IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZERO

Notizie scientifiche e mediche riguardanti il virus, l'infezione e la malattia da HIV. Farmaci, vaccini e cure in sperimentazione.
Dora
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Dora » mercoledì 20 luglio 2016, 16:28

uffa2 ha scritto:Mentre stavo per voltare pagina, e passare al riordino di cartacce che stanno ammuffendo sulla scrivania da settimane, una tremenda riflessione m’è passata davanti agli occhi, gettandomi nella tristezza.
«Se solo…»

Se solo l’infezione da HIV fosse stata trattata come ogni altra malattia, cosa sarebbe successo?
Se, anziché menare il torrone sugli effetti collaterali, i CD4, il numero di cloni, si fosse fatto come per ogni infezione dicendo «non uscirai da questo reparto prima che si sia sicuri che la tua infezione è sotto controllo», come sarebbe stata diversa la storia?

La HAART gira per il mondo dal 1995 circa, ed è stata validata nel 1996: se anche solo dal 2000 si fosse detto a tutti «questa è la tua cura, prendila tutti i giorni» come sarebbe cambiata la nostra vita?
Ci penso e mi dico «forse non sarei qui, forse più di uno tra noi non sarebbe qui, forse io e gli altri sfigati che “pagano” una distrazione avremmo avuto una vita diversa».

Forse chi ha visto la salute rovinata dalla malattia, chi s’è lasciato morire rinunciando alle cure, non avrebbe fatto questa fine, se l’HIV fosse stata una malattia “normale” e i medici si fossero comportati come ogni buon medico dovrebbe fare, proponendo sistematicamente a tutti i malati la migliore delle terapie disponibili, SUBITO.

Invece è andata diversamente: quindici-venti anni buttati nel cesso, forse milioni di vite che avrebbero potuto trascorrere tranquille trascinate in questa storia di dolore, e tutto per non avere fatto la cosa più semplice: dare-queste-ca.zzo-di-medicine-a-tutti-subito.

Più vado avanti a pensarci più m’infurio, penso che avremmo potuto spazzare via l’HIV almeno in Occidente, con l’equivalente di una “vaccinazione” di massa sui malati.
Non si è fatto. Per ignoranza, per pregiudizio, perché in fondo questa non era “una malattia come le altre”.

Ecco perché batto su questa cosa di treatment IS prevention: perché ogni infezione in più causata da una mancata terapia è una vergogna, un delitto imperdonabile.

Altro che “Padre perdonali, perché non sanno quel che fanno”: si sa tutto quel che si deve sapere, chiunque ancora si opponga alla terapia per tutti e subito va preso a calci in culo, chi racconta stronzate pontine su vaccini che dovrebbero ritardare l’ingresso in cura di persone che così resterebbero infettive va pucciato nel letame: nulla giustifica la continuazione di questo crimine, a ogni nuova diagnosi deve seguire una terapia.

Solo così potremo fermare l’infezione prima che la ricerca risponda sul fronte dell’eradicazione, solo così potremo guardare ai morti e agli infetti inutili di questi anni senza vergognarci.
Voglio parlare solo del passato, perché sul presente credo tu abbia ragione da vendere e non ci sia altro da dire: ogni giorno di ritardo nell'iniziare la ART è un giorno in più per permettere al virus di fare i suoi danni a chi lo ospita e di propagarsi ad altre persone. I medici che tentennano nel far iniziare la terapia a chiunque abbiano davanti, quelli che cazzeggiano sugli elite controller e stupidaggini del genere, stanno facendo un grave torto ai loro pazienti e alla società nel suo complesso. Perfino stare ad aspettare il risultato del test sulle resistenze, per me è tempo vilmente sprecato.

Detto questo, però, io non sarei così sicura che in passato "non si [sia] fatto [p]er ignoranza, per pregiudizio, perché in fondo questa non era “una malattia come le altre". Appena la terapia combinata è stata disponibile, dato che già da inizio anni '90 si sapeva che il virus non sta mai fermo e la storia dei portatori sani era una idiozia, l'atteggiamento è stato hit hard, hit early e quell'hit erano letteralmente botte da orbi. Con effetti collaterali pesanti, a volte molto difficili da tollerare, e numero di pillole spaventoso. Solo in seguito si è ritenuto che si dovesse iniziare la terapia sulla base del numero di CD4 e la soglia si è abbassata sempre di più, si sono cominciati a fare i calcoli col bilancino per tenere un equilibrio (che solo con i farmaci di oggi ha cessato di avere senso) fra tossicità degli antiretrovirali e devastazioni causate dal virus.
Con il senno di poi possiamo pensare che quello sia stato un errore, ma davanti a farmaci così pesanti da prendere per un numero di anni non precisabile credo fosse una scelta obbligata.
Quella narrativa che vedeva le medicine come il demonio e il virus come un agnellino è solo da pochi anni che non ha più ragione di esistere.

In sostanza, mi pare che tu stia esprimendo un momento di stanchezza, non un ragionamento che corrisponde a quanto davvero avvenne.



uffa2
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da uffa2 » mercoledì 20 luglio 2016, 16:51

Credo che ci fosse spazio, già nei primi anni 2000, per virare decisamente e iniziare a gettare il napalm su questa malattia. Posso comprendere che ci sia stata pure una generazione di infettivologi che “battezzata nei lazzaretti” abbia vissuto in maniera diversa da altre malattie l’approccio ai farmaci, ma credo anche che non tutte queste diversità d’approccio siano spiegabili in maniera neutra, che ci siano stati anche gravi errori medici “recenti” e che almeno un decennio si sia di fatto perso.

Insomma, anche al netto delle vicende e dei dolori personali, anche al netto delle considerazioni mosse dalle emozioni che si possono fare, credo che si debba riconoscere che -inevitabile o meno che fosse- troppo a lungo s’è sbagliata la strada.

Dopo di che, il passato non si cambia, ma il presente e il futuro sì, e spero che dopo Durban non mi tocchi mai più incrociare fesserie sul ritardare le terapie e cose del genere.


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federic76
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da federic76 » mercoledì 20 luglio 2016, 16:54

Hanno tutti interesse che la malattia continui cosi'continueranno a vendere i farmaci,tra 30 anni sara' tutto come adesso compreso il vaccino preventivo che non ci sara'



Dora
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Dora » mercoledì 20 luglio 2016, 17:00

uffa2 ha scritto:Dopo di che, il passato non si cambia, ma il presente e il futuro sì, e spero che dopo Durban non mi tocchi mai più incrociare fesserie sul ritardare le terapie e cose del genere.
Con gente che ragiona come il nuovo utente che è appena intervenuto dopo di te, temo che fesserie del genere continueremo a sentirle ancora per un bel po'. Esprime un'opinione da bar muovendosi come un elefante in una cristalleria, ma sappiamo bene che intercetta una paranoia diffusa e molto dura a morire. :?



ganimede1
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da ganimede1 » mercoledì 27 luglio 2016, 14:25

Condivido.....



Dora
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Dora » giovedì 23 marzo 2017, 7:50

Immagine

Una comunicazione da parte del ramo italiano del PARTNER STUDY, Partner Study Italia

 
Solo pochi mesi ancora per partecipare allo studio PARTNER. Se fai parte di una coppia di uomini in cui uno ha l'Hiv e prende la terapia antiretrovirale e l'altro non ha l'Hiv, e se vi capita di fare sesso tra di voi senza usare il preservativo, tu e il tuo compagno potete contattare uno dei cinque centri attivi in Italia per entrare nello studio. Lo scopo della ricerca è capire quale sia il rischio per il partner che non ha l'Hiv di contrarlo facendo sesso senza preservativo con il suo compagno sieropositivo in terapia.
Lo studio continuerà ancora per pochi mesi, quindi l'impegno richiesto per partecipare non è tanto: un paio i questionari sulla vostra vita sessuale e dei test Hiv per il partner sieronegativo.
Se non vivete in una delle città dello studio (Milano, Modena, Genova, Roma e Catania) nessun problema: alcune coppie partecipano anche da "remoto" inviando i questionari e i risultati dei test ai centri di riferimento. Mandate un messaggio sulla pagina Partner Study Italia per informazioni. (*)

 



(*) https://www.facebook.com/partnerstudyitalia/



Popox83
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Re: IAS2015: se si è in HAART soppressiva la contagiosità è

Messaggio da Popox83 » domenica 23 aprile 2017, 14:02

alfaa ha scritto:Il tuo infettivologo ha usato proprio l espressione" non sei piu infettivo"?
I miei usano proprio altre parole nonostante gli studi dicano quello che praticamente ti ha detto il tuo infettivologo... Sono sempre piu convinto che i medici del sacco e spallanzani ad esempio, siano tra i piu aggiornati...


Ciao, io sono in cura presso il Sacco nonchè una delle strutture importanti in Europa sulle malattie Infettive, sono arrivato li con una carica virale di 20cp nella metà di settembre del 2016 ed ho iniziato una cura nel mese di Ottobre del 2016 con carica virale 1600 cp. Dopo 5 mesi di cura sono con carica non rilevabile, in quanto stanno effettuando alcuni studi sul mio sangue. CD4 a 1245
Comunque alcuni dottori mi comfermaro che è difficile trasmettere ma farlo protetto e sempre la miglior cosa.
Il mio ex era in terapia e intanto ho preso l'hiv solo da lui, visto che sostiene che io l'abbia preso da qualcun'altra persona. Convinto lui, convinti tante persone..



rospino
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da rospino » domenica 23 aprile 2017, 14:14

Popox83 ha scritto:
alfaa ha scritto:Il tuo infettivologo ha usato proprio l espressione" non sei piu infettivo"?
I miei usano proprio altre parole nonostante gli studi dicano quello che praticamente ti ha detto il tuo infettivologo... Sono sempre piu convinto che i medici del sacco e spallanzani ad esempio, siano tra i piu aggiornati...


Ciao, io sono in cura presso il Sacco nonchè una delle strutture importanti in Europa sulle malattie Infettive, sono arrivato li con una carica virale di 20cp nella metà di settembre del 2016 ed ho iniziato una cura nel mese di Ottobre del 2016 con carica virale 1600 cp. Dopo 5 mesi di cura sono con carica non rilevabile, in quanto stanno effettuando alcuni studi sul mio sangue. CD4 a 1245
Comunque alcuni dottori mi comfermaro che è difficile trasmettere ma farlo protetto e sempre la miglior cosa.
Il mio ex era in terapia e intanto ho preso l'hiv solo da lui, visto che sostiene che io l'abbia preso da qualcun'altra persona. Convinto lui, convinti tante persone..
Beh esisterebbe comunque il modo di provare il contagio. Dovrebbe essere interesse degli infettivologi dove sei seguito dimostrarlo per realizzare la più importante pubblicazione scientifica sull'argomento che smentisce quanto finora i dati dicono.
Tuttavia se non ricordo male tu eri la parte attiva nel rapporto e credo che sia ancora più difficile che avvenga un contagio da partner passivo positivo stabilmente irrilevabile a partner attivo. Penso che sia molto più probabile contrarre l'HIV con un rapporto orale che nelle condizioni suddette.

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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.

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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da Triumeq85 » domenica 23 aprile 2017, 19:23

Soppresso sin da settembre 2016, da allora si fa sesso senza protezioni con il partner... Per sicurezza gli ho fatto fare il test a gennaio, nessun contagio.

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miki
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Re: IAS2015-2016: in HAART soppressiva la contagiosità è ZER

Messaggio da miki » domenica 23 aprile 2017, 19:32

Non vorrei sollevare un polverone...
Ma anni fa, quando ero piu' a stretto contatto con la dottoressa che ci seguiva come coppia (cioe', seguiva me in coppia, l'altra meta' della coppia era seguita a debita distanza, vista la distanza in cui viviamo) mi disse confidenzialmente, che alcuni suoi colleghi di Roma (Spallanzani???????????? Non me lo disse) consigliavano alle coppie zebre (sierodiscordanti) di concepire il figlio "classicamente", quando la parte positiva della coppia, risultava in viremia azzerata da oltre 18 mesi. E la stessa cosa accadeva in Svizzera.
Ve la riporto cosi' come e' stata detta a me. Tale e quale. E non e' fresca, direi del 2009 (in occasione di uno dei tanti caos con la mia meta').



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