Poiché questo thread ha smesso di essere dedicato alla speranza di un vaccino basato sugli anticorpi ampiamente neutralizzanti ed è diventato una specie di contenitore degli aspiranti vaccini più diversi, segnalo che si sta tenendo in questi giorni a Barcellona
AIDS Vaccine 2013.
Il programma dei 4 giorni di congresso è molto denso, una rapida rassegna dei principali temi trattati può essere letta nel post che Gus Cairns ha pubblicato ieri su aidsmap (
HIV vaccine conference opens in most promising research atmosphere for years – titolo e tono forse un po’ sopra le righe, ma è solo la mia impressione):
- 1. Perché il cosiddetto vaccino Thai (RV 144) ha funzionato, almeno un pochino?
2. A che punto siamo con i bNAbs (broadly neutralising antibodies)?
3. Il vaccino al CMV di Louis Picker (di cui parliamo diffusamente nel thread Louis Picker, le "scimmie di Portland" e il vaccino al CMV) riuscirà a far dimenticare i disastri di altri vaccini che erano volti a stimolare l’altro ramo del sistema immunitario acquisito, cioè le reazioni dei CD8?
Riguardo al punto 3, c’è davvero da sperare nel vaccino di Picker, perché proprio ieri a Barcellona si è discusso dell’ennesimo fallimento di un vaccino – il
DNA/rAd5 sperimentato dalla Columbia University per il NIAID (studio HVTN 505) - che puntava a stimolare i CD8, usava come vettore quello che ormai sta diventando “il famigerato adenovirus 5”, era in fase clinica e ha portato a infettarsi più persone di quante se ne sono infettate con il placebo. La triste storia, qualche recriminazione e un doveroso errata corrige, in un
post scritto ieri in Verso una Cura.
Sto aspettando che nel sito del congresso sia resa disponibile la presentazione che Magdalena Sobieszczyk, sempre della Columbia University, ha tenuto ieri durante la sessione inaugurale, perché vi si racconta quello che i ricercatori stanno cercando di capire del fallimento di questo vaccino su cui gli NIH stavano puntando molto (cfr.
Insights from HIV Vaccine Efficacy Trials: What We Are Learning from HVTN 505).
Una ricerca invece molto bella, anche se ancora abbastanza lontana da qualsiasi applicazione pratica, è quella di John Moore, Weill Cornell Medical College, e Rogier Sanders, Università di Amsterdam. I due hanno appena pubblicato un articolo su
PLoS PATHOGENS (
A Next-Generation Cleaved, Soluble HIV-1 Env Trimer, BG505 SOSIP.664 gp140, Expresses Multiple Epitopes for Broadly Neutralizing but Not Non-Neutralizing Antibodies) e presentano i loro risultati a Barcellona. Poiché si tratta di cose complicate, mi affido a un post scritto ieri da Unmesh Kher per il blog di IAVIReport (
Day One: AIDS Vaccine 2013).
In breve, una proprietà desiderabile ma per ora non raggiungibile di un vaccino contro l’HIV è che sia capace di indurre bNAbs. L’approccio seguito da Moore e Sanders è stato quello di costruire un
trimer, cioè una macromolecola formata combinando tre molecole più piccole identiche, che imiti la punta della proteina Env dell’HIV, che il virus usa per attaccarsi alle cellule. Creare una simile proteina in laboratorio è impresa assai difficile, perché il trimer dell’HIV ha una struttura che varia continuamente. E, in effetti, tutti i tentativi fatti finora di creare degli analoghi del trimer sono falliti, tanto che Moore definisce i risultati di quelle ricerche dei “TINOs” – “Trimers In Name Only”.
Invece, Moore e Sanders sono riusciti a costruirne uno, che hanno chiamato BG505-SOSIP.664, o più semplicemente BG505, e che pare proprio che funzioni. Hanno esaminato le proprietà antigeniche del BG505 e hanno scoperto che si lega ad ogni singolo tipo di bNAb contro il quale è stato finora testato, il che fa pensare che sia davvero molto simile al trimer “naturale”. Di contro, non riesce a legarsi a quegli anticorpi che, a loro volta, non sono capaci di neutralizzare l’HIV.
P.S. Nel programma di AIDS Vaccine 2013 non compare il nome di Barbara Ensoli. Se vi chiedete il perché e vi rifiutate di pensare che ci sia in atto un complotto planetario ai danni del vaccino pontino, o addirittura un boicottaggio organizzato contro il “sistema Italia“, forse qualche indizio potete trovarlo qui.