
Le Nazioni Unite promuovono attivamente la giornata con varie attività per celebrare il diritto di tutti di vivere una vita piena con dignità, indipendentemente da età, sesso, sessualità, nazionalità, etnia, colore della pelle, altezza, il peso, professione, istruzione e credenze.
Molti paesi hanno leggi contro la discriminazione, ma questa è ancora un problema in tutti gli strati della società, in tutti i paesi del mondo, e molti paesi usano la discriminazione come strumento di governo.
Quest’anno, alla campagna globale del “Zero Discrimation Day” si unisce UNAIDS invitando tutti “a fare rumore” contro le discriminazioni.
La discriminazione ci riguarda, noi la chiamiamo stigma sociale, la viviamo quando la nostra malattia diventa qualcosa da nascondere, quando il dentista o l’infermiere cambiano espressione all’idea che il paziente sia sieropositivo; in molti Paesi questa realtà è legata a strategie ben precise e l'accesso ai servizi per l’HIV è limitato, creando così cittadini di serie B, cui sono negate non solo la salute ma anche la dignità.
I dati provenienti dai 50 paesi del “People Living with HIV Stigma Index” mostrano che a una persona su otto che vivono con l'HIV viene negata l'assistenza sanitaria. La discriminazione sanitaria c’è persino in Europa: circa il 60% dei paesi dell'Unione Europea / Spazio Economico Europeo segnalano che la stigmatizzazione e la discriminazione tra gli operatori sanitari rimane una barriera per la fornitura di adeguati servizi di prevenzione dell'HIV per gli uomini che hanno rapporti sessuali con gli uomini e per le persone che si iniettano droghe.
Quest'anno, UNAIDS chiede a tutti di fare qualche rumore per dire #zerodiscrimination. Lo Zero Discrimination Day è l'occasione per sottolineare che tutti possono essere parte della trasformazione e prendere posizione a favore di una società giusta ed equa.
http://www.unaids.org/en/resources/camp ... inationday
http://www.stigmaindex.org/