Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sesso

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
uncle_tom82
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Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sesso

Messaggio da uncle_tom82 » giovedì 5 luglio 2018, 0:52

Dalla consapevolezza di essere sieropositivi in poi, in particolare mi rivolgo ai ragazzi gay come me, come vi è cambiata la vita sessuale ? avete avuto un blocco ? avete la paura di infettare o di sentirvi UNTORI anche se siete a viremia zero e usate le precauzioni ? vi capita di tornare a casa magari dopo aver avuto un incontro di sesso di una sola notte e dire E SE HO SBAGLIATO QUALCOSA ? e sentirsi ansiosi e depressi ? dopo il caso di VALENTINO e di quell'altro di pochi giorni fa che sono stati condannati perchè non usavano le precauzioni e non comunicavano il loro stato sierologico, vi sentite il peso addosso quando non comunichiamo ai partner sporadici di essere sieropositivi? chi ci tutela ? la legge protegge anche i sieropositivi onesti che vogliono vivere una vita serena senza dover soffrire e reprimersi per la paura di essere denunciati ?

é vero che sul sito della sanità ci dicono che non occorre comunicare al partner la propria situazione sierologica ma indurre all'utilizzo del preservativo ... ma se quel partner la sera prima o la sera dopo va a scopare con altri senza preservativo ?? la legge come fa a capire e a difenderci e a discolparci ? visto che per i giudici noi siamo i primi indiziati rispetto a chi ancora non sa di essere sieropositivo ?

PARLIAMONE SE VI VA .. CI TENGO MOLTO perchè io a distanza di quasi tre anni dalla scoperta ancora vivo con un grande blocco e con tanti dubbi al riguardo .



Marcos80
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da Marcos80 » giovedì 5 luglio 2018, 6:42

Parlo da eterosessuale single da poco in questo"club".
Proprio perché da poco non ho avuto più rapporti con nessuno (in tutti i sensi, mi sono un po' isolato).
Comunque, a mio avviso, tu fai bene quello che fai, hai rapporti protetti, sei irrilevabile quindi segui bene la terapia, non puoi e non devi assolutamente paragonarti con chi hai detto tu, il tuo stato sierologico non è necessario dirlo. Se quel partner la sera prima o dopo va con altri senza preservativo tu che c'entri scusa....voglio dire con te lo fa protetto, con altri no...e sarebbe tua la colpa?



Moz72
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da Moz72 » giovedì 5 luglio 2018, 8:26

Ciao Zio

il problema è un altro: crescendo ti sentirai depresso a prescindere dal tuo stato sierologico: la tua testa ad un certo punto fa lo scatto e ti spinge a chiedere qualcosa di + dalla vita, una relazione IMPEGNATIVA e coinvolgente, chiaro che la si trova anche partendo dal sesso, ma bisogna voglio dire capire di + chi hai di fronte e non lasciarsi sfuggire le occasioni di sesso per pensare di aver trovato quello giusto, vale per tutti mica solo per noi gay. andare oltre la prestazione ginnica

Il fatto di essere S+ poi ti deve spingere prima di altri a fare questo scatto e non invece a dire non mi merito niente di serio perché sono S+, mi accontento di svuotare le uova

questo non significa che sono una suora e che gente in relazione non debba avere diversivi e io sia contro, usiamo la testa ora + che mai, poi perché dici noi gay, li avrai anche tu colleghi etero anche accoppiati che al caffè non fanno che vantarsi delle prestazione, si, anche extraconiugali
questo non significa che giudico male chi non vuole o non trova mai niente di serio, e che poi e ne conosco tanti, alla fine sempre crescendo vai che vai che vai o che sei un figo superdotato con il codazzo dietro, ma anche li poi, meglio che vai a fare il pornoattore e ci campi e non ti vanti ogni due per tre, o ti accodi alla roulette delle marchette

siamo pratici



gandalf
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da gandalf » giovedì 5 luglio 2018, 15:29

Ciao Uncle
Capisco perfettamente quello che vuoi dire, ci si sente bloccati e rigidi negli apporcci sentimentali o sessuali e alla fine si rinuncia spesso per la paura di dover dire in tutta coscienza che si è sieropositivi. Mi è capitato più volte personalmente.
Devo dire con una certa rabbia che la colpa del fatto che la gente ci giudica intettivi punto e basta anche se azzerati, perché molti raccontano di essere stati infettati dal partner maschio o femmina sieropositivo in terapia da anni durante il loro rapporto sentimentale consolidato. Ebbene queste sono falsità...falsità....falsità da condannare pubblicamente , queste presone si sono infettate facendo i porcelli a destra e a manca fuori del loro rapporto di coppia e poi hanno dato la colpa pubblicamente al partner sieropositivo in terapia da anni e anni. Ho assistito personalmente ad una cena tra amici ad una dichiarazione del genere, alla quale ho prontamente risposto che non era possibile, ebbene al tavolo vi erano altri sieropositivi che hanno ammesso no no noooo noi infettiamo eccome anche io sono stato infettato dal mio uomo anche lui, la terapia non serve in questo caso, il preservativo si era rotto. Ebbene io ho dato la mia sentenza finale come digestivo e ho dato del bugiardo a tutti loro sentenziando che anche con il preservativo rotto essendo il partner sotto terapia da molti anni, non era possibile infettarsi e che quindi si erano infettati smaialando a destra e manca e colpevolizzando il povero partner. Ebbene inutile dirvi che ho perso questi individui come amici, ma meglio cosi.
Un abbraccio a tutti



Utente27
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2017, 12:26

Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da Utente27 » giovedì 5 luglio 2018, 19:32

Ciao uncle,
Piacere di leggerti. Condivido molto quello che hai scritto. Ho scoperto di essere S+ dopo 2-3 mesi che frequentavo il mio attuale compagno. Quindi certo, è stata una batosta per me, ma anche per lui visto che ci conoscevamo da molto poco e non volevo “presentarmi” così. Anche perché avevo paura di una sua reazione, di un suo allontanamento (magari per paura, visto che ancora oggi non per tutti è facile “accettare” un S+ per lo stigma che ci continua a perseguitare). Ma non è stato così, anzi. Lo ha accettato e affrontato meglio lui che io. Non nego però che in me, per mesi e mesi, si era spenta la voglia di fare sesso, e a volte (nonostante il mio compagno mi stuzzicava) non riuscivo neanche a raggiungere l’erezione. Dopo un po’ di mesi, dopo aver “conquistato” l’irrilevabilità (quindi psicologicamente mi stavo rimettendo in sesto), ho ripreso piano piano l’attività. 8-)
Da single forse avrei avuto bisogno di più tempo, di una eternità conoscendomi, perché questa situazione mentalmente ti devasta, anche se siamo nel 2018, anche se ci sono ottime terapie, anche se siamo irrilevabili, anche se vivremo 80-90 anni, non nascondiamoci dietro un dito.

Quindi ti dico che è tutto normale, anche la paura di infettare (paura però infondata come ben sai perché da irrilevabili siamo totalmente innocui). Però mentalmente è difficile da accettarlo e ci facciamo pippe mentali.
Stai sereno, ci vuole tempo, c’è a chi basta qualche mese e a chi anni. Penso sia normale. Ti consiglio di parlarne con qualche amico o con qualcuno nella nostra stessa situazione. A me ha aiutato tanto e ha accorciato i tempi di ripresa.

Un abbraccio capo



whis_94
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Iscritto il: lunedì 19 settembre 2016, 23:05

Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da whis_94 » giovedì 5 luglio 2018, 21:06

Ciao!
Io ho due anni di diagnosi e l'idea di vivere la sessualità non è venuta meno né ne ha risentito. Il preservativo serve proprio per evitare la trasmissione, e rispetto ad uno che magari non conosce il suo stato sierologico la nostra condizione è più sicura. L'unica cosa che ho riscontrato è una forzatura nel tradurre tutti I rapporti in occasionali, per non dover affrontare la condivisione di questa realtà e dover gestire le conseguenze a cui potrebbe portare. Insomma un secondo problema di coming out.
Ho rinunciato ad una persona importante per timore di dirglielo e di perderla, con il risultato che comunque l'ho persa, ma almeno ho salvaguardato la mia immagine. Che idiota! Sarebbe stato molto meglio fregarsene del pensiero degli altri e togliergli questo potere di influenzare le nostre decisioni ed il nostro umore. Adesso dopo un anno e con diversa consapevolezza sto così, a mangiarmi ancora le mani per l'occasione persa, con il desiderio magari di parlare a questa persona con la quale sono amico e dirle il vero motivo della fine del nostro rapporto.

La verità è che questo virus deve diventare come qualsiasi altra condizione patologica. Un dato di fatto spogliato da ogni forma di giudizio o di dietrologia. Oggi è possibile guardarlo come il meno peggio, perché cazzo è così. Basta guardare l'incidenza di tumori ed è superiore e con mortalità più alta. Noi abbiamo una vita ed una possibilità di averla in qualità molto alta. Non voglio più permettere che questa qualità venga compromessa dalla paura del giudizio altrui, che mi provoca stati di inquietudine e di ansia nel doverlo a tutti I costi nascondere anche a chi voglio bene. La domanda che mi faccio è quando arriverà il momento giusto? Mai. Non ci sta mai un momento giusto, siamo noi a renderlo tale con la nostra forza di volontà. Prima della fine di quest'anno conto di fare il mio secondo coming out, lo devo a chi mi vuole bene come segno di verità.

Ps
(Ho straparlato un po', ma si vede che ne avevo bisogno
ed avevo raggiunto la misura. Anche perché sul forum non intervengo quasi mai, ma vi leggo con piacere e ve ne ringrazio)



uncle_tom82
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da uncle_tom82 » giovedì 5 luglio 2018, 23:15

whis_94 ha scritto:Ciao!
Io ho due anni di diagnosi e l'idea di vivere la sessualità non è venuta meno né ne ha risentito. Il preservativo serve proprio per evitare la trasmissione, e rispetto ad uno che magari non conosce il suo stato sierologico la nostra condizione è più sicura. L'unica cosa che ho riscontrato è una forzatura nel tradurre tutti I rapporti in occasionali, per non dover affrontare la condivisione di questa realtà e dover gestire le conseguenze a cui potrebbe portare. Insomma un secondo problema di coming out.
Ho rinunciato ad una persona importante per timore di dirglielo e di perderla, con il risultato che comunque l'ho persa, ma almeno ho salvaguardato la mia immagine. Che idiota! Sarebbe stato molto meglio fregarsene del pensiero degli altri e togliergli questo potere di influenzare le nostre decisioni ed il nostro umore. Adesso dopo un anno e con diversa consapevolezza sto così, a mangiarmi ancora le mani per l'occasione persa, con il desiderio magari di parlare a questa persona con la quale sono amico e dirle il vero motivo della fine del nostro rapporto.

La verità è che questo virus deve diventare come qualsiasi altra condizione patologica. Un dato di fatto spogliato da ogni forma di giudizio o di dietrologia. Oggi è possibile guardarlo come il meno peggio, perché cazzo è così. Basta guardare l'incidenza di tumori ed è superiore e con mortalità più alta. Noi abbiamo una vita ed una possibilità di averla in qualità molto alta. Non voglio più permettere che questa qualità venga compromessa dalla paura del giudizio altrui, che mi provoca stati di inquietudine e di ansia nel doverlo a tutti I costi nascondere anche a chi voglio bene. La domanda che mi faccio è quando arriverà il momento giusto? Mai. Non ci sta mai un momento giusto, siamo noi a renderlo tale con la nostra forza di volontà. Prima della fine di quest'anno conto di fare il mio secondo coming out, lo devo a chi mi vuole bene come segno di verità.

Ps
(Ho straparlato un po', ma si vede che ne avevo bisogno
ed avevo raggiunto la misura. Anche perché sul forum non intervengo quasi mai, ma vi leggo con piacere e ve ne ringrazio)

esatto mi sento come a 17 anni con il mio primo coming out ma adesso è il secondo ed è piu' terribile !!!!



uncle_tom82
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da uncle_tom82 » giovedì 5 luglio 2018, 23:19

Ho letto i vostri pensieri ragazzi, mi sento meno solo anche se ancora l'insicurezza è tanta .. mi ha colpito la frase UN SECONDO COMING OUT certe volte penso all'evoluzione che stiamo vivendo nel rappresentare oggi il mondo da sieropositivi ... anni 90 con la publicità della linea che si trasmetteva, 2017 la publicità di nina zilli dove dice essere positivi non è piu' una condanna e poi ???? cosa succederà quando noi saremo anziani ? le future generazioni vedranno questo virus come un lontano brutto ricordo e magari quando la beccheranno in una notte di fuoco la demoliranno l'indomani con un semplice vaccino .... chi lo sa !!! ma intanto oggi NOI STIAMO VIVENDO L'EVOLUZIONE e tutto devo partire da noi !!!!



FABIO2017
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da FABIO2017 » martedì 10 luglio 2018, 22:57

purtroppo ho un blocco che dura tutt' ora.
Avevo una bella vita sessuale ma ora non posso dire altrettanto.
Quanta pazienza ha il mio compagno....
Sono irrilevabile da mesi, sto bene, razionalmente so che non sono pericoloso ma...ho troppa paura che magari....uno di quei piccoli bastardlli spinosi possa passare e...non me lo perdonerei mai.
So che e' assolutamente improbabile ma era improbabile anche infettarsi con un rapporto orale senza eiaculazione.
Queste sono le seghe mentali che mi frenano anche se so che andranno via...
Ho anche provato a.... vedere se mi sblocco al di fuori della coppia ma...e' andata anche peggio...
li tornano 2 paure....quella di infettare e quella di essere infettato da un altro ceppo di HIV....
Ragazzi..razionalmente so tutto ma la mente, a volte fa brutti scherzi... ma sono ottimista....passera'



stealthy
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Re: Dopo la consapevolezza e il vostro rapporto con il sess

Messaggio da stealthy » mercoledì 11 luglio 2018, 12:43

Ciao Uncle_Tom e ciao tutti.

la mia esperienza l'ho raccontata parecchie volte qui dentro.
L'HIV è sicuramente un batosta non indifferente che tutti vorremmo farne a meno. Ma le cose sono andate diversamente e non ci resta che prenderne atto. Come dicono gli inglesi: "There's no use crying over spilt milk" :)
E da 11 anni che lo so e da 10 che sono in terapia. (alla prossima visita porto una bottiglia di spumante per il mio dottore :geek: così festeggiamo questo meraviglioso anniversario)

S'impara a convivere con tutto e presto ti renderai conto che il corso della vita ti porta a mettere in secondo piano l'HIV perché altre cose hanno la priorità, per fortuna.
Con le persone ti devi comportare come hai sempre fatto e nulla deve cambiare. Se devi fare sesso occasionale ti proteggi (e allo stesso tempo proteggi anche il partner!) e nulla devi dire al partner occasionale. A volte è capitato che qualcuno me lo dicesse prima del rapporto... beh allora siamo in due :lol:
Non ci devi pensare a una futura relazione. Se le cose avvengono le affronti. Ma mai prendere tempo per capire se la persona che frequenti è interessata a te o meno. Devi trovare il momento giusto e dirlo con schiettezza. Se non va in porto significa che non doveva andare bene. Non temere quello che gli altri possono dire di te perché la gente parla sempre. Lo facciamo tutti.
Vedrai che col tempo impari a calibrare tutto, persone e non, gestire le emozioni e riconoscere chi hai di fronte.

Parlare aiuta sempre ma ricordati che l'unico aiuto concreto lo avrai da te stesso e dalla tua testa. Bisogna imparare a metabolizzare le botte.



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