I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fatti!
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
Il regalino di Andrea Antinori e dell'ICAR 2012 a Ruggiero, Duesberg (Montagnier, Grillo ...) e negazionisti vari: Reasons why we will never forget.
La "fine del dissenso" e l'accettazione della vostra spazzatura ideologica da parte della scienza, Professor Ruggiero?
Sì, certo, come no!
P.S. E ad insegnare a Duesberg, Bauer, Ruggiero e all'"Italian Journal of Anatomy and Embriology" un po' di storia della medicina e di epidemiologia, ci pensa l'Istituto Superiore di Sanità, con la relazione di Stefano Vella: Once upon a time there was a disease called AIDS.
La "fine del dissenso" e l'accettazione della vostra spazzatura ideologica da parte della scienza, Professor Ruggiero?
Sì, certo, come no!
P.S. E ad insegnare a Duesberg, Bauer, Ruggiero e all'"Italian Journal of Anatomy and Embriology" un po' di storia della medicina e di epidemiologia, ci pensa l'Istituto Superiore di Sanità, con la relazione di Stefano Vella: Once upon a time there was a disease called AIDS.
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
ogni tanto mi piacerebbe vedere anche i riassunti di minchiate sentite in questi ultimi 30 anni sulla cura. di cose date per certe da fonti ufficiali e poi smentite dall'esperienza!! ...e visto che comunque si sta andando per tentativi sperando di poter fare alla fine delle cose utili...dal di fuori non si capisce la differenza tra il modo di procedere degli uni e quello degli altri https://docs.google.com/viewer?a=v&q=ca ... _h5i_Rcxew
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
Oltre a quasi tutti i thread nelle sezioni "Scoperte" e "Verso una cura", dove di disastri scientifici e di critiche a questi disastri ne troverai non pochi, ti rimando a:mariolinoa ha scritto:visto che comunque si sta andando per tentativi sperando di poter fare alla fine delle cose utili...dal di fuori non si capisce la differenza tra il modo di procedere degli uni e quello degli altri
- 1) il corso The multiplicity of scientific evidence in HIV infection research appena tenuto all'ICAR, in particolare le seguenti lezioni, che possono aiutare chiunque a distinguere fra ricerche "buone" e "cattive":
- Ricci - A critical reading of scientific publications: how everything and its opposite can be true;
- Salfa - Observational studies: understanding and interpreting key frequency and association measures;
- Maggiolo - Experimental studies: interpretation, pros and cons;
- Bonfanti - Validità esterna degli studi - Laddove si cela spesso l’inganno e l’equivoco e
- Bonfanti - The Curious Case of Abacavir and Myocardial Infarction;
2) questo messaggio, che segue e amplia un tuo post di poco più di un mese fa: http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 875#p16875 - nel thread Terapia HIV: dal “cocktail” di farmaci a uno shortino?; (*)
(*) Aggiornamento del 14/06/12: http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 239#p18239.
3) una lezione molto bella e completa del professor Pozniak, tenuta sempre all'ICAR: HIV Therapy: what the future holds;
4) una ancor più bella lezione del professor Lazzarin sulla Terapia antiretrovirale;
5) la già ricordata lezione di Andrea Antinori: Reasons why we will never forget - credo sia da leggere tutta, ma mi limito a ricordarne la diapositiva finale:
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
È uscito su Psychological Science di agosto uno studio australiano, che non è direttamente legato al negazionismo dell'HIV/AIDS, ma descrive alcuni aspetti dell'atteggiamento negazionista, aspetti che si ritrovano identici in tutti i *ragionamenti* di stampo negazionista, sia che si tratti di *ragionamenti* sul ruolo/l'esistenza del virus dell'immunodeficienza umana, o del legame fra vaccini e autismo, o dell'esistenza/portata storica e/o numerica della shoah e delle camere a gas, o sull'esistenza e i danni causati dal cambiamento climatico.
C'è qualcosa che sta sotto a questo modo di *ragionare* e lo studio di cui si parla nell'articolo che segue ne evidenzia abbastanza bene alcune componenti, dal disprezzo/paura della scienza alla paranoia del mondo come cospirazione e complotto.
Questa volta, il negazionismo si applica al fenomeno noto come "climate change".
Da http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... t&id=17541
Altra fonte:
Comunicato stampa della University of Western Australia: What motivates rejection of (climate) science?
C'è qualcosa che sta sotto a questo modo di *ragionare* e lo studio di cui si parla nell'articolo che segue ne evidenzia abbastanza bene alcune componenti, dal disprezzo/paura della scienza alla paranoia del mondo come cospirazione e complotto.
Questa volta, il negazionismo si applica al fenomeno noto come "climate change".
Da http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... t&id=17541
Altra fonte:
Comunicato stampa della University of Western Australia: What motivates rejection of (climate) science?
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
....e i "negazionisti" delle schifezze delle case farmaceutiche e dei loro interessi!
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R: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fatt
Molla i farmaci; oltre a fare un favore alla tua salute, faresti un gran favore anche alle casse dello Stato.
Re: R: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei
sarebbe come dire:sei qui in italia usi i suoi servizi. non criticare e osservare nulla.altrimenti te vai da un altra parte.stealthy ha scritto:Molla i farmaci; oltre a fare un favore alla tua salute, faresti un gran favore anche alle casse dello Stato.
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
Se qualcuno fosse interessato a capire qualcosa di più sul negazionismo in generale e sul cospirazionismo come malattia dello spirito, può leggere qui il bellissimo articolo di Lewandowsky, Oberauer e Gignac di cui parlavo sopra, dedicato a
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
Una piccola buona notizia dall'Inghilterra: un professore dell'Università di Brighton, tale Karl Cox, ha organizzato per oggi una proiezione in università del famigerato film negazionista House of Numbers, sostenendo che l'HIV non causa l'AIDS e invitando gli studenti a chiedersi quanto siano accurati i test e se l'HIV sia "un fatto o una finzione".
Risultato: reazioni furibonde da parte degli studenti. Più di 100 persone hanno firmato una petizione online per chiedere che la proiezione venga annullata e un portavoce dell'università ha dichiarato:
Non ci vuole poi molto a prendere una posizione contro certa spazzatura intellettuale...
La storia è raccontata qui.
Risultato: reazioni furibonde da parte degli studenti. Più di 100 persone hanno firmato una petizione online per chiedere che la proiezione venga annullata e un portavoce dell'università ha dichiarato:
- “Our position is absolutely clear. We regard HIV and Aids as extremely serious matters of concern and we provide our students with advice and we support research into these issues.” E ha aggiunto che l'università, sulla base di questa premessa, riconsidererà l'oppurtunità o meno di permettere la proiezione del documentario.
Non ci vuole poi molto a prendere una posizione contro certa spazzatura intellettuale...
La storia è raccontata qui.
Re: I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fat
che le università inglesi si sentissero invidiose del prestigioso primato di altri atenei?
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