Italia fuori dal fondo globale AIDS?

Dedicato alle altre realtà che, a vario titolo, si occupano di HIV.
cesar78
Messaggi: 360
Iscritto il: mercoledì 11 luglio 2012, 9:14

Italia fuori dal fondo globale AIDS?

Messaggio da cesar78 » venerdì 24 agosto 2012, 19:22

Un finale ormai scontato, ma non per questo meno grave, quello formalmente annunciato stamattina al Meeting di Rimini da Elisabetta Belloni, direttore della Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari Esteri. "Oggi ci troviamo in una crisi tale per cui dobbiamo recedere dal Fondo Globale, in quanto non siamo in grado di assicurare gli impegni finanziari" queste le sue testuali parole.

Una decisione che segue anni di promesse mancate, silenzi su quanto dovuto e su eventuali impegni futuri nonostante le sollecitazioni dello stesso Fondo Globale indirizzate direttamente al nostro governo. Nonostante le proteste internazionali inscenate dagli attivisti nelle Conferenze mondiali sull'Aids e le sollecitazioni delle associazioni italiane. Nonostante la consapevolezza che il mancato versamento dei fondi promessi significa negare farmaci salvavita, e sottrarsi all'azione internazionale che ha permesso di ridurre la pandemia in vaste aree del mondo. Nonostante uscire da Fondo Globale significhi rinunciare al proprio ruolo nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio (Millenium Goals) sanciti dalle Nazioni Unite, ovvero bloccare la propagazione dell'Hiv/Aids entro il 2015 e garantire l'accesso universale alle terapie.

La crisi ora appare un'ottimo argomento, ma ricordiamo che l'Italia è praticamente unica nel suo sottrarsi a ogni impegno, e non da oggi. Eppure è il Paese che ha voluto e agevolato la nascita del Fondo Globale, al G8 di Genova, e nonostante alcuni ritardi è sempre stata un buon donatore. Fino al 2009, anno in cui ogni versamento è stato sospeso, fino ad accumulare un debito di 260 milioni di euro ed evitare, dal 2011, qualsiasi impegno futuro.

L'Italia ha tradito le sue promesse, fatte di fronte ai cittadini, alla comunità internazionale, al Fondo Globale e ai milioni di persone colpite e infettate da HIV, tubercolosi e malaria in tutto il mondo. E le promesse mancate uccidono.

http://www.imgpress.it/notizia.asp?idno ... dsezione=4



Leon
Messaggi: 1462
Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 7:33

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Leon » sabato 25 agosto 2012, 9:52

cesar78 ha scritto:dobbiamo recedere dal Fondo Globale
Oh, finalmente una buona notizia! Speriamo seguano altre "rondini" e arrivi un po' di primavera almeno nei cervelli non proprio irrimediabilmente (pre)cotti dell'Occidente.



cesar78
Messaggi: 360
Iscritto il: mercoledì 11 luglio 2012, 9:14

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da cesar78 » martedì 9 ottobre 2012, 23:09

Aggiornamento: Il governo Monti intende rientrare nel Fondo Globale AIDS

Milano, (Adnkronos) - Il Governo italiano intende attuare un piano di rientro del Fondo globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi e alla malaria. Lo dice il ministro per la Cooperazone internazionale Andrea Riccardi, a Milano a margine di un forum dedicato alla collaborazione tra gli Stati.
A chi gli chiede se il tema sia all'attenzione del Governo italiano, che da anni non contribuisce al Fondo, Riccardi risponde di avere il tema ben presente: "Il Governo in passato ha fatto grandi tagli - dice - Abbiamo poche possibilità e poche risorse. Il presidente del Consiglio è molto interessato a questa problematica. Credo che di miracoli il bilancio italiano non ne possa fare, ma vogliamo esseree credibili. Vogliamo fare un piano di rientro e dire alla comunità internazionale: 'Noi fino a qui possiamo arrivare'".



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Dora » mercoledì 10 ottobre 2012, 11:27

cesar78 ha scritto:Aggiornamento: Il governo Monti intende rientrare nel Fondo Globale AIDS

Milano, (Adnkronos) - Il Governo italiano intende attuare un piano di rientro del Fondo globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi e alla malaria. Lo dice il ministro per la Cooperazone internazionale Andrea Riccardi, a Milano a margine di un forum dedicato alla collaborazione tra gli Stati.
A chi gli chiede se il tema sia all'attenzione del Governo italiano, che da anni non contribuisce al Fondo, Riccardi risponde di avere il tema ben presente: "Il Governo in passato ha fatto grandi tagli - dice - Abbiamo poche possibilità e poche risorse. Il presidente del Consiglio è molto interessato a questa problematica. Credo che di miracoli il bilancio italiano non ne possa fare, ma vogliamo esseree credibili. Vogliamo fare un piano di rientro e dire alla comunità internazionale: 'Noi fino a qui possiamo arrivare'".
Ma se queste scarsissime risorse le destinassero alla ricerca (magari non al pozzo senza fondo pontino, ma alla ricerca che produce), sarebbe brutto?
Eviteremmo la demagogia e, se qualcosa di buono dalla ricerca italiana dovesse arrivare, ne beneficerebbero certamente anche il Terzo, Quarto e Centesimo mondo. E intanto i ricercatori italiani potrebbero continuare a lavorare.

Ricordo, per chi se lo fosse dimenticato, che già in occasione dello IAS di Roma nel luglio 2011, qualche rappresentante della ricerca italiana denunciò con una lettera a Science la situazione drammatica in cui versano i finanziamenti qui da noi e il rischio di chiudere baracca e burattini e passare a fare concorrenza agli oncologi. Risposte? Zero. (*)


(*)
  • G. POLI - 2 agosto 2012: "L’anno scorso, la nostra nazione ha avuto l’onore di ospitare il Congresso sulla Patogenesi dell’HIV a Roma, a 20 anni dalla conferenza internazionale di Firenze. In quell’occasione, la rivista Science aveva raccolto la preoccupazione dei ricercatori italiani per la latitanza della politica relativamente al finanziamento della ricerca nazionale su HIV/AIDS (pari a meno di 10 milioni di fatto distribuiti su 2-3 anni). Infatti, l’ultimo Programma Nazionale sull’AIDS risale al 2009 e, a un anno dal congresso di Roma, non è ancora dato a sapere se quest’area di ricerca che ha dato così lustro alla nostra nazione, sarà ancora mantenuta, pur avendo cambiato governo e Ministro competente.
    Attendiamo notizie, in qualche forma, dagli attuali Ministri tecnici ai quali ci siamo già rivolti in precedenza, anche da queste colonne".



P.S. Correzione alla presentazione di Federica Sgorbissa: Poli è al San Raffaele di MILANO, non di Roma.



cesar78
Messaggi: 360
Iscritto il: mercoledì 11 luglio 2012, 9:14

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da cesar78 » mercoledì 10 ottobre 2012, 23:36

Questa altalena del fondo globale proprio non la capisco: sembra sempre la solita ipocrisia italiana.
Facciamoci belli al forum della cooperazione internazionale, intanto domani è un altro giorno... :(



skydrake
Messaggi: 9925
Iscritto il: sabato 19 marzo 2011, 1:18

Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da skydrake » giovedì 11 ottobre 2012, 7:49

Il problema non è solo italiano. I venti della crisi spirano un po' dappertutto:

http://mobile.aidsmap.com/UK-government ... ge/2533765



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Dora » giovedì 11 ottobre 2012, 10:16

skydrake ha scritto:Il problema non è solo italiano. I venti della crisi spirano un po' dappertutto
Vero, ma quando leggi il documento uscito dal Forum della Cooperazione appena conclusosi non sai se sganasciarti dalle risate oppure metterti a piangere.

Forum della Cooperazione Internazionale, Milano 1-2 ottobre 2012
“MUOVI l’ITALIA, CAMBIA IL MONDO”


Se poi hai lo stomaco per leggere fino alla fine il discorso conclusivo del ministro Riccardi, non puoi non chiederti da quale pattume retorico traggano l'entusiasmo di cui cianciano tutte queste persone.



Puzzle
Messaggi: 1204
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Puzzle » giovedì 11 ottobre 2012, 12:03

Se possiamo permetterci di pagare all'Impregilo 300 milioni di penali per il ponte sullo stretto, che si finanzi quel paio di centinaia di milioni al fondo globale a me non da fastidio, dopotutto servono anche per poter disporre terapie gratuite nei paesi che non sono in grado di averle. Per quanto riguarda la ricerca italiana, io non finanzierei più niente. Da come sono organizzate le università, la politicizzazione dei fondi, la mancanza dei meriti a discapito degli amici degli amici, sono solo soldi buttati. La senatrice Poretti (radicali) aveva espresso le sue perplessità già parecchi anni fa ed aveva chiesto la cancellazione dei finanziamenti sul "vaccino" tat. Meglio che la ricerca venga fatta da paesi più affidabili, dopotutto in un'era globale le scoperte scientifiche vengono immediatamente condivise da tutti.



Dora
Messaggi: 7493
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Dora » giovedì 11 ottobre 2012, 20:12

Puzzle ha scritto:Per quanto riguarda la ricerca italiana, io non finanzierei più niente.
Ma sì, forse hai ragione tu. Meglio far scappare all'estero i ricercatori bravi, spingere quei pochi pazzi che sono tornati ad emigrare di nuovo e restare quello che siamo: il Paese della pizza, del mandolino e del vaccino pontino.



Puzzle
Messaggi: 1204
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: Italia fuori dal fondo globale AIDS

Messaggio da Puzzle » giovedì 11 ottobre 2012, 23:46

Dora ha scritto: Ma sì, forse hai ragione tu. Meglio far scappare all'estero i ricercatori bravi, spingere quei pochi pazzi che sono tornati ad emigrare di nuovo e restare quello che siamo: il Paese della pizza, del mandolino e del vaccino pontino.
Io non la farei così tragica nel modo in cui i media la vogliono far vedere, come fosse una cosa tanto scandalosa, l'Italia è sempre stata una nazione di emigrazione. Un tempo navigatori, poi operai con la valigia di cartone e ora tecnici. Se un professionista, di qualunque campo esso sia, vuole realizzarsi, secondo me non dovrebbe limitarsi geograficamente. E chi va all'estero, se capace, può trovare grosse soddisfazioni, sia professionali che economiche, tali da attenuargli la nostalgia della pizza, degli spaghetti e della mamma. Io me ne sono andato e non me ne sono mai pentito, al contrario se fossi rimasto qui non avrei mai avuto le soddisfazioni e l'appagamento sia nel lavoro, che nelle esperienze di vita che ho avuto. Purtroppo la terapia ed altri problemi di salute mi hanno costretto a tornare, e se un giorno ci dovesse essere qualche novità terapeutica, sarei ben felice di ripartire immediatamente.



Rispondi