Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Dora
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da Dora » giovedì 14 gennaio 2016, 12:30

Dora ha scritto:Sta andando a farsi abbracciare da gente come Ruggiero e questo non farà bene a nessuno, soprattutto non farà bene alle persone con HIV.
CHE PENA

Avete visto Charlie Sheen al Dr Oz Show?
Avete visto che disastro è riuscito a combinare, sospendendo la ART per farsi "curare" da un ciarlatano australiano in Messico?
Ora pare abbia ripreso gli antiretrovirali, ma è riuscito a far infuriare gli attivisti americani: se Mark King riesce ancora a impietosirsi per il modo avvilente in cui Sheen si fa manipolare, Peter Staley in modo molto meno diplomatico dice che "Sheen Shits On 30 Years of AIDS Activism".

Al di là dei momenti di puro splatter offerti dal Dr Oz, che vanno dal racconto del Dr Samir Chachoua il quale, sostenendo che Charlie è l'unico uomo "curato" dall'HIV e iniettandosi il sangue di Sheen, riesce a far sembrare il Dr Oz una persona seria e ragionevole, fino alla visita di Charlie e del Dr Oz all'obitorio per vedere la differenza fra gli organi di chi fuma e si droga e chi invece "resta pulito" (se siete deboli di stomaco, saltate quello spezzone perché è da vomito), leggendo un sito dedicato al Dr Chachoua da qualche suo seguace ho scoperto che per curare l'HIV (e pure il cancro, naturalmente) per la modica cifra di 396 $ viene venduto un Elisir Universale, i cui ingredienti sono "pasteurized goat milk concentrated and with lactic acid bacteria and other biological cultures and adjuvants". Mica tanto diverso dallo yoghurt magico di Ruggiero, direi.
E, proprio come fa Ruggiero, il Dr Chachoua si tutela:
  • DISCLAIMER: We do not believe that anything that can help should be kept away from the public another day. This supplement is currently registered in Central America as a therapy for AIDS. It is being provided by the biotech company that manufactures it there to you. We make no claims and take no responsibilities. If you feel that you need it, it is just being made available.

Come saggiamente ricorda Peter Staley, “advocacy comes with responsibility”: “It’s very disconcerting, a really horrible first step for someone who announced during his disclosure interview that he wanted to be an advocate for the cause”.


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rospino
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da rospino » giovedì 14 gennaio 2016, 12:33

Dora ha scritto:Avete visto Charlie Sheen al Dr Oz Show?
Avete visto che disastro è riuscito a combinare, sospendendo la ART per farsi "curare" da un ciarlatano australiano in Messico?
Ora pare abbia ripreso gli antiretrovirali, ma è riuscito a far infuriare gli attivisti americani: se Mark King riesce ancora a impietosirsi per il modo avvilente in cui Sheen si fa manipolare, Peter Staley in modo molto meno diplomatico dice che "Sheen Shits On 30 Years of AIDS Activism".
Non avrebbero potuto usare parole migliori per esprimere sdegno e disgusto! :| :| :|



Blast
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da Blast » giovedì 14 gennaio 2016, 13:18

In pratica sto Sheen da povero martire del sistema si è trasformato in una specie di marionetta al servizio di media e ciarlatani. Se questa è la leggerezza con cui affronta il problema mi viene da pensare: che non abbiano fatto bene le sue ex donne a denunciarlo, data la superficialità con cui si relaziona alla sua patologia e in generale al mondo dell'hiv?
Del resto uno che si affida alle cure di maghi, interrompendo anche l'uso degli antiretrovirali, potrebbe essere uno che non ha dato molta importanza alla protezione e all'uso del preservativo. Mi domando solo quanto sia consapevole del fatto che tutto ciò potrebbe essere utilizzato contro di lui in tribunale, finchè non si mostri una persona responsabile e con un minimo di buon senso.


CIAO GIOIE

Dora
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da Dora » giovedì 14 gennaio 2016, 16:35

Blast ha scritto:Mi domando solo quanto sia consapevole del fatto che tutto ciò potrebbe essere utilizzato contro di lui in tribunale, finchè non si mostri una persona responsabile e con un minimo di buon senso.
Credo sia una persona molto fragile e temo non abbia accanto persone più solide che lo possano sostenere. Immagino che nessuno fosse al corrente della bella trovata di andare in Messico: se i suoi avvocati o anche il suo Dr Robert, che va allo show del Dr Oz a fare una scena patetica chiedendo a Charlie di riprendere le medicine ("It would just break my heart if you did anything where you threw that opportunity ... away and went back to where we were several decades ago ... It would just break my heart if we were to risk returning to that horrible part of our history") avessero una reale influenza su di lui, non sarebbe finito fra le grinfie di Sam Chachoua.
Però c'è così tanta recita in tutta questa storia, ci sono così tante incongruenze ad esempio sulle date della sospensione della ART e dell'assunzione della "terapia" alternativa, che non riesco a togliermi dalla testa l'impressione che molto sia stato costruito a tavolino, per creare uno scoop senza troppo preoccuparsi della coerenza del copione.

In ogni caso, come scrive Peter Staley, "Charlie -- please leave the search for a cure to the selfless advocates that actually care about this goal. Crawl back into your "babe cave," write a big check to amfAR, and call it a day. Real AIDS advocates are the reason you're still alive, so stop shitting on our legacy and continued work."



georg.frideric
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da georg.frideric » giovedì 14 gennaio 2016, 21:44

Qui - http://www.hivplusmag.com/treatment/201 ... -treatment - la reazione del suo manager, tal Mark Burg, che subito dopo la famigerata intervista s'è precipitato a dichiarare alla rivista People che Sheen aveva subito ripreso la sua terapia: "Charlie is back on his meds. He tried a cure from a doctor in Mexico but the minute the numbers went up, he started taking his medicine. He said he would start on the plane on the way home and that is exactly what he did." Povero Mr. Burg, si alzerà la mattina pensando: "A quale idiozia di quel mattocchio di Charlie dovrò provare a rimediare oggi" (a meno che non sia anche lui parte di quella che forse, come ragionevolmente suggerisce Dora, è "solo" una criminaloide sceneggiata).



uffa2
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da uffa2 » venerdì 15 gennaio 2016, 11:55

La cosa folle è che dall'infamous dr. Oz, Sheen ha mostrato l'ampiezza del successo degli antiretrovirali nel suo caso:
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(Staley sta alle calcagna di Sheen, e sul proprio [urlhttps://twitter.com/peterstaley]profilo twitter[/url] segue le sue giravolte con puntualità...)


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Dora
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da Dora » venerdì 15 gennaio 2016, 17:13

Dora ha scritto:ascoltando le parole del Dr Robert Huizenga [...] – molto noto a Hollywood come “Dr Robert” e con un passato che comprende la partecipazione all'abilissima difesa di OJ Simpson – la mia impressione è che la linea di difesa sia già stata tracciata: se Charlie Sheen finirà in tribunale, i suoi legali useranno l’argomento del disturbo bipolare per spiegare gli eccessi della sua vita passata che l’hanno “portato” a mettere a rischio la sua salute “e dunque” a infettarsi. E, se emergerà che non ha rivelato la sua condizione prima di fare sesso o addirittura ha infettato qualcuno, verrà usata la depressione per spiegare sia il comportamento incosciente, sia la mancata aderenza alla terapia antiretrovirale. Il tutto allo scopo di procacciargli attenuanti.
Pare che Charlie Sheen diventerà un ospite regolare del Dr Oz Show - ad esempio, lunedì prossimo parlerà degli episodi di "mania" di cui ha sofferto e di come questi siano collegati all'abuso di sostanze.
Queste sue partecipazioni alla trasmissione non sono retribuite - non sarà lui a pagare, piuttosto?
Forse questo delinea la strategia difensiva dei suoi legali?

Fra l'altro, durante la sua precedente apparizione dal Dr Oz, ha già dichiarato che gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare e che si è sempre rifiutato di farsi trasformare in uno zombie dal Seroquel. E un disturbo bipolare non trattato lo mette nelle condizioni non solo di non riuscire a smettere con alcol e droghe, ma anche di essere poco aderente agli antiretrovirali.

In ogni caso, sempre dall'Inquisitr apprendiamo che non ha smesso di cercare una cura dell'HIV e continuerà a provare metodi alternativi non appena la sua infezione si sarà stabilizzata.

E il suo manager dice che
  • the actor will be discussing "how he is taking a holistic medical approach to strengthen his immune system and meeting various doctors and researchers regarding HIV" in a future episode.
Non vediamo l'ora di vederlo frequentare qualche altro Ruggiero. :?



rosso80
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da rosso80 » sabato 16 gennaio 2016, 2:26

Certo che tra sto pazzo e Valentino T. di Roma ed il servizio delle iene... Bel modo di affrontare l'HIV ci propinano i media...


Rocco80
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Dora
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da Dora » lunedì 22 gennaio 2018, 15:15

Visto che c'è qualcuno che dà anche la minima credibilità a quel che dice il signor Charlie Sheen, riporto in alto questo thread. Suggerisco la lettura soprattutto delle ultime due pagine.



celafaccio
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Re: Charlie Sheen, la stampa e la privacy dimenticata.

Messaggio da celafaccio » lunedì 22 gennaio 2018, 17:22

Quel che ho chiesto e' di leggere e informarci del contenuto del brevetto per la fantomatica cura aids che non ha detto fatto c.sheen. Non lo giudico a ME, a noi interessa una cura e sapere che potrebbe esserci fa' rodere. Se potete informateci del contenuto del brevetto.



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