OSSERVATORIO STAMPA: amplificazioni, bolle di sapone, bufale

[stealthy]

 
MISSIONE COMPIUTA - almeno per la parte relativa a Vanity Fair

Con molta soddisfazione personale, vi segnalo che il vergognoso articolo di Tamara Ferrari su Vanity Fair è stato opportunamente rimaneggiato.
Ora le frasi incriminate sono scomparse e abbiamo la conferma che una fase II del vaccino AT20 non è mai stata fatta - ma davvero? ... sgranerete gli occhioni voi ...Non l'avrei mai pensato!

Chi volesse fare confronti, può basarsi sui link salvati nella Wayback Machine:

- 30 ottobre 2015: http://web.archive.org/web/201510300441 ... ica-italia

• Si tratta di un farmaco che va preso una volta sola e basta. E non prima, ma dopo essere stati contagiati. Le persone alle quali finora è stato somministrato in fase di sperimentazione sono tutte guarite.

- 6 novembre 2015: http://www.vanityfair.it/news/italia/15 ... ica-italia (domani lo salverò):

• Si tratta di un farmaco che va preso una volta sola e basta. E non prima, ma dopo essere stati contagiati. Le persone alle quali finora è stato somministrato in fase di sperimentazione hanno ottenuto risultati positivi.
  Lo studio sulla molecola di cui è composto non è ancora concluso: finora è stata effettuata solo la prima fase della sperimentazione sull'uomo prevista dalle leggi che regolano la materia. Tuttavia, a causa della grave emergenza esistente nel loro territorio, i governi di alcuni Paesi dell'Africa subsahariana, dopo aver attentamente studiato i risultati della prima fase di studio sull'uomo (sono state condotte su gruppi di malati volontari a Brescia, Perugia, Torino e Milano) e nella convinzione che il vaccino produca effetti positivi e senza provocare effetti collaterali, vogliono dare il via nel loro territorio alle fasi 2 e 3 e sperano di avere presto a disposizione il vaccino.

Continueremo a vigilare.
 

Ottimo! Grazie, Dora!

[Puzzle]

...e comunque alle malattie infettive della mia città (che pur piccola ha un buon ospedale) dove seguono i congressi e le ricerche come in qualunque altro centro serio (infatti quando chiedo qualcosa su nuovi farmaci, farmaci in sperimentazione o su vaccini in sperimentazione, la mia dott è sempre preparata a rispondere) di Caruso e della AT20 non ne hanno mai sentito parlare.

[Dora]

Ottimo! Grazie, Dora!

Grazie a te, per il sostegno che mi dai sempre.
In questi giorni mi sono sentita come se stessi rubando le caramelle a un bambino.
Ora sappiamo che le caramelle erano avvelenate.
Dopo tutto, tanto male non stavo facendo.

[Arnaldo Caruso]

Mi scuso per intervenire solo ora nella discussione, ma purtroppo ho atteso a lungo l’attivazione dell’account da parte dell’amministratore del Forum.
Con la presente prendo le distanze dall’articolo pubblicato su Vanity Fair che riporta notizie non esatte sugli esiti e gli effetti del vaccino terapeutico anti-AIDS denominato AT20.
Il vaccino si propone di evocare la produzione di anticorpi capaci di neutralizzare l’attività biologica della proteina virale p17 in soggetti sieropositivi per HIV. Ciò perché numerosi studi, pubblicati su prestigiose riviste internazionali, hanno dimostrato che la proteina p17 è capace di influenzare e modificare le attività biologiche di cellule del sistema immunitario, ed hanno permesso di ipotizzare un ruolo importante della proteina virale nella progressione della malattia.
In uno studio pubblicato su Vaccine (2014), si sono forniti i dati di un trial clinico di fase I effettuato in Italia che ha dimostrato la non tossicità del vaccino AT20 e la sua capacità di evocare alti titoli sierici di anticorpi neutralizzanti la p17 nel 100% dei soggetti vaccinati.
Alcuni di questi pazienti vaccinati sono stati esaminati a due anni di distanza dalla vaccinazione per la presenza di anticorpi neutralizzanti la p17. In uno studio recentemente pubblicato su HIV Clinical Trials (2015) dimostriamo come tutti i soggetti esaminati presentavano alti titoli di anticorpi neutralizzanti anti-p17.
Questi i risultati fino ad oggi ottenuti e riportati sulle riviste scientifiche. Tutto il resto è disinformazione. Per questo motivo, per evitare disinformazione e fraintendimenti in una materia così delicata ed importante a livello mondiale, ho sempre voluto concedere poche interviste a giornali e televisioni lasciando parlare per me le pubblicazioni scientifiche, poste al vaglio della comunità scientifica internazionale.
Per quanto riguarda gli studi in Africa, questi sono al vaglio della Ditta Medestea, le cui scelte rientrano in una strategia aziendale che, sia dal punto di vista personale che come ricercatore, non mi vedono in nessun modo coinvolto.
Ho tempestivamente contattato la giornalista di Vanity Fair autrice dell’articolo, la quale ha provveduto ad una immediata rettifica. Il testo è disponibile su: http://www.vanityfair.it/news/italia/15 ... ica-italia
Vogliate tutti comprendere il mio disappunto per quanto accaduto. Comprendo la delusione di molti di voi in quanto l’articolo di Vanity Fair, così come inizialmente pubblicato, riportava affermazioni inverosimili ed estranee a qualsiasi informazione da me precedentemente rilasciata alla stampa. Pertanto giustifico l’atteggiamento molto aggressivo di alcuni di voi verso la mia persona, anche se sarebbe bastato contattarmi per dipanare ogni dubbio sull’accaduto. Io non mi sono mai negato a nessuno ed ho sempre dato risposta ad ogni e-mail o telefonata ricevuta. Qualcuno di voi è anche venuto a trovarmi in laboratorio. Auspico pertanto che chi tra voi voglia sapere di più sul vaccino AT20 e sugli studi che sto portando avanti con tanti collaboratori Italiani e stranieri, mi contatti o venga da me a Brescia. Sarò felice di incontrarvi.

Arnaldo Caruso

[rospino]

Continueremo a vigilare.

Tutti quanti insieme, di sicuro, sarà anche più semplice.

Nel frattempo, ho letto più accuratamente questo articolo: http://www.vanityfair.it/news/italia/14 ... guarigione

Devo dire che mi era sfuggita questa parte: il vaccino, una volta iniettato, fa sì che il sistema immunitario riprenda a funzionare perfettamente, con il risultato che «l’organismo ritrova la capacità di contrastare il virus, senza più bisogno di assumere farmaci antiretrovirali». Caruso poi precisa: «Questo non significa che il virus viene debellato, infatti resta nel corpo, ma diventa inoffensivo. Chi lo ha contratto diventerà un portatore sano, ma che conduce una vita perfettamente normale, senza dover dipendere dai farmaci».

Ma come si può scrivere una cosa del genere (siamo al 1° dicembre 2014) senza aver svolto una fase 2?
E poi, anche ipotizzando che tutto ciò sia vero (ma dubito che lo sia, perché non è stato dimostrato in alcun modo)... e la quantificazione della carica virale? E il reservoir? e il concetto di TASP? Li mandiamo tutti alle ortiche?
Cosa significa in termini scientifici il virus diventa inoffensivo? Inoffensivo per chi, per cosa? Portatore sano? Queste sono parole di Caruso, eh! Ma stiamo scherzando?

Sono sempre più allibito, vi giuro...

[celebrity83]

In questi giorni mi sono sentita come se stessi rubando le caramelle a un bambino.

Mi auguro che tu stia scherzando ... you are a fighter!!!! non puo' turbarti o amareggiarti una banale polemica!

[Dora]

In questi giorni mi sono sentita come se stessi rubando le caramelle a un bambino.

Mi auguro che tu stia scherzando ... you are a fighter!!!! non puo' turbarti o amareggiarti una banale polemica!

Grazie per il tuo incoraggiamento, Celebrity.
Hai ragione, io non ho paura delle polemiche, né di quelle con i ricercatori, né di quelle con certi gangster le cui malefatte abbiamo seguito qui nel forum.
Quello che mi amareggia sono le incomprensioni con le persone con HIV, specie con quelle con cui ho interagito a lungo qui e dovrebbero conoscermi almeno un po'.
Fortuna che questa storia si è chiarita in una settimana.

[Dora]

Mi scuso per intervenire solo ora nella discussione, ma purtroppo ho atteso a lungo l’attivazione dell’account da parte dell’amministratore del Forum.
Con la presente prendo le distanze dall’articolo pubblicato su Vanity Fair che riporta notizie non esatte sugli esiti e gli effetti del vaccino terapeutico anti-AIDS denominato AT20.
Il vaccino si propone di evocare la produzione di anticorpi capaci di neutralizzare l’attività biologica della proteina virale p17 in soggetti sieropositivi per HIV. Ciò perché numerosi studi, pubblicati su prestigiose riviste internazionali, hanno dimostrato che la proteina p17 è capace di influenzare e modificare le attività biologiche di cellule del sistema immunitario, ed hanno permesso di ipotizzare un ruolo importante della proteina virale nella progressione della malattia.
In uno studio pubblicato su Vaccine (2014), si sono forniti i dati di un trial clinico di fase I effettuato in Italia che ha dimostrato la non tossicità del vaccino AT20 e la sua capacità di evocare alti titoli sierici di anticorpi neutralizzanti la p17 nel 100% dei soggetti vaccinati.
Alcuni di questi pazienti vaccinati sono stati esaminati a due anni di distanza dalla vaccinazione per la presenza di anticorpi neutralizzanti la p17. In uno studio recentemente pubblicato su HIV Clinical Trials (2015) dimostriamo come tutti i soggetti esaminati presentavano alti titoli di anticorpi neutralizzanti anti-p17.
Questi i risultati fino ad oggi ottenuti e riportati sulle riviste scientifiche. Tutto il resto è disinformazione. Per questo motivo, per evitare disinformazione e fraintendimenti in una materia così delicata ed importante a livello mondiale, ho sempre voluto concedere poche interviste a giornali e televisioni lasciando parlare per me le pubblicazioni scientifiche, poste al vaglio della comunità scientifica internazionale.
Per quanto riguarda gli studi in Africa, questi sono al vaglio della Ditta Medestea, le cui scelte rientrano in una strategia aziendale che, sia dal punto di vista personale che come ricercatore, non mi vedono in nessun modo coinvolto.
Ho tempestivamente contattato la giornalista di Vanity Fair autrice dell’articolo, la quale ha provveduto ad una immediata rettifica. Il testo è disponibile su: http://www.vanityfair.it/news/italia/15 ... ica-italia
Vogliate tutti comprendere il mio disappunto per quanto accaduto. Comprendo la delusione di molti di voi in quanto l’articolo di Vanity Fair, così come inizialmente pubblicato, riportava affermazioni inverosimili ed estranee a qualsiasi informazione da me precedentemente rilasciata alla stampa. Pertanto giustifico l’atteggiamento molto aggressivo di alcuni di voi verso la mia persona, anche se sarebbe bastato contattarmi per dipanare ogni dubbio sull’accaduto. Io non mi sono mai negato a nessuno ed ho sempre dato risposta ad ogni e-mail o telefonata ricevuta. Qualcuno di voi è anche venuto a trovarmi in laboratorio. Auspico pertanto che chi tra voi voglia sapere di più sul vaccino AT20 e sugli studi che sto portando avanti con tanti collaboratori Italiani e stranieri, mi contatti o venga da me a Brescia. Sarò felice di incontrarvi.

Arnaldo Caruso

Buongiorno Professor Caruso.

La ringrazio per la netta presa di distanza dai contenuti dell’articolo di disinformazione di Tamara Ferrari e la ringrazio per avere preteso una rettifica da parte dell’autrice.

Proprio come dice Lei, sono le pubblicazioni scientifiche a far parlare i ricercatori nel modo più limpido, mentre sovente i contatti personali possono portare a gravi fraintendimenti, come deve essere accaduto nel caso di una conversazione fra Lei e una persona con HIV, che ci ha riportato nel forum dichiarazioni dello stesso tenore di quelle apparse un paio di settimane dopo nell'articolo su Vanity Fair:

http://www.hivforum.info/forum/viewtopi ... 363#p56363

Attenderò quindi di leggere i Suoi prossimi articoli scientifici, sicura che da lì potrà emergere tutto il valore del vaccino AT20.

Nel frattempo, auguro ogni bene a Lei e alla Sua ricerca e mi permetto anche di augurare a Lei e al Suo vaccino di incontrare compagni di strada meno compromettenti della società Medestea, perché nessuna ombra possa oscurare tanti anni di ricerca scientifica.

Dora

[Blast]

wow

[Blast]

Anche io mi dissocio da sta Tamarra di Vanity Fair