celebrity83 ha scritto:Una precisazione Dora è d'obbligo ... a legger con attenzione, è vero. non c'è nessun conflitto di interesse con vaxxit...(che di fatto non viene mai citata) e gli autori dell'articolo . Il Prof. Magnani ha dovuto invece dichiarare il proprio conflitto di interesse in quanto azionista con il chief di vaxxit ( che comunque non è un autore dell'articolo e pertanto non era tenuto a farlo) di Diatheva s.r.l, lo spinoff dell'università di Urbino creato già da diversi anni dal Prof. Magnani ( per inciso, il chief di vaxxit è anche consulente di technology transfer presso un centro dell'università di Urbino). Come dal programma iniziale ( quello con il ministero degli esteri, per intenderci, da circa 22 milioni di euro) per il quale ISS gestisce i fondi, Diatheva produce "il vaccino" utilizzato per la fase II del progetto, quella che si è appena conclusa ( effettivamente i costi di produzione di una proteina ricombinante-come qualcuno del forum..in questo momento non ricordo chi.. faceva giustamente notare- sono veramente alti) In una fase successiva del progetto, verosimilmente per la fase III, "il vaccino" sarà invece prodotto da BIOVAC ( già incluso nel progetto da 22 milioni di euro) attraverso un processo di trasferimento tecnologico di attrezzature, metodi, ecc ,...già avviato secondo quanto previsto dall'accordo. Mi auguro che questo mio post abbia chiarito qualche imprecisione. Può capitare.Curiosamente, la famiglia allargata della Dr Ensoli non dichiarava interessi in Vaxxit neppure l'anno scorso, quando pubblicarono - sempre su Retrovirology - l'articolo sulla fase II italiana. Mi pare strano che Mauro Magnani, che l'anno scorso non dichiarò nulla, quest'anno sia l'unico a ricordarsi di avere un interesse in Vaxxit. Sarà cambiata la policy di Retrovirology sui conflitti d'interesse? Forse bisognerebbe chiedere lumi a Mark Wainberg.
Sono confusa, sembra una cosa più complicata dei Panama Papers.celebrity83 ha scritto:PS: sempre per puntualizzare meglio qualche imprecisione... anche Triclinium, come Diatheva, Biovac, ecc. è sul libro paga dell'ISS per un accordo siglato, all'inizio del 2009, tra la dottoressa Ensoli,l'allora presidente dell'ISS, prof. Garaci e il direttore di Triclinium, Victor Strugo.
Magnani ha dichiarato nel 2016 un conflitto d'interesse con Vaxxit, non con Diatheva. Se Diatheva è il passato e Vaxxit + Biovac sono il futuro, perché dichiarare Vaxxit adesso? Perché non dichiarare Diatheva? E se lui adesso dichiara Vaxxit a ragion veduta, perché gli altri no? Che cos'ha lui di diverso rispetto agli altri soci di Vaxxit che - meglio riprender le fila - se non è cambiato tutto nell'ultimo anno sono questi signori elencati qui sotto?
E se la dichiarazione sui conflitti d'interesse è corretta, perché tu, Celebrity, l'altro giorno accostavi Mark Wainberg al Cedric Bisson di Teralys Capital? Sono in qualche modo legati, tanto da far pensare che Wainberg possa aver fatto chiudere un occhio ai reviewers? (Spero proprio di no, Wainberg è uno scienziato per il quale ho tanta stima e ammirazione.)
Duccio Facchini - Inchiesta di Altreconomia ha scritto:(...) Ed ecco l’ultimo anello. La compagine sociale della Vaxxit Srl (10mila euro il capitale sociale con Barbara Ensoli al 70% e 3 I Consulting Srl al 30%) è nel frattempo cambiata [rispetto a quanto emerso dall'inchiesta di Facchini dello scorso maggio]. È importante tenere a mente le date. Come detto il 4 marzo 2014 il cda dell’ISS giudica “coerente” la costituzione della Vaxxit Srl con il disciplinare spin-off. Appena tredici giorni dopo, il 17 marzo 2014, otto nuovi soggetti entrano nella società, andando ad aggiungersi a Barbara Ensoli e alla controllata per l’80% da Giovanni Battista Cozzone. Lo fanno con quote minime, non oltre l’1%.
C’è Fabrizio Ensoli (0,5%), fratello di Barbara, già responsabile del Laboratorio sperimentazioni cliniche vaccinali dell’Istituto San Gallicano di Roma -che si è occupato in passato anche dell’analisi dei dati relativi alla prima fase del vaccino preventivo- nonché “responsabile” del contratto di servizio tra San Gallicano, ISS e ministero della Sanità del Sud Africa dentro il “programma di sostegno” per una “risposta globale all’Hiv/Aids”.
C’è Paolo Monini (0,5%), primo ricercatore all’Istituto superiore di sanità, domiciliato in Sud Africa proprio per seguire una parte della ricerca in qualità di “Scientific Advisor al Direttore” Barbara Ensoli.
C’è Aurelio Cafaro (0,5%), anch’egli ricercatore dell’equipe di Barbara Ensoli, della quale è ex marito.
C’è Simone Marcotullio (0,5%), dell’associazione Nadir, la stessa che ha recentemente firmato una dura presa di posizione contro il professor Guido Silvestri, reo d’aver suggerito di recente prudenza nell’analisi proprio della ricerca Ensoli.
E c’è poi anche Mauro Magnani (0,5%), coordinatore della Scuola di biotecnologie del Dipartimento di scienze biomolecolari dell'Università di Urbino, già legato a Giovan Battista Cozzone, dato che la 3 I Consulting Srl di Cozzone partecipa all’8,63% del capitale della Diatheva S.r.l., di cui Magnani è consigliere.
Accanto a questi c’è anche Cedric Bisson, classe ’67, che risulta essere “venture partner” del più grande fondo di fondi canadese, Teralys Capital, che sul proprio sito (teralyscapital.com) dà conto di investimenti in informatica, sostenibilità e biotecnologie. Come Bisson, anche John Douglas Wilson (Nuova Zelanda), detiene l’1% della Vaxxit Srl (100 euro) così come il gruppo per il quale peraltro opera in qualità di esperto: la Ferghana Securities Inc., domiciliata a Wilmington, nello Stato Usa a fiscalità agevolata del Delaware.
Questa è ricompresa nell’orbita di Ferghana Partners Group (http://www.ferghanapartners.com), una banca d’investimento con base anche a New York (Ferghana Partners Inc.) e a Londra (Ferghana Europe LLP) specializzata, tra le altre cose, nel sostegno a transazioni che interessano anche comparti farmaceutici (tra i contraenti delle “recenti transazioni” si notano diversi gruppi farmaceutici tra cui l’italiano Angelini).
Il 28 aprile 2014 l’avvenuto cambiamento societario prende forma, con l’iscrizione della “modifica” presso la Camera di commercio. Poco meno di un mese dopo, il 22 maggio 2014, Vaxxit Srl diventa “attiva”, sempre presso la Camera di commercio.