Oggi è la ministra (la loro maggioranza vuole si dica così) Beatrice Lorenzin, a volare giù dal ramo di pero: all’improvviso scopre che le malattie trasmissibili sessualmente divampano tra i giovani. Siccome è una signora intelligente sono sicuro che fra poco scoprirà pur che le malattie trasmissibili sessualmente divampano tra i giovani perché i giovani fanno un sacco di sesso… fuori dal matrimonio.
Ora, dopo i doverosi complimenti alla ministra resta solo una constatazione da fare: che forse la ministra non è del tutto estranea a questo disastro, e con lei chi l’ha preceduta nei decenni passati.
La prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente dovrebbe essere un impegno quotidiano della scuola e del Ministero della Salute: ogni giovane che non prende l’HPV è un adulto che non rischia tumori della cervice, anali od orofaringei, ogni giovane ben istruito sul tema MTS è un giovane che forse non si ritroverà magari già a vent’anni a dover affrontare una diagnosi di HIV o di epatite.
Invece, una (per restare in tema) beata minchia.
Scuole e istituzioni stanno chilometri lontani dalla salute sessuale di tutti, fatto salvo l’inutile e ipocrita spottino del 2 dicembre, per dire che s’è fatta “prevenzione dell’aidiesse”, guai a disturbare le illusioni di un certo elettorato.
Poi la ministra di turno si sveglia, e vola giù dal ramo di pero.
Mai una/uno che si faccia un po’ di male.
