Vaccino Ensoli

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Dora » venerdì 6 giugno 2014, 14:39

Dora ha scritto:
Twin ha scritto:L'importante è che la verità su questo colossale artefatto scientifico stia emergendo in tutta la sua squallida realtà. E cmq c'è sempre tempo x ravvedersi...quando qualcuno accetterà il proprio fallimento potrà anche iniziare ad essere un tantino felice!

Cara Twin,
auguro anch'io a tutti i protagonisti di questa orribile storia di trovare la felicità e sono d'accordo con te che senza l'accettazione del proprio fallimento è molto difficile che si trovino le risorse di equilibrio emotivo e di serenità morale per perseguire quella specie di sfuggente chimera che è la felicità.
Non ho, però - e non sai quanto invece vorrei averla - la tua stessa fiducia sull'emergere della verità.
Un atteggiamento di prudente realismo mi porta infatti a osservare molti movimenti, da parte di attori diversi, che paiono piuttosto volti ad occultarla, questa benedetta verità.
Uno di questi movimenti che molto contribuiscono ad intorbidire le acque sarà l'oggetto del mio prossimo post.

Spero di sbagliarmi, spero che chi sa vinca la paura e si decida una buona volta a parlare - e che verità trionfi.
Con tanta felicità per tutti.


  • MOVIMENTI PER INTORBIDIRE LE ACQUE – OVVERO IL MONDO ALLA ROVESCIA
Il 29 maggio scorso, al termine di ICAR, diverse agenzie di stampa raccolsero le dichiarazioni del professor Guido Silvestri sul vaccino Tat della dottoressa Ensoli.
Sono già state riportate in questo thread, ma giova rileggerle per esteso, per notare ancora una volta il tono diplomatico e il rigoroso rispetto istituzionale con cui si esprime il professor Silvestri:

  • Molta attenzione al congresso ha suscitato l’intervento della dott.ssa Barbara Ensoli e dei suoi collaboratori sull’efficacia del cosiddetto vaccino italiano per l'AIDS basato sulla proteina Tat. Quella italiana è la più grossa e forte rete sulle malattie infettive che esista al mondo, tuttavia le posizioni e il dibattito sono diverse al suo interno. Il confronto dialettico sulla base dell’esperienza e dell’approccio maturato e presentato sinora è stato molto serrato e mentre molti scienziati definiscono questi dati incoraggianti e promettenti, altri specialisti invitano alla prudenza. Tra questi il Prof. Guido Silvestri, Professore di Patologia e noto immunologo della Emory University di Atlanta (Usa), editore del prestigioso Journal of Virology e membro del comitato organizzatore della CROI, il più importante congresso sull'AIDS al mondo, che ha partecipato alle sessioni e ha presentato anche la cerimonia “Croi Awards 2014”, il riconoscimento destinato ad alcuni dei migliori talenti e ricercatori e volontari, nel corso della serata inaugurale. I PROGRESSI DEL VACCINO - “Abbiamo completato la fase 2 in Italia, con 168 persone, ottenendo risultati incoraggianti – aveva dichiarato Barbara Ensoli, Vice-Presidente della Commissione Nazionale AIDS, Ministero della Salute - Stiamo terminando una fase 2 in Sudafrica, con 200 persone, dove partirà a breve la fase 3, quella finale. Circa tale vaccino terapeutico, i dati preliminari sono estremamente promettenti, ma ci vogliono ancora alcuni anni per renderlo disponibile. Quest’attesa dipende dalla mancanza di fondi, ma per fine 2018 dovremmo riuscire a registrare il vaccino nel Sudafrica, per poi procedere in Europa e in America”. Il Prof. Silvestri invita ad essere molto cauti nel valutare i dati prodotti finora sul vaccino Tat. "L'idea di base è senza dubbio interessante, ed io mi congratulo con la dottoressa Barbara Ensoli, per la sua tenacia e persistenza nel perseguire questa idea. Detto questo, credo che sia estremamente prematuro parlare di efficacia clinica per un vaccino terapeutico sulla base di dati in cui i pazienti vaccinati vengono confrontati con un gruppo di pazienti "controllo" che non erano stati né randomizzati né trattati in doppio cieco. Se da un lato la scelta di fare uno studio clinico di fase II di tipo "open label" è comprensibile dal punto di vista logistico – prosegue Silvestri - poi bisogna usare moltissima cautela nell'interpretare i dati di efficacia, altrimenti si crea molta confusione. Più in generale, credo anche che sia importante evitare, per il bene dei pazienti stessi e del pubblico, di suscitare aspettative e speranze che non sono giustificate sulla base dei dati presentati finora. Questo concetto vale ancora di più per un problema scientifico di enorme complessità, come appunto lo sviluppo di un vaccino contro l'HIV. Se poi, in futuro, questo vaccino si dovesse dimostrare efficace sulla base degli appropriati studi clinici, sarò il primo a congratularmi con i suoi autori ed i colleghi".
Oggi è arrivata una reazione a queste dichiarazioni. Non si tratta – come sarebbe lecito attendersi – di una risposta diretta della dottoressa Ensoli, né dell’ufficio stampa dell’Istituto Superiore di Sanità. No. È piuttosto un comunicato stampa di tre associazioni in senso lato di lotta all’HIV, due associazioni che siedono nell’ormai defunta ma pur sempre attiva Commissione Nazionale AIDS – Nadir Onlus e Arcigay – e una costola nata da Arcigay per occuparsi specificamente di uomini gay con o a rischio di HIV – Plus Onlus.

Negli ultimi tempi, abbiamo avuto modo di osservare come le associazioni di lotta all’HIV si siano negli anni trasformate – da ringhiosi cani da guardia dei ricercatori, quali istituzionalmente dovrebbero essere degli enti che si propongono di rappresentare e tutelare gli interessi delle persone con HIV – in teneri, scodinzolanti megafoni a tutela del pensiero e delle attività della dottoressa Ensoli.

La dichiarazione congiunta di Nadir, Arcigay e Plus che vi riporto qui sotto è l’ennesima conferma di questa sconcertante involuzione.

Vi prego di osservare, sotto la maschera di rispetto delle forme istituzionali, l’estrema aggressività con cui viene trattato Guido Silvestri per aver osato dichiarare quanto sopra ricordato. Un’aggressività che si abbassa al livello di ricatto, perché chi – non importa con quanta urbanità – osa allontanarsi dalla visione agiografica del vaccino Tat propagandata dalle associazioni di lotta all’HIV, si vede accusato addirittura di "danneggiare in generale la ricerca sulla lotta all’AIDS" e di mettere “a repentaglio il rapporto fiduciario tra comunità scientifica e comunità di persone con HIV/AIDS”.
C'è pure il paventato rischio che Silvestri causi "la variazione del flusso di denaro all’industria del farmaco", con non si sa quali pericoli per l'arrancante ripresa economica dell'Italia intera. Ma quest'ultimo tentativo di ricatto è talmente ridicolo, che è l'unico punto dell'esternazione ensoliana delle associazioni che può forse strapparci una mesta risata.


Grazie a questo comunicato stampa, sono (siamo) tutti avvertiti:

  • CHI TOCCA BARBARA ENSOLI, MUORE

VACCINO TAT DEL CENTRO NAZIONALE AIDS (ISS) E DICHIARAZIONI STAMPA DEL PROF. GUIDO SILVESTRI (EMORY UNIVERSITY, ATLANTA, GA, USA)
Roma, lì 5 giugno 2014
  • Durante il congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and Retroviruses, http://www.icar2014.it) svoltosi a Roma dal 25 al 27 Maggio 2014, tra i vari aspetti di ricerca affrontati, la Prof.ssa Barbara Ensoli (Direttore del Centro Nazionale AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità) e i suoi collaboratori (Prof. Fabrizio Ensoli, Dr. Aurelio Cafaro, Dr.ssa Antonella Tripiciano e Dr.ssa Stefania Bellino) hanno avuto occasione di esporre vari aspetti del progetto italiano “Vaccino contro l’AIDS” basato sulla proteina Tat, tra i quali i risultati dello studio ISS-T002 condotto in Italia su 168 pazienti in trattamento (Clinicaltrials.gov: NCT00751595). Ciò è avvenuto nell’ambito di regole congressuali riconosciute (rispettivamente attraverso una lettura a invito e 4 comunicazioni orali assegnate dagli organizzatori del congresso tramite giudizio anonimo e indipendente di ricercatori pari grado).

    Il dibattito nelle sedi congressuali, di ordine scientifico e secondo le regole di normale prassi, ha rilevato notevole interesse per i risultati ottenuti, evidenziando vari aspetti promettenti e anche i limiti degli stessi. Sempre nelle stesse sedi, la Prof.ssa Ensoli ha annunciato che nel breve (entro ottobre 2014) saranno disponibili anche i risultati dello studio ISS-T003 (ClinicalTrials.gov NCT01513135) condotto in Sud Africa su 200 pazienti in trattamento. Questo secondo studio - in doppio cieco, randomizzato e con placebo - se confermerà i promettenti risultati dello studio ISS T-002, costituirà la base di discussione con le autorità preposte per il disegno degli studi registrativi di fase III. In proposito, la Prof.ssa Ensoli ha in seguito rilasciato interviste a varie agenzie di stampa.

    Le associazioni Arcigay, Nadir, Plus hanno letto con sorpresa e stupore le articolate considerazioni “a margine” del congresso rilasciate dal Prof. Guido Silvestri (Emory University, Atlanta, GA, USA), presente in sala durante l’esposizione dei dati, che invece in sede opportuna di dibattito scientifico si era solo limitato a rilevare rispettivamente al Prof. F. Ensoli l’assenza di un gruppo di controllo randomizzato nello studio ISS-T002 (al quale il Professor F. Ensoli ha risposto argomentando le ragioni della scelta) e alla Prof.ssa B. Ensoli un aspetto specifico riguardante l’analisi del patrimonio immunologico dei pazienti dello studio (al quale la Prof.ssa B. Ensoli ha ugualmente risposto).

    Le scriventi associazioni Arcigay, Nadir, Plus rilevano forti perplessità sul “metodo” utilizzato dal Prof. G. Silvestri per diffondere il suo pur legittimo pensiero, essendo convinte sostenitrici che le questioni scientifiche si devono risolvere nello stesso ambito, nelle sedi adeguate e secondo le regole internazionalmente riconosciute del dibattito stesso. La metodologia utilizzata stupisce ancor di più in quanto il ricercatore in questione (non autore/co-autore della ricerca, ndr) ha avuto tutte le possibilità per poter fare le sue osservazioni durante la discussione in seduta plenaria che è seguita alla presentazione della Prof. B. Ensoli (ossia nelle sedi scientifiche preposte), mentre invece le ha espresse a mezzo stampa e senza la possibilità di un contraddittorio. Inoltre, sempre in sede stampa, si è soffermato più nel dettaglio solo su parte degli aspetti della ricerca stessa, e non ha citato con lo stesso peso i risultati che invece hanno portato gli autori della ricerca a ottenere (tramite le regole internazionalmente riconosciute del dibattito scientifico) l’assegnazione delle 4 comunicazioni orali prima citate, nonché della lettura ad invito.

    Queste modalità di operare, oltre ad essere al di fuori delle regole scientifiche, non fanno altro che danneggiare in generale la ricerca sulla lotta all’AIDS, generando distorsioni di pesi e misure dei vari aspetti e mettendo a repentaglio il rapporto fiduciario tra comunità scientifica e comunità di persone con HIV/AIDS. Da tempo, infatti, le persone con HIV/AIDS si attendono risultati in questa importante materia e vorrebbero con forza assistere ad un dibattito bilanciato sul tema, e soprattutto nelle sedi opportune.

    Si ricorda che l’area di ricerca in questione è un settore fortemente sensibile considerando l’impatto che eventuali prodotti vaccinali registrati, siano essi preventivi o terapeutici, potrebbero avere non solo dal punto di vista di gestione dell’epidemia, ma anche da quello delle forti implicazioni economiche, compreso la variazione del flusso di denaro all’industria del farmaco.

    Questa nota ha lo scopo di diffondere, a chiunque ne fosse interessato, quanto accaduto nella sede citata, a tutela della memoria collettiva.

    Riferimenti delle associazioni:
    http://www.arcigay.it
    http://www.nadironlus.org
    http://www.plus-onlus.it



Twin
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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Twin » venerdì 6 giugno 2014, 18:31

Dora, la mia non è una speranza. L'analisi di quello che sta succedendo mi induce a pensare che la fine di questo feuilleton è vicina.... l'apologia di big pharma fatta dalle associazioni (a loro raccomando la lettura di "Effetti Collaterali" di Ben Goldrace) rivela esclusivamente il clima di difficoltà che circonda gli attori di questa che-se non fosse una tragedia sarebbe una commedia!-e il contesto di enorme incertezza nel quale si stanno muovendo...Prendersela con G. Silvestri perchè, civilmente, non ha espresso il suo pensiero nel corso delle citate presentazioni, ne è una chiara dimostrazione... Dopo ICAR 2014 <edit dell'amministrazione> della ensioli si parla, purtroppo, anche all'estero...



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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da skydrake » venerdì 6 giugno 2014, 19:03

Le scriventi associazioni Arcigay, Nadir, Plus rilevano forti perplessità sul “metodo” utilizzato dal Prof. G. Silvestri per diffondere il suo pur legittimo pensiero, essendo convinte sostenitrici che le questioni scientifiche si devono risolvere nello stesso ambito, nelle sedi adeguate e secondo le regole internazionalmente riconosciute del dibattito stesso
Ma queste dichiarazioni Silvestri non le aveva fatte alla conclusione del congresso ICAR 2014? Non era la stessa sede e stesso ambito dove la Ensoli aveva esposto i suoi "progressi"?



uffa2
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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da uffa2 » venerdì 6 giugno 2014, 20:56

Cosa dire?
Che questa vicenda mi stupisce sempre di più. Ho già scritto molte volte la mia opinione sulle deviazioni nell’essere e nel modo di lavorare delle nostre associazioni, e ancora una volta osservo sommessamente che il “metodo Italia” della cooptazione e della condivisione ha fatto ancora le sue vittime, togliendo a mio modestissimo avviso alle associazioni scriventi la lucidità per riflettere sul fatto che forse non era il caso di assumere una qualsivoglia posizione su un argomento nel quale dovrebbero essere (e diamo per scontato che lo siano) e mostrarsi “terze”.
Alle associazioni non dovrebbe sfuggire che il motore della ricerca è la critica, è la tensione ad accertare se una nuova teoria è convalidabile o mostra fallacie magari insuperabili: la critica non è una “scortesia” né una violazione delle regole, ma l’essenza di ciò che fa avanzare tutto quanto.
Non entro nel merito delle osservazioni del professor Silvestri delle quali, di là dalla loro evidente urbanità, risponde solo lui. E non entro neppure nel merito delle repliche delle associazioni.
Dico che la dottoressa Ensoli ha diritto a essere criticata duramente, perché questo vuol dire che le sue ricerche sono prese sul serio dai suoi pari e non accettate supinamente per ragioni di relazione.
Dico che se una ricerca che ha (magari mi sbaglio e se così fosse chiedo ammenda) finora generato più articoli sulla stampa generalista che su “Nature” e che viene spinta con forza a livello di media “laici” per ottenere i finanziamenti che si ritiene servano, viene criticata, è inevitabile, che quei media laici invitati a fare da grancassa di un evento scientifico indaghino anche sulle posizioni contrarie a ciò che gli si sta proponendo: come si suol dire “se non si fanno domande scomode non è giornalismo, è propaganda”.
Infine, ma così, giusto perché non l’ho capito, ma cosa avrebbe dovuto fare uno dei partecipanti a questo congresso: tacere davanti ai giornalisti perché di “certe cose non è bene si parli in pubblico”? questa visione della comunità dell’HIV come di una famiglia da proteggere dalla “cattiva stampa” non è moderna, non corrisponde alle regole di trasparenza che come cittadini tutti ci aspettiamo in ogni area della cosa pubblica, non è, in definitiva scientifica.


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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Dora » venerdì 6 giugno 2014, 21:14

Sto ripensando alla conclusione del comunicato delle associazioni - a quella frase delirante in cui si paventa addirittura la "variazione del flusso di denaro all’industria del farmaco" a seguito delle sommesse perplessità civilmente espresse da Guido Silvestri:
Nadir, Arcigay, Plus ha scritto:Si ricorda che l’area di ricerca in questione è un settore fortemente sensibile considerando l’impatto che eventuali prodotti vaccinali registrati, siano essi preventivi o terapeutici, potrebbero avere non solo dal punto di vista di gestione dell’epidemia, ma anche da quello delle forti implicazioni economiche, compreso la variazione del flusso di denaro all’industria del farmaco.
La stessa paranoia complottistica la ritroviamo nelle "CONSIDERAZIONI UTILI PER FARE CHIAREZZA", che Ensoli diffuse in risposta al libro di Agnoletto, un anno e mezzo fa:
Ensoli ha scritto:Il libro ha una tale portata diffamatoria che viene naturale chiedersi per quali fini sia stato scritto, e se non ci siano dietro interessi economici/politici/internazionali che potrebbero beneficiare del fango che gli autori gettano sul sistema Italia. (p.1)

L’accanimento contro le istituzioni italiane (ISS, MIN SAL, MAE) è senza senso, immotivato, dannoso alla ricerca pubblica, ai pazienti e alle comunità particolarmente colpite dall’infezione da HIV. Un attacco così orchestrato è anche contro un potenziale intervento di salute pubblica, di risparmi di risorse e benessere, che un prodotto come quello prospettato ci attendiamo porterà.

Il “progetto vaccino Tat terapeutico”, quello più avanzato, se arriverà con successo alla registrazione, comporta per l’Italia almeno:
  •  Una riduzione dei costi per il SSN perché migliorerà la qualità del sistema immune dei pazienti e diminuirà la frequenza delle sindromi associate (causa di ospedalizzazione e morte)
     Un ritorno economico e prestigio nel mondo per la ricerca italiana
Il “progetto vaccino Tat/Env preventivo”, se arriverà con successo alla registrazione, avrà un forte impatto positivo sui sistemi sanitari nazionali di tutto il mondo, in particolare quelli dei paesi emergenti, con profonde implicazioni sulle economie nazionali e sullo stato sociale dei vari paesi convolti.

Forse sono questi i risultati che si vogliono impedire e distruggere. A parte i motivi personali di Gallo, Aiuti e Agnoletto, ci chiediamo chi è veramente dietro a tutto questo? Quali lobby stanno operando? Dove vogliono arrivare? (p.8)
E tutto questo mi fa venire in mente quell'immondo articoletto scritto da Simone Marcotullio nell'ormai lontano dicembre 2007:
Marcotullio ha scritto:Barbara Ensoli fa paura

E’ innegabile il tentativo americano, con complicità anche di ambienti scientifici italiani, soprattutto della vecchia guardia, di boicottare il programma di ricerca di un vaccino contro l’HIV/AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal nostro Ministero della Salute.E’ oramai sotto gli occhi di tutti: la prossima partenza degli studi di fase II del candidato vaccino basato sulla proteina Tat ricombinante biologicamente attiva dell’Istituto Superiore di Sanità spaventa il mondo scientifico internazionale. Ma soprattutto anche il programma di ricerca “a breve termine” della seconda generazione chiaramente esposto sul sito http://www.hiv1tat-vaccines.info.

Nonostante le sonore “batoste” che gli americani hanno avuto in questi mesi, con il fallimento dei trial co-finanziati dell’NIH, Robert Gallo, invece di pensare a riorganizzare il disastro dell’approccio USA iperfinanziato basato su vettori portatori di geni specifici, viene in Italia per preoccuparsi di quei pochi fondi (in proporzione a quelli USA) che il nostro Ministero della Salute mette a disposizione dell’Istituto Superiore di Sanità, come per altro indicato dalle agenzie internazionali e dai governi, visto il poco, e forse non strano, investimento del settore privato in questo campo. Come mai non preoccuparsi invece dei fondi ancora stanziati su strategie fotocopia a quelle fallite dell’NIH e dello IAVI?

La prossima partenza delle sperimentazioni di fase II di Barbara Ensoli spaventa. Spaventa perché l’approccio scientifico non solo è completamente differente, ma anche perché le risorse ed i brevetti sono tutti “Made in Italy”. E’ curioso: come mai gli americani si preoccupano di studi che, a sentir loro, non sarebbero validi scientificamente? In teoria non dovrebbero interessarsene. La paura che la piccola Italia possa realmente contribuire alla fine di una pandemia proprio non la digeriscono.

Sono troppi gli interessi in gioco: dell’NIH (che rischia di fare una brutta figura) e del settore privato che potrebbe controllare questo tipo di attacchi all’Italia.
Dichiarazioni che si leggono sulla stampa del tipo «eccessive sperimentazioni sottraggono fondi importanti alla ricerca di base, e alla possibilità di sviluppo e messa a punto di un vaccino veramente valido, e in più riducono la fiducia stessa nei confronti dei vaccini» sono grottesche e fuori luogo, visto quello che è accaduto negli USA e che ancora accade. Anche perché, se si dovesse applicare questo credo, sarebbero molti gli organismi scientifici internazionali che dovrebbero cambiare mestiere.

L’Italia è l’unico paese in cui gli organi di stampa hanno taciuto il fallimento dell’approccio USA. Solo ora, qualche cosa si legge sulla stampa. E’ necessario che certi ambienti scientifici italiani, che instancabilmente (ed inspiegabilmente?) remano contro il Ministero della Salute, si facciano da parte.

Un consiglio a Robert Gallo: in Italia si mangia benissimo e d’estate c’è un sole splendido. Limitiamoci a questo.

Autore: Simone Marcotullio

A parte la totale assenza di senso del ridicolo che tutte queste persone dimostrano, io vedo nelle dichiarazioni di Ensoli e delle associazioni un tentativo di trasformare qualsiasi critica - che sia strettamente scientifica, o riguardi il modo in cui sono condotte le sperimentazioni, o chieda conto di come è stato speso il denaro pubblico profuso all'inseguimento di questi vaccini - in un attentato all'Italia (scusate: al Sistema Italia!). Questo continuo chiedersi cui prodest?, questo insinuare che chi li contesta debba per forza essere al soldo di qualche oscuro potere e stia lavorando contro gli interessi dell'Italia intera e in particolare delle persone con HIV ... suvvia, dottoressa Ensoli e associazioni, riprendete il controllo di voi stesse!
E se invece siete in pieno controllo delle vostre facoltà emotive e razionali, allora PIANTATELA DI MANIPOLARE L'OPINIONE PUBBLICA.

Questi giochetti mostrano la corda, non credete?



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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da stealthy » sabato 7 giugno 2014, 9:51

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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Dora » sabato 7 giugno 2014, 10:34

UNA PICCOLA LUCE NELLA NEBBIA

Ieri, scrivendo del comunicato stampa delle associazioni contro Guido Silvestri, non conoscevo un documento, che oggi ho letto e che mi sembra gettare un sottile fascio di luce su quell'attacco ad alzo zero alla libertà di critica di uno stimato e valente scienziato. Mi riferisco alla
  • PRESA DI DISTANZA - TIMIDA, FORSE ANCHE TARDIVA, MA INEQUIVOCABILE - DELLA SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali) DAL VACCINO TAT DI BARBARA ENSOLI
Tre giorni fa - e mi dispiace di essermelo fatto sfuggire - l'agenzia ASCA ha infatti pubblicato una nota della SIMIT, di cui vi riporto la parte rilevante:

Aids: Simit, prevenzione nostro attuale vero alleato
  • (ASCA) - Roma, 4 giu 2014 - ''Guardiamo la realta' attuale. Solo la prevenzione rimane ad oggi il nostro migliore alleato''. Relativamente al dibattito relativo al vaccino per l'AIDS che si e' acceso a margine del convegno nazionale per l'AIDS tenutosi a Roma VI edizione di I.C.A.R. (Italian Conference on AIDS and Retrovirus), promosso da SIMIT (Societa' Italiana Malattie Infettive e Tropicali), la scorsa settimana, Massimo Andreoni, presidente della Societa' Italiana di Malattie Infettive, tiene a precisare alcuni aspetti emersi e lanciare un appello alla vigilia dell'estate. "Tutte le affermazioni fatte dagli illustri ricercatori intervenuti nel dibattito sono state rilasciate a titolo personale - sottolinea - e alla vigilia della stagione estiva specie tra i giovani l'appello e' a una presa di coscienza e conoscenza della malattia. Solo la prevenzione puo' essere il rimedio migliore e l'appello di noi specialisti che ci imbattiamo ogni giorno in storie cosi' dolorose, e' rivolto specie ai giovani, ad evitare rapporti sessuali promiscui e ad utilizzare una corretta prevenzione, ancora di piu' in una stagione che facilita spostamenti, incontri,e rapporti''. E anche se quella italiana ''rimane la piu' grossa e forte rete sulle malattie infettive che esista al mondo''. come ricorda Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, mentre i fondi scarseggiano, quelli che rimangono urgenti sono i bisogni materiali dei pazienti, piu' che interrogarsi sui tempi e sulla identificazione in un futuro che resta ancora non precisato di un vaccino la cui efficacia resta ancora da dimostrare accanto agli attuali farmaci retro virali per curare la malattia e non per guarirla.

Quella che segue è una mia ipotesi personale:
  • La presa di distanza della SIMIT non deve essere stata molto gradita dalla dottoressa Ensoli, perché segnala un malessere sempre più evidente nei confronti delle sue strategie comunicative (o di marketing, vedete voi) da parte di una istituzione che l'ha finora sostenuta.
    Ma attaccare la SIMIT nun se po' fa', perché si rischia di scivolare a valanga lungo un pendio sempre più ripido e non si può sapere quanti infettivologi stanno cominciando a stancarsi della farsa del vaccino pontino.
    Più facile attaccarne uno piuttosto che molti ("colpirne uno per insegnare a cento" - sostiene Stalin).
    Ed ecco servito il comunicato stampa di Nadir, Arcigay e Plus, che è dunque da leggersi come reazione non tanto e non solo alle civili e legittime perplessità sul vaccino Tat espresse da Guido Silvestri, quanto al terreno che inizia a franare sotto l'impalcatura, che pareva inattaccabile ma si sta rivelando di cartapesta, costruita attorno al vaccino Tat e alla sua creatrice.
Forse, a pensarci bene, Simone Marcotullio non aveva tutti i torti a intitolare quel suo brutto articolo "Barbara Ensoli fa paura". Forse non per le ragioni che diceva lui, ma Barbara Ensoli fa davvero paura.



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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da stealthy » sabato 7 giugno 2014, 14:50

Ma secondo voi Guido Silvestri risponderà al comunicato delle associazioni?



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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Dora » sabato 7 giugno 2014, 15:45

stealthy ha scritto:Ma secondo voi Guido Silvestri risponderà al comunicato delle associazioni?
Non so. Però spero di no.
Le insinuazioni di quel comunicato sono così evidentemente volte a intimidirlo, che la cosa più saggia da fare a me pare ignorarle e andare avanti - come si fa con i bulli.
D'altra parte, che vuoi rispondere a gente che ti accusa di "danneggiare in generale la ricerca sulla lotta all’AIDS" e di mettere “a repentaglio il rapporto fiduciario tra comunità scientifica e comunità di persone con HIV/AIDS”?! Bastano la sua carriera e le sue ricerche a smentire queste baggianate.
E ti pare che una persona sensata possa rispondere all'accusa di poter causare "la variazione del flusso di denaro all’industria del farmaco"?!
Il rischio, poi, ora che la fogna è aperta, è di trovarsi a ricevere addosso altri schizzi. Che se li prenda chi ha permesso che il vaccino pontino arrivasse a questi livelli di follia.

Se fosse un mio amico e ascoltasse i miei suggerimenti, gli direi di sedersi sulla riva del Tevere a contemplare lo scorrere delle acque. Immagine




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Re: Vaccino Ensoli

Messaggio da Dora » lunedì 9 giugno 2014, 5:50

Questo post serve solo come stacco per cambiare pagina.
Per ora, nel senso meramente fisico di pagina del thread. Ma speriamo che sia vicino anche un cambiamento di pagina nella gestione del vaccino Tat.



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