Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Questo forum si occupa di HIV che, come tutti sanno, tolta una piccolissima e statisticamente insignificante percentuale di casi, si trasmette solo in due modi: lo scambio di siringhe e i rapporti sessuali.
Chi tra i frequentatori di questo forum se l’è beccato sa bene come è gli accaduto e, quindi, essendo persona saggia, non giudica il prossimo.
Eppure, ogni tanto, sembrerebbe che ci ergiamo a giudici, pronti a condannare chi arriva qui spaventato.
Non è così.
È che, pur non avendo nessuna intenzione di giudicare le condotte passate (così simili a quelle che ci hanno portati in questa condizione), vediamo quelle presenti e da quelle siamo solitamente oltraggiati.
Personalmente, attivando uno per uno i nuovi utenti, faccio una pesante raccolta di negatività, che mi spinge a frequentare il meno possibile questa sezione.
Leggo i nick di chi si iscrive e inizio a “farmi i film”, poi passo alla moderazione del primo intervento, lo leggo sommariamente e vedo che la sceneggiatura è talvolta peggio dei film che m’ero fatto io.
Con tutta la solidarietà umana verso chi arriva qui col timore di avere incontrato l’HIV, chi ce l’ha già ha qualche ragione per sentirsi urtato/a quando legge certe trame, più o meno tutte uguali.
Il plot è sempre lo stesso: una persona “innocente” che, in un momento di obnubilamento, cade nel peccato senza averne colpa e ora s’è pentita per sé e per il mondo di qualcosa di cui comunque non ha responsabilità, sperando che una simile sciagura non colpisca proprio lei/lui, così buona/o e pura/o (manca solo la musica di Giuseppe Verdi e poi il melodramma è completo).
E qui “casca l’asino”: quello che per taluni potrebbe sembrare solo un florilegio di sciocchezze dettate della paura, alle sensibilità più accorte, o agli animi più esacerbati, appare come un florilegio di insulti.
Al di là delle cortesie formali rivela un approccio moralisteggiante alla malattia intesa come punizione per i peccati, da cui quindi andare esenti essendo d’animo puro, a differenza di quelli che ne sono portatori, che evidentemente vivevano nel peccato e “meritavano” tale punizione.
Forse mi sbaglio, ma leggendo certe cose ne traggo questo messaggio, un messaggio di autentico egoismo, che mette il “me” al centro di tutto.
L’epitome di questo è il recente scambio con un nuovo user di cui a me erano balzate agli occhi le preghiere assortite, più che sufficienti per avvertire una profonda allergia… mentre altri meno superficiali hanno letto integralmente il post rinvenendovi un passaggio così carico di disprezzo verso una povera prostituta che, se lo avessi notato, mi avrebbe spinto a cancellare immediatamente il messaggio e lo user.
Ora, la sezione “Ho contratto l’HIV?” continuerà a funzionare come ha sempre funzionato, accogliendo, spiegando, rassicurando, e chi risponde continuerà a far finta di non accorgersi di questi strani sottesi morali… ma si sappia che in questi casi non sarò io a censurare una risposta per le rime, perché il più delle volte è quella risposta che avrei dato io per primo…
Chi tra i frequentatori di questo forum se l’è beccato sa bene come è gli accaduto e, quindi, essendo persona saggia, non giudica il prossimo.
Eppure, ogni tanto, sembrerebbe che ci ergiamo a giudici, pronti a condannare chi arriva qui spaventato.
Non è così.
È che, pur non avendo nessuna intenzione di giudicare le condotte passate (così simili a quelle che ci hanno portati in questa condizione), vediamo quelle presenti e da quelle siamo solitamente oltraggiati.
Personalmente, attivando uno per uno i nuovi utenti, faccio una pesante raccolta di negatività, che mi spinge a frequentare il meno possibile questa sezione.
Leggo i nick di chi si iscrive e inizio a “farmi i film”, poi passo alla moderazione del primo intervento, lo leggo sommariamente e vedo che la sceneggiatura è talvolta peggio dei film che m’ero fatto io.
Con tutta la solidarietà umana verso chi arriva qui col timore di avere incontrato l’HIV, chi ce l’ha già ha qualche ragione per sentirsi urtato/a quando legge certe trame, più o meno tutte uguali.
Il plot è sempre lo stesso: una persona “innocente” che, in un momento di obnubilamento, cade nel peccato senza averne colpa e ora s’è pentita per sé e per il mondo di qualcosa di cui comunque non ha responsabilità, sperando che una simile sciagura non colpisca proprio lei/lui, così buona/o e pura/o (manca solo la musica di Giuseppe Verdi e poi il melodramma è completo).
E qui “casca l’asino”: quello che per taluni potrebbe sembrare solo un florilegio di sciocchezze dettate della paura, alle sensibilità più accorte, o agli animi più esacerbati, appare come un florilegio di insulti.
Al di là delle cortesie formali rivela un approccio moralisteggiante alla malattia intesa come punizione per i peccati, da cui quindi andare esenti essendo d’animo puro, a differenza di quelli che ne sono portatori, che evidentemente vivevano nel peccato e “meritavano” tale punizione.
Forse mi sbaglio, ma leggendo certe cose ne traggo questo messaggio, un messaggio di autentico egoismo, che mette il “me” al centro di tutto.
L’epitome di questo è il recente scambio con un nuovo user di cui a me erano balzate agli occhi le preghiere assortite, più che sufficienti per avvertire una profonda allergia… mentre altri meno superficiali hanno letto integralmente il post rinvenendovi un passaggio così carico di disprezzo verso una povera prostituta che, se lo avessi notato, mi avrebbe spinto a cancellare immediatamente il messaggio e lo user.
Ora, la sezione “Ho contratto l’HIV?” continuerà a funzionare come ha sempre funzionato, accogliendo, spiegando, rassicurando, e chi risponde continuerà a far finta di non accorgersi di questi strani sottesi morali… ma si sappia che in questi casi non sarò io a censurare una risposta per le rime, perché il più delle volte è quella risposta che avrei dato io per primo…
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Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Non avrei saputo esprimermi in maniera migliore.
Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Ciao a tutti...
Sono a conoscenza che sono l'ultima persona a poter parlare ma voglio provare a dire la mia in tutta umilta'.
Secondo il mio parere il problema di questa brutta tendenza e'che in italia tutto quello che puo derivare dal sesso e paragonabile ad un peccato o simil cosa.
L'educazione sessuale viene vista con il malocchio e dopo con il passare del tempo si commettono degli errori di calcolo. E quale e la conseguenza?
La conseguenza e la disperazione di avere perso la tua vita per una stupidaggine, per una semplice scopata o per una siringa ti giochi tutto e inizi ad appellarti al terreno ed ultra terreno per cercare di capire il problema e risolverlo.
Inizi a chiedere consigli alla cavolo in giro, passi la notte sul computer ad analizzare I sintomi per vedere se sono gli stessi, inizi a tastarti come un <edit automatico> per trovare un linfonodo, guardi le statistiche e cerchi un sollievo.
E come lo scalino successivo di una scala a chiocciola delle piu anguste scrivi il tuo pensiero a chi secondo te conosce il problema perché forse lui o lei il problema ce l'hanno....
Concludo con usare delle parole abbastanza stupide, prese quasi da un film, e cioe che la conoscenza comporta la
responsabilita della spiegazione.
Cercate di pazientare perché la paura porta le persone ad attaccarsi a tutto
Sono a conoscenza che sono l'ultima persona a poter parlare ma voglio provare a dire la mia in tutta umilta'.
Secondo il mio parere il problema di questa brutta tendenza e'che in italia tutto quello che puo derivare dal sesso e paragonabile ad un peccato o simil cosa.
L'educazione sessuale viene vista con il malocchio e dopo con il passare del tempo si commettono degli errori di calcolo. E quale e la conseguenza?
La conseguenza e la disperazione di avere perso la tua vita per una stupidaggine, per una semplice scopata o per una siringa ti giochi tutto e inizi ad appellarti al terreno ed ultra terreno per cercare di capire il problema e risolverlo.
Inizi a chiedere consigli alla cavolo in giro, passi la notte sul computer ad analizzare I sintomi per vedere se sono gli stessi, inizi a tastarti come un <edit automatico> per trovare un linfonodo, guardi le statistiche e cerchi un sollievo.
E come lo scalino successivo di una scala a chiocciola delle piu anguste scrivi il tuo pensiero a chi secondo te conosce il problema perché forse lui o lei il problema ce l'hanno....
Concludo con usare delle parole abbastanza stupide, prese quasi da un film, e cioe che la conoscenza comporta la
responsabilita della spiegazione.
Cercate di pazientare perché la paura porta le persone ad attaccarsi a tutto
Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Ciao "ergo".ergo ha scritto:Ciao a tutti...
Sono a conoscenza che sono l'ultima persona a poter parlare ma voglio provare a dire la mia in tutta umilta'.
Secondo il mio parere il problema di questa brutta tendenza e'che in italia tutto quello che puo derivare dal sesso e paragonabile ad un peccato o simil cosa.
L'educazione sessuale viene vista con il malocchio e dopo con il passare del tempo si commettono degli errori di calcolo. E quale e la conseguenza?
La conseguenza e la disperazione di avere perso la tua vita per una stupidaggine, per una semplice scopata o per una siringa ti giochi tutto e inizi ad appellarti al terreno ed ultra terreno per cercare di capire il problema e risolverlo.
Inizi a chiedere consigli alla cavolo in giro, passi la notte sul computer ad analizzare I sintomi per vedere se sono gli stessi, inizi a tastarti come un <edit automatico> per trovare un linfonodo, guardi le statistiche e cerchi un sollievo.
E come lo scalino successivo di una scala a chiocciola delle piu anguste scrivi il tuo pensiero a chi secondo te conosce il problema perché forse lui o lei il problema ce l'hanno....
Concludo con usare delle parole abbastanza stupide, prese quasi da un film, e cioe che la conoscenza comporta la
responsabilita della spiegazione.
Cercate di pazientare perché la paura porta le persone ad attaccarsi a tutto
Dici cose condivisibili, perfino nobili - per certi aspetti.
Prova però a fare un esperimento mentale e a metterti dall'altra parte, la parte di quelli che rispondono perché "la conoscenza comporta la responsabilità della spiegazione".
Siamo o persone sieropositive, oppure persone che l'HIV ce l'hanno così vicino nelle loro vite da non poter girare la testa dall'altra parte e regolarmente dobbiamo morderci la lingua e legarci le mani per non reagire davanti ad utenti che
- o non hanno rischiato un bel niente e non ascoltano le rassicurazioni, obbligandoti - spesso in modo molto insistente - a ripetere le stesse cose più e più volte;
- o pensano di aver rischiato qualcosa solo perché il/la partner era nero-giallo-straniero-trans-puzzolente, quindi deve automaticamente essere infetto-sporco-pericoloso - cioè soltanto perché superficialmente appare un po' diverso da loro (qui si insinua il giudizio morale di cui parlava Uffa, per cui di riflesso TU sei quello infetto-sporco-pericoloso);
- o sono in preda ad un'isterica disperazione e arrivano a minacciare il suicidio se risulteranno avere la stessa infezione con la quale tu o i tuoi cari state cercando di barcamenarvi e nonostante la quale cercate di vivere una vita decente;
- o pretendono di strapparti a tutti i costi una diagnosi - sovente su malattie immaginarie, talvolta sulla base di analisi che tu puoi anche leggere in modo corretto, ma resta il fatto che una diagnosi non la potresti fare online neppure se fossi un medico;
- o addirittura tutto questo insieme, in genere aggravato da una sconfinata maleducazione e da un'assoluta mancanza di rispetto per te che rispondi.
E ora chiediti: dove fisso il limite? Fino a dove si deve/può estendere la responsabilità di fornire delle informazioni corrette? Che cosa devo davvero a questo villano, che manco legge quello che gli scrivo e continua come un disco rotto a fare variazioni sulla stessa domanda?
Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Ciao Dora.
non c'è nulla che posso dire. Hai perfettamente ragione, la maleducazione non merita risposta.
voglio soltanto sperare che quello che vi spinge ad aiutare...anzi...aiutarci a conoscere di piu' su questa malattia non vi venga mai meno.
Sorvolate sul palesarsi della disperazione...ovviamente quando e accompagnata da raziocinio.
sai ogni persona impara nella vita a cavarsela, chi si addestra ogni giorno, chi studia, chi inventa strategie e molto altro per combattere un nemico o scavalcare un ostacolo.
la cosa piu brutta in tutto questo e che I virus (questo virus) non lo puoi combattere. Io penso sia questo che porta alla disperazione.
non c'è nulla che posso dire. Hai perfettamente ragione, la maleducazione non merita risposta.
voglio soltanto sperare che quello che vi spinge ad aiutare...anzi...aiutarci a conoscere di piu' su questa malattia non vi venga mai meno.
Sorvolate sul palesarsi della disperazione...ovviamente quando e accompagnata da raziocinio.
sai ogni persona impara nella vita a cavarsela, chi si addestra ogni giorno, chi studia, chi inventa strategie e molto altro per combattere un nemico o scavalcare un ostacolo.
la cosa piu brutta in tutto questo e che I virus (questo virus) non lo puoi combattere. Io penso sia questo che porta alla disperazione.
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Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
A noi non spinge nulla ad aiutarvi, per lo meno a me!, perché la maleducazione e l'arroganza con cui vi ponete è a dir poco rivoltante!ergo ha scritto: voglio soltanto sperare che quello che vi spinge ad aiutare...anzi...aiutarci a conoscere di piu' su questa malattia non vi venga mai meno.
Sirte così prevenuti che già in partenza considerate i S+ degli appestati o nella migliore delle ipotesi uno che se l'è andato a cercare.
Fate e tesoro di quello Uffa e Dora hanno scritto in questo 3D
Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Hai ragione: l'idea di essere impotenti porta alla disperazione.ergo ha scritto:la cosa piu brutta in tutto questo e che I virus (questo virus) non lo puoi combattere. Io penso sia questo che porta alla disperazione.
Ma non è affatto vero che questo virus non lo si può combattere - anzi, lo si deve combattere.
Lo si può combattere sul fronte farmacologico, con una trentina abbondante di farmaci che, combinati insieme in gruppetti di 2 o 3 o 4, permettono di tenerne la replicazione sotto controllo, a dei livelli così bassi che il virus non è in grado di fare all'organismo i danni che fa invece quando può replicarsi incontrollato. Questo, fra l'altro, rende chi ce l'ha molto, molto meno infettivo.
Lo si può combattere sul fronte psicologico, accettando la realtà, tenendo sotto controllo la paura e cercando di costruirsi una vita piena di interessi e di soddisfazioni nonostante l'avere questa infezione imponga controlli a scadenza costante e l'assunzione di medicine.
E lo si può combattere sul piano sociale, contrastando per esempio l'ignoranza che circonda questa infezione, che è fonte così importante delle discriminazioni subite dalle persone con HIV; oppure premendo perché le ricerche siano meglio mirate e meglio finanziate, così da arrivare al più presto alla fine di questa pandemia; o magari anche rispondendo in questa sezione del forum, perché le persone che temono di essere entrate in contatto con il virus, una volta tranquillizzate dal loro test negativo, non dimentichino quello che hanno imparato sulla trasmissione e l'infezione e lo diffondano ad altri.
Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Grazie Dora, non si poteva dire meglio
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Re: Dei contagi, dei sensi di colpa e cose del genere.
Non credo che il dottore ti abbia indicato di fare il moderatore,se è un ruolo che ricoprì per far in modo che minchionazzi obnubilati possano prendersi un valanga di simpatici titoli,puoi evitare.dissento quando dici che non giudichi,l'hai fatto nel tuo stesso intervento..io vorrei dirvi una cosa:a me sembra che vi isolate,mi sembra che facciate dell'HIV il tesserino del vostro club esclusivo,siete incazzati d'averlo,lo percepisco ma magari sbaglio..io quella che ho visto qua la reputo insofferenza..poi,io sono uno scemo...molto probabilmente sbaglio.