Lambertenghi: le staminali fra scienza e diritto (STAMINA!)
Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
In caso qualcuno se lo fosse perso, è ora postato nel sito dell'Università di Milano il video del congresso organizzato da CICAP e Università su "IL VALORE DEI FATTI".
Dura qualche ora, ma sono ore spese bene.
Remuzzi, in particolare, parla delle questioni che discutiamo qui.
(cliccare sull'immagine)
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
Concluse le indagini del procuratore Guariniello su Stamina. Decine di indagati, fra cui - oltre a Vannoni e Andolina - diversi medici e biologi degli Spedali Civili di Brescia.
I medici che, davanti alle telecamere delle Iene sostenevano di aver riscontrato nei miglioramenti nei bambini trattati con il metodo Stamina, davanti alla magistratura si sono rimangiati tutto e hanno ammesso di non essere in grado di valutare i cambiamenti e di "essere stati coinvolti dalla mediaticità dell'evento". Che individui sciocchi e vanesi.
L'atto di chiusura dell'indagine può essere letto su Repubblica: http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... ref=HREA-1. Le dichiarazioni dei tre medici aspiranti star sono a p. 19.
L'articolo su Repubblica: Stamina, inchiesta chiusa per Vannoni e altri 19. Minacce ai genitori di una bimba: "Non avremo pietà di voi"
I medici che, davanti alle telecamere delle Iene sostenevano di aver riscontrato nei miglioramenti nei bambini trattati con il metodo Stamina, davanti alla magistratura si sono rimangiati tutto e hanno ammesso di non essere in grado di valutare i cambiamenti e di "essere stati coinvolti dalla mediaticità dell'evento". Che individui sciocchi e vanesi.
L'atto di chiusura dell'indagine può essere letto su Repubblica: http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... ref=HREA-1. Le dichiarazioni dei tre medici aspiranti star sono a p. 19.
L'articolo su Repubblica: Stamina, inchiesta chiusa per Vannoni e altri 19. Minacce ai genitori di una bimba: "Non avremo pietà di voi"
Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
Comunque possa finire, una storia di infinita tristezza...
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
Vannoni presenta la sua lista per il parlamento europeo.
Gli altri candidati sono pazienti in cura col suo metodo.
http://www.ansa.it/lombardia/notizie/20 ... 21130.html
http://video.repubblica.it/dossier/elez ... ref=HRBV-1
Gli altri candidati sono pazienti in cura col suo metodo.
http://www.ansa.it/lombardia/notizie/20 ... 21130.html
http://video.repubblica.it/dossier/elez ... ref=HRBV-1
Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
"L'obiettivo rompere l'orrido silenzio che è calato su Stamina in questi mesi. Il silenzio uccide, soprattutto i malati. La mia campagna elettorale servirà a far riparlare delle infusioni e dei diritti dei malati ... Non mi interessa essere eletto, ma parlare di libertà di cura e di diritto alle terapie compassionevoli .Mi aspetto che la gente, che già si è dimostrata vicina in questi anni, sia sensibile a questa battaglia per il diritto alla libertà di cura. La salute è la questione più importante, sta a cuore a tutti".
In poche parole: che ci creda o no siamo alla "sindrome di Jonestown".
Fortuna che il reverendo Jones de noaltri -al secolo Davide Vannoni da Torino- è a detta del PM Guariniello "solo" un truffatore, e non un maniaco paranoide e non ci saranno quindi 911 morti "per difendersi dall'invasione del Male".
Fortuna anche che la lista in questione non farà neppure un eletto.
In poche parole: che ci creda o no siamo alla "sindrome di Jonestown".
Fortuna che il reverendo Jones de noaltri -al secolo Davide Vannoni da Torino- è a detta del PM Guariniello "solo" un truffatore, e non un maniaco paranoide e non ci saranno quindi 911 morti "per difendersi dall'invasione del Male".
Fortuna anche che la lista in questione non farà neppure un eletto.
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
Non ci metterei la mano sul fuoco, visto tutti i simpatizzanti che ha. La maggior parte si é defilata ultimamente, ma ancora ne rimangono. Probabilmente non verrà comunque eletto, ma causa il drenaggio di voti operato dal Movimento 5 Stelle, al momento dato col 21,2% dei voti (secondo partito italiano!).uffa2 ha scritto: Fortuna anche che la lista in questione non farà neppure un eletto.
Meglio la padella o la brace?
Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
io li metterei tutti nel forno a microonde...
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Re: Lambertenghi: le cellule staminali fra scienza e diritto
ELENA CATTANEO, GILBERTO CORBELLINI, MICHELE DE LUCA sul rischio che la disinformazione scientifica irresponsabilmente propagandata da «Le Iene» possa "indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure".
Iene e sanità: vergognose falsità trash
ELENA CATTANEO, GILBERTO CORBELLINI, MICHELE DE LUCA
Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro.
Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure.
L’ultima vergognosa puntata del programma non poteva non essere dedicata ai vaccini, mettendo perversamente insieme un disegno che può generare danni a diversi livelli della salute nazionale. In uno stesso servizio «Le Iene» hanno accostato la vicenda di un ragazzo con un danno encefalico causato da un vaccino (e per questo risarcito dal sistema sanitario) e la vicenda di un ragazzo autistico per il quale assumere come scontato un rapporto tra la sua patologia neurologica e una vaccinazione (trivalente). Quindi hanno fatto sia propaganda contro i vaccini, sia hanno - col solito subdolo metodo strisciante - generato il sospetto che esistano interessi di qualche genere per cui alcune persone danneggiate sono rimborsate e altre no. Prima di tutto va decisamente detto che gli effetti collaterali dei vaccini sono oggi rarissimi, che nessun vaccino causa o è correlato statisticamente con le possibili cause dell’autismo e che le istituzioni che presiedono la sanità pubblica italiana seguono le migliori procedure esistenti per garantire la sicurezza dell’uso dei vaccini. E questo, ovviamente non lo hanno detto. Così come non hanno detto quante malattie terribili sono state debellate grazie vaccini.
Infatti, adagiati su rendite personali ben più consistenti di quelli di insegnanti e ricercatori, non pochi pseudogiornalisti scientifici o «racconta-storie» in questo Paese possono pontificare senza sapere e capire alcunché di ciò di cui parlano. Così offendono la dignità di milioni di malati e cittadini e causano loro danni diffondendo pericolose «falsità-trash». In aggiunta, questi cosiddetti giornalisti, insultano – probabilmente perché ne disprezzano l’intelligenza e l’impegno – anche migliaia di giovani e meno giovani ricercatori italiani, dediti allo studio di gravissime malattie rare o non rare, come il cancro o la Sma («cui non fregherebbe nessuno studiare», sempre secondo le dichiarazioni di «Le Iene»), con stipendi da fame, senza alcun orizzonte personale, in laboratori che ricevono nessuna attenzione e pochissimi finanziamenti, ma che comunque producono straordinari risultati su malattie complesse e in grado di competere nel mondo. Senza dimenticare le centinaia di migliaia di studenti che a scuola e all’università lavorano con i loro insegnanti per apprendere come separare i fatti dalle opinioni, dalle preferenze soggettive e soprattutto dalle stupidaggini infondate. Imparano cioè a distinguere la scienza dalle credenze magico-superstiziose.
Vada per i ricercatori e per noi, che ci sappiamo difendere e riconosciamo al volo gli incompetenti e i ciarlatani, anche se compaiono in televisione e si ammantano dell’aurea di censori e moralizzatori. Si dovrebbe però, seriamente, intervenire sia con un codice etico condiviso dagli enti televisivi e d’informazione, sia mettendo sull’avviso i malati e i cittadini di non prender sul serio certi programmi televisivi o mezzi d’informazione attraverso specifiche avvertenze circa l’assenza di vaglio scientifico di quanto trasmesso. Così come si fa per i programmi con contenuti pericolosi o inadatti per un certo genere di pubblico, forse servirebbe un avvertimento del tipo: «Attenzione - in questo programma si parla a vanvera e anche pericolosamente, senza prova alcuna di ciò che si trasmette».
A parlare in tale direzione è anche l’articolo 661 del Codice Penale, sul reato di abuso di credulità popolare. Anche in ambito medico.
Elena Cattaneo,
Università degli Studi di Milano, senatrice a vita
Gilberto Corbellini,
Sapienza Università Roma
Michele De Luca,
Università di Modena e Reggio Emilia
Iene e sanità: vergognose falsità trash
ELENA CATTANEO, GILBERTO CORBELLINI, MICHELE DE LUCA
Siamo cittadini italiani di una generazione che ha epigeneticamente introiettato la tolleranza, ma non troviamo un argomento etico valido per giustificare coloro che gettano benzina sul fuoco della sofferenza causata da gravissime malattie, per generare conflitti tra malati, scienziati, medici e politici. In sostanza, tra scienza e società. Stiamo parlano degli autori e realizzatori del programma «Le Iene». Dopo aver «pubblicizzato e dato luce» all’imbroglio di Stamina, coinvolgendo pazienti con gravi patologie neurodegenerative, il programma di Davide Parenti si è lanciato nell’esplorazione di tutte le possibili operazioni di disinformazione ai danni dei malati che fossero mediaticamente appetibili. Occorre una buona dose di malvagità, malevolenza, narcisismo, assenza di vergogna, etc. per perseguire così insistentemente nell’opera di aggravare le sofferenze altrui. E’ per questo, anche, che non troviamo argomenti validi per evitare di sollevare un problema che Davide Parenti e i suoi hanno già provato a far passare, cosa che non è, come la richiesta di un bavaglio alla loro libertà di espressione. Infatti, vediamo cosa stanno facendo, ancora, costoro.
Con Stamina, fatti e informazioni rilevanti erano stati omessi o rappresentati in modo distorto, e di questo abbiamo già scritto lo scorso gennaio su questo quotidiano. La possibilità di spremere audience usando Stamina, dando una serie di giustificazioni arroganti e ulteriormente fuorvianti alle richieste di spiegazioni per aver fatto da megafono a un procedimento che è oggetto di un dibattimento processuale per una serie di gravi reati, si è chiusa. Ma «Le Iene» ha subito individuato utili «vittime» nei malati di cancro, decidendo di farsi portavoce in Italia delle infondate tesi di T. Colin Campbell degli effetti millantati «terapeutici» di una dieta alimentare esclusivamente vegetariana, spacciata per «cura» dei tumori. E’ stato un ulteriore pericolosissimo messaggio che può indurre malati ad abbandonare trattamenti scientificamente provati per inseguire delle mortali illusioni di pseudo-cure.
L’ultima vergognosa puntata del programma non poteva non essere dedicata ai vaccini, mettendo perversamente insieme un disegno che può generare danni a diversi livelli della salute nazionale. In uno stesso servizio «Le Iene» hanno accostato la vicenda di un ragazzo con un danno encefalico causato da un vaccino (e per questo risarcito dal sistema sanitario) e la vicenda di un ragazzo autistico per il quale assumere come scontato un rapporto tra la sua patologia neurologica e una vaccinazione (trivalente). Quindi hanno fatto sia propaganda contro i vaccini, sia hanno - col solito subdolo metodo strisciante - generato il sospetto che esistano interessi di qualche genere per cui alcune persone danneggiate sono rimborsate e altre no. Prima di tutto va decisamente detto che gli effetti collaterali dei vaccini sono oggi rarissimi, che nessun vaccino causa o è correlato statisticamente con le possibili cause dell’autismo e che le istituzioni che presiedono la sanità pubblica italiana seguono le migliori procedure esistenti per garantire la sicurezza dell’uso dei vaccini. E questo, ovviamente non lo hanno detto. Così come non hanno detto quante malattie terribili sono state debellate grazie vaccini.
Infatti, adagiati su rendite personali ben più consistenti di quelli di insegnanti e ricercatori, non pochi pseudogiornalisti scientifici o «racconta-storie» in questo Paese possono pontificare senza sapere e capire alcunché di ciò di cui parlano. Così offendono la dignità di milioni di malati e cittadini e causano loro danni diffondendo pericolose «falsità-trash». In aggiunta, questi cosiddetti giornalisti, insultano – probabilmente perché ne disprezzano l’intelligenza e l’impegno – anche migliaia di giovani e meno giovani ricercatori italiani, dediti allo studio di gravissime malattie rare o non rare, come il cancro o la Sma («cui non fregherebbe nessuno studiare», sempre secondo le dichiarazioni di «Le Iene»), con stipendi da fame, senza alcun orizzonte personale, in laboratori che ricevono nessuna attenzione e pochissimi finanziamenti, ma che comunque producono straordinari risultati su malattie complesse e in grado di competere nel mondo. Senza dimenticare le centinaia di migliaia di studenti che a scuola e all’università lavorano con i loro insegnanti per apprendere come separare i fatti dalle opinioni, dalle preferenze soggettive e soprattutto dalle stupidaggini infondate. Imparano cioè a distinguere la scienza dalle credenze magico-superstiziose.
Vada per i ricercatori e per noi, che ci sappiamo difendere e riconosciamo al volo gli incompetenti e i ciarlatani, anche se compaiono in televisione e si ammantano dell’aurea di censori e moralizzatori. Si dovrebbe però, seriamente, intervenire sia con un codice etico condiviso dagli enti televisivi e d’informazione, sia mettendo sull’avviso i malati e i cittadini di non prender sul serio certi programmi televisivi o mezzi d’informazione attraverso specifiche avvertenze circa l’assenza di vaglio scientifico di quanto trasmesso. Così come si fa per i programmi con contenuti pericolosi o inadatti per un certo genere di pubblico, forse servirebbe un avvertimento del tipo: «Attenzione - in questo programma si parla a vanvera e anche pericolosamente, senza prova alcuna di ciò che si trasmette».
A parlare in tale direzione è anche l’articolo 661 del Codice Penale, sul reato di abuso di credulità popolare. Anche in ambito medico.
Elena Cattaneo,
Università degli Studi di Milano, senatrice a vita
Gilberto Corbellini,
Sapienza Università Roma
Michele De Luca,
Università di Modena e Reggio Emilia
Il Comitato di esperti boccia il metodo Stamina
Il Comitato di esperti boccia il metodo Stamina: non ci sono i presupposti per la sperimentazione
Il parere all’unanimità e le conclusioni consegnate al ministero della Salute dopo sei mesi di lavoro.
Vannoni: «Verdetto atteso, ricorreremo al Tar»
Non ci sono i presupposti per l’avvio di una sperimentazione del metodo Stamina. A questa conclusione, secondo quanto si apprende, sarebbe giunto il Comitato di esperti nominato dal ministero della Salute. Il parere, già consegnato al ministero, è stato votato all’unanimità.
Il Comitato di esperti, presieduto dall’ematologo Michele Baccarani, avrebbe dunque bocciato, sempre secondo quanto si apprende, il protocollo che utilizza cellule staminali mesenchimali a fini terapeutici, ideato dal presidente di Stamina Davide Vannoni.
Si tratta della seconda bocciatura del protocollo Vannoni. La prima arrivò infatti dal primo Comitato di esperti di nomina ministeriale. Ma tale pronuncia del Comitato venne però fermata dal Tar: a seguito della sentenza del tribunale - che mosse vari rilievi, a partire dalla contestazione di non imparzialità del Comitato - il ministero della Salute procedette alla nomina di un secondo Comitato, le cui conclusioni sono appunto giunte giovedì sera.
Dopo la pronuncia del primo Comitato, le infusioni secondo il metodo Stamina sono però proseguite presso gli Spedali Civili di Brescia, a seguito delle pronunce favorevoli di diversi giudici. Ciò è stato possibile sulla base della cosiddetta legge Balduzzi che stabiliva la prosecuzione del trattamento per quei pazienti che lo avessero già iniziato. Uno stop agli Spedali Civili di Brescia è però arrivato di fatto lo scorso agosto, con la decisione della magistratura di sequestrare le cellule ed i macchinari per il protocollo Stamina, sulla base della sussistenza di un pericolo per la salute dei pazienti. Il sequestro è stato confermato pochi giorni fa dal Gup di Torino. Prima del sequestro delle cellule, erano una trentina i pazienti in trattamento a Brescia.
Nel pomeriggio di giovedì i 9 membri del nuovo Comitato si erano ulteriormente confrontati in videoconferenza per rendere possibile la partecipazione anche dei membri stranieri nominati. È stato dunque concluso il lavoro avviato circa sei mesi fa, giungendo ad una valutazione unanime.
fonti:
http://www.corriere.it/cronache/14_otto ... 6beb.shtml
http://www.lastampa.it/2014/10/02/itali ... agina.html
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... 402a.shtml
Il parere all’unanimità e le conclusioni consegnate al ministero della Salute dopo sei mesi di lavoro.
Vannoni: «Verdetto atteso, ricorreremo al Tar»
Non ci sono i presupposti per l’avvio di una sperimentazione del metodo Stamina. A questa conclusione, secondo quanto si apprende, sarebbe giunto il Comitato di esperti nominato dal ministero della Salute. Il parere, già consegnato al ministero, è stato votato all’unanimità.
Il Comitato di esperti, presieduto dall’ematologo Michele Baccarani, avrebbe dunque bocciato, sempre secondo quanto si apprende, il protocollo che utilizza cellule staminali mesenchimali a fini terapeutici, ideato dal presidente di Stamina Davide Vannoni.
Si tratta della seconda bocciatura del protocollo Vannoni. La prima arrivò infatti dal primo Comitato di esperti di nomina ministeriale. Ma tale pronuncia del Comitato venne però fermata dal Tar: a seguito della sentenza del tribunale - che mosse vari rilievi, a partire dalla contestazione di non imparzialità del Comitato - il ministero della Salute procedette alla nomina di un secondo Comitato, le cui conclusioni sono appunto giunte giovedì sera.
Dopo la pronuncia del primo Comitato, le infusioni secondo il metodo Stamina sono però proseguite presso gli Spedali Civili di Brescia, a seguito delle pronunce favorevoli di diversi giudici. Ciò è stato possibile sulla base della cosiddetta legge Balduzzi che stabiliva la prosecuzione del trattamento per quei pazienti che lo avessero già iniziato. Uno stop agli Spedali Civili di Brescia è però arrivato di fatto lo scorso agosto, con la decisione della magistratura di sequestrare le cellule ed i macchinari per il protocollo Stamina, sulla base della sussistenza di un pericolo per la salute dei pazienti. Il sequestro è stato confermato pochi giorni fa dal Gup di Torino. Prima del sequestro delle cellule, erano una trentina i pazienti in trattamento a Brescia.
Nel pomeriggio di giovedì i 9 membri del nuovo Comitato si erano ulteriormente confrontati in videoconferenza per rendere possibile la partecipazione anche dei membri stranieri nominati. È stato dunque concluso il lavoro avviato circa sei mesi fa, giungendo ad una valutazione unanime.
fonti:
http://www.corriere.it/cronache/14_otto ... 6beb.shtml
http://www.lastampa.it/2014/10/02/itali ... agina.html
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... 402a.shtml
Lambertenghi: le staminali fra scienza e diritto (STAMINA!)
Mi è piaciuta molto la reazione del ministro:skydrake ha scritto:Il Comitato di esperti boccia il metodo Stamina: non ci sono i presupposti per la sperimentazione
Il parere all’unanimità e le conclusioni consegnate al ministero della Salute dopo sei mesi di lavoro.
Vannoni: «Verdetto atteso, ricorreremo al Tar»
- «Le cure alternative che non sono riconosciute dal sistema scientifico nazionale e internazionale hanno la stessa valenza di chi fa le telefonate ai maghi per farsi curare; ma i maghi non sono né legittimati né sovvenzionati dallo Stato».