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Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 27 aprile 2018, 5:30
da Dora
Immagine Partiamo da una review pubblicata da Paula Cannon e Cathy Wong su AIDS Patient Care and STDs - non è recentissima, perché è del dicembre 2016, ma è breve e merita di essere letta per la sua chiarezza: Clinical Applications of Genome Editing to HIV Cure.

Immagine A chi sa apprezzare l'eleganza espositiva di Paula Cannon suggerisco anche di rivedere la lezione che tenne al CROI di due anni fa: Progress in Gene Therapy for HIV Cure - è un po' più complessa della review, ma merita la mezz'ora che le si dedica.

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Immagine Meno semplice del primo articolo, ma permette di completare quanto abbiamo visto ieri del lavoro di Hans-Peter Kiem e colleghi del Fred Hutchinson Cancer Research Center sui trapianti di staminali nel loro modello di macachi con infezione da SHIV controllata dalla ART, la seconda lettura proposta. Se nell'articolo uscito adesso su PLoS PATHOGENS hanno studiato gli effetti del trapianto autologo di staminali rese difettive mediante ZFN sui reservoir, in Loss of immune homeostasis dictates SHIV rebound after stem-cell transplantation, uscito a febbraio su JCI Insight, una rivista open access del gruppo del Journal of Clinical Investigation, Kiem e colleghi hanno studiato l'impatto del regime di condizionamento con Total Body Irradiation nel loro modello animale.

Immagine Sulle Fred Hutch News di ieri è uscita una recensione dell'ultimo lavoro del gruppo di Kiem, come al solito fatta molto bene (è ovvio che le news di un istituto di ricerca non dicano mai male delle ricerche che escono da quell'istituto, ma gli articoli sulle Hutch News sono sempre molto ben scritti): Gene editing holds promise for shrinking HIV ‘reservoir’.


Immagine Se il CROI quest'anno non è stato all'altezza di altri anni per nuove ricerche sulla cura io credo che molto sia dipeso dalla ricchezza di studi che erano stati presentati al congresso di Miami sui reservoir solo un paio di mesi prima. Abbiamo già visto molto di quel congresso, ma ora c'è l'occasione di ritornare a parlarne, perché sul Journal of Virus Eradication, dopo il libro degli abstract già segnalato, sono ora usciti gli Highlights from the 8th International Workshop on HIV Persistence during Therapy, 12–15 December 2017.

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  • The wealth of new information provided and exchanged during this 2017 workshop clearly defined new strategies to further control viral replication, to reverse latency, and boost immune response in order to build a scalable approach to open the next frontier of long-term ART discontinuation for a functional cure.


Ed ecco perché, al confronto, il CROI è parso povero.
Ho l'impressione che con i congressi specificamente dedicati alla cura che si stanno imponendo in questi ultimi anni - segnatamente quello della persistenza di HIV a Miami un anno sì e uno no e il workshop Toward an HIV Cure subito prima di AIDS/IAS - il CROI dovrà rivedere qualcosa del suo impianto generale, se vorrà mantenersi all'altezza della sua fama.




Buona lettura e buon weekend!

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 27 aprile 2018, 8:48
da Gabriel81
Dora ha scritto:
  • 27 aprile 2018

    Immagine Partiamo da una review pubblicata da Paula Cannon e Cathy Wong su AIDS Patient Care and STDs - non è recentissima, perché è del dicembre 2016, ma è breve e merita di essere letta per la sua chiarezza: Clinical Applications of Genome Editing to HIV Cure.

    Buona lettura e buon weekend!
Bellissimo e molto chiaro! l'ho capito persino io :D

grazie cara e buon we!

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: sabato 28 aprile 2018, 10:36
da Semola
Grazie mille per gli aggiornamenti Dora!
Non so se il gene editing (per come lo conosciamo adesso) avrà mai della reali applicanioni per l'HIV, ma le speranze sono tante...

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 11 maggio 2018, 6:38
da Dora
  • 11 maggio 2018

    TAF vs TDF - fra cause legali e meta-analisi:
Immagine Gilead si appresta ad affrontare altre due cause per aver tenuto nel cassetto per 10 anni il tenofovir alafenamide fumarato (TAF - dal 2015 presente in Genvoya e successivamente anche in Biktarvy e Descovy) per poter continuare a vendere indisturbata il tenofovir disoproxil fumarato (TDF - Viread, presente in Atripla, Truvada, Stribild e Complera): una causa è intentata da due persone californiane con HIV, che per una decina d'anni hanno assunto TDF e oggi si ritrovano con osteopenia, poi osteoporosi e uno anche con una rara complicanza renale, la sindrome di Fanconi. Racconta di questo procedimento - intentato perché “by holding on to its research and shelving TAF, Gilead could patent TAF separately and save it for development when their patent and exclusivity on TDF ran out, in 20 years” - il Los Angeles Times: Patients sue Gilead, saying drug company intentionally delayed safer HIV medicine

Immagine La seconda disavventura giudiziaria di Gilead di questi giorni per le medesime ragioni è addirittura una class action, coordinata dalla AIDS Healthcare Foundation (AHF): Gilead Lawsuits: California HIV Patients File Class Action and Personal Injury Cases Over Key HIV Drug. È la seconda mossa dalla AHF: la prima risale a due anni fa ed è arrivata all'appello, perché in primo grado il giudice ha stabilito che Gilead non ha manipolato illegalmente il sistema dei brevetti.


Immagine Ma la seconda grande controversia che sta toccando in questi giorni il TAF e che potrebbe completamente vanificare il senso delle azioni legali è l'uscita a fine aprile sul Journal of Virus Eradication di una grande meta-analisi, condotta da Andrew Hill e colleghi britannici: Tenofovir alafenamide versus tenofovir disoproxil fumarate: is there a true difference in efficacy and safety?
Dall'analisi di 11 trial clinici randomizzati e con più di 8000 pazienti è emersa una informazione che permette di fare chiarezza sulla presunta minor tossicità ossea e renale del TAF: quando boosterizzato con ritonavir o cobicistat, è vero che il TDF presenta un rischio di complicanze renali e ossee più alto e tassi di soppressione della viremia più bassi rispetto al TAF. Ma queste differenze vengono meno se si eliminano i farmaci usati per potenziarne l'efficacia.

Immagine Una rapida disamina della meta-analisi, presentata anche al 4° congresso BHIVA/BASHH di Edimburgo, fatta da Polly Clayden per HIV i-Base: Meta-analysis of TAF vs TDF in boosted vs unboosted regimens.
E una molto più approfondita riflessione di Benjamin Ryan su POZ: Is Gilead’s Entire HIV Enterprise Built on a False Promise?

Questo schemino riassuntivo è di Polly Clayden:

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Immagine La strana morte a fine aprile di Aaron Traywick, il biohacker fondatore di Ascendance Biomedical di cui abbiamo parlato nella Lettura del 17 novembre scorso, è arrivata anche sui giornali italiani, quindi non sarà una novità per nessuno. Fra le tante cose che mi è capitato di leggere in questi giorni, vorrei però segnalare due articoli.
Il primo è a firma di Kristen Brown ed è uscito il 5 maggio su The Atlantic: What Does an Infamous Biohacker’s Death Mean for the Future of DIY Science? Questo - io credo - è da vedere insieme a un articolo uscito sempre su The Atlantic a febbraio, in cui Josiah Zayner, un altro dei biohacker di cui parlammo a novembre, cominciava a mostrare dei ripensamenti: A Biohacker Regrets Publicly Injecting Himself With CRISPR.

Immagine L'altro articolo sulla morte di Traywick è uscito la settimana scorsa sulla MIT Technology Review a firma di Emily Mullin: Before he died, this biohacker was planning a CRISPR trial in Mexico.
Quando ho visto che all'International BioCare Hospital & Wellness Center, la clinica di Tijuana dove si stavano preparando a sperimentare le CRISPR sul gene p53 in persone con uno specifico cancro ai polmoni, per curare cancro, fatica cronica, malattie neurodegenerative e invecchiamento offrono un approccio "body, mind and spirit" che comprende

  • - DETOXIFICATION
    - COMPREHENSIVE ANTI-OXIDANT THERAPY
    - HYPERBARIC OXIGEN CHAMBER
    - CIO2
    - EDTA CHELATION
    - ACUPUNCTURE & ACUPRESSURE
    - CHONDROITIN SULPHATES
    - ULTRAVIOLET BLOOD IRRADIATION
    - WHOLE-BODY HYPERTHERMIA
    - AUTOLOGOUS STEM CELL THERAPY
    - AUTOIMMUNIZATION AND DENDRITIC CELL VACCINE ...


... insomma, l'intero armamentario della ciarlataneria "integrata" alla medicina, ho pensato che le CRISPR hanno fatto il salto nel mondo delle pseudo-cure prima ancora di essersi rivelate utili per le vere-cure.

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Immagine Proprio oggi è uscito su The Conversation un pezzo in cui si sostiene che è molto improbabile che i criminali usino le CRISPR per sfuggire alla giustizia: Criminals can’t easily edit their DNA out of forensic databases.

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Ma io penso che ne faranno invece un uso molto più creativo: credo che non ci vorrà molto e le vedremo offerte nelle tante false cliniche dove si fanno terapie illegali con staminali, così come nella clinica in Belize di Amanda Mary Jewell e insieme ai vari yoghurt magici e formule dell'immortalità.

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Buona lettura e buon weekend!

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 11 maggio 2018, 7:48
da Taurus
Perdonami Dora, ma questa storia del TAF a me sembra proprio brutta brutta.....sai, sono queste notizie che mi gettano nello sconforto e che fanno riaffiorare quei pensieri complottisti che uno dovrebbe sempre combattere proprio con l'informazione e la razionalità.
Ma se leggo che la causa farmaceutica più attiva nella lotta HIV si è tenuta in saccoccia per 10 anni una versione apparentemente migliorativa del TDF per motivi di business, come faccio a non pensare che, forse forse, i cosiddetti complottisti tutti i torti non hanno? Che davvero siamo ottime cavie da spremere fino all'ultimo per vendere le loro maledette pillole?

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 11 maggio 2018, 8:18
da Dora
Taurus ha scritto:Perdonami Dora, ma questa storia del TAF a me sembra proprio brutta brutta.....sai, sono queste notizie che mi gettano nello sconforto e che fanno riaffiorare quei pensieri complottisti che uno dovrebbe sempre combattere proprio con l'informazione e la razionalità.
Ma se leggo che la causa farmaceutica più attiva nella lotta HIV si è tenuta in saccoccia per 10 anni una versione apparentemente migliorativa del TDF per motivi di business, come faccio a non pensare che, forse forse, i cosiddetti complottisti tutti i torti non hanno? Che davvero siamo ottime cavie da spremere fino all'ultimo per vendere le loro maledette pillole?
Non credo che ci sia proprio nulla che io debba perdonarti, anzitutto perché queste ombre sull'operato di Gilead io le ho segnalate esattamente quando abbiamo iniziato a parlare di TAF: giugno 2013 (per adesso un giudice di primo grado ha detto che non esistono illeciti, quindi il giudizio rimane sospeso - fra l'altro, a me inquieta molto di più che dalla meta-analisi sia uscito che TDF e TAF pari sono per i danni che possono causare a ossa e reni: cosa che si è potuta verificare solo prendendo in esame tante sperimentazioni, che non sono affatto sicura potrà essere imputata come una colpa a Gilead anche se Hill è durissimo al riguardo e che, come ho scritto, alla fine vanifica le dispute se Gilead si sia tenuta nel cassetto il TAF per spremere tutto quel che poteva dal TDF, oppure no).

E poi perché, se vuoi fare un'estensione indebita da una possibile scorrettezza di una casa farmaceutica a un complotto di tutta intera Big Pharma contro le persone con HIV, non fai un danno a me, ma in primo luogo a te stesso, abbandonando tu per primo quella razionalità che deve servirti come una luce nel buio per ricostruirti un equilibrio dopo la diagnosi.
Se le persone con HIV conducono una vita quasi normale e hanno aspettative di vita quasi normali, questo lo devono soprattutto ai trent'anni di ricerche sui farmaci fatte da Big Pharma, certo non alle centinaia di truffatori che hanno proposto e continuano a proporre false cure come alternativa a quei mostri delle case farmaceutiche. Che poi le aziende farmaceutiche siano - oltre che centri di ricerca - anche società che cercano il profitto, ad alcuni nostalgici dei bei tempi staliniani potrà disturbare, ma così funziona nel mondo capitalistico.
Con questo non sto dicendo che le porcherie che fanno non debbano essere segnalate e sanzionate, sto solo dicendo che non sono disposta a buttare via il bambino con l'acqua sporca.

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 18 maggio 2018, 5:45
da Dora
  • 18 maggio 2018

    Letture poco impegnative e così sparse che trovarvi una coerenza è ardua impresa - solo qualcosa che mi è capitato di vedere in settimana:
Immagine Se la settimana scorsa parlavamo delle disavventure giudiziarie (e non solo) di Gilead, oggi c'è da segnalare che Gilead - proprio per il tenofovir disoproxil fumarato, anzi per il Truvada - è stata inclusa dall'FDA in una sorta di elenco della vergogna di compagnie che forse stanno giocando sporco per bloccare la competizione con i farmaci generici. A una rapida scorsa, ho visto che è inclusa anche Celgene, del cui lenalidomide (Revlimid) abbiamo diffusamente parlato nel thread "KICK, KILL & BOOST": Vacc-4x + HDACi + lenalidomide. Racconta del senso e degli obiettivi di questa iniziativa Alicia Ault su MedScape (basta registrarsi gratuitamente): FDA Publicly Lists Drugmakers It Says May Be Delaying Generics.
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Immagine Su The BodyPro, Amesika Nyaku aggiorna sui progressi dei trial clinici sui regimi antiretrovirali semplificati: Advances in Two-Drug Antiretroviral Regimens.

Immagine Invece Polly Clayden, su HIV i-Base, sostiene che le sperimentazioni cliniche di fase III, quelle che portano all'approvazione dei farmaci, forniscano dati insufficienti per basare su di essi l'adozione dei nuovi antiretrovirali nei Paesi a basso e medio reddito: Phase 3 registrational data is not sufficient for roll-out of new ARVs in low- and middle-income countries. Polly cita il Third conference on antiretroviral drug optimisation (‎CADO 3)‎: summary meeting report, ma il link non funziona. Chi volesse vedere le tre paginette del report OMS, le trova qui: CADO 3 - Summary Meeting Report.

Immagine Allison Mathews è una post-doc al Dipartimento di Medicina Sociale della University of North Carolina at Chapel Hill e dirige un progetto di ricerca chiamato 2BeatHIV, che è parte del più ampio progetto searcHIV, finanziato dagli NIH e dedicato agli aspetti etici e sociali della ricerca di una cura. Il progetto di Allison Mathews è dedicato a trovare modi per migliorare il coinvolgimento della community nella ricerca di una cura e l'anno scorso hanno iniziato a lavorare sulla possibilità per il crowdsourcing, cioè la partecipazione collettiva allo sviluppo dei progetti più diversi, di costituire uno strumento per avvicinare le persone con HIV alla ricerca di una cura, in primo luogo dissipando le molte informazioni scorrette che gravano sulla ricerca e su chi la fa e aiutando a costruire un clima di fiducia fra i diversi soggetti coinvolti.
Su MD Magazine, ieri, Allison ha raccontato che cosa ha scoperto: Crowdsourcing Brings Researchers and the Community Together to Cure HIV.

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Immagine Due letture che c'entrano solo indirettamente con gli argomenti di Verso una Cura: la settimana scorsa è uscita una revisione sistematica Cochrane sul vaccino contro HPV: HPV vaccination to prevent cancer and pre-cancerous changes of the cervix. E qui c'è una recensione su Quotidiano Sanità: HPV. Cochrane: vaccino è sicuro ed è un vero scudo contro le lesioni precancerose della cervice uterina.

Immagine PharmaStar ha reso disponibile in italiano un imponente report su EASL 2018, l'International Liver Meeting, che si è tenuto in aprile a Parigi ed è stato dedicato soprattutto alle nuove terapie anti-HCV, ma anche a patologie epatiche in aumento, come la steatosi.

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È un PDF interattivo fatto molto bene: THE INTERNATIONAL LIVER CONGRESS.



Buona lettura e buon weekend!

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 18 maggio 2018, 9:18
da Gabriel81
Dora ha scritto:18 maggio 2018

Immagine Su The BodyPro, Amesika Nyaku aggiorna sui progressi dei trial clinici sui regimi antiretrovirali semplificati: Advances in Two-Drug Antiretroviral Regimens.

Buona lettura e buon weekend!
Grazie cara!

oltretutto questo tema mi sta particolarmente a cuore :D

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: venerdì 1 giugno 2018, 5:45
da Dora
  • 1 giugno 2018

    Qualche giorno fa, chiacchierando con un amico del forum, ho pensato che, fra tanti articoli di ricercatori e scienziati, dalle letture sulla ricerca di una cura mancavano le voci dirette degli altri protagonisti, delle persone che alla ricerca prestano i loro corpi e le loro speranze. Il caso ha voluto che il giorno dopo mi imbattessi proprio in una vera rarità: un articolo che dava voce a uno di questi protagonisti dei trial sulla cura. Quindi le letture di oggi sono dedicate a qualcuno di loro:
Immagine Naturalmente, la prima voce è quella dell'unico che ce l'ha fatta davvero - Timothy Ray Brown, il Berlin Patient, colui che ha sconfitto insieme sia l'HIV, sia la leucemia: the accidental AIDS icon.
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Otto anni dopo il primo trapianto del 7 febbraio 2007, nel 2015, Timothy ha pubblicato su AIDS Research and Human Retroviruses il racconto del suo faticosissimo e straordinario successo scritto dal suo punto di vista: I Am the Berlin Patient: A Personal Reflection. Seguito da una lettera nel 2017, sempre alla stessa rivista, contro le riduzioni dei finanziamenti agli NIH decise dall'amministrazione Trump, che rischiano di penalizzare tutti i ricercatori impegnati sul fronte della cura - Don't Let Funding Caps to NIH Researchers Harm Highly Collaborative HIV Cure Research - e poi da un commento all'inizio di quest'anno per ricordare che è inaccettabile che lui continui ad essere l'unico: Timothy Ray Brown's Continuing Activism Toward Curing HIV.



Immagine Dalla soddisfazione e l'impegno per avercela fatta del Berlin Patient alla delusione più cocente per aver pensato per sette mesi di essere guarito e poi invece no: la storia di Gary Steinkohl, uno dei due Boston Patients, rispecchia le frustrazioni che troppo spesso hanno costellato la ricerca di una cura, ma anche le amplifica a dismisura, perché pareva, pareva proprio, che anche lui ce l'avesse fatta a liberarsi dell'HIV. Gary ha raccontato quei 7 mesi di speranza e la delusione che ne è seguita con l'improvviso rebound della viremia a Casey Halter per POZ nel 2015: A Tale of Two Diagnoses. Mary Engel ha ripreso la sua storia nel 2016 per le Fred Hutch News: Can Timothy Ray Brown’s HIV cure be repeated?

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In questo video, Gary racconta la sua storia durante un incontro al Seattle Channel's Town Square organizzato dal Fred Hutch e insieme a lui è il suo medico, Timothy Heinrich, che non ha avuto il colpo di fortuna capitato a Gero Hütter con Timothy Brown, ma non ha neppure dovuto subire la rovina della propria carriera che ha invece colpito Hütter dopo il suo successo.



Immagine Ora abbiamo due storie meno straordinarie, che se non ci portano sulle vette raggiunte da Timothy Brown, non ci portano però neppure negli abissi in cui è stato scaraventato Gary Steinkhol. La prima è quella di Matt Sharp, un attivista che è co-fondatore di Let's Kick ASS, un'associazione che aiuta i long term survivors (e ASS infatti sta per AIDS Survivor Syndrome), che per molti anni ha vissuto la difficile vita degli immunologic non responders e che ha partecipato al primo trial di Sangamo sulla delezione del CCR5 dai CD4 mediante nucleasi a dita di zinco. Era un trial pilota, che non aveva certo la pretesa di curare i partecipanti, ma dal quale Matt uscì con una preziosissima scorta di CD4 che non potevano essere infettati, perché le ZFN avevano distrutto al loro interno il gene che codifica per il corecettore che serve ad HIV per penetrare nelle cellule.

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Fin dall'inizio Matt raccontò della sua partecipazione alla sperimentazione clinica di Sangamo e si lasciò fotografare durante l'infusione di CD4 modificati

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La storia fu raccontata ad esempio da AIDSmap nel 2011: HIV gene therapy e per il World AIDS Day 2016 uscì sul blog del CIRM, la California's Stem Cell Agency, che aveva ampiamente finanziato il trial, un articolo dedicato al successo della risalita dei CD4 di Matt Sharp: Key Steps Along the Way To Finding Treatments for HIV on World AIDS Day.



Immagine L'ultima storia è proprio di questi giorni ed è uscita sul Beta Blog a firma di Emily Land con il titolo One man’s experience with gene therapy. Racconta di Andrew Caldwell, che ha l'HIV dal 2013 e sta bene. Nel 2015 sente parlare di un trial in cui vengono prelevate le cellule staminali di persone con HIV (e solo HIV) e, una volta editate, vengono reinfuse nel paziente, e decide di partecipare.

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L'articolo non dice di quale sperimentazione si tratti. Ma la storia si svolge in California e io credo che il trial sia quello fatto da Sangamo-Cannon-City of Hope di cui parliamo nel thread [STUDI]Cannon_trapianto staminali umane rese CCR5- in topi 2 e che è appunto stato deciso nel 2015.
Il trapianto è avvenuto questa primavera, quindi è presto per dire se ha avuto successo e in che cosa davvero possa consistere il suo successo. Da quanto racconta, mi pare che ci sia stata una buona dose di generosità nella decisione di Andrew di partecipare.

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Buona lettura, buona visione e buon weekend!

Re: *Letture per il weekend*

Inviato: lunedì 4 giugno 2018, 7:32
da Semola
Per fortuna c'è gente come loro, che si dona senza sapere cosa li aspeta e si fidano ciecamente...
Hanno tutto il mio rispetto e la mia stima!