alfaa ha scritto:scusami se a volte ti faccio domande a cui forse neanche un infettivologo saprebbe rispondere
Grazie per la fiducia, ma prendi sempre con cautela qualsiasi cosa io scriva, per favore.
E soprattutto tieni sempre bene a mente che il tuo primo riferimento per aspetti fondamentali per la tua salute come i farmaci sono i tuoi medici.
secondo te come mai nonostante l'alta barriera genetica del dolut. , hanno scritto sulla monopillola nuova che non è indicata in caso di resistenze ad abacavir o a lamivudine?
Anzitutto, Triumeq non è indicato in caso di sensibilità ad abacavir: chiunque voglia prendere farmaci contenenti abacavir
deve prima fare il test per l'HLA-B*5701 e, se è positivo,
deve lasciar perdere, perché essere portatori di quell'allele può rendere ipersensibili al farmaco e creare grandi danni (cfr.
http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa0706135).
Detto questo, se anche una persona non è B*5701, ma il suo virus ha sviluppato delle resistenze a lamivudina o abacavir, non ha molto senso trattare l'infezione con Triumeq. Per quanto nei trial sul dolutegravir si sia visto che anche pazienti con resistenze a NRTI o NNRTI riuscivano a controllare la viremia, non è che carichi un paziente con i possibili effetti collaterali di tre farmaci quando uno soltanto funziona al 100%. Dal momento che il dolutegravir è in commercio anche da solo, cerchi delle alternative, per quanto possibile, e lo combini con altro.
Quindi se il dolutegravir è ad alta barriera genetica , non potrebbe tranquillamente sostituire il darunavir secondo te?
Nello studio
FLAMINGO, dolutegravir è stato messo a confronto proprio con darunavir/ritonavir ed è risultato superiore (miglior controllo della viremia, migliore tollerabilità, meno abbandoni per gli effetti collaterali).
Se aggiungi che nello studio
SINGLE la combinazione dolutegravir + Epzicom (abacavir + lamivudina) [cioè la combinazione che adesso si trova nella monopillola Triumeq] è risultata superiore ad Atripla, e se tieni contro che dolutegravir ha creato molto meno resistenze sia di raltegravir, sia di elvitegravir (che è l'altro INSTI ed è contenuto nello STRIBILD), capisci perché si sta puntando così tanto su questo farmaco.