiamo scoperto di averne due, uno nella testa e uno nella pancia. Ma fino a lì si parlava di neuroni e c'erano prove - quelle evidenze scientifiche che dalle speculazioni del latitante in Arizona - com'è, come non è - latitano sempre.
Poi però è arrivato Ruggiero e ci ha insegnato che, invece, di cervelli ne abbiamo tre, perché non di solo uomo è fatto l'uomo, ma anche di microbo.
Ma non bastava, ed ecco la nuova mirabolante scoperta: la trasmigrazione del terzo cervello nel primo, infatti, dà origine al QUARTO CERVELLO. Un cervello nel cervello, un cervello microbico nel cervello umano.

Fin dalla notte dei tempi abbiamo saputo di essere un gran casino e talvolta abbiamo usato per descrivere qualcuno l'espressione "avere la testa piena di cacca".

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Ora Ruggiero ci spiega che questo casino è dato dalla felice, e talvolta infelice, convivenza dei nostri due cervelli microbici con i due cervelli umani, in una danza turbinosa di geni microbici e umani, di permanenza e impermanenza genetica, in cui forse parlare di esseri umani non ha più alcun senso.

Se la simbiosi è infelice, chi vince sono i cervelli microbici e quelli umani sono destinati a soccombere. Ma niente paura! A ristabilire l'armonia olistica ci pensa lo yoghurt del dottor Marco: i nostri stati mentali, la nostra memoria, la volontà, le emozioni, il complessivo buon funzionamento di tutto il nostro organismo, che pure non si sa più a quale titolo chiamiamo nostro ... tutto può essere garantito da una quotidiana "dessert cup" di yoghurt psicobiotico.

Non soltanto il dottor Marco offre al mondo, agli uomini e ai microbi una più profonda comprensione di sé stessi. È perfino in grado di offrire a loro, a tutti noi, una via verso la salvezza. E lo strumento della redenzione è uno yoghurt.

Altro che anime morte! Grazie al dottor Marco possiamo tutti essere vivi come non mai.

Mi resta un'unica, piccolissima perplessità: come sapete, Marco Ruggiero ha una grande predilezione per la filosofia, in particolare quella francese. Ricordiamo tutti i suoi seminali richiami alla lettura profonda, attenta e tuttavia trasformativa di Derrida:

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Bene, nell'intervista alla Townsend Letter, Ruggiero cita due altri filosofi francesi, la cui lettura deve accompagnare le sue giornate in laboratorio alla ricerca di cervelli: Gilles Deleuze e Pierre-Félix Guattari.
Ed io mi chiedo: che cosa sarebbe accaduto se, invece di frequentare cattiva filosofia francese, Ruggiero avesse letto i classici filosofici che fondano il metodo scientifico? Un nome a caso: William of Ockham? Avremmo forse perso per strada qualche cervello?




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Dora
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Dora » venerdì 18 novembre 2016, 7:18

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UN FLAGELLO CHE DIETRO DI SÉ LASCIA DISTRUZIONE E MORTE

All'Università di Firenze creò indisturbato una metastasi di negazionismo e pseudoscienza. Quando infine l'Università riuscì a liberarsi di lui, a chiunque era chiaro che la ferita era grave e che quell'ateneo era privo degli anticorpi necessari a difendersi dai ciarlatani.

Divenne Direttore Scientifico della Immuno Biotech di David Noakes e responsabile della clinica illegale di Bussigny, dove persone gravemente malate venivano trattate con GcMAF e derivati e nutrite in base a diete prive di fondamento scientifico. Quando se ne andò da Guernsey e scappò dalla Svizzera, lasciandosi dietro una scia di pazienti morti e di sospetti che in quelle morti lui potesse avere non lievi responsabilità, Noakes era in ginocchio: la sua clinica chiusa, il GcMAF messo al bando dal Regno Unito, le magistrature e le polizie di mezza Europa allertate contro le sue truffe.

Fece carriera nel mondo della ciarlataneria sfruttando la proteina scoperta da Yamamoto, dopo aver rubato a Fabio Franchi il contatto con il furfante giapponese e aver estromesso Franchi da ogni possibilità di lucrare sulla proteina. Poi, quando sul carrozzone saltarono in troppi e l'affare si fece meno remunerativo, sacrificò Yamamoto dimostrando che era un truffatore e si era inventato tutto - salvo poi riabilitarlo e farlo passare per vittima di una cospirazione quando gli servì citare degli articoli a sostegno della sua nuova avventura con il Rerum.

Si rifugiò in Arizona e, per vendere il suo yoghurt negli Stati Uniti, scegliendo come sede l'abitazione di quello che per un solo anno fu il suo datore di lavoro, trovò una prestanome per fondare una società che producesse lo yoghurt e creare un sito attraverso il quale vendere online il prodotto delle sue truffe. Da qualche settimana, il sito è defunto e dal 9 novembre scorso la società è stata sciolta per via amministrativa per non aver pagato le tasse.

Se fossi Heinz Reinwald, non credo che dormirei sonni tranquilli.



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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da uffa2 » sabato 19 novembre 2016, 15:33

beh, almeno un (bel) po' di sfiga la porta :-D
#reinwaldstaisereno :lol: :lol: :lol:


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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Dora » domenica 20 novembre 2016, 7:54

uffa2 ha scritto:#reinwaldstaisereno
Una decostruzione profonda, attenta e tuttavia trasformativa di questo hashtag seminale permette a chiunque di comprendere che il senso voluto (la genesi autoriale) contrasta con l'apparente piattezza del testo. Io ti ho smascherato, caro il mio Uffa! Tu non stai dicendo all'Heilpraktiker Herr Heinz Reinwald di stare sereno! Tu lo stai avvertendo di una catastrofe imminente - forse qualcosa di sconvolgente sta per abbattersi sulla produzione del Rerum? :o :o :o


Ogni volta che affronto la lettura dell'intervista di Ruggiero alla Townsend Letter, il cervello microbico che vive nel mio tratto gastro-intestinale manda segnali di profondo disagio al cervello microbico che vive nel mio cervello umano. Questo s'innervosisce e impone al mio cervello umano di farmi provare una sensazione devastante di nausea.
Appena riesco a rimettere in armonia i miei geni umani e microbici, preparo qualche nuova gemma.
Ci vorrà pazienza, però, perché la nausea è davvero tanto forte e le scorte di yoghurt magico forse non basteranno.


P.S. (h/t Skydrake)
Dora ha scritto:Divenne Direttore Scientifico della Immuno Biotech di David Noakes e responsabile della clinica illegale di Bussigny, dove persone gravemente malate venivano trattate con GcMAF e derivati e nutrite in base a diete prive di fondamento scientifico. Quando se ne andò da Guernsey e scappò dalla Svizzera, lasciandosi dietro una scia di pazienti morti e di sospetti che in quelle morti lui potesse avere non lievi responsabilità, Noakes era in ginocchio: la sua clinica chiusa, il GcMAF messo al bando dal Regno Unito, le magistrature e le polizie di mezza Europa allertate contro le sue truffe.
Il procuratore svizzero Mermoud non molla l'osso e le inchieste in Europa sono più d'una. Il latitante in Arizona fa molto bene a starsene lontano (dal suo punto di vista, s'intende - dal mio dovrebbe consegnarsi alla magistratura e assumersi le sue responsabilità).
Ce lo conferma un articolo uscito su 24heures, il solito giornale che ha seguito la vicenda della clinica illegale di Bussigny:
  • Première sanction dans l’affaire First Immune

    [...] le magistrat est aujourd’hui obligé d’être patient, son dossier est en stand-by. «Nous avons demandé une demande d’entraide internationale à la Grande-Bretagne. Dans mon dossier, les activités du responsable de la clinique (ndlr: l’homme d’affaires anglais David Noakes) s’étendant entre l’Angleterre et la Suisse, les informations que nous attendons ne sont pas anodines.»

    Plusieurs procédures en Europe

    Eric Mermoud indique encore que son enquête, sur le Vieux-Continent, est loin d’être isolée: «Le responsable de la clinique de Bussigny, qui n’est pas médecin, fait l’objet de plusieurs procédures en Europe.»

    Si le lien entre le décès des cinq patients au CHUV et les produits de First Immune n’est pas établi, l’homme pourrait en revanche être accusé d’infractions à la loi sur les produits thérapeutiques ainsi que d’escroquerie pour avoir trompé des patients sur les vertus prétendument miracles de ses produits. Une hypothèse qui n’émeut pas David Noakes. A l’entendre, la justice ne pourrait rien contre lui. «Toutes les actions du procureur diligentées contre nous ont échoué. Celle pour fraude connaîtra le même sort», assène l’homme d’affaires. «Cet homme risque d’être condamné par un tribunal vaudois. Dire qu’on n’arrivera à rien est donc une erreur», réplique le procureur.



Dora
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Re: L’INIZIO DELLA FINE DEL GcMAF: LA BRUTTA ESTATE DEI RUGG

Messaggio da Dora » lunedì 21 novembre 2016, 7:47

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QUALCHE GEMMA DI MARCO RUGGIERO - Da chi gli studenti copioni impararono a copiare


Fin da quando Snout smascherò gli studenti copioni di Ruggiero, mi sono chiesta più volte da chi quegli allievi abbiano imparato a saccheggiare la pseudo-letteratura negazionista senza citare le fonti nelle loro tesi di laurea.

Poiché quei plagi furono l'unica parte della nostra lettera al rettore dell'Università di Firenze che fu ignorata dalla commissione d'inchiesta e gli studenti non soltanto non furono sanzionati, ma addirittura - alcuni di loro almeno - furono premiati consentendo loro di lavorare, cioè di continuare le loro ricerche presso strutture di UniFi, usando presumibilmente strumenti e materiali pagati da UniFi e pubblicando i loro lavori su riviste predone, sotto la supervisione di docenti dello stesso ateneo, io quella domanda ho continuato a farmela.

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Oggi quella domanda trova una possibile risposta, almeno un'ipotesi su cui lavorare: gli studenti copioni impararono a copiare dal loro docente, pure lui un copione.

Non soltanto trovarono indulgenza per le loro pratiche illegali, ma l'esempio del loro insegnante funzionò probabilmente da stimolo e da insegnamento.
Con tanti complimenti a UniFi per l'alta qualità dell'offerta formativa.

Veniamo alle prove.
Le troviamo naturalmente nell'intervista alla Townsend Letter, una vera miniera d'oro delle miserie ruggieriane. Basta infatti seguire le tracce dei vari scritti seminali di cui Ruggiero si vanta di essere l'autore, per arrivare alla voce Bcl-2 da lui scritta per un'opera assai seria, la Encyclopedia of Cancer (III edizione) edita da Springer e curata da Manfred Schwab.
Ma torniamo un passo indietro, allo scorso agosto, quando per la prima volta abbiamo incontrato una rêverie di Marco Ruggiero sulla ricerca dell'immortalità e scoperto quale ruolo vi avesse il gene Bcl-2:

Dora ha scritto:[...] Per ora si limita a una banale "promozione della longevità", ma sappiate che il Dr Marco ha in serbo per i suoi seguaci qualcosa di molto, ma molto più audace: nulla di meno che l'IMMORTALITÀ!
In una delle sue ormai abituali estenuanti maratone su YouTube, intitolata con la sobrietà di sempre Is Immortality Possible? New Scientific Discovery, possiamo infatti assistere all'episodio della saga che, in modo più proprio, dovrebbe intitolarsi


IL DR MARCO E LA RICERCA DELL'IMMORTALITÀ

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Anche se ci mette un'ora a spiegare tutto ed è così prolisso che, appena conclude, i suoi interlocutori gli dimostrano di non aver capito niente, la ricetta ruggieriana è semplicissima, benché un poco rischiosa, e denuncia un debito intellettuale nei confronti della assai screditata teoria del cancro di Peter Duesberg.
Tralascio i molti riferimenti alla letteratura più o meno scientifica, la continua glorificazione del suo proprio nome e i richiami al Santo Graal, e vi sintetizzo in due parole la via del Dr Marco per trasformarci tutti in vampiri:

  • basta fare in modo di aumentare l’attività del ”gene dell’immortalità” Bcl-2 (cioè B-cell lymphoma 2), che si sa essere sovraregolato nelle cellule cancerose che tendono a proliferare indefinitamente, e fare sì che, invece che contribuire a scatenare tumori incontrollabili, svolga la funzione anti-apoptotica che svolge nelle cellule sane, impedendo loro di morire prematuramente e consentendo loro di riparare i danni inflitti al DNA dallo stress ossidativo.


Come muoversi su questo confine così sottile fra immortalità e catastrofe? Lo indovinerebbe anche un bambino, perché l’Elisir di Lunga Vita è sotto gli occhi di tutti: sono i soliti fiumi di yoghurt magico e Rerum, che stimolano i macrofagi a distruggere le cellule cancerose.
Sia mai che anche le supposte …

Decisamente, a Ruggiero Gilgameš gli fa un baffo. Attento però a non fare la fine di Erostrato.


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Ecco, lo spregiudicato sfruttamento del gene Bcl-2 per inseguire un sogno di immortalità probabilmente è farina del sacco di Ruggiero, o almeno è stato da lui ampiamente rielaborato. Quello che scrive in questa parte della voce BCL-2 nella Encyclopedia of Cancer, invece, proprio no:

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È copiato di sana pianta da qui, un articolo di Duesberg del 2006, addirittura dall'abstract:

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E Ruggiero quell'articolo dimentica proprio di citarlo nella bibliografia, mentre l'opera di Duesberg gli è ben nota, perché ne cita un'altra:

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Forse nel mondo delle anime morte questo è il doveroso omaggio di un membro minore del Board di Rethinking AIDS all'Ur-negazionista per eccellenza. Nel mio mondo, questo è copiare.

Da docenti copioni si generano studenti copioni e su questo l'Università di Firenze dovrebbe accettare di farsi un serio esame di coscienza. Anche imparare finalmente ad usare il software antiplagio acquistato fin dal 2009 potrebbe essere d'aiuto (non è difficile, non ci vuole una laurea in informatica - per essere onesti, basta volerlo).

Ma da autori copioni un'opera editoriale seria dovrebbe guardarsi come dalla peste. Forse qualcuno dovrebbe avvertire l'editore Springer e il curatore Manfred Schwab.

Se poi qualcuno in possesso di un software antiplagio volesse divertirsi un po' passando in rassegna altre seminali opere di Ruggiero, ho il sospetto che la voce Bcl-2 nella Encyclopedia of Cancer possa rivelarsi come la mera punta dell'iceberg.



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