Koronis Pharma si arrende.
Nel riordino di fine anno, non posso fare a meno di segnalare una brutta notizia.
Koronis Pharma era stata qualche anno fa una bella scommessa: un meccanismo completamente eterodosso di affrontare l’HIV, attraverso la cosiddetta Viral Decay Acceleration (“VDA”), il cui razionale era (“per chi si fosse perse le puntate precedenti”) quello di provocare un numero così elevato di mutazioni nel virus residente nella persona da indurre, alla fine, delle mutagenesi letali per il virus stesso, inducendo quindi il crollo della viremia.
Purtroppo, la teoria, affascinante, non ha retto alla prova dei test di fase II: il candidato farmaco KP-1461 non è stato in grado di provocare il crollo atteso della viremia, né ha mostrato di superare i reservoir. Certo, il KP-1461 s’è dimostrato sicuro e le mutazioni ci sono state, ma ciò non è bastato.
Koronis stessa indica tre ostacoli:
1. Penetrare rapidamente i reservoir,
perché solo così si può sperare di svuotarli e/o ucciderli attraverso la mutagenesi letale
2. Accrescere l’efficacia mutagena del farmaco,
perché se il principio è stato dimostrato, non ha ancora raggiunto l’efficacia attesa
3. Trovare dei soldi per continuare, forse la cosa più difficile.
Così Koronis ha tratto le conclusioni e deciso di “diventare una compagnia virtuale”.
In buona sostanza chiudere la baracca per continuare le ricerche quando e dove i soldi ci saranno, utilizzando strutture di terzi, il know-how fin qui sviluppato e indirizzando i fondi che si riusciranno a raccogliere direttamente ai laboratori che saranno coinvolti nelle ricerche.
Trattandosi di americani, la loro comunicazione si chiude con il solito ottimismo ma, per ora, un bel po’ di magone mi resta…
http://www.slideshare.net/mabasta/koron ... a-virtuale