Anche se ci vorranno altri anni per continuare su questa ricerca, Mike Malim, che ha co-condotto lo studio al King College di Londra, ha descritto la scoperta come "estremamente emozionante"


"Fino ad ora si sapeva molto poco del gene MX2, ma ora abbiamo riconosciuto sia la sua potente funzione anti-virale, sia la sua azione di vulnerabilità nel ciclo di vita del virus HIV", ha detto in una dichiarazione pubblicata mercoledì scorso.
In questo studio, Malim e un team di ricercatori hanno condotto esperimenti su cellule umane in laboratorio, introducendo il virus HIV in due linee cellulari diverse - una in cui il gene MX2 è stato "acceso", e l'altra in cui era "spento"- osservandone gli effetti.
Essi hanno scoperto che nelle cellule in cui MX2 era "spento", il virus HIV si replicava e si diffondeva normalmente, mentre nelle cellule in cui il gene era "acceso", l'HIV non era in grado di replicarsi e produrre nuovi virioni da diffondere.
Malim ha quindi dichiarato che i risultati suggeriscono che MX2 gioca un ruolo chiave nello stabilire il controllo virale in persone con HIV, e che con questa nuova conoscenza si aprono due possibili percorsi per studi futuri: "Si potrebbe sviluppare sia una molecola che imita il ruolo di MX2 oppure un farmaco che attiva le capacità naturali del gene".
Fonte: http://www.reuters.com/article/2013/09/ ... SW20130918