AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Dora » venerdì 16 settembre 2022, 5:55

Brevissimo aggiornamento: AGT sta iniziando due nuovi trial, che in realtà sono follow up del trial iniziale.
Si tratta:

1. di un trial interventistico, cui si accede dietro invito perché si è stati arruolati nella sperimentazione originaria (7 partecipanti), in cui si indagheranno gli effetti della sospensione della cART dopo trattamento con AGT103-T:
Conclusione prevista: luglio 2025.

2. di un trial osservazionale, cui si accede sempre dietro invito e che riguarda i soliti 7 partecipanti della sperimentazione originaria, in cui, come richiesto per le terapie geniche, saranno indagati gli effetti a lungo termine del trattamento con AGT103-T:
Conclusione prevista: settembre 2038.



Dora
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Dora » lunedì 5 dicembre 2022, 7:18

Aggiornamento su sicurezza e tollerabilità di AGT103-T


Su Frontiers in Medicine è uscito a metà novembre scorso Safety and durability of AGT103-T autologous T cell therapy for HIV infection in a Phase 1 trial.
Anche se la rivista non è esattamente di prima grandezza e anche se lo studio pubblicato è abbastanza preliminare, sia perché non riferisce di tutti i pazienti arruolati, sia perché ancora non si sbilancia sull'efficacia dell'AGT103-T, dato lo stile comunicativo cui ci ha abituati l'American Gene Technologies, attendevo fanfare e cotillon. Nulla di tutto questo: né un comunicato stampa, né una dichiarazione di Geff Galvin, solitamente ciarliero e che il 21 ottobre scorso si limitava a ricordare che [w]e are working to facilitate the fastest possible progression of AGT103-T, but it is not possible to predict availability yet. Neppure un tweet. Il che è strano, considerando che i risultati presentati in questo primo lavoro sono positivi.

Non ci resta, allora, che apprezzare l'estrema sobrietà della company, augurarci che quanto più il gioco si fa serio, tanto più la comunicazione si faccia misurata, e vedere l'articolo di David Pauza e colleghi, che è interessante e mi pare ben fatto.
Riprendiamo brevemente il razionale della sperimentazione, perché nel corso degli anni di hype qualcosa potrebbe esser andato perduto.

Indipendentemente da forti e ben mirate risposte dei CD8, che sappiamo essere una caratteristica essenziale di un buon controllo naturale della viremia di HIV, anche avere molti CD4 Gag-specifici serve a coordinare una risposta efficace contro l'infezione. Però questi CD4 si perdono, perché proprio queste cellule sono le principali prede del virus. Quindi costituire un solido comparto di CD4 che siano da un lato Gag-specifici, e dall'altro "protetti" contro l'attacco di HIV mediante un intervento di terapia genica, è l'obiettivo dello studio di cui parliamo in questo thread.
La progettazione e la valutazione preclinica dell'AGT103-T sono state descritte in un articolo del 2020. Qui basti dire che l'AGT103-T si compone di due parti: un vettore lentivirale, che esprime 3 microRNA che insegnano alle cellule a difendersi da HIV; e CD4 prelevati dal sangue periferico dei pazienti e in cui il sottogruppo dei CD4 Gag-specifici viene ampliato in provetta stimolando i CD4 mediante peptidi della Gag di HIV. Poi i CD4 resi resistenti al virus e Gag-specifici vengono reinfusi nel paziente e si aspetta di capire se si è riusciti a stimolare l'immunità contro il virus, controllare il carico virale e così ridurre o addirittura eliminare la necessità della terapia antiretrovirale.

La prima parte dei test sull'uomo, però, deve dimostrare che l'intervento non è tossico, che è ben tollerato, che non causa effetti avversi di rilievo.
E questo è quanto ci viene raccontato in questo articolo.
E le cose sono andate bene.

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Nel trial di fase I sono stati arruolati finora 13 partecipanti (1 sola donna), di età mediana 41 anni (26-59), valore assoluto mediano dei CD4 577 cellule/mL (473-1465), durata mediana dell'infezione 14,2 anni (3,8-28,4), durata mediana della cART 6 anni (3-24).
Dopo essere stati sottoposti alla procedura della leucoaferesi per raccogliere e poi modificare i CD4, circa una settimana prima della reinfusione delle loro cellule modificate i partecipanti hanno ricevuto un condizionamento con ciclofosfamide (Cytoxan), come si fa sovente nei trapianti per favorire l'attecchimento e la successiva espansione delle cellule.
Poi l'infusione: ai primi basse quantità di cellule modificate e a distanza di 45 giorni l'uno dall'altro per essere sicuri di non avere problemi immediati di sicurezza, ai successivi quantità maggiori.

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Anche se ci sono stati problemi iniziali per errori di produzione e di conservazione delle cellule modificate, l'obiettivo principale dello studio, la valutazione della sicurezza dell'AGT103-T, è stato raggiunto: tutti gli effetti avversi riportati sono stati di leggera o leggerissima entità, sono stati probabilmente connessi al condizionamento con ciclofosfamide (e ci sarà da capire con urgenza se è davvero opportuno continuare a farlo), e si sono risolti rapidamente. Nessuna alterazione è stata rilevata a livello ematologico o biochimico.
Soprattutto, non si è verificato nessuno degli eventi più temuti nei casi di interventi con terapia genica o di ricostituzione immunitaria: non c'è stata sindrome da rilascio di citochine (CRS), non si sono viste neurotossicità (ICANS) o sindrome infiammatoria da ricostituzione immuntaria (IRIS).

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Tra gli obiettivi secondari, era importante valutare l'andamento generale dei leucociti, e poi quello dei linfociti e specificamente dei linfociti T e dei CD4. Non è stato osservato nulla che possa essere connesso con l'intervento, se non una diminuzione dei globuli bianchi a 3 giorni dall'infusione probabilmente dovuta agli effetti citostatici del condizionamento, poi rapidamente rientrata.
Le cellule modificate hanno avuto un picco il terzo giorno dopo l'infusione e poi sono diminuite. Ma a 180 giorni dall'infusione, che era il momento stabilito dal protocollo per concludere lo studio, ne rimanevano nel sangue ancora un buon numero, soprattutto nei due pazienti che avevano ricevuto i più alti dosaggi di CD4 modificati.
Si è osservato che l'AGT103-T ha stimolato una risposta anche nelle cellule non modificate, segnatamente nei CD8, oltre che nei CD4 non trattati. Questo è un aspetto che dovrà essere studiato nei prossimi trial.

Fino ad oggi, molte terapie geniche e cellulari sono state sperimentate per curare l'infezione da HIV e tutte si sono rivelate sicure e ben tollerate, anche se inefficaci. Quindi i risultati ottenuti da Pauza e colleghi in questo studio sono in linea con quanto abbiamo già visto in studi precedenti.
Sarà la parte della sperimentazione che indaga l'efficacia dell'AGT103-T nel favorire un controllo delle viremie a dirci se questo intervento riesce a ottenere un successo che ad altri è mancato e dunque se la ricostituzione di un comparto stabile e durevole di CD4 Gag-specifici è una strada percorribile per mantenere il controllo dell'infezione in assenza di terapia antiretrovirale.

Come sappiamo, da settembre è attivo un trial che estende il follow up e prevede l'interruzione della cART.
Nei prossimi articoli dell'American Gene Technologies sapremo qualcosa di più. Per adesso, questo l'aggiornamento della situazione per come viene presentato nel sito di AGT:

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giovane888
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da giovane888 » venerdì 9 dicembre 2022, 3:55

Quello che ho sempre sottovalutato, in questa terapia, è come in medicina spesso si usino parole a sproposito, innocue, spesso tecniche e fuorvianti, nonché false, specie per chi (tutti quelli fuori da qualsiasi ambito medico), usano per cammuffare, sottostimare i termini.

Come abbiamo visto, così come nello stigma per questa malattia, le parole sono fondamentali e fanno la differenza tra la vita e la morte. Le stesse parole sullo stigma, molte sono state tratte da come i medici utilizzavano le stesse.

Come una parola che riporta a nulla di così fondamentale, anzi quasi morbido, come comorbidità. Morbo dà l'impressione di pericoloso, comorbido, sempre che non abbia niente a che fare. Dire malattie che attentano alla tua vita continuamente, che finiscono per distruggerti qualsiasi organo dai reni all'intestino, al colon, ai polmoni, farmaco e virus correlati, forse è troppo lungo.

Spesso in medicina, vengono utilizzati questi termini confondenti.

Sono andato a leggermi: condizionamento da ciclofosfamide. Perché dire chemioterapia che viene prescritta da un oncologo e che ha tra i suoi effetti collaterali, tra cui:

- cardiotossicità
- mielosoppressione (soppressione del midollo osseo)
- Anemia
- Leucopenia
- Piastrinopenia
- Patologie del cavo orale
- Tossicità a carico dell'apparato urinario
- Patologie a carico dei polmoni
- Patologie dell'occhio
-Tossicità a carico dell'orecchio
- Infertilità
- Patologie del sistema nervoso
- Cancerogenesi (formazione di tumori secondari)

Qui elencati tutti per bene:
https://www.my-personaltrainer.it/salut ... amide.html

E ci credo che in confronto, la leucofaresi è uno scherzo, se prima devi farti una chemio che ti annienta. Altro che "condizionamento".
Purtroppo queste cose le vieni a sapere solo quando ormai ci sei dentro


Ed inoltre immagino come possa ridurti in un corpo soggetto a decenni di infiammazione da virus e quel veleno per topi che molti dicono che siano a bassissima tossicità. Poi li vai a vedere, e ti ritrovi dei cadaveri ambulanti, costretti ad essere farmacie ambulanti.

Che dicono con ipocrisia che questi farmaci sono FANTASTICI

Gli stessi che poi sono sovvenzionati da case farmaceutiche per dire che "butti una pillola giù" e hanno "zero effetti collaterali". Come gli stessi medici che scrivono che non hanno avuto condizionamenti dalle case farmaceutiche.

Altro che effetti fuori target, quello che vedo di cui c'è da spaventarsi è far fare una chemioterapia ad un soggetto già fragile. Il trapianto autologo in confronto è una carezza in confronto.

Credevo che questo tipo di condizionamenti fossero una strada delle strade, come le terapie con le cellule CART, già usate in ambito oncologico, non che le mettessero un po' dappertutto.

Se uno ci pensa, è n: neanche le chemioterapie come la ciclofosfamide che si usano per trattare i tumori nel cervello, non servono a niente. È talmente mostruoso che è più fattibile che come soluzione finale quella di sterminarci tutti per debellare questa malattia.

Per quanto riguarda AGT 103, staranno sicuramente preparando in pompa magna questo risultato, come hanno più volte comunicato. Quello che hai letto tu è probabilmente per gli "addetti ai lavori" a cui a breve si inserirà il comunicato stampa. Tra feste e festicciole online

Insomma vuoi o non vuoi, questa malattia sempre di chemio si andrà a finire. O prima o poi



Giorgio92
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Giorgio92 » venerdì 30 dicembre 2022, 17:30

Bello vedere come si continua a passare da un commento critico, in cui si spiega bene un argomento ad una personale e pessimistica visione delle cose con un pizzico di complottismo che non fa mai male. Sarebbe opportuno fare una cernita di messaggi e commenti che potrebbero portare un profondo stato di sfiducia a gente che ha bisogno di non vivere col terrore e che avrebbe piuttosto bisogno di un pizzico di ottimismo. Non penso sia coerente con le caratteristiche del forum leggere qualcuno che definisce gente che segue una determinata cura delle "farmacie ambulanti".



giovane888
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da giovane888 » martedì 10 gennaio 2023, 1:19

Giorgio92 ha scritto:
venerdì 30 dicembre 2022, 17:30
Bello vedere come si continua a passare da un commento critico, in cui si spiega bene un argomento ad una personale e pessimistica visione delle cose con un pizzico di complottismo che non fa mai male. Sarebbe opportuno fare una cernita di messaggi e commenti che potrebbero portare un profondo stato di sfiducia a gente che ha bisogno di non vivere col terrore e che avrebbe piuttosto bisogno di un pizzico di ottimismo. Non penso sia coerente con le caratteristiche del forum leggere qualcuno che definisce gente che segue una determinata cura delle "farmacie ambulanti".
Senti quell'ottimismo ha portato 10 anni fa a pensare che la cura fosse a due passi. E 10 anni prima lo stesso. Lo stesso ottimismo scritto nei giornali che puoi trovare benissimo in rete dove la parola cura è stata per anni usata a casaccio. Prendere 1200 farmaci all'anno come lo chiami? Proprio gli ottimisti come dici tu, sono quelli che hanno banalizzato il fatto di stare a terapie croniche e invalidanti, roba che ha ucciso 42 milioni di persone e che rimane la più grande piaga dell'umanità, sia per numero di morti che per gravità della situazione.

Inoltre, se per te chemioterapia e radioterapia, ovvero il "condizionamento" con ciclosfamide, non ti fa paura. Vai da qualsiasi persona e chiedi se gli fa paura la chemioterapia o parla con chi l'ha fatta (da vicinissimo l'ho vissuta).

Ora e solo in questi pochi anni, si è iniziato ad andare con i piedi di piombo, perchè lo ripeterò fino alla fine, l'uso della parola Cura è stato più un danno che un bene, ora tutti se ne sono resi conto e tutti vanno con i piedi di piombo.

Proprio qualche settimana fa, vidi l'ultimissima intervista del 2022 di Sharon lewin, che alla domanda sulla cura, rispose senza problemi: occorreranno decenni. Tradotto: vivrai a vita nella sofferenza, ad aggiustare il tuo corpo mentre i farmaci lo distruggono lentamente. Non sò quali farmaci prendi, ma io vivo costantemente nella sofferenza fisica, e tutti quelli che ho visto e parlato sono, un eufemismo, estremamente provati e cercano disperatamente una cura. Perchè vivere così è sofferenza.

Inoltre la censura dovresti darla a chi per decenni ha millantato e millanta che siamo ad un passo. Quindi guardati e autocensurati



Dora
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Dora » martedì 10 gennaio 2023, 6:39

giovane888 ha scritto:
martedì 10 gennaio 2023, 1:19
Proprio qualche settimana fa, vidi l'ultimissima intervista del 2022 di Sharon lewin, che alla domanda sulla cura, rispose senza problemi: occorreranno decenni. Tradotto: vivrai a vita nella sofferenza, ad aggiustare il tuo corpo mentre i farmaci lo distruggono lentamente. Non sò quali farmaci prendi, ma io vivo costantemente nella sofferenza fisica, e tutti quelli che ho visto e parlato sono, un eufemismo, estremamente provati e cercano disperatamente una cura. Perchè vivere così è sofferenza.
Giovane, mi dispiace immensamente che continui a stare così male.



Giorgio92
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Giorgio92 » giovedì 12 gennaio 2023, 9:32

Nessuno sminuisce la tua sofferenza, ma non è giusto quello che dici. La vita di una persona in terapia non è ormai questo calvario che descrivi tu. Lo dico perché so decisamente di cosa parlo e pur rispettando il tuo dolore non capisco come sfoghi del tutto personali e dettati dal proprio vissuto che può certamente essere particolarmente doloroso, vengano ammessi in un forum che punta a fare informazione e a combattere lo stigma sociale verso questo virus, aiutando la gente a conviverci continuando ad avere una vita del tutto normale. Continuo a provare un forte fastidio per ciò che hai scritto quando hai definito chi è in terapia come una farmacia ambulante e penso che siano stati eliminati commenti molto meno inopportuni.



uffa2
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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da uffa2 » giovedì 12 gennaio 2023, 16:41

Caro @Giorgio92,
mi spiace ma non sono d’accordo.
Ogni volta che leggo @giovane888 anche io provo una sensazione di rifiuto: poiché la mia pastiglia è così leggera che faccio fatica a ricordarmi se l’ho presa o no, qualunque cosa che turba questa situazione è una seccante alterazione nel disegno di una condizione felice. La reazione di rifiuto è naturale, ma cerco di ricordarmi che sono semplicemente uno di quelli che in questa vicenda hanno trovato il “gratta e vinci fortunato”.

Io, e te e tanti altri, siamo solo “fortunati”.
In ogni malattia e in ogni terapia ci sono pazienti che non reagiscono ai trattamenti o che presentano tossicità pesanti.
Nel caso delle terapie antiretrovirali questi pazienti sono veramente una minoranza, ma ci sono e sono veri quanto me e quanto te.
Dove dovrebbero andare?
A chi dovrebbero chiedere consigli, opinioni o con chi dovrebbero anche solo sfogarsi se non con altre persone che condividono la loro stessa condizione?

E qui arriviamo al punto, la natura di questo forum.
Questa è una comunità di malati, di persone la cui vita è stata in qualche modo stravolta, che hanno preso in mano i cocci dei loro progetti e hanno ripreso a vivere, non tutti con la stessa fortuna.
Anche se a noi dà fastidio, la realtà di giovane88 e di altri non può e non deve essere nascosta, il fatto di essere stati fortunati finendo nel gruppo di quelli a cui è andata davvero bene non ci legittima a rimuovere i problemi.
Forse questo rende più scomode alcune cose, ma c’è stato un passato in cui erano scomode per tutti, e il forum ha aiutato tutti a superare la paura e le difficoltà, oggi che siamo quasi tutti più comodi dimenticare la nostra storia, il motivo per il quale tante persone si sono impegnate in queste pagine, non sarebbe giusto.
Il racconto del dolore e della fatica non sono mai inopportuni.


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info

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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Giorgio92 » venerdì 13 gennaio 2023, 9:57

Esiste pure una buona parte di utenti in una condizione di estrema fragilità psicologica, ho conosciuto ragazzi che se pur in ottima salute faticano ad uscire da una profonda depressione... "Ingiustificata" nel loro caso, e ci tengo a metterlo tra grossissime virgolette, perché altrimenti anni di battaglie per distruggere lo stigma sociale diventano inutili se continuiamo a portare avanti l'idea che la vita in terapia sia una sciagura. A prescindere dai singoli casi che meritano comunque rispetto e supporto, certe frasi per quanto mi riguarda le trovo offensive e pericolose. Poi naturalmente non sono nessuno e non gestisco il forum, ci tenevo solo a dire la mia ed eviterò di farlo ulteriormente in futuro. Poi se per voi è accettabile leggere "farmacie ambulanti", me ne tiro fuori ed eviterò di consigliare il forum come luogo per avere informazioni che possano aiutare.



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Re: AGT103-T: CD4 HIV-specifici resi geneticamente resistenti a HIV

Messaggio da Dora » martedì 18 luglio 2023, 15:18

L'ultimo post riferito alla ricerca che seguiamo in questo thread, prima di una serie di post su considerazioni personali degli autori, è del 5 dicembre scorso e s'intitola Aggiornamento su sicurezza e tollerabilità di AGT103-T.


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All'inizio di giugno, l'American Gene Technologies ha lanciato uno spin-off - Addimmune - che ha l'obiettivo di far avanzare le sperimentazioni cliniche dell'AGT103-T, studiato per la cura dell'infezione da HIV.

Ieri Addimmune ha comunicato di aver completato la fase I del trial e di aver sottoposto all'FDA un report finale, per poter iniziare una fase II:
Most Recent Clinical Trial Update
July 17, 2023

Addimmune has completed our Phase 1 clinical trial and we have submitted the final report to the FDA. In the meantime, we are designing the Phase 2 clinical trial protocol and working to identify manufacturers and trial sites. As we review the Phase 1 data with potential collaborators and partners, the response has been consistently enthusiastic about the early data. The analytic treatment interruption has already highlighted impressive viral suppression and immunological data.

We hope to initiate the Phase 2 clinical trial as soon as the new protocol is approved. Pending FDA approval of the Phase 2, data-collection should complete late 2024 or early 2025.

Immagino che, oltre a comunicarlo con enfasi al mondo, abbiano scritto anche un articolo e l'abbiano sottoposto a una rivista. Ma constato che il modo di comunicare della casa madre è stato ereditato dallo spin-off, che già dalla homepage s'impegna a farci sognare (Imagine A World Without HIV ...).



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