
Provo per i fratelli di religione ebraica una profonda ammirazione per ciò che hanno saputo costruire dopo l’ultima guerra mondiale ma soprattutto un profondo senso di fratellanza, perché la loro storia di dolore e persecuzione è da prima ancora dell’orrore nazista il paradigma del dolore e della persecuzione di ogni minoranza, e ricordo che la sorte ha unito milioni di nostri fratelli ebrei a tantissimi non ebrei rei di appartenere ad altre minoranze invise, tra le quali quella omosessuale, di cui io e molti tra noi facciamo parte.
Tra i morti di Pittsburgh ricordiamo Jerry Rabinowitz, un medico impegnato al fianco dei malati di HIV sin dagli anni della strage, ricordato dai malati per la sua dedizione e umanità.
Il membro di Act Up Michael Kerr ha postato questo ricordo su Facebook:
- «[ancora prima] che ci fosse un trattamento efficace per combattere l'HIV stesso, era conosciuto nella comunità per tenerci in vita più a lungo.
Spesso ci teneva le mani (senza guanti di gomma) e ci abbracciava sempre quando uscivamo dal suo ufficio…
…grazie, dottor Rabinowitz, per essere sempre stato lì durante il periodo più terrificante e spaventoso della mia vita.
Sarai ricordato da me sempre.
Sei uno dei miei eroi, proprio come i primi guerrieri di ACT UP, alcuni dei quali ora chiamo amico.»
Grazie, dottor Rabinowitz.
https://www.hivplusmag.com/people/2018/ ... MBlmi6bZrk
https://www.independent.co.uk/news/worl ... 06906.html
https://www.buzzfeednews.com/article/br ... tZS5q4CALs