TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

I più importanti avanzamenti medico-scientifici al di fuori del campo HIV.
Dora
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TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da Dora » lunedì 9 maggio 2016, 8:39

Da http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?p=65577#p65577
Dora ha scritto:In Italia non se ne è fatto niente [della sperimentazione clinica su auranofin e BSO], perché l'Istituto Superiore di Sanità, dopo un balletto indecoroso, ha deciso di non finanziare il trial clinico. Inoltre, come Savarino ci ha ricordato, tutta la ricerca su auranofin e BSO come via di cura dell'infezione da HIV non è più sostenuta dall'ISS.
Che cosa l'ISS sia interessato a sostenere, temo avremo modo di scoprirlo presto.
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DEL Trigno M - UN ANTIOSSIDANTE SPONSORIZZATO CONTRO IL CANCRO DALL'ISS, MA MAI SPERIMENTATO - E DI COME LE PSEUDOSCIENZE SI INSINUINO AI PIÙ ALTI LIVELLI DELLE NOSTRE ISTITUZIONI MEDICHE E SCIENTIFICHE


Un post scritto durante il weekend da Sylvie Coyaud nel suo blog su Repubblica mi permette di completare quanto accennato l'altro giorno sulla direzione in cui vanno gli interessi dell'Istituto Superiore di Sanità - una direzione opposta rispetto a quella indicata dagli ormai innumerevoli studi, che segnalano il rischio di peggiorare la prognosi di persone con cancro che assumono integratori antiossidanti.

L'ISS, infatti, sponsorizza il Trigno M, un integratore a base di estratto di prunus spinosa e aminoacidi.

Vediamo prima che cosa racconta Sylvie, poi aggiungerò qualche particolare che rende ancora più inquietante la storia del Trigno M.

[b]Sylvie Coyaud[/b] ha scritto:[...] Ho letto parecchi supplementi di Science e Nature su immunologia e tumori, la review di Savarino et al. mi ha rinfrescato la memoria e il fatto che due autori su quattro fossero dell'ISS mi ha ricordato un altro paradosso.

Nell'aprile 2015, i solerti cacciatori di Butac prendevano di mira i "marchettari" che ricopiavano un lancio stampa sui fenoli del Prunus spinosa:
  • A illustrare le potenzialità della 'pianta molisana' è la ricercatrice Iss Stefania Meschini, autrice dello studio in via di pubblicazione su riviste scientifiche... : ''Il prunus - spiega - è ricco di antiossidanti e può contrastare la capacità di proliferazione delle cellule tumorali. Nella sperimentazione in laboratorio, abbiamo trattato con l'estratto della pianta cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina. Abbiamo quindi osservato che, da solo, l'estratto non aveva effetti, ma addizionato ad un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, è stato in grado di ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali ed ha portato a distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell'arco di 24 ore''. Il passo successivo, sottolinea la ricercatrice, ''sarà passare alla fase dei test su animali, con l'obiettivo di arrivare, nell'arco di qualche anno, alla produzione di un nuovo farmaco antitumorale''.
Due mesi dopo nel com. stampa dell'ISS, l'allora commissario Walter Gualtiero Ricciardi metteva una sordina al trionfalismo
  • Va sottolineato però che c’è ancora molta strada da fare prima di dimostrare la sua efficacia sull’uomo e di affermare che l’integratore che si sta mettendo a punto, a base di quella composizione, possa effettivamente avere un’efficacia sul piano clinico.
Lo studio in collaborazione con l'azienda Biogroup su un integratore per migliorare "la qualità della vita del paziente" sembra aver perso la via della pubblicazione. Magari un giorno la troverà, da ottobre intanto il Trigno M, dal brevetto chiesto insieme all'ISS, è in vendita libera con questa indicazione:
Azione mirata antineoplastica

ORLY?

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fonte
In novembre l'iridologo-naturopata-omeopata Franco Mastrodonato, assente su PubMed ma "responsabile della produzione" aziendale nonché presidente dell'IMeB e della Società Italiana di Medicina Biointegrata, dichiarava che circa 2000 pazienti "affetti da gravi forme di tumore" lo stavano già assumendo, alcuni con "risultati sorprendenti".

Così, senza né pubblicazione né trial clinico in vista. Per quanto ne sappiamo, potrebbe avere lo stesso effetto il Biodit Uno, altro integratore della "piccola ditta molisana", nel quale ci sono pure i fiori di Bach...
In breve, abbiamo che
  • 1. da uno studio in vitro sull'estratto di prugnolo fatto da una dipendente dell'ISS, mai pubblicato e mai confermato da studi in vivo né su animali, né tanto meno su uomini, e neppure mai presentato a congressi scientifici veri, ma soltanto a un congressino di ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) a EXPO 2015 (*), una società che vende prodotti fitoterapici e rimedi omeopatici acquisisce un brevetto insieme all'ISS e

    2. in base a questo brevetto, mette in commercio un integratore con indicazione "Azione mirata antineoplastica" ("Soluzione per os indicata per tutte le problematiche tumorali in fase attiva. Come coadiuvante nelle problematiche oncologiche, in trattamento con chemioterapia e radioterapia, in fase pre e post chirurgica"). (**)


Parallelamente abbiamo che

  • 3. un crescente numero di studi scientifici segnalano il rischio che gli antiossidanti peggiorino il cancro favorendo la formazioni di metastasi;

    4. negli stessi mesi in cui escono due autorevolissimi studi (su Science Translational Medicine e su Nature) che collegano l'integrazione della dieta con vitamina E a un peggioramento del melanoma, il presidente dell'ISS, professor Walter Ricciardi, pubblica, come ultimo nome e dunque prendendosene tutta la responsabilità, una review su Public Health in cui ravvisa una tendenza alla riduzione del rischio di melanoma grazie all'integrazione con betacarotene e vitamine A, C, D e - malauguratamente - pure E (complimenti per il tempismo!). Il National Cancer Institute la pensa diversamente dal presidente dell'ISS;

    5. attraverso il *socio* dell'ISS, "l'iridologo-naturopata-omeopata Franco Mastrodonato", l'IMeB (Istituto di Medicina Biointegrata), con i suoi Esperti di Omeopatia, Medicina Ayurvedica, Kinesiologia Applicata, Training Neuroevolutivo Emozionale e Matrix Energetica, Analisi Bioenergetica e tante altre bizzarrie che con la medicina hanno assai poco a che vedere, organizza corsi di perfezionamento (sic) presso università italiane, ad esempio Chieti e Roma Tor Vergata - NON è un'inezia: sono le pseudoscienze che si insinuano ai livelli più alti dell'insegnamento della medicina.



In tutto questo, i malati che vengono usati come cavie al di fuori di qualunque sperimentazione clinica approvata e regolamentata, comprano il Trigno M sperando di averne un beneficio contro il cancro.
Qualcuno di loro parla in un gruppo su Facebook e pare piuttosto deluso dalla miracolosa "pianta dei nonni del Molise":

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Ma che importa? Sono solo dei boccaloni che sono cascati nella rete.






(*)
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(**)
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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da uffa2 » lunedì 9 maggio 2016, 9:02

questa è una storia rivoltante.
una roba che non so come qualificare, venduta come antineoplastico al di fuori di ogni sperimentazione, validazione, autorizzazione, e il tutto con l'ombra di un ente che dovrebbe essere il baluardo della ricerca scientifica in Italia.
Tanto per capirci, i casi sono ancora solo due: o stai a vendere un integratore alimentare, cioè una cosa che serve se la tua dieta è sbilanciata e a null'altro, oppure un prodotto con efficacia terapeutica (integrata o no, qualunque cosa una simile cazzata significhi), ossia un farmaco, e allora la domanda è "dov'è l'autorizzazione dell'EMA per il commercio di un nuovo farmaco contro i tumori?", non c'è e tutto questo spendendo il nome dell'ISS.
rivoltante.


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Dora
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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da Dora » lunedì 9 maggio 2016, 9:15

uffa2 ha scritto:questa è una storia rivoltante.
una roba che non so come qualificare, venduta come antineoplastico al di fuori di ogni sperimentazione, validazione, autorizzazione, e il tutto con l'ombra di un ente che dovrebbe essere il baluardo della ricerca scientifica in Italia.
Tanto per capirci, i casi sono ancora solo due: o stai a vendere un integratore alimentare, cioè una cosa che serve se la tua dieta è sbilanciata e a null'altro, oppure un prodotto con efficacia terapeutica (integrata o no, qualunque cosa una simile cazzata significhi), ossia un farmaco, e allora la domanda è "dov'è l'autorizzazione dell'EMA per il commercio di un nuovo farmaco contro i tumori?", non c'è e tutto questo spendendo il nome dell'ISS.
rivoltante.
Ancora peggio di come lo descrivi, dal momento che le indicazioni delle maggiori autorità sanitarie mondiali sono di NON dare antiossidanti a persone malate di cancro. E che sia proprio l'ISS a brevettare e vendere il prugnolo è una mossa davvero inquietante.
E una volta di più i malati sono trattati da cavie.

Comunque sia, stamattina ho lasciato un commento sotto al post di Sylvie e lei ha risposto così:
Dora scrive:
9 maggio 2016 alle 07:30
Nonostante il comunicato stampa *rassicurante* (smentito però subito dai *fatti* e dalla fretta indiavolata di vendere il Trigno M ai malati senza neppure uno straccio di prova di efficacia clinica), l'interesse per gli antiossidanti deve partire da molto in alto all'Istituto Superiore di Sanità.
È infatti dell'agosto 2015 una review su Public Health, che vede come ultimo nome nulla di meno che quello del professor Walter Ricciardi: Systematic review of studies investigating the association between dietary habits and cutaneous malignant melanoma

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26212104

Ed è ben curioso che le conclusioni della review vedano una tendenza verso la riduzione del rischio di melanoma associata all'assunzione di betacarotene e vitamine A, C, D, E proprio quando altri autorevoli studi usciti due mesi dopo vedono invece nella somministrazione di antiossidanti e in particolare di vitamina E un aumento di rischio di metastasi:

http://stm.sciencemag.org/content/7/308/308re8

http://www.nature.com/nature/journal/v5 ... 15726.html

Complimenti al professor Ricciardi per il tempismo della sua review!

P.S. Nei gruppi su Facebook, i malati-cavia che hanno provato il Trigno M sono assai delusi.
ocasapiens scrive:
9 maggio 2016 alle 09:25
Dora,
grazie, non avevo visto la review di Public Health, comunque è smentita dall'avvertenza del Cancer Institute USA.
Ho chiesto al prof. Ricciardi e all'uff. stampa ISS se hanno "qualche dato, che potrei citare, a sostegno delle dichiarazioni del prof. Mastrodonato, della “azione mirata” del Trigno M e quindi del trial clinico in preparazione".
Poi ti so dire.
Vediamo se a lei il presidente Ricciardi risponde.



uffa2
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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da uffa2 » lunedì 9 maggio 2016, 9:25

è una roba inqualificabile, non riesco a trovare le parole...


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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da Dora » lunedì 9 maggio 2016, 12:17

uffa2 ha scritto:è una roba inqualificabile, non riesco a trovare le parole...
L'ufficio stampa dell'ISS ha risposto a Sylvie Coyaud, mentendo arrampicandosi sugli specchi:
ocasapiens scrive:
9 maggio 2016 alle 12:20
Dora,
spero che almeno a te risponda (a me mai).
neanche a me di solito, ma questa volta l'uff. stampa dice che

Attualmente non è possibile pubblicare il lavoro perchè oggetto di brevetto
A me risulta che una volta chiesto il brevetto, si possa tranquillamente pubblicare, tanto più che il prodotto è in vendita con tanto di composizione sulla scatola!

Per quanto riguarda le dichiarazioni sulla sua efficacia nell'uomo l'istituto non è a conoscenza nè partecipa attualmente ad alcuno studio che all'interno di un protocollo di sperimentazione clinica dimostri l'efficacia o il ruolo terapeutico nell'uomo dell'integratore a base di Trigno M nelle terapie anticancro.

Adesso che li ho messi a conoscenza, ho chiesto cosa intendono fare.

E ho visto, sigh.



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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da uffa2 » lunedì 9 maggio 2016, 12:37

certo che l'ISS è una garanzia eh... hanno appena finito di inabissare il vaccino pontino nelle omonime paludi, che subito le zanzare s'alzano da altre pozze mefitiche...


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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da Dora » lunedì 9 maggio 2016, 15:53

uffa2 ha scritto:certo che l'ISS è una garanzia eh... hanno appena finito di inabissare il vaccino pontino nelle omonime paludi, che subito le zanzare s'alzano da altre pozze mefitiche...
Guarda, tu, a evocare le zanzare ... è addirittura uscito un articolo su SETTE e la Stefania Meschini si sente quasi in odor di Nobel! :shock:


La lotta al cancro passa dal Prunus dell’Appennino: il Trigno

26 novembre 2015

La Biogroup Srl mette in vendita i suoi nuovi integratori alimentari, TRIGNO® M, TRIGNO® D e TRIGNO® T: noi vogliamo oggi condividere integralmente questo articolo pubblicato su SETTE, magazine del Corriere della Sera, il 30 Ottobre 2015 a firma Marzio G. Milan.

Un giusto omaggio a questa piccola grande eccellenza italiana nell’ambito della fitoterapia e della ricerca.

L’oro del Molise è la pianta della speranza

Dal trigno, le ricercatrici hanno prodotto un integratore che inibisce la crescita delle cellule cancerose in vitro. La nuova sfìda ora sarà creare il farmaco antitumorale.

Non è un caso che Stefania Meschini, ricercatrice dell’stituto Superiore di Sanità, legga con attenzione la storia di Tu Youyou, la ricercatrice cinese che ha appena vinto il Nobel per la Medicina con la scoperta del farmaco antimalarico oggi più usato al mondo, l’artemisinina (quinghaosu in cinese) tratto dall’antico qinghao, la pianta dell’artemisia annua che si trova nel Sud del Paese. Una storia che parte da lontano, come Tu ha raccontato nel 2007 ad Adriana Bazzi del Corriere della Sera, che l’aveva intervistata con lungimiranza: «Conoscevo molti rimedi dell’antica farmacopea cinese compreso il qinghao, citato in alcuni scritti già nel 168 avanti Cristo, poi menzionato in un libro dell’alchimista Ge Hong nel 350 dopo Cristo e adottato nel 1956 da un famoso naturopata di nome Li Shizhen come antidoto contro febbre e brividi. Ma la vera scoperta fu il sistema di preparazione». La ricetta diceva che bisognava fare un infuso con una manciata di qinghao in due litri d’acqua, spremere il succo e bere. «Ecco, il trucco sta nello spremere, altrimenti non si ricava la sostanza capace di uccidere il Plasmodio della malaria». Da qui a isolare il principio attivo dalle foglie dove è più concentrato e quindi produrre un farmaco in grado di salvare milioni di vite ci sono voluti anni, un’intera isola cinese messa a disposizione per gli esperimenti su tremila pazienti, tenacia contro la diffidenza occidentale verso la medicina naturale e infine una multinazionale farmaceutica che ha investito un sacco di soldi, spianando la via al Nobel.

«L’artemisia è una pianta dall’elevata complessità strutturale, esattamente come il nostro Prunus spinosa trigno che cresce in Molise», dice la ricercatrice, «Spero che mi si dia la possibilità di continuare nella ricerca per poter superare l’integratore Trigno M e arrivare al farmaco».
Chissà… Un passo alla volta. [ :roll: :o :shock: ]

Intanto il 26 novembre sarà presentato alla Camera dei Deputati il Trigno M, l’integratore prodotto dalla Ditta Biogroup srl, appena messo in commercio nelle farmacie italiane con effetto antiossidante e con la dimostrata capacità di inibire la proliferazione delle cellule tumorali in vitro. [Anche questo è un elemento inquietante assai ...]

Questo integratore può essere utilizzato come coadiuvante naturale della radio e della chemioterapia.
«Nella sperimentazione in laboratorio», spiega la ricercatrice, «abbiamo trattato cellule cancerose umane di cancro del colon, del polmone e della cervìce uterina con l’estratto del prunus addizionato al Can (un complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine). Il risultato è stato la inibizione della crescita cellulare tra il 70 e 1’80 percento delle cellule cancerose nell’arco di 24 ore».
Ora si attendono le relazioni degli oncologi clinici che applicando la terapia biointegrata utilizzeranno l’integratore Trigno M in combinazione con i chemioterapici sui loro pazienti. [Questo forse indica che è stato fatto un trial clinico? o invece che dei medici moolto aperti alla ciarlataneria - Omeopatia, Medicina Ayurvedica, Kinesiologia Applicata, Training Neuroevolutivo Emozionale e Matrix Energetica, Analisi Bioenergetica, etc. - stanno somministrando il Trigno M a malati oncologici senza nessun tipo di controllo e supervisione di comitati etici?]

LA REGIONE CHE NON ESISTE

Una storia che comincia nei boschi dell’Alto Molise. Siamo a Bagnoli del Trigno, circa 700 anime – ci sono più bagnolesi a Roma, oltre un migliaio, quasi tutti tassisti. Sulla cresta dell’Appennino sannita si vedono in lontananza Pietra Abbondante, Capracotta, Agnone, tutt’intorno un paesaggio sospeso in un tempo indefinito, una delle aree più ìncontaminate d’Italia. Bagnoli l’avevano costruita su un contrafforte roccioso per fare fronte comune contro barbari e briganti, ma con i secoli s’è spaccata in due, terra di vasc’ e terra di coppa; praticamente è quasi impossibile passare il confine, sono micromondi che si girano la schiena, l’ultimo matrimonio “misto”, dicono al bar, risale ai primi del Novecento. Ciò che ha ancora il potere di unirli è una bacca blu cobalto, il trigno, appunto, che dà il nome al fiume e alla valle e produce un succo dal quale si ricava un umile amaro, il trignolino, orgoglio sia di quelli di sopra che di quelli di sotto. Ma ora quell’arbusto spinoso della famiglia dei pruni che imbianca i poggi nella stagione della fioritura è improvvisamente diventato protagonista nel mondo della ricerca antitumorale e simbolo per una regione appartata, anzi ignorata, che sta cercando il riscatto puntando proprio sulla sua biodiversità, sull’unicità che deriva dall’essere rimasta fuori da mode, consumi ed economie mordi e fuggi. Una consapevolezza che s’intuisce dallo slogan diventato virale in Molise, “benvenuti nella regione che non esiste”.
«Paradossalmente la bolla dell’esclusione ci ha preservati anche dai pesticidi, e ora ci troviamo un immenso patrimonio di piante selvatiche, una terra ancora integra, una biodiversità che non ha eguali in tutta Europa», dice Giovanni Occhionero, 40 anni, chimico farmaceutico responsabile della Biogroup, la piccola azienda che a Bagnoli del Trigno ha proprio investito su terpene, oli essenziali, piante officinali, riferimento non solo italiano per la medicina biointegrata e la medicina sportiva. E da qualche mese con il brevetto del Trigno M, ottenuto grazie ad anni di lavoro al fianco della Dottoressa Meschini dell’istituto Superiore di Sanità, ha incassato titoli sui grandi media nazionali. «Cinquanta dipendenti, per lo più giovani, sono una cosa enorme da queste parti», dice l’agronomo Franco Rossi, che viene dal mondo dei fertilizzanti e ora si occupa della filiera di produzione. Ma anche l’indotto sta crescendo del 40% l’anno, sono coltivatori di lavanda, timo, cardo, rosmarino, carciofo, tarassaco e ovviamente prunus selvatico, che arrivano con i carri all’essiccatoio della Biogroup come fosse il frantoio della valle.
Una scoperta che ha scatenato fin troppe aspettative da parte di malati di cancro.
«Siamo stati sommersi di richieste, non solo dall’Italia. Purtroppo la disperazione alimenta speranze», dice Stefania Meschini. [Anche Marco Ruggiero dice le stesse cose ...] «Noi ripetiamo che siamo solo all’inizio, questo integratore, che coadiuva l’azione della chemioterapia, può aiutare a stare meglio. il prunus da solo non è efficace. Lo è grazie al mix che abbiamo brevettato, che è tossico per le cellule tumorali. Questa pianta ha formidabili effetti antiossidanti per l’alta percentuale di fenoli acidi. Nei test in vitro abbiamo dimostrato che il Trigno M è in grado di uccidere il 70-80% delle cellule tumorali utilizzate e di inibirne la proliferazione». La scienziata non nasconde l’orgoglio per la scoperta vissuta «come una rivalsa in un momento di difficoltà per il Paese e per la ricerca italiana. Una storia», dice, «che dimostra come anche in una piccola azienda in una delle province più isolate d’ltalia sia possibile lavorare con serietà e all’avanguardia». [Qui la memoria corre al vaccino pontino ...]

Ora la sfida scientifica è quella di ottenere il farmaco antitumorale.

«Lavoreremo per trovare la molecola del fitocomplesso e la molecola dell’attivatore che insieme determinano quest’effetto. Se ci riusciremo avvieremo i test in vivo. [Quindi hanno messo in commercio un integratore senza neanche sapere quale sia la molecola attiva sulle cellule tumorali - roba da matti] Ma ci vogliono anni, fondi, permessi. [Anche qui il ricordo del vaccino pontino non può non presentarsi alla mente ...] Ci vuole personale retribuito, in questa ricerca stanno lavorando due precarie biologhe bravissime, Maria Condello e la tesista Evelin Pellegrini, che hanno lavorato duramente in questi anni ma vorrei riuscire a pagarle e poter così garantire la continuità della ricerca, tanto faticosamente iniziata». Torna quindi in mente la storia di Tu, la signora dell’artemisia che ha appena ottenuto il Nobel.
Quando il suo lavoro comparve per la prima volta in lingua inglese sul Chinese Medical Joumal nel 1979, il professor Nicholas Whìte direttore del Wellcome’s South East Asia Research Unit disse: «Leggo la descrizione di un nuovo composto contro la malaria e dei test in vivo, nei roditori e nell’uomo, su sottili fogli di carta gialla in un inglese approssimativo. Il tutto è contenuto in cinque pagine quando una compagnia farmaceutica occidentale avrebbe speso 300 milioni di dollari e pubblicato un documento alto come un mattone». Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità aveva guardato a questa sostanza derivata da una banale pianta cinese con molto scetticismo.
Poi le cose sono andate come sappiamo.

Marzio G. Milan
SETTE, 30/10/2015

… E noi ci auguriamo che per la Dottoressa Meschini e la Biogroup le cose vadano allo stesso modo. - Dice Biogroup.


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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da uffa2 » lunedì 9 maggio 2016, 16:05

Senza parole…
Una bella telepromozione sui media laici, senza nessun filtro, nessun caveat del fatto che in vitro non vuol dire quasi nulla, che nessun test di sicurezza ed efficacia di valore clinico può essere portato a supporto di questa follia, che allo stato degli atti o si tratta di un intruglio senza alcuna efficacia o si tratta di un citotossico di cui non si conoscono le modalità di gestione, una FOLLIA.
Altro che Nobel, qui ci vogliono i NAS.


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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da Dora » lunedì 9 maggio 2016, 18:38

uffa2 ha scritto:Senza parole…
Una bella telepromozione sui media laici, senza nessun filtro, nessun caveat del fatto che in vitro non vuol dire quasi nulla, che nessun test di sicurezza ed efficacia di valore clinico può essere portato a supporto di questa follia, che allo stato degli atti o si tratta di un intruglio senza alcuna efficacia o si tratta di un citotossico di cui non si conoscono le modalità di gestione, una FOLLIA.
Altro che Nobel, qui ci vogliono i NAS.
Convegno di Oncologia Biointegrata alla Camera dei Deputati il 26 novembre scorso: Trigno M nuova prospettiva in oncophytoterapia (chissà perché -phyto- e non -fito-, farà più chic?) - illustri esponenti della SIMeB (Società Italiana di Medicina Biointegrata), dell'IMeB (Istituto di Medicina Biointegrata) e dell'ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) - cioè Omeopatia, Medicina Ayurvedica, Kinesiologia Applicata, Training Neuroevolutivo Emozionale e Matrix Energetica, Analisi Bioenergetica, etc. etc. - accolti con tutti gli onori a parlare agli Onorevoli Deputati di ONCOLOGIA BIOINTEGRATA E FITOTERAPIA. :shock:

Come dicevo, le pseudoscienze infiltrano le istituzioni.





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Re: TRIGNO M - antiossidante "contro" il cancro e l'ISS

Messaggio da uffa2 » lunedì 9 maggio 2016, 20:32

ci sono paesi fortunati in cui il Parlamento è chiuso e fuori ci stanno i carri armati, almeno da loro certe porcherie non si vedono...


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