Progressi nella lotta contro l'epatite C

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uffa2
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Re: pazienti costretti a interrompere la terapia mancanza f

Messaggio da uffa2 » giovedì 21 novembre 2013, 10:13

skydrake ha scritto:«Ci risulta» – osserva Gardini - «che AIFA, l’Agenzia italiana del Farmaco, abbia stanziato oltre cento milioni di Euro per la cura dell’epatite virale C con i nuovi farmaci inibitori della proteasi, e che di questi meno della metà siano stati effettivamente utilizzati. Dove sono finite queste risorse?»
1. potrebbero averli stanziati e non messi a disposizione delle strutture, così poi da poterli riassorbire a bilancio "perché tanto non li chiede nessuno"
2. potrebbero essere davvero intenzionati a spenderli, ma la nostra efficientissima pubblica amministrazione locale essere in ritardo nelle richieste
3. potrebbero essere stanziati e distribuiti... e spesi per altro.
:twisted:


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skydrake
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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » sabato 23 novembre 2013, 7:24

Tarek ha scritto:Mah io sarò di coccio caro Sky ma ho capito che il boceprevir è un coadiuvante con ribavirina e interferone, sbaglio? Siccome sono in cura coi vecchi farmaci che già mi stancano, attenzione solo stancare, se prima facevo 50 vasche ora ne devo fare solo 30, ma se è come ho capito e perciò aggiungere anche il boceprevir (qual è la posologia? 3/4/10.., nel mio caso, scendo a sole 10 vasche o una sola vasca da bagno, no neh perché già con la ART + 4 Ribavirina al dì e l'interferone settimanale ...ma poi c'é questo boceprevir negli infettivi o è ancora leggenda metropolitana perché, se ben ricordo ma non sono sicuro perché la mia mente ultimamente vacilla, lo scorso Maggio, ho chiesto lì in Italia e mi devono aver risposto con un NI
Il Boceprevir e il Telaprevir, sono farmaci già superati. Appena usciti, non reggono il confronto con nessuna delle combinazioni citate qui sopra (ad azione diretta). Pur migliorando decisamente le probabilità del raggiungimento della risposta virologica contro l'HCV se usati come coaudiovanti della temibile terapia interferone+ribavirina (ad azione indiretta), sono frequentemente forieri di effetti avversi (cioè sono spesso tossici), a volte con pesanti interazioni con altri farmaci (meno il telaprevir) a tal punto che la percentuale dei pazienti che interrompe la terapia causa effetti avversi é molto elevata.

Se fosse possibile direi di aspettare un anno o due per uno dei farmaci qui sopra.
Tranne per chi è fortemente cirrotico non ha senso farsi del male gratuitamente con l'interferone.
Molti di queste combinazioni di farmaci ad azione diretta sembrano efficaci anche senza interferone (la ribavirina ci vuole comunque). Se usati con interferone, sono necessari dei tempi molto ridotti, tipo 8-12 settumane.
Purtroppo tu hai già iniziato la terapia interferone+ribavirina e adesso devi rimediare al più presto altri farmaci coaudiovanti ad azione diretta. Anche il boceprevir e il telaprevir, per quanto ricchi di effetti avversi, sono sempre meglio che interferone+ribavirina da soli (ma, a meno che tu abbia forti insufficienze epatiche, qual'è il pazzo che te li ha prescritti? Nel giro di massimo due anni cambierà tutto)



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Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da stealthy » sabato 23 novembre 2013, 8:15

skydrake ha scritto:
Tarek ha scritto:Mah io sarò di coccio caro Sky ma ho capito che il boceprevir è un coadiuvante con ribavirina e interferone, sbaglio? Siccome sono in cura coi vecchi farmaci che già mi stancano, attenzione solo stancare, se prima facevo 50 vasche ora ne devo fare solo 30, ma se è come ho capito e perciò aggiungere anche il boceprevir (qual è la posologia? 3/4/10.., nel mio caso, scendo a sole 10 vasche o una sola vasca da bagno, no neh perché già con la ART + 4 Ribavirina al dì e l'interferone settimanale ...ma poi c'é questo boceprevir negli infettivi o è ancora leggenda metropolitana perché, se ben ricordo ma non sono sicuro perché la mia mente ultimamente vacilla, lo scorso Maggio, ho chiesto lì in Italia e mi devono aver risposto con un NI
Il Boceprevir e il Telaprevir, sono farmaci già superati. Appena usciti, non reggono il confronto con nessuna delle combinazioni citate qui sopra (ad azione diretta). Pur migliorando decisamente le probabilità del raggiungimento della risposta virologica contro l'HCV se usati come coaudiovanti della temibile terapia interferone+ribavirina (ad azione indiretta), sono frequentemente forieri di effetti avversi (cioè sono spesso tossici), a volte con pesanti interazioni con altri farmaci (meno il telaprevir) a tal punto che la percentuale dei pazienti che interrompe la terapia causa effetti avversi é molto elevata.

Se fosse possibile direi di aspettare un anno o due per uno dei farmaci qui sopra.
Tranne per chi è fortemente cirrotico non ha senso farsi del male gratuitamente con l'interferone.
Molti di queste combinazioni di farmaci ad azione diretta sembrano efficaci anche senza interferone (la ribavirina ci vuole comunque). Se usati con interferone, sono necessari dei tempi molto ridotti, tipo 8-12 settumane.
Purtroppo tu hai già iniziato la terapia interferone+ribavirina e adesso devi rimediare al più presto altri farmaci coaudiovanti ad azione diretta. Anche il boceprevir e il telaprevir, per quanto ricchi di effetti avversi, sono sempre meglio che interferone+ribavirina da soli (ma, a meno che tu abbia forti insufficienze epatiche, qual'è il pazzo che te li ha prescritti? Nel giro di massimo due anni cambierà tutto)
Probabilmente i medici hanno ritenuto giusto fargli fare quel tipo di terapia e magari quei nuovi farmaci non vanno bene per il suo genotipo.
Quindi non deve rimediare nulla perché nessuno di noi sa o conosce la salute di Tarek.
Questa la scheda del Boceprevir
http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/doc ... 109786.pdf
*******************
Tarek come stai?



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » sabato 23 novembre 2013, 8:56

Il boceprevir, pur essendo inferiore ai nuovi farmaci in via di approvazione (sofobusvir, daclatasvir, faldaprevir, simeprevir, asunaprevir ecc.) permette di elevare la probabilità di ottenere una risposta virologica sostenuta al 67-75% col genotipo 1, il più aggressivo, a fronte della semplice combinazione di interferone-ribavirina (40-44%). .

Mi pare che in Italia il boceprevir non sia stato ancora autorizzato per i genotipi 2, 3 e 4.

Per i genotipi 2 e 3 di gran lunga migliore é il sofobusvir, già approvato dall'FDA. Non é nemmeno necessario combinarlo con l'interferone:
http://www.reuters.com/article/2013/10/ ... I420131025
Per i genotipi 1 e 4 invece va combinato con interferone.

Tranne in caso di estrema urgenza, si trattava di aspettare giusto un anno o poco più per averlo anche in Italia.



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » sabato 23 novembre 2013, 9:34

Nel caso invece di genotipo 1, 4 o 5, entro la prossima estate la FDA dovrebbe approvare il simeprevir (che sta per essere approvato ora in combinazione con l'interferone) anche SENZA interferone.
Assieme al sofosbuvir (e ribavirina) fornisce risultati migliori del boceprevir (+interferone + ribavirina):

http://blogs.jwatch.org/hiv-id-observat ... 013/06/11/

La fine del 2013 nonché l'anno 2014 saranno ricordati per l'inizio delle terapie interferon-free.
Invece il 2015 sarà l'anno delle terapie a durata ridotta (8-12 settimane) e a tassi di risposta virologica sostenuta superiore al 95% (vedi i candidati farmaci nella pagina di discussione precedente a questa).

Certo, non conosco la situazione di Flavio, se la sua cirrosi/insufficienza epatica fosse ad uno stadio troppo avanzato, sarà costretto a curarsi con i farmaci disponibili ora, interferone compreso.
Ultima modifica di skydrake il sabato 23 novembre 2013, 16:49, modificato 1 volta in totale.



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da uffa2 » sabato 23 novembre 2013, 12:13

skydrake ha scritto:Certo, non conosco la situazione di Flavio, se la sua cirrosi/insufficienza epatica fosse ad uno stadio troppo avanzato, sarà costretto a curarsi con i farmaci disponibili ora, interferone compreso.
pure io non credo che la decisione terapeutica sia stata superficiale; ci sono le condizioni del paziente, i tempi previsti per l'arrivo del farmaco nel Paese e le politiche di spesa del SSN: in Italia la terapia con interferone non è regalata (6 mesi costano tra in 13 e i 16mila euro), ma non è escluso che sotto altre legislazioni (Tarek non abita in Italia) sia già stato genericato, e quindi i medici abbiano previsto che che anche un domani, salve le inevitabilità da precedenti fallimenti e cose del genere, i nuovi farmaci potrebbero non essere stati così facilmente disponibili...


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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » sabato 23 novembre 2013, 15:35

uffa2 ha scritto:...e le politiche di spesa del SSN: in Italia la terapia con interferone non è regalata (6 mesi costano tra in 13 e i 16mila euro)
Sempre meglio dei forse 80.000 $ per un ciclo di terapia del sofosbuvir:
http://m.timesofindia.com/business/indi ... 270305.cms

Cifra che aumenta significativamente per i genotipi 1, 4 e 5 qualora si voglia combinarlo col simeprevir per evitare l'interferone:
http://www.aidsmap.com/Simeprevir-sofos ... e/2787623/
Probabilmente il simeprevir sarà soggetto alla stessa politica dei prezzi del sofosbuvir ed a avere quindi lo stesso costo, rendendo economicamente inaffrontabile la terapia combinata:
http://m.msnewsnow.com/#!/newsDetail/24032340

Se il prezzo finale della terapia combinata (sofosbuvir+simeprevir+ribavirina) sarà la somma dei prezzi dei singoli farmaci che si stanno paventando adesso su internet, a confronto la terapia tradizionale interferone+ribavirina costerà fino a10 volte in meno. Per forza quest'ultima é vista con indulgenza dalle politiche di spesa del SSN, come hai accennato.



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L'FDA approva il Simeprevir

Messaggio da skydrake » sabato 23 novembre 2013, 16:39

L'FDA approva il Simeprevir

L'FDA ha dato poche ore fa il suo via libera per il nuovo antivirale simeprevir (TMC435), un farmaco sperimentale che agisce inibendo la proteasi NS3/4A dell'HCV.

Sviluppato da Johnson & Johnson , il farmaco verrà messo in commercio con il marchio Olysio.

Il parere positivo si riferisce all’impiego in pazienti con Hcv di genotipo 1 in pazienti adulti con malattia epatica compensata che siano naive al trattamento o che abbiano fallito una precedente terapia con interferone, con o senza la ribavivirina.

Simeprevir è un inibitore della proteasi NS3/4A di nuova generazione; si somministra con il regime di una capsula al giorno insieme all’interferone pegilato e alla ribavirina per il trattamento dell’epatite cronica C, genotipo 1, a pazienti adulti con epatopatia compensata (inclusa la cirrosi) con o senza co-infezione da HIV-1, mai sottoposti a trattamento o nei quali la terapia precedente con interferone è fallita. Il genotipo 1 è la forma più prevalente del virus dell’epatite C (HCV) nel mondo.

Gli studi hanno dimostrato risultati positivi sulla risposta virologica sostenuta (SVR) nella maggior parte dei casi: Tuttavia, una sottopopolazione di pazienti HCV - quelli con genotipo 1a e un polimorfismo Q80K - hanno risposto in modo simile ai controlli negli studi su pazienti naive o in recidiva.

La domanda alle autorità per autorizzare simeprevir è sostenuta dai dati preliminari di efficacia di tre studi di Fase III su pazienti affetti da epatite C con genotipo 1: QUEST-1 e QUEST-2, su pazienti mai esposti al trattamento, e PROMISE su pazienti in ricaduta dopo terapia con interferone. I dati di uno studio di Fase II e di uno studio di Fase III attualmente in corso sostengono l’uso del farmaco in pazienti colpiti da virus con genotipo 4.

Ulteriori studi di fase II sono in corso in regimi interferon free per i quali però la richiesta di registrazione arriverà successivamente. Con o senza ribavirina, il farmaco è in studio nelle seguenti combinazioni: con l’inibitore non nucleosidico sviluppato da Janssen (TMC647055) associato a ritonavir in pazienti naïve alla terapia di genotipo 1a e 1b; associato a sofosbuvir (GS-7977) in pazienti naïve e in null-responder di genotipo 1; associato al daclatasvir (BMS-790052) in pazienti naive e null responder di genotipo 1.

Fonte:
http://www.pharmastar.it/index.html?cat=4&id=13048:



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L'FDA approva il Sofosbuvir

Messaggio da skydrake » sabato 7 dicembre 2013, 8:44

L'FDA approva il Sofosbuvir

La Food and Drug Administration ha approvato l'atteso Sofosbuvir (Sovaldi) della Gilead, un inibitore nucleosidico analogo della polimerasi nella formulazione di una compressa a somministrazione giornaliera. L'approvazione comprende non solo gli affetti da HCV naïve, ma anche gli HIV-coinfetti e chi è in attesa di un trapianto di fegato.

Per i genotipi HCV di tipo 2 e 3 non è necessaria la coso amministrazione di interferone, invece necessaria con i genotipi 1 e 4. In aggiunta è prevista la di somministrazione di ribavirina con qualunque genotipo. Per i genotipi 1, 2 e 4 è raccomandata una terapia per 12 settimane, 24 settimane per il genotipo 3. Tempi doppi per chi è in attesa di trapianto.

La FDA ha approvato il Sofia vivi e in base ai risultati delle sperimentazioni , FISSION, POSITRON e FUSION che hanno ottenuto una risposta citologica sostenuta tra il 50% e il 90%.

Il costo indicativo di un mese di terapia con Sofosbuvir dovrebbe aggirarsi attorno ai $ 28.000 a fronte dei pocopiù $ 22.000 del Simeprevir (Olysio).


Articolo completo:
http://www.poz.com/rssredir/articles/So ... 4907.shtml



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Re: Progressi nella lotta contro l'epatite C

Messaggio da skydrake » domenica 8 dicembre 2013, 11:36

Mentre in Italia l'approvazione del Sovaldi (Sofosbuvir) ha sollevato speranze ma anche indignazione causa i costi (più di € 80.000 euro per ciclo di cura a paziente, considerato poi che in Italia vi sono 2 milioni di affetti, quindi con un esborso teorico di 160 MILIARDI DI EURO):
http://www.repubblica.it/salute/2013/12 ... ef=HRER2-1

In India sono iniziate le battaglie legali della Gilead per impedire la commercializzazione del Sovaldi (Sofosbuvir) in versione generica, al modico costo di $62-$134 per un ciclo di cura:
http://www.dddmag.com/news/2013/11/gile ... ance-india

Considerato che nemmeno lo stato italiano è in grado di assicurare questa terapia a tutti pazienti italiani (figuriamoci l'India), c'è da scommettere che le autorità indiane faranno di tutto per permettere la commercializzazione delle versioni generiche senza pagare l'astronomico obolo alla Gilead.

Mi sa che l'anno prossimo andrò in India....



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