Metodo eradicazione?

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Dora » domenica 28 novembre 2021, 15:57

Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 11:39
Dopo aver letto quest interrogazione parlamentare di aprile 019
https://www.europarl.europa.eu/doceo/do ... 94_IT.html

mi sono documentato sia sul Paziente di londra
(https://en.wikipedia.org/wiki/Adam_Castillejo)

sia sul Prof che ha eseguito il trattamento.https://en.wikipedia.org/wiki/Ravindra_Gupta[...]

Qualcuno conosce l'esito di questa interrogazione parlamentare?
L'interrogazione del 18 aprile 2019 cui fai riferimento ha ricevuto risposta il 18 giugno 2019. Basta cliccare su "Risposta scritta" nella pagina che tu stesso hai linkato. In ogni caso, la risposta è la seguente:
Interrogazioni parlamentari
PDF 24k WORD 20k
18 giugno 2019
E-001994/2019(ASW)
Risposta di Carlos Moedas a nome della Commissione europea
Riferimento dell'interrogazione: E-001994/2019

Lo studio cui fa riferimento l'onorevole deputato è incentrato sulla remissione completa dell'HIV-1 (nota anche come cura) di un secondo paziente HIV positivo, «il paziente di Londra», ottenuta grazie al trapianto di midollo osseo da un donatore resistente all'HIV. Questi risultati offrono ulteriore sostegno allo sviluppo di strategie di remissione dell'HIV-1 basate sulla prevenzione dell'espressione di CCR5(1). La Commissione non ha accesso a dati supplementari rispetto a quelli già disponibili nella pubblicazione dello studio sottoposta a revisione tra pari(2).

Grazie ai programmi quadro per la ricerca e l'innovazione, l'Unione europea continuerà a sostenere la ricerca biomedica che potrebbe prevedere anche l'uso di cellule ematopoietiche e di ulteriori tecnologie e strumenti innovativi. Il programma di lavoro per il 2020 per la sfida sociale 1 («Evoluzione demografica e benessere») di Orizzonte 2020, l'attuale programma quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione (2014-2020), elenca tutti gli inviti a presentare proposte e sarà pubblicato nell'estate 2019.


(1) Il recettore C-C per le chemochine di tipo 5, anche noto come CCR5 o CD195, è una proteina presente sulla membrana dei leucociti e coinvolta nel sistema immunitario come recettore per le chemochine.
(2) https://www.nature.com/articles/s41586-019-1027-4
Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 11:39
Mi sono anche documentato sulle capacità terapeutiche del sangue iperimmune al virus hiv prodotto da pazienti naturalmente immuni al virus

https://en.wikipedia.org/wiki/Innate_resistance_to_HIV
In quel link su Wikipedia non si parla di plasma iperimmune. E la cosa ha senso, perché quella pagina è dedicata a sintetizzare quel che si sa del controllo naturale dell'infezione. Come già scritto in questo thread, non mi risulta che il plasma iperimmune abbia mai guarito (o possa mai guarire) qualcuno dall'HIV.



Skorpio

Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Skorpio » domenica 28 novembre 2021, 17:55

Dora ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 15:57
Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 11:39
Dopo aver letto quest interrogazione parlamentare di aprile 019
https://www.europarl.europa.eu/doceo/do ... 94_IT.html

mi sono documentato sia sul Paziente di londra
(https://en.wikipedia.org/wiki/Adam_Castillejo)

sia sul Prof che ha eseguito il trattamento.https://en.wikipedia.org/wiki/Ravindra_Gupta[...]

Qualcuno conosce l'esito di questa interrogazione parlamentare?
L'interrogazione del 18 aprile 2019 cui fai riferimento ha ricevuto risposta il 18 giugno 2019. Basta cliccare su "Risposta scritta" nella pagina che tu stesso hai linkato. In ogni caso, la risposta è la seguente:
Interrogazioni parlamentari
PDF 24k WORD 20k
18 giugno 2019
E-001994/2019(ASW)
Risposta di Carlos Moedas a nome della Commissione europea
Riferimento dell'interrogazione: E-001994/2019

Lo studio cui fa riferimento l'onorevole deputato è incentrato sulla remissione completa dell'HIV-1 (nota anche come cura) di un secondo paziente HIV positivo, «il paziente di Londra», ottenuta grazie al trapianto di midollo osseo da un donatore resistente all'HIV. Questi risultati offrono ulteriore sostegno allo sviluppo di strategie di remissione dell'HIV-1 basate sulla prevenzione dell'espressione di CCR5(1). La Commissione non ha accesso a dati supplementari rispetto a quelli già disponibili nella pubblicazione dello studio sottoposta a revisione tra pari(2).

Grazie ai programmi quadro per la ricerca e l'innovazione, l'Unione europea continuerà a sostenere la ricerca biomedica che potrebbe prevedere anche l'uso di cellule ematopoietiche e di ulteriori tecnologie e strumenti innovativi. Il programma di lavoro per il 2020 per la sfida sociale 1 («Evoluzione demografica e benessere») di Orizzonte 2020, l'attuale programma quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione (2014-2020), elenca tutti gli inviti a presentare proposte e sarà pubblicato nell'estate 2019.


(1) Il recettore C-C per le chemochine di tipo 5, anche noto come CCR5 o CD195, è una proteina presente sulla membrana dei leucociti e coinvolta nel sistema immunitario come recettore per le chemochine.
(2) https://www.nature.com/articles/s41586-019-1027-4
Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 11:39
Mi sono anche documentato sulle capacità terapeutiche del sangue iperimmune al virus hiv prodotto da pazienti naturalmente immuni al virus

https://en.wikipedia.org/wiki/Innate_resistance_to_HIV
In quel link su Wikipedia non si parla di plasma iperimmune. E la cosa ha senso, perché quella pagina è dedicata a sintetizzare quel che si sa del controllo naturale dell'infezione. Come già scritto in questo thread, non mi risulta che il plasma iperimmune abbia mai guarito (o possa mai guarire) qualcuno dall'HIV.
ooopss..giuro che non la avevo vista la risposta!
L'impermeabilità naturale di alcuni individui al virus dell'hiv è data dalla produzione di cellule ematopoietiche iper-immuni al virus hiv che quindi producono sangue iperimmune.
Le cellule ematopoietiche vengono prodotte nel midollo osseo e si trovano nel sangue e in ogni comparto del corpo adulto, del cordone ombelicale al momento della nascita, ma possono essere mobilizzate e fatte migrare nel sangue dei bambini e degli adulti con un'opportuna stimolazione con particolari farmaci denominati fattori di crescita.
Da quanto ho capito io...mi sembra che la guarigione del Paziente di Londra sia stata dovuta alla sperimentazione(casuale) delle qualità terapeutiche del plasma iperimmune al virus hiv.

Forse il termine plasma ad essere sbagliato.



Dora
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Dora » lunedì 29 novembre 2021, 6:09

Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 17:55
L'impermeabilità naturale di alcuni individui al virus dell'hiv è data dalla produzione di cellule ematopoietiche iper-immuni al virus hiv che quindi producono sangue iperimmune.
Le cellule ematopoietiche vengono prodotte nel midollo osseo e si trovano nel sangue e in ogni comparto del corpo adulto, del cordone ombelicale al momento della nascita, ma possono essere mobilizzate e fatte migrare nel sangue dei bambini e degli adulti con un'opportuna stimolazione con particolari farmaci denominati fattori di crescita.
Da quanto ho capito io...mi sembra che la guarigione del Paziente di Londra sia stata dovuta alla sperimentazione(casuale) delle qualità terapeutiche del plasma iperimmune al virus hiv.

Forse il termine plasma ad essere sbagliato.
Io temo che tu stia facendo confusione.
Il Paziente di Londra è stato guarito (in modo lungamente cercato e per nulla casuale) mediante un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che presentavano una caratteristica genetica molto rara e particolare: la mancanza di un gene che serve a produrre sulla membrana della cellula una proteina che il virus usa come porta per entrare. Questo è il co-recettore CCR5. Le staminali ricevute dal Paziente di Londra non l'avevano, così hanno proliferato e prodotto tante cellule più differenziate (in sostanza linfociti T CD4) che erano prive di CCR5 e sono risultate protette dal virus.
Scienza che si è sviluppata dal successo del Paziente di Berlino, Timothy Brown, che ha stimolato anche lo studio della distruzione del CCR5 mediante editing genetico (sperimentazioni in corso). Ma anche tanta fortuna, perché in diversi casi analoghi le cose non sono andate così bene.

Il plasma iperimmune è invece del sangue ricco degli anticorpi di una persona che ha sconfitto una infezione. Si è visto che non serve a molto per guarire dal Covid, men che meno può servire a guarire da un virus come HIV, che ha la caratteristica di integrarsi all'interno del genoma di alcune cellule che sono quiescenti, cioè non proliferano, ma quando si svegliano e cominciano a proliferare cominciano anche a produrre virus.
Invece di usare plasma di convalescenti (che nel caso di HIV non ci sono), esiste la possibilità di creare in laboratorio degli anticorpi molto potenti e li si stanno studiando come componenti di strategie di cura. Però siamo ancora alle fasi di sperimentazione, non sappiamo se gli anticorpi monoclonali ad ampio spettro aiuteranno un giorno a guarire dall'HIV.

Quindi, come vedi, in un caso parliamo di linfociti T resistenti a HIV; nell'altro di anticorpi prodotti da linfociti B o in laboratorio e poi infusi nel paziente.



Skorpio

Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Skorpio » lunedì 29 novembre 2021, 10:52

Dora ha scritto:
lunedì 29 novembre 2021, 6:09
Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 17:55
L'impermeabilità naturale di alcuni individui al virus dell'hiv è data dalla produzione di cellule ematopoietiche iper-immuni al virus hiv che quindi producono sangue iperimmune.
Le cellule ematopoietiche vengono prodotte nel midollo osseo e si trovano nel sangue e in ogni comparto del corpo adulto, del cordone ombelicale al momento della nascita, ma possono essere mobilizzate e fatte migrare nel sangue dei bambini e degli adulti con un'opportuna stimolazione con particolari farmaci denominati fattori di crescita.
Da quanto ho capito io...mi sembra che la guarigione del Paziente di Londra sia stata dovuta alla sperimentazione(casuale) delle qualità terapeutiche del plasma iperimmune al virus hiv.

Forse il termine plasma ad essere sbagliato.
Io temo che tu stia facendo confusione.
Il Paziente di Londra è stato guarito (in modo lungamente cercato e per nulla casuale) mediante un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che presentavano una caratteristica genetica molto rara e particolare: la mancanza di un gene che serve a produrre sulla membrana della cellula una proteina che il virus usa come porta per entrare. Questo è il co-recettore CCR5. Le staminali ricevute dal Paziente di Londra non l'avevano, così hanno proliferato e prodotto tante cellule più differenziate (in sostanza linfociti T CD4) che erano prive di CCR5 e sono risultate protette dal virus.
Scienza che si è sviluppata dal successo del Paziente di Berlino, Timothy Brown, che ha stimolato anche lo studio della distruzione del CCR5 mediante editing genetico (sperimentazioni in corso). Ma anche tanta fortuna, perché in diversi casi analoghi le cose non sono andate così bene.

Il plasma iperimmune è invece del sangue ricco degli anticorpi di una persona che ha sconfitto una infezione. Si è visto che non serve a molto per guarire dal Covid, men che meno può servire a guarire da un virus come HIV, che ha la caratteristica di integrarsi all'interno del genoma di alcune cellule che sono quiescenti, cioè non proliferano, ma quando si svegliano e cominciano a proliferare cominciano anche a produrre virus.
Invece di usare plasma di convalescenti (che nel caso di HIV non ci sono), esiste la possibilità di creare in laboratorio degli anticorpi molto potenti e li si stanno studiando come componenti di strategie di cura. Però siamo ancora alle fasi di sperimentazione, non sappiamo se gli anticorpi monoclonali ad ampio spettro aiuteranno un giorno a guarire dall'HIV.

Quindi, come vedi, in un caso parliamo di linfociti T resistenti a HIV; nell'altro di anticorpi prodotti da linfociti B o in laboratorio e poi infusi nel paziente.
Come sai,fortunatamente esistono naturalmente peculiarità genetiche individuali, tra le quali quelle di alcuni individui il cui sistema immunitario riesce a renderli totalmente immuni o +-immuni di altri individui a certi virus e non ad altri.
Esistono infatti individui +-immuni anche al covid.
Tutti noi siamo pieni di vrus latenti(reservoir)+-controllati dal nostro sistema immunitario.
Qualunque sia la origine genetica che determina la iper-immunità a certi virus essa si manifesta nella produzione di cellule ematopoietiche destinate a produrre anticorpi resitenti ad un virus.

Il Donatore da cui il Paziente di Londra ha ricevuto le cellule staminali ematopoietiche è! geneticamente immune al virus hiv e ha trasmesso questa immunità al paziente durante il trattamento x la cura del tumore.

Dette cellule ematopoietiche,predisposte alla produzione di globuli bianchi rossi e piastrine,come detto, sono prodotte dal midollo osseo ed immesse nel plasma . Il plasma è il 55%del sangue. E' composto dal 90% di acqua, proteine (7%); molecole organiche (glucosio, aminoacidi, lipidi, ormoni, composti di scarto azotati come urea ed urati); ... sostanze gassose (ossigeno ed anidride carbonica
ed è prodotto dall'organismo grazie all'assunzione di liquidi con la dieta e tramite il controllo della loro escrezione a livello renale.

Stante il fatto che la produzione "industriale" di cellule ematopoietiche iperimmuni all'hiv sarebbe semplice
ed economica considerando l'elevato numero di donatori iperimmuni hiv credo che il problema sia il costo economico del trapianto che si aggira intorno ai 50.000 euro.
Secondo me n prezzo insostenibile per qualsiasi Sistema Sanitario Nazionale o anche privato di tipo Assicurativo.
La ricerca di un farmaco che simuli le proprietà naturali degli anticorpi di individui iperimmuni è una questione economica e politica non di natura scentifica.

p.s
Cercare anticorpi e ematopoietiche nel plasma non mi sembra proprio una idea intelligente...



Dora
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Dora » lunedì 29 novembre 2021, 11:01

Va bene, lascio il posto ad altri. Ciao.



Skorpio

Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Skorpio » lunedì 29 novembre 2021, 11:06

Dora ha scritto:
lunedì 29 novembre 2021, 11:01
Va bene, lascio il posto ad altri. Ciao.
edddaiii...dammi un punto su cui posso riflettere per comprendere cosa vuoi spiegarmi.
mica è un impegno cosi gravoso..al massimo cisinnervosisce.. :D



Blast
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Blast » lunedì 29 novembre 2021, 19:03

Tesoro, tu fai un uso improprio del termine "iperimmune" e in generale del concetto di "immunità", cosa probabilmente dovuta al fatto che non hai conoscenze tecniche del campo. Ma purtroppo questo è il lato brutto del covid: da una parte ha reso le persone più interessate agli argomenti scientifici, dall'altro ha dato la scienza in mano a persone che ignorano completamente le basi della biologia per poter discutere in modo produttivo di taluni argomenti.

Iperimmune significa che reagisce in modo enorme, spesso eccessivo. I trapianti che hanno portato alla guarigione degli individui sopra citati dall'hiv non sono stati fatti con plasma iperimmune, o cellule iperimmuni. Si tratta semplicemente di cellule che non hanno (per ragioni genetiche) il recettore che hiv usa per attaccarsi alle cellule ospite e infettarle. Quindi NO RECETTORE = NO INFEZIONE
E' ovviamente impensabile utilizzare questa tecnica su tutti i pazienti hiv e non solo per i costi, ma anche per questioni di compatibilità. Inoltre, per procedere al trapianto con nuove cellule, devi prima fare una radio/chemioterapia per uccidere il tuo sistema immunitario (resettarlo), altrimenti il virus resta, per poi sperare che le nuove cellule trapiantate "attecchiscano" e proliferino, ricostituendo il sistema immunitario (con tanto di rischio di morte).

Quando poi dici "Stante il fatto che la produzione "industriale" di cellule ematopoietiche iperimmuni all'hiv sarebbe semplice", in base a cosa lo dici? Io ti posso assicurare che:
1: le cellule umane non tumorali non crescono facilmente fuori dal corpo umano
2: fare un knockout (cioè eliminare) del gene CCR5 non è una cosa immediata, nè economica, nè lo sono i passaggi successivi di controllo

In sostanza quindi, ad oggi è più fattibile cercare un anticorpo particolarmente "avido" contro HIV, ed amplificarlo in vitro mediante l'utilizzo di cellule B immortalizzate con cellule di linfoma piuttosto che fare trapianti di midollo dal relativamente scarso successo ed elevati rischi.


CIAO GIOIE

Skorpio

Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Skorpio » lunedì 29 novembre 2021, 21:42

Blast ha scritto:
lunedì 29 novembre 2021, 19:03
Tesoro, tu fai un uso improprio del termine "iperimmune" e in generale del concetto di "immunità", cosa probabilmente dovuta al fatto che non hai conoscenze tecniche del campo. Ma purtroppo questo è il lato brutto del covid: da una parte ha reso le persone più interessate agli argomenti scientifici, dall'altro ha dato la scienza in mano a persone che ignorano completamente le basi della biologia per poter discutere in modo produttivo di taluni argomenti.

Iperimmune significa che reagisce in modo enorme, spesso eccessivo. I trapianti che hanno portato alla guarigione degli individui sopra citati dall'hiv non sono stati fatti con plasma iperimmune, o cellule iperimmuni. Si tratta semplicemente di cellule che non hanno (per ragioni genetiche) il recettore che hiv usa per attaccarsi alle cellule ospite e infettarle. Quindi NO RECETTORE = NO INFEZIONE
E' ovviamente impensabile utilizzare questa tecnica su tutti i pazienti hiv e non solo per i costi, ma anche per questioni di compatibilità. Inoltre, per procedere al trapianto con nuove cellule, devi prima fare una radio/chemioterapia per uccidere il tuo sistema immunitario (resettarlo), altrimenti il virus resta, per poi sperare che le nuove cellule trapiantate "attecchiscano" e proliferino, ricostituendo il sistema immunitario (con tanto di rischio di morte).

Quando poi dici "Stante il fatto che la produzione "industriale" di cellule ematopoietiche iperimmuni all'hiv sarebbe semplice", in base a cosa lo dici? Io ti posso assicurare che:
1: le cellule umane non tumorali non crescono facilmente fuori dal corpo umano
2: fare un knockout (cioè eliminare) del gene CCR5 non è una cosa immediata, nè economica, nè lo sono i passaggi successivi di controllo

In sostanza quindi, ad oggi è più fattibile cercare un anticorpo particolarmente "avido" contro HIV, ed amplificarlo in vitro mediante l'utilizzo di cellule B immortalizzate con cellule di linfoma piuttosto che fare trapianti di midollo dal relativamente scarso successo ed elevati rischi.
Sto dando per scontato che tu abbia letto la discussione dall'inizio...

allora Non ho capito cosa hanno trapiantato nel midollo di quel tizio!
sai dirmelo per favore?
grazie



skydrake
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da skydrake » lunedì 29 novembre 2021, 22:55

Skorpio ha scritto:
lunedì 29 novembre 2021, 21:42

Sto dando per scontato che tu abbia letto la discussione dall'inizio...

allora Non ho capito cosa hanno trapiantato nel midollo di quel tizio!
sai dirmelo per favore?
grazie
Sei tu l'autore di questo altro messaggio?
Skorpio ha scritto:
domenica 28 novembre 2021, 11:39
Dopo aver letto quest interrogazione parlamentare di aprile 019
https://www.europarl.europa.eu/doceo/do ... 94_IT.html

mi sono documentato sia sul Paziente di londra
(https://en.wikipedia.org/wiki/Adam_Castillejo)
Perché è scritto li.
Precisamente:
His body became resistant to HIV infection after receiving a bone marrow transplant to treat Hodgkin's lymphoma. The donor carried the CCR5-Δ32 mutation which gives resistance from HIV infection

Cioè ha ricevuto il midollo di un altra persona che conteneva una mutazione genetica. Le cellule emopoietiche che ha ricevuto non contenevano il recettore che usa l'HIV per entrare dentro le cellule (o meglio, ne contenevano una forma alterata, abbastanza mutata da non poter essere sfruttata dall'HIV).



Blast
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Re: Metodo eradicazione?

Messaggio da Blast » martedì 30 novembre 2021, 17:47

Te l'ho scritto, gli hanno trapiantato cellule difettive per il corecettore CCR5, non cellule "iperimmuni". Se tu togli dalle cellule degli esseri umani il recettore ACE2, gli esseri umani diventano immuni a Sars-Cov2. Il problema è che ACE2 serve anche ad altro


CIAO GIOIE

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