2012 [2014]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazione

Ricerca scientifica finalizzata all'eradicazione o al controllo dell'infezione.
Dora
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » venerdì 5 aprile 2013, 0:47

skydrake ha scritto:
Dei vaccini terapeutici potrebbero ri-stimolare i CD8 CTL per impedire o controllare il rebound virale e il riformarsi di un’infezione latente nei CD4 dopo un’interruzione della terapia.
Alcuni trial su vaccini terapeutici, come quello del vaccino Ad5HIV-1gag (ACTG A5197 NCT00080106) e l’infusione di cellule dendritiche pulsate con particelle inattivate di HIV hanno mostrato una soppressione transitoria della viremia dopo l’interruzione della terapia.
Non ho trovato molti commenti in giro su questo vaccino.
Questo è molto strano, perché la letteratura sulle disastrose vicende di questo vaccino (che in origine si chiamava "MRK Ad5 HIV-1 gag/pol/nef ") è sterminata.
La comunità scientifica non mi pare entusiasta. Peccato, ha già superato due fasi sperimentali sull'uomo.
La cautela è sempre d'obbligo. Tanto più quando il famigerato vaccino Merck viene riciclato da preventivo a terapeutico, dopo aver causato a molti volontari sani di infettarsi, ben di più di quanti avevano ricevuto un placebo.
Ancora di recente, la Merck cercava di capire che cosa diavolo fosse accaduto nel 2007 e avanzava l'ipotesi che la colpa fosse una risposta dell'ospite all'adenovirus 5 usato come vettore. L'Ad5 è ancora in uso.



skydrake
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da skydrake » venerdì 5 aprile 2013, 6:53

Dora ha scritto:
skydrake ha scritto:
Non ho trovato molti commenti in giro su questo vaccino.
Questo è molto strano, perché la letteratura sulle disastrose vicende di questo vaccino (che in origine si chiamava "MRK Ad5 HIV-1 gag/pol/nef ") è sterminata.
Scusa, intendevo che si parla pochissimo di questo studio. Lo studio stesso, per quanto lungo, é privo di conclusioni. Nessuno parla degli sviluppi futuri, della fase III. Eppure, per altri vaccini (es. Caruso) non finiva neanche una fase che già si parlava entusiasti della fase successiva o si chiedevano stanziamenti per la produzione di massa (es. Ensoli).
Forse i disastri passati hanno generato un imbarazzato silenzio silenzio attorno a questo.



cesar78
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da cesar78 » giovedì 25 aprile 2013, 0:07

Aggiungo qui un appunto sulla ricerca di Madhavan Nair del Herbert Wertheim College of Medicine della Florida, che ha pubblicato qualche giorno fa (uscito su Nature) un'interessante contributo su una nuova molecola nano particella in grado di trasportare nel cervello fino al 99% del farmaco ARV utilizzato superando la barriera encefalica.
Questo approccio è ovviamente pensato non solo per HIV ma anche per molte altre malattie, ad iniziare dal Parkinson.

Per chi volesse approfondire http://www.nature.com/ncomms/journal/v4 ... s2717.html



Dora
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » venerdì 26 aprile 2013, 21:41

Riporto in questo thread una notizia che Cesar ha segnalato oggi altrove, perché si collega a un discorso che stavamo facendo qui:
Dora ha scritto:
cesar78 ha scritto:Intanto un altro trial (HVTN 505) su un potenziale vaccino è stato interrotto:

http://www.repubblica.it/salute/ricerca ... f=HREC2-14
Un gran peccato, perché era l'unico vaccino preventivo in fase 2, cioè testato per l'efficacia e non solo per la sicurezza. :(
Ho notato una cosa: il vaccino appena fallito - trial HVTN 505 - usava il medesimo vettore Ad5 (adenovirus 5) che si ritiene responsabile del fallimento del vaccino della Merck.
Vorrà dire qualcosa che anche in questo caso si sono infettate più persone che avevano fatto il vaccino rispetto ai controlli che non l'avevano fatto (non si è raggiunta la significatività statistica, ma è un dato inquietante, da non sottovalutare)?
Non sarà un segnale che quell'adenovirus 5 è meglio non usarlo?



Dora
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » martedì 30 aprile 2013, 7:01

Dora ha scritto:Ho notato una cosa: il vaccino appena fallito - trial HVTN 505 - usava il medesimo vettore Ad5 (adenovirus 5) che si ritiene responsabile del fallimento del vaccino della Merck.
Vorrà dire qualcosa che anche in questo caso si sono infettate più persone che avevano fatto il vaccino rispetto ai controlli che non l'avevano fatto (non si è raggiunta la significatività statistica, ma è un dato inquietante, da non sottovalutare)?
Non sarà un segnale che quell'adenovirus 5 è meglio non usarlo?
Ooohh, che soddisfazione mi dà Paul Sax!

Data Safety Monitoring Board Closes HIV Vaccine Study — the End of Adenovirus as a Vaccine Vector?
  • ... Anche se l'HVTN 505 ha escluso dall'arruolamento le persone che avevano anticorpi anti-Ad5, i risultati del trial suggeriscono che potrebbe esser successo qualcosa d'altro, qualcosa connesso all'Ad5 e all'immunità all'HIV.

    (Confessione: non ho idea di che cosa potrebbe essere.)


P.S. Come tante altre volte in passato, Richard Jefferys aveva ragione: Letter to NIAID Director Anthony Fauci Opposing the HVTN 505 Vaccine Trial.



nordsud
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da nordsud » giovedì 9 maggio 2013, 7:02

http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 093056.htm


Interessante articolo sulla replicazione continua del virus hiv anche in presenza di viremia non rilevabile.

The majority in the HIV community have always believed that the drugs are penetrating sanctuary sites perfectly well and that the blood is a good surrogate measurement of these sites," he said. "Our model gives us a way to measure this hidden virus replication, which has not been done before."
The research team used the model to analyze data from a clinical study in which researchers added a new drug, an integrase (enzyme) inhibitor, to the cocktail HIV patients were already taking. Patients tested were on a steady three-drug protocol for at least two years before adding the fourth drug, and never exhibited any measurable virus in their bloodstream.
According to Zurakowski, the inhibitor prevented the HIV DNA from integrating into a cell's chromosomes and caused the HIV DNA to bind its two ends together making a small DNA circle called a 2-LTR. The team's mathematical model revealed that 2-LTR circles can be measured in the blood and demonstrate virus replication in other tissues. It also showed that several patients with undetectable virus levels in their blood nevertheless had significant uncontrolled HIV replication in other tissues

Perfino replicazione incontrollata. Sembra quasi che la haart nulla possa fare in questi santuari. Domanda: i virioni dove vanno a finire? Si accumulano fino all'inverosimile dentro i santuari occupando qualunque spazio disponibile? E mai possibile che qualcuno non riesca ad andare in circolo?
Io credo che ci sia ancora da migliorare la tecnica di conta virale a questo punto.
Questo articolo rafforza la mia convinzione sulla incapacità di ottenere una guarigione anche perchè la haart non riesce ad arrivare in ogni dove.



Dora
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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » giovedì 9 maggio 2013, 8:45

nordsud ha scritto:The majority in the HIV community have always believed that the drugs are penetrating sanctuary sites perfectly well and that the blood is a good surrogate measurement of these sites," he [Zurakowski] said. "Our model gives us a way to measure this hidden virus replication, which has not been done before."
:shock: Ma dove vive questo Dr. Zurakowski? L'università del Delaware è isolata dal resto del mondo?
Eppure il lavoro è firmato anche da Maria Buzon e Javier Martinez-Picado, che sono superesperti sia di intensificazione con raltegravir, sia di congressi internazionali.
È da ANNI che si parla di "santuari" non raggiunti (o raggiunti malamente) dagli antiretrovirali. Si sa dei linfonodi, si sa degli altri comparti anatomici, si sa quanto e quanto poco dei diversi farmaci arrivi, si sa che la viremia del sangue può non corrispondere a quella dello sperma, si discute del modo di far arrivare meglio gli ARV oltre la barriera ematoencefalica, si sperimentano le nanoparticelle ...
E non mi pare proprio che a parlarne siano degli scienziati emarginati dalla comunità scientifica; anzi, sono persone rispettate e onorate.

Mettete Zurakowski in contatto con Fletcher, Schacker e Stevenson e magari il suo modello matematico darà un contributo alla loro ricerca. In ogni caso, l'articolo è open access: Modelling HIV-1 2-LTR dynamics following raltegravir intensification

Di santuari noi parliamo soprattutto nel thread [CROI 2012]C. Fletcher: sconfiggere i santuari farmacologici. E un po' anche nel thread [CROI 2013]M.Stevenson: Reservoir, persistenza virale e cura.
Perfino replicazione incontrollata. Sembra quasi che la haart nulla possa fare in questi santuari. Domanda: i virioni dove vanno a finire? Si accumulano fino all'inverosimile dentro i santuari occupando qualunque spazio disponibile? E mai possibile che qualcuno non riesca ad andare in circolo?
È considerata una delle spiegazioni della persistenza della viremia in presenza di ART.
Ma la parola "incontrollata" fa pensare a valanghe di virioni che dilagano fuori dai santuari, mentre non mi pare proprio sia così, perché gli ARV ci arrivano male, ma ci arrivano nei santuari. Forse però sono io a caricare quella parola di un peso eccessivo.



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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » martedì 16 luglio 2013, 10:41

Ieri, su The Body PRO, Nelson Vergel ha pubblicato un'intervista in due parti a Richard Jefferys sulle novità nella ricerca di una cura.
Non vi si racconta nulla che già non sapessimo, ma leggere Richard vale sempre la pena:



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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da nordsud » giovedì 18 luglio 2013, 15:21

Se non ci fosse stato il rigetto ci sarebbe un altro "guarito" dall'infezione. Mi spiace molto per questo ragazzino di 12 anni.

http://www.thebodypro.com/content/72244 ... t-in-.html

The Star Tribune reported:


"He was incredibly brave and courageous, and understood he was participating in something historic," said Dr. Michael Verneris, a transplant specialist at the university, who treated Blue. [...]

While not yet conclusive, tissue and blood tests obtained through Blue's treatment have shown an absence of HIV, even after his medications were discontinued, Verneris said.


Ora è quasi certo che il sistema immunitario ha la possibilità di far fuori anche i reservoirs più nascosti.


Altra notizia che merita attenzione...


In addition, a German man who had started treatment within a month of infection was recently revealed to still have an undetectable viral load (below 1 copy/mL) nine years after discontinuing treatment.



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Re: 2012 [2013]_Il punto su reservoir, latenza ed eradicazio

Messaggio da Dora » lunedì 7 ottobre 2013, 17:52

Dora ha scritto:Riporto in questo thread una notizia che Cesar ha segnalato oggi altrove, perché si collega a un discorso che stavamo facendo qui:
Dora ha scritto:
cesar78 ha scritto:Intanto un altro trial (HVTN 505) su un potenziale vaccino è stato interrotto:

http://www.repubblica.it/salute/ricerca ... f=HREC2-14
Un gran peccato, perché era l'unico vaccino preventivo in fase 2, cioè testato per l'efficacia e non solo per la sicurezza. :(
Ho notato una cosa: il vaccino appena fallito - trial HVTN 505 - usava il medesimo vettore Ad5 (adenovirus 5) che si ritiene responsabile del fallimento del vaccino della Merck.
Vorrà dire qualcosa che anche in questo caso si sono infettate più persone che avevano fatto il vaccino rispetto ai controlli che non l'avevano fatto (non si è raggiunta la significatività statistica, ma è un dato inquietante, da non sottovalutare)?
Non sarà un segnale che quell'adenovirus 5 è meglio non usarlo?
È di pochi minuti fa la pessima notizia del fallimento in fase clinica di un altro vaccino basato sull'adenovirus 5, un candidato vaccino chiamato DNA/rAd5.
Il trial (con placebo e su 2504 uomini o transgender che hanno sesso con uomini) è stato interrotto, perché i risultati parziali dimostravano che chi aveva ricevuto il vaccino si infettava quanto chi aveva ricevuto il placebo (27 infezioni in chi aveva ricevuto il vaccino, 25 in chi aveva ricevuto il placebo su 1914 partecipanti già vaccinati). Per di più, si è visto che il vaccino non aveva nessuna influenza nell'abbassare il set point virale (HIV RNA 4,46 log copie/ml vaccinati; 4,47 placebo). (**)

Basta con l'Ad5 o vogliamo far infettare ancora altre persone?


P.S. Gus Cairns - tutto bello giulivo - ha appena pubblicato su aidsmap un post dal titolo e dal tono in controtendenza rispetto all'umor nero di questo mio messaggio: HIV vaccine conference opens in most promising research atmosphere for years. Non so se non aveva ancora ascoltato la presentazione di Hammer o se si aspettava il fallimento del DNA/rAd5 e l'aveva già metabolizzato ...
:roll:



HIV Vaccine Candidate Bites the Dust

Published: Oct 7, 2013

By Michael Smith, North American Correspondent, MedPage Today
Reviewed by Zalman S. Agus, MD; Emeritus Professor, Perelman School of Medicine at the University of Pennsylvania


Another HIV vaccine candidate has failed to protect against the virus, leaving AIDS researchers disappointed but not discouraged.

A placebo-controlled clinical trial of the latest vaccine was halted by its data safety monitoring board because interim results gave little hope that the drug would work, according to Scott Hammer, MD, of Columbia University in New York City.

The number of infections was similar whether participants got the vaccine or placebo, Hammer reported online in the New England Journal of Medicine and at the AIDS Vaccine 2013 conference in Barcelona.

The vaccine also had no effect on the so-called viral set point, the level at which the virus settles in the blood after infection and before antiretroviral treatment. The set point is a marker for the aggressiveness of the infection -- a higher setpoint leads to a faster progression to AIDS in the absence of treatment.


The study "gave a definitive, albeit disappointing, result," Hammer and colleagues reported.

On the other hand, "we've learned a tremendous amount" from each trial of an HIV vaccine candidate, commented Col. Jerome Kim, MD, acting director for the U.S. Military HIV Research Program in Silver Spring, Md.

And despite the "multiple disappointments," Kim told MedPage Today, the many trials have really only tested four separate vaccine concepts and each has increased scientific understanding of how HIV and the host immune system interact.

Of the proposed HIV vaccines to date, only one -- a prime-boost combination tested in Thailand by a research group that Kim was part of -- has had any benefit and that was a modest 31% protective effect.

Two early trials, in injection drug users and men who have sex with men, used HIV proteins in an attempt to elicit immunity, but without effect.

At least one vaccine candidate -- the MrkAd5 drug tested in the so-called STEP trial -- actually increased the risk of acquiring HIV.

"We're learning a lot along the way," Michael Saag, MD, of the University of Alabama Birmingham, agreed.

"If we didn't try," he told MedPage Today, "we wouldn't have a chance."

But it's a "tall order," Saag said, to create a vaccine that will do what the human immune system generally cannot -- prevent or clear HIV infection.

"What this study is telling us is that this virus is tough," he said.

The current failed vaccine candidate is a combination of sections of HIV-derived DNA intended to prime the immune system, followed by an adenovirus vector expressing HIV proteins to boost the immune response.

The primary endpoint was HIV infection during the period after the complete series of injections through the end of 24 months of follow-up -- the rate of what the investigators called 28+ infection.

The trial enrolled 2,504 men or transgendered women who have sex with men who were regarded as being at high risk for HIV.

When the safety committee pulled the plug, Hammer reported, 1,914 participants were available for analysis and there had been 27 infections in the vaccine group compared with 21 in the placebo group.

The difference was not significant, but yielded a vaccine efficacy of negative 25%, the researchers found.

The secondary endpoint of viral setpoint -- measured among those who acquired the virus -- also showed no difference: average plasma HIV RNA loads of 4.46 and 4.47log10 copies per milliliter in the vaccine and placebo recipients, respectively.

The vaccine elicited both cellular and humoral immune responses, Hammer and colleagues found, but they had no effect on infection risk.

On the plus side, the vaccine was safe, the investigators found.

"I'm really happy that it didn't cause harm," commented Carlos del Rio, MD, of Emory University in Atlanta, who was one of the investigators of the STEP trial.

"I was really skeptical that it was going to work," Del Rio told MedPage Today. "My biggest concern was that it was gong to be harmful."

His concern was centered on the recombinant adenovirus-5 vector, which in the STEP trial appeared to be associated with the increased risk of HIV among those who got the vaccine candidate.

"The study should never have gone forward," he said. "The scientific rationale to do it, after STEP, was in my mind not there."
(*)

The study investigators pointed out that the vector they used was not the same one used in the STEP trial -- more of the adenovirus genome was deleted and it included the HIV env gene.

The study was originally intended to include 1,350 participants and to look just at viral load setpoints, but was eventually expanded to allow study of prevention efficacy and to account for possible effects of pre-exposure prophylaxis.

"There's such an urgency to find an effective vaccine," Del Rio said, that investigators might have jumped the gun.

"The bottom line is that we need a vaccine, but the road has been full of disappointments," he said.

Saag and Kim both noted that not all of the HIV vaccine eggs are in one basket. A great deal of research, Saag said, is "churning in the background."

Among other things, Kim said, researchers are investigating the use of other adenoviral vectors and different combinations of HIV proteins and genes. Basic research is also focusing on concerved regions of the highly variable HIV genome and on finding broadly neutralizing antibodies.

The study had support from the National Institute of Allergy and Infectious Diseases, Columbia University's Clinical and Translational Science Award from the National Center for Advancing Translational Sciences, the NIH Intramural Research Program, the Emory Center for AIDS Research, the Harvard Center for AIDS Research, the Baylor–University of Texas Houston Center for AIDS Research, the Colorado Clinical Translational Science Institute, and the National Center for Advancing Translational Science.

Hammer said he had no relevant conflicts.




(*) DdD: come fa Del Rio a dire che "almeno il vaccino non ha fatto del male"? Ai volontari che si sono infettati non ha fatto del male? Si sapeva che il vaccino della Merck era stato un disastro proprio per l'Ad5 (e anche tutti gli studi che sono stati fatti dal 2007 a oggi - e che continuano - lo confermano); si sapeva che era fallito il trial del NIAID della primavera scorsa proprio per l'Ad5; e ci viene a dire "almeno non ha fatto del male"?! :shock:



Articolo: Efficacy Trial of a DNA/rAd5 HIV-1 Preventive Vaccine


******************************

(**) Errata corrige - 8 ottobre 2013.

Ho letto l'articolo di Scott Hammer sul NEJM, perché c'erano troppe cose che non mi tornavano nell'articolo di Michael Smith su MedPage Today (primi fra tutti i "numeri" dei contagi e dei set point, che mi parevano vecchie conoscenze) e devo rettificare il post che ho scritto ieri: il trial di cui si parla è lo stesso che è stato sospeso la primavera scorsa, cioè l'HVTN 505. Quindi non si tratta di due candidati vaccini falliti che usavano l'Ad5, ma di uno solo.
Gus Cairns ha avuto dunque tutto il tempo per metabolizzare la delusione.

Mi scuso per aver dato per buono che Michael Smith sapesse di che cosa stava parlando e per la confusione che posso aver generato.



La lezione ad AIDS Vaccine 2013 in cui Magdalena Sobieszczyk cerca di capire le ragioni del fallimento del trial HVTN 505 può essere vista qui: http://www.aidsvaxwebcasts.org/console/ ... Type=audio&.



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