Lettera aperta di LILA a Beppe Grillo contro negazionismo

[Alex82]

Ancora la semplificazione in forma bidimensionale della realtà che il complottismo offre su un bel vassoio d'argento a chi non riesce a concepirne l'imprevedibilità e la complessità seduce. L'assunto di questi sedicenti modelli è sempre lo stesso: ci vogliono fregare! Tu non lo sai perché sei buono ma al mondo non esistono epidemie, non esiste fame e dolore, niente accade per caso e se qualcosa sfugge ad una fuorviante concezione ordinata della vita è senza dubbio attribuibile al male perpetrato da chi ha enormi e segreti interessi nel farlo. Bada bene, non sono tipo che dia fiducia senza porsi delle questioni. Al contrario sono un indeciso cronico e tendo al sospetto con facilità ma, pur non affermando che interessi economici e altre zozzerie non abbiano un bel ruolo determinante a questo mondo, avverto queste teorie come un grossolano modo di trovare risposte a questioni che forse risposte non hanno. Tirare fuori la solita carta che non cercare risposte a tutte le domande di cui molte attualmente potrebbero semplicemente non averne sia funzionale a quel sistema corrotto non mi convincerà. Guarda caso perché tutte quelle risposte, assecondando certe logiche, conducono senza eccezione ad un male assoluto che ci tiene in scacco. Questo, oltre ad essere un modello ultra pessimistico (e consolotorio per chi così si sente assolto da ogni responsabilità), è venato di un moralismo degno del peggior medioevo.
Continuo a credere che non tutte le risposte ci siano date e che certe incongruenze, forse tali solo ai miei occhi in quanto totalmente ignorante in materia, attendano probabilmente delle risposte che forse arriveranno col tempo. Ad esempio non mi capacito di come a volte questo virus appaia fin troppo virulento e non conceda un solo secondo di distrazione (come mi è capitato contraendolo) ed altre invece (esperienza diretta col mio compagno) non si trasmetta neppure dopo ripetuti rapporti non protetti (prima che venissi a conoscenza del mio stato sierologico). Arrivo, con una certa arroganza, ad ipotizzare concause non ancora del tutto approfondite che magari ne favoriscano la trasmissione e che, continuo con le speculazioni, forse agiscono come cavalli di escort (edit automatico) ma non arrivo a negare mai l'esistenza dell'infezione stessa. Come si potrebbe farlo di fronte a chi muore per davvero e che per davvero fino alla fine ha visto esaurire le proprie difese immunitarie. Quando si afferma che esistono sieropositivi all'HIV che sopravvivono alla latenza senza l'ausilio di cure bisognerebbe dimostrarlo. Chi sono? Dove sono? Fino a prova contraria non c'è un dissidente sopravvissuto negli anni e il peggio è che proprio le superstizioni continuando a sopravvivere alimentano un danno che ci coinvolge tutti.

[Alex82]

Ho scritto la parola "risposte" cinquecento volte e non si può proprio sentire ma l'espressione cavalli di "escort" è addirittura insuperabile in quanto a meraviglia.

[Dora]

Ancora la semplificazione in forma bidimensionale della realtà che il complottismo offre su un bel vassoio d'argento a chi non riesce a concepirne l'imprevedibilità e la complessità seduce.

Ciao Alex.
Concordo completamente con la tua "diagnosi": una delle basi del negazionismo dell'HIV/AIDS è certamente l'incapacità di accettare la complessità del reale e la lettura ipersemplificata che ne consegue lascia spazio a paranoie complottistiche di ogni genere.
Poi entrano in gioco tanti altri fattori, che dipendono anche dal fatto che la persona che abbraccia questa ideologia sia HIV positiva o meno. Ma il distacco dalla realtà che hai individuato nel post di "schivo" è una delle caratteristiche sempre presenti.

proprio le superstizioni continuando a sopravvivere alimentano un danno che ci coinvolge tutti

E come non concordare con la tua "prognosi"?!
Contrastare le teorie negazioniste è nell'interesse di tutti e il giorno in cui le persone che si ritengono di mente così aperta da aver lasciato il loro cervello scappare via e da pensare che ogni stupidaggine pseudoscientifica abbia diritto di cittadinanza nei forum dedicati all'HIV capiranno che non è così, che la spazzatura intellettuale fa male alla collettività quanto ai singoli, sarà un giorno da festeggiare.

Detto questo, se tu hai delle domande sul virus, sull'infezione, sulla patogenesi, sul perché le cose vadano in un modo a una persona e in un modo completamente diverso ad un'altra e hai voglia di porle qui nel forum, io (e penso anche altri, ma posso impegnarmi solo per me) sarò felice di studiare e di cercare le risposte insieme a te. Perché è vero che la scienza della malattia da HIV qualche lacuna ce l'ha - è scienza, d'altronde, sempre rivedibile e perfettibile, e non teologia - ma molte meno di quanto puoi pensare e tante cose possiamo capirle anche da non-medici.

Quanto all'utente che è entrato qui evidentemente solo per diffondere la sua propaganda negazionista - fossi in te, lo lascerei perdere, perché in un battito di ciglia rischiamo di trovarci il forum invaso da fesserie stantie sulla mancata validità dei test, sugli antiretrovirali che sono la *vera* causa dell'AIDS, sul Sustiva che, dato che può avere effetti psicotropi, allora è uno psicofarmaco ... e così via. Da lì ad annegare nello yoghurt il passo è breve e poi Uffa e Stealthy si trovano a doversi trasformare in spazzacessi per ripulire le deiezioni di "schivo".

l'espressione cavalli di "escort" è addirittura insuperabile in quanto a meraviglia.

Eh, per una volta tanto il censore automatico ne ha fatta una giusta!!
Per tutte le altre volte, invece, in cui tira fuori dal cilindro trovate OSCENE (*), tocca a noi esercitare la nostra creatività.

(*) Es.: Istituto "Mario non caucasici <edit automatico>".

[uffa2]

bullshit... stronzate.
Le regole di questo forum te le ho spiegate con cura al momento della tua iscrizione:

sul contenuto dei post, ti prego di osservare una cosa: il forum è amministrato da pazienti sieropositivi in terapia antiretrovirale.

La linea di questo forum è una sola: in considerazione del fatto che solo le terapie antiretrovirali (cd. HAART) codificate nelle linee guida internazionali possono vantare dati sistematici verificati e ripetibili di controllo della viremia e conseguente “risalita” dei CD4, solo le terapie antiretrovirali possono essere proposte all’interno del forum.

Ogni altra condotta è considerata dall’amministrazione come tentativo di distogliere i malati dall’unico strumento che ha dimostrato di essere efficace, pertanto gli amministratori rimuovono automaticamente ogni post che come risultato potrebbe, esplicitamente o implicitamente, promuovere l’astensione dal trattamento o il ritardato ricorso alle uniche terapie scientificamente convalidate.

Chiunque, a indiscutibile valutazione dell'amministrazione, appaia violare questa regola con i propri post sarà bannato all’istante.

http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=15&t=2390
http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=15&t=4

Queste cagate vai a raccontarle a qualcun altro: vai a raccontarle a chi non ha visto il proprio sistema immunitario fare ciao ciao con la manina ai CD4 nonostante una vita al limite del monacale e cose del genere.
Se sei in buona fede studia, perché se sei ignorante come una capra, e chiediti perché da un lato c'è chi ha una spiegazione razionale che -guardacaso- è coerente col successo terapeutico in milioni di pazienti, dall'altro venditori di olio di serpente e roba del genere, solitamente intruppati con sciachimisti, signoraggisti, undicisettembrini, negazionisti della shoah e altri reperti fecali assortiti.
Se non lo sei, avrei tanto piacere di regalarti un po' dei miei cloni virali, e poi di farti cancellare dai database del Servizio Sanitario Nazionale.

[schivo]

Chiedo scusa per l'intrusione. Solo due osservazioni: mi era stato chiesto da Alex82 di argomentare il mio scetticismo; poi mi sembrava che l'argomento del thread chiedeva un minimo di contraddittorio.

[uffa2]

La libertà di opinione riguarda le opinioni (cioè: «il mio programma politico è migliore del tuo» oppure «l’Inter è una squadra assolutamente migliore del Milan» o ancora «Mirò è un pittore che apprezzo di più di quanto apprezzi Picasso»), si può discutere quanto si vuole, senza essere obbligati ad alcunché; invece quando si affermano dei fatti non c’è libertà alcuna: vanno provati.

Qui c’è di mezzo la vita delle persone e il cazzeggio (cd. contraddittorio) non è ammesso: o si hanno dei risultati da far valere, validati secondo gli standard internazionalmente riconosciuti, oppure non c'è alcun diritto di parola: non si tratta di opinioni ma di stupidaggini assassine.

[uffa2]

...una delle basi del negazionismo dell'HIV/AIDS è certamente l'incapacità di accettare la complessità del reale e la lettura ipersemplificata che ne consegue lascia spazio a paranoie complottistiche di ogni genere...

Dora, ti facevo meno illusa sulla natura di certa gente: una delle basi del negazionismo è l'idiozia, l'altra è la malafede, tertium non datur est.
E siccome questo è un fatto e non un'opinione, ecco la mia prova:un famigerato gruppo FB di negazionisti sulla cui pagina, uno dietro l'altro, si trovano due post... uno che dice che l'HIV non esiste... e l'altro che l'HIV (esiste e quindi) previene il cancro, poche idee ma ben confuse!

[uffa2]

l'espressione cavalli di "escort" è addirittura insuperabile in quanto a meraviglia.

Eh, per una volta tanto il censore automatico ne ha fatta una giusta!!
Per tutte le altre volte, invece, in cui tira fuori dal cilindro trovate OSCENE (*), tocca a noi esercitare la nostra creatività.

(*) Es.: Istituto "Mario non caucasici <edit automatico>".

cos'ha l'Istituto Mario non caucasici <edit automatico> che non ti piace? sei contro i non caucasici <edit automatico>?

[Dora]

La libertà di opinione riguarda le opinioni (cioè: «il mio programma politico è migliore del tuo» oppure «l’Inter è una squadra assolutamente migliore del Milan» o ancora «Mirò è un pittore che apprezzo di più di quanto apprezzi Picasso»), si può discutere quanto si vuole, senza essere obbligati ad alcunché; invece quando si affermano dei fatti non c’è libertà alcuna: vanno provati.

Mi hai fatto venire in mente un post bellissimo che ho letto l'autunno scorso, scritto da Patrick Stokes, un filosofo australiano: No, you’re not entitled to your opinion.
Fin dal titolo può sembrare provocatorio, e infatti il post ha scatenato una discussione interessante (329 commenti solo nel sito di The Conversation e in più è stato ripreso e discusso in molti altri blog). Ma è a mio parere assai convincente.
Lo consiglio a tutti come una lettura estremamente istruttiva.

• You are not entitled to your opinion. You are only entitled to what you can argue for.

[uffa2]

ho letto l'articolo: FA VO LO SO.
dovremmo istituire un premio per la razionalità e il buon senso, e insignirne Patrick Stokes.