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Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: venerdì 16 dicembre 2022, 9:26
da Puzzle
Dora ha scritto:
mercoledì 14 dicembre 2022, 9:07
Buone feste, caro Puzzle, e grazie per i tuoi preziosi interventi.
Buone feste anche a te :)

Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2023, 1:09
da DaitarnIII
Puzzle ha scritto:
mercoledì 23 novembre 2022, 0:14


In Russia ci sono stato, a San Pietroburgo e a Mosca e altre periferie asiatiche. Non ho visto quel "popolo magnifico, che propagandi". Solo tanti miserabili poveri. (Nel primo Mc Donald di mosca ho visto bambini raccogliere da terra e dai tavoli le patatine avanzate) Piccoli episodi, ma in quegli anni i Tupolev si schientavano, senza tanta propaganda. Putin è cresciuto in ambito mafioso, si è arricchito accelerando la miseria. S'è circondato da fidi con un'organizzazione simile a Cosa Nostra. La Russia vive solo con le sue proprietà nazionali, legate agli idrocarburi e alle miniere. La piccola, media industria e l'artigianato esistono, e non vengono prese in considerazione.

La miseria non fa scalpore perché fra l'impero, l'URSS e la successiva "repubblica", la povertà e la fame sono continuate dappertutto in Russia, tanto che l'abitudine è passata da tradizione a tradizione. Ultimo Paese feudale. (Se leggi Tolstoy, Dostoevskij, ma soprattutto Gogol, leggi anche la Russia moderna della steppa e delle campagne siberiane. Perché oggi Russia significa solo Mosca e San Pietroburgo, il resto non conta nulla.

Ti sei mai chiesto perché fra i "trofei" di guerra in Ucraina i russi si prendevano lavatrici, lavastoviglie, televisori, stereo, tappeti, mobili, divani, poltrone, telefonini e tutto ciò che trovavano nelle case ucraine? Se non ci arrivi te lo spiego: è perché i soldati provengono dalla Siberia, dove la gente con Putin vive nella fame, come con Stalin, come con Nicola II. Il "tuo popolo magnifico" deve ancora evolversi. Se ti riferisci ai classici ottocenteschi, si, siamo d'accordo: ma Tolstoy aveva discendenza nobile, Dostoevskij (medico) pure, forse solo Gogol ebbe origini da proprietari terrieri. Anche Puškin era di origini aristocratiche.

Hanno tutti raccontato la Russia feudale e quei poveracci che sono stati mandati a morire in massa contro Napoleone, Hitler ed ora contro Zelens'kyj e la Nato. Poi magari vinceranno, perché optano sulla massa, come hanno sempre fatto e dove ne moriranno la metà o più, ma non venirmi a parlare di "popolo magnifico".
Puzzle, rileggendo vecchi post mi sono accorto della tua risposta che mi era sfuggita. Onestamente non volevo più interloquire di storia contemporanea, di geopolitica o di diritto internazionale con alcuni utenti in questo forum, sia perchè off-topic rispetto alla tipologia di questo spazio (ottimo), sia perchè proprio si parte da basi, ossia studi universitari e post-universitari ed esperienze (culturali) lavorative troppo diverse. E così non ci può essere dialogo costruttivo e/o che arricchisca una o entrambe le parti. Fatta questa premessa, vorrei intanto chiederti se una tua frase che ho letto in un altro post 'non capisco come una persona sieropositiva possa ammirare Putin' era riferita a me, beh Puzzle, se era riferita a me, mi dici dove avrei scritto questa idiozia? Per favore dai, indicamelo.

Bene, invece mi sento di rispondere alla tua opinione critica sul popolo russo (ma ce l'hai solo contro i russi o anche con qualche altro popolo, chessò, i senegalesi? Oppure con gli haitiani?). Come te io sono stato più volte ed anche parecchi mesi in Russia, non solo a Mosca e San Pietroburgo, ma in alcune città e piccoli paesi, ricordo Tver, Perm, Yoskar-Ola ed altri posti fino agli Urali (mi manca la Russia siberiana, quella sì). E ti dico che sono stato alcuni mesi anche in Ucraina, a Kiev, a Kharkiv (o Karkhov), a Kherson, a Odessa. La povertà c'è in Russia, così come in Ucraina (anzi, l'Ucraina é più povera della Russia, ma onestamente non capisco cosa c'entri nella discussione 'culturale' su un popolo, vogliamo parlare della ricchezza degli indiani? O dei cileni? O dei moldavi?). Non so quali persone frequentavi, ma la mia esperienza è che il popolo russo è un popolo straordinario (diversamente dallo Stato). Sì, ci sono mafiosi e delinquenti (come in Ucraina, come in Italia). Sì, ci sono i cosiddetti nuovi ricchi che in maggioranza sono egoisti, arroganti, maleducati e corrotti. Puzzle, in Ucraina la stessa cosa. Ripeto, oligarchi di mer*da anche là. Ma, come dire, non dovrebbe essere difficile capire che una cosa è l'analisi dello Stato, dell'apparato statale e delle metastasi criminali e corrotte, una cosa é la popolazione nella sua stragrande maggioranza (certo, insultare un intero popolo non essendo mai stati là, digitando dietro una tastiera, è facile, ed è triste). In Russia le persone mi offrivano tutto quello che avevano (così come in Ucraina), dovevo sgomitare per riuscire a pagare il biglietto nei musei perchè qualcuno voleva sempre pagare per me (anche se avevano uno stipendio 30 volte più basso del mio), la stessa cosa in Ucraina. Quando venivo invitato a cena avrebbero patito la fame per offrirmi il meglio che avevano (così come in Ucraina). La media di libri letti dai russi (ma anche dagli ucraini) è molto maggiore di quelli letti in Italia. I teatri a Mosca e San Pietroburgo sono pieni, l'opera è eccezionale, i balletti pure, la letteratura russa è una delle migliori del mondo. La musica classica è divina. Le università sono piene di studenti avidi di sapere e di cultura (così come in Ucraina, così come in Italia). LA società russa è laica (ho letto qui sul forum che sarebbe una sorta di teocrazia...oh my God!!!! Per dire queste cose ci vuole una patente speciale, ma veramente speciale!). Ovviamente è cosa diversa affermare che il macellaio che la sta governando sfrutta la religione, ed i suoi elementi più retrogradi, per fini schifosamente politici (compresa l'approvazione di leggi omofobe), ma basta avere studiato un pò di storia moderna e contemporanea per sapere che gli autocrati, o determinati regnanti, hanno spesso fatto così (e purtroppo riescono, anche se solo in parte, ad orientare momentaneamente delle emozioni negative ed irrazionali di parte della popolazione), d'altronde, Mosca val bene una messa (cit.).

Mi fermo qui. Ho scritto questo post di getto, dopo aver letto anche altre considerazioni su un altro thread che lasciano veramente basiti, insultare un intero popolo denota una sub-cultura che si sperava superata da diversi decenni e che ha portato immani disastri e sofferenze.

Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2023, 9:28
da stealthy
Puzzle ha scritto:
martedì 13 dicembre 2022, 21:48

Premetto che, come scrissi sopra, in Russia ci sono stato, ma non per gite di piacere, ci ho vissuto e lavorato, anche sodo, a contatto con quella che allora era l'élite uscita dal default e cercava di riprendersi. Avevo (orgogliosamente) un miniappartamento a San Pietroburgo presso (guarda caso) l'Italyanskaya Ulitsa, laterale del Nevskij Prospekt. Dietro casa c'era il canale Fontanka e lo splendido Ponte Anichkov (quello con i quattro cavalli di Pyotr Karlovich Klodt, sul canale Fontanka). L'Ermitage era poco distante per cui, abitando praticamente in centro, da casa San Pietroburgo me la sono goduta tutta. Era l'epoca El'cin.

Ma ora a me sembra incomprensibile che una persona sieropositiva possa ammirare l'attuale Russia di Putin. Se n'è già parlato molto in questo forum, soprattutto grazie a te Dora, sulla crociata di Kirill (simile a un estremista islamico) contro l'Occidente perverso, riguardo le persone LGBTQ e per come vengano trattate le persone HIV in Russia. Ma va sempre bene ricordarlo.

Molto tempo fa (prima che le ONG fossero state espulse) ricordo di aver scritto che, secondo i dati UNLAIDS, la Russia era in fondo agli Stati che fornivano i farmaci agli HIV+ (circa 30% o meno, se ben ricordo) peggio di molti Stati africani (che almeno si possono capire, non avendo risorse) mentre all'opposto (in tutti i sensi) un piccolo e minuscolo Paese nel centro dell'Africa, come il Rwanda aveva (ha) una copertura completa nel fornire i farmaci ai rwandesi sieropositivi, non diversa dall'Europa. Entrambi Paesi con un presidenzialismo autoritario, ma qual è il più civile?

...

Tempo fa vidi un interessante documentario sulla vita di Putin e ne vorrei riportare un breve riassunto: nonostante le leggende, non fu e non è mai stato un grande esponente del KGB, solo un piccolo e iniquo funzionario. Sognava di gestire la base di Berlino, ma gli venne assegnata la piccola sezione di Dresda. (Neppure l'apparato dell'URSS lo considerò idoneo). Nella grande confusione dovuta al crollo dell'Urss, tornò in Russia e recuperò credibilità, divenendo vicesindaco di San Pietroburgo, dove sembra si appropriò di una gran massa degli aiuti esteri

All'epoca l'Occidente si mosse molto con aiuti economici, al fine di evitare un'escalation militare nella (all'epoca) seconda potenza atomica al mondo. (ricordo la moltitudine di mazzette da cento dollari che giravano fra le "alte sfere", nuove e nastrate, provenienti indubbiamente dagli USA, tanto che i commercianti russi rifiutavano dollari in banconote di vario taglio, vecchie e consumate, pensando fossero false). In quel periodo, con la pensione di un mese in rubli, ci si poteva comperare una birra. Moltissimi morirono, dopo il default, ma come sempre in Russia, nessuno tenne conto delle vittime. (Esiste un certo cinismo atavico in quel Paese, Gogol lo scrisse nel suo "Le anime morte", peccato che morì prima di terminarlo).

In particolare agli aiuti, con una Russia ormai fallita economicamente, in quel periodo a San Pietroburgo, per sopravvivere venivano forniti alberi, centinaia di migliaia di alberi, una grande quantità e sola risorsa dalle sue immense foreste, in cambio non solo di soldi, ma soprattutto generi alimentari dei quali il popolo russo aveva estremamente bisogno. Ma sembra che il prode Putin intercettasse non solo soldi, ma pure alimenti per poi rivenderli ai suoi vassalli.

Ma oltre una ricchezza personale, a San Pietroburgo, Putin creò una formazione simil-mafiosa, direi mafiosa, come il potere che attualmente detiene, con vari suoi complici (tutti collusi), che ancora lo circondano al Cremlino: "il gruppo di San Pietroburgo", del quale ancor oggi, tutti hanno tutti paura.

Singolare come ascese al potere: El'cin lo chiamò come vice, considerandolo un giovane timido, innocuo e malleabile, pensando di avere "un burattino" per poter gestire le sue ricchezze. (El'cin proveniva da una famiglia molto ricca). In seguito, quell'inutile funzionario del KGB, timido e burattino della famiglia El'cin, diventò il Putin attuale.

Ciò ricorda quanto il male sia "banale", come ci ha lasciato scritto Hannah Arendt (pur riferendosi a Eichmann, ma in certi tratti simile). Putin proviene da un'infanzia povera, come Adolf Hitler era solo un imbianchino, semplice caporale nella Grande Guerra, Mussolini figlio di un fabbro, Stalin figlio di un calzolaio. La "banalità" fra i grandi dittatori, sembra essere comune, tanto che per acquisire potere, le vite umane non contano e non hanno mai contato nulla.

E per banale non intendo demonizzare alcuna categoria, non c'è alcun razzismo in me, io stesso sono figlio di operai, ma come "banale" intendo una persona che si immaginerebbe semplice, colei di cui sei amico, vicino di casa e che incontri tutti i giorni. Colui che trovi come il figlio di un fabbro, o come quel figlio di calzolaio che ha condannato milioni di morti.

Ora che Putin, il figlio di un'operaia, nipote di un cuoco, si ritiene padrone del mondo, pronto a lanciare una distruzione atomica, sembra che la "banalità", ovvero la routine quotidiana, possa davvero distruggere il pianeta.
Ciao Puzzle! Che bello rileggerti!
Ricordo perfettamente i tuoi racconti sulla Russia perché hai vissuto quel paese nella sua quotidianità e non come turista, cosa ben diversa.
Grazie!

Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2023, 15:14
da Puzzle
stealthy ha scritto:
mercoledì 22 febbraio 2023, 9:28

Ciao Puzzle! Che bello rileggerti!
Ricordo perfettamente i tuoi racconti sulla Russia perché hai vissuto quel paese nella sua quotidianità e non come turista, cosa ben diversa.
Grazie!
Ciao stealthy, un saluto anche a te. Da poco sono tornato qui, mi chiedevo dov'eri. :)

Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: mercoledì 22 febbraio 2023, 15:26
da Puzzle
DaitarnIII ha scritto:
mercoledì 22 febbraio 2023, 1:09

Bene, invece mi sento di rispondere alla tua opinione critica sul popolo russo (ma ce l'hai solo contro i russi o anche con qualche altro popolo, chessò, i senegalesi? Oppure con gli haitiani?).
Lungi da me avercela con i popoli, anzi. Io ce l'ho con i dittatori (ma anche coloro che li giustificano) che costringono i popoli a dei pupazzi obbedienti per potersi salvare la vita. (Il resto del pippone era troppo lungo da leggere e sembrava troppo provocatorio, per cui per me, questa discussione finisce qui).

Re: Putin fa veramente schifo, ma il governo ucraino non è granchè

Inviato: martedì 11 giugno 2024, 11:45
da Dora
Come si usa dire, il tempo è galantuomo ed ora sappiamo che fine hanno fatto i carcerati, tanti con HIV e/o HCV e relativi marchi identificativi, reclutati dalla Wagner e mandati ad ammazzare gli ucraini.
Nessuna sorpresa, eh?

I documenti segreti sul massacro del Gruppo Wagner: solo a Bakhmut 20mila morti, il 90% erano carcerati

I leaks di “Mediazona” certificano: morti 20mila mercenari ma di questi 17mila erano galeotti. Anche gente con Aids e Hiv. Marchiati “K” (e non “M” come i wagneriani storici), erano sostanzialmente condannati a morte. Prigozhin salvò i suoi fedelissimi

JACOPO IACOBONI

10 Giugno 2024
Aggiornato alle 18:23
3 minuti di lettura

Uno degli slogan dei wagneriani recita: «Il nostro business è la morte. Il business è buono». Ora, grazie a nuovi straordinari leaks degli archivi del Gruppo Wagner che La Stampa ha potuto consultare grazie a Mediazona, sappiamo che la maggior parte dei wagneriani è morta nel “tritacarne di Bakhmut”: oltre 19.500 persone, e 17mila di loro erano prigionieri graziati da Vladimir Putin. Si riesce a stabilire anche, grazie a questi leaks, quanti prigionieri in totale andarono in guerra per Prigozhin: almeno 48 mila persone. Quasi il 90% dei wagneriani morti durante l’assalto a Bakhmut furono reclutati come prigionieri, e la Wagner a speso 92,5 miliardi di rubli (quasi un miliardi di euro) in pagamenti postumi alle proprie famiglie (importo che non comprende il risarcimento degli infortuni e la maggior parte degli stipendi).

Del resto, lo stesso Prigozhin annunciò trionfalmente: «L’8 ottobre 2022 il comando della PMC Wagner e il generale S. V. Surovikin decisero di lanciare l'operazione “Tritacarne Bakhmut” per salvare l’esercito russo e l’onore della Russia». E era stato sincero. Nell’estate del 2022, parlando ai prigionieri russi della prima colonia in cui andò a reclutare galeotti er mandarli al macello, Prigozhin si era fatto filmare mentre faceva un discorso tetro ma a modo suo memorabile: «Vi prelevo vivi. Non sempre vi riporto vivi. chi viene a combattere in Ucraina, compresi gli stupratori, sarà libero al ritorno. I disertori saranno fucilati. Avete 5 minuti per decidere». Dopo i primi successi a San Pietroburgo, i reclutatori di Wagner erano stati in sequenza a reclutare nelle carceri nella regione di Nižnij Novgorod, in Carelia, a Novgorod, a Pskov. Ad agosto a Komi, poi di nuovo nelle regioni centrali (Tula, Ryazan, Tver, Kaluga e Vladimir). A settembre nel sud-ovest - terre di storico radicamento del gruppo Wagner, Rostov, Voronezh, Belgorod. A ottobre le squadre del Gruppo “Wagner” avevano raggiunto gli Urali e a dicembre erano in Estremo Oriente.

Ora sappiamo i dati: Wagner reclutò 48mila galeotti russi nelle carceri. Ventimila wagneriani sono morti solo a Bakhmut, e di questi 17mila erano soldati. Prigozhin è stato il pesce pulitore nel carnaio della malavita e del teppismo carcerario russo. Il capo di Wagner raccontava con vanto le storie delle loro morti come quelle di eroi: uno di loro – “DDR” – è entrato nella leggenda dei wagneriani reclutati nelle galere, i “Kashnikov” nella PMC di Wagner: Prigozhin narrò più volte la sua storia agli altri prigionieri: “DDR” aveva 52 anni, di cui 30 passati dietro le sbarre, fu circondato in battaglia, si fece esplodere con una granata. «Per quanto ne so, ha portato con sé quattro uomini».

Dai dati di reclutamento, i wagneriani cercavano soprattutto gli autori di crimini gravi o efferati: la maggior parte (227) delle colonie penali che hanno visitato erano quelle a regime speciale – in Russia ce ne sono 251, e i reclutatori wagneriani sono stati sostanzialmente in tutte. Nei giorni più cruenti, emerge da questi archivi, la “PMC Wagner” ha perso più di 200 persone al giorno, il record è un giorno in cui mandò a morire 213 persone.

Prigozhin accettava di portare in guerra anche i prigionieri malati di HIV/AIDS ed epatite – anche se venivano messi in un'unità separata denominata “Umbrella” (dal nome della corporazione Umbrella che produceva le armi biologiche dei film e dei giochi di Resident Evil). Fino al 2022, tutti i wagneriani avevano un numero in serie “M-progressivo” . Lo stesso Prigozhin (M-3308) e il comandante “Wagner” Dmitry Utkin (M-0209) avevano distintivi della serie “M”, mentre ai wagneriani reclutati nelle carceri veniva assegnata una serie separata di distintivi “K” - nei necrologi e nelle chat dei parenti fu assegnato loro il nome “Kashniki”.

Con quella K si veniva in pratica mandati a morte, benché Prigozhin abbia affermato che un numero uguale di mercenari ordinari e prigionieri reclutati erano morti nelle battaglie per Bakhmut. Ma dai dati leakati emerge che non è stato drammaticamente vero. Il numero maggiore è stato prelevato dal carcere di massima sicurezza IK-6 di Krasnoyarsk: oltre 500 persone.

Il reclutamento nelle prigioni fu interrotto il 7 febbraio 2023 (l’ultimo caso noto è il prigioniero K616, LIU-42 Leninsk-Kuznetsky, regione di Kemerovo). La volta successiva che i prigionieri sono stati portati nelle unità Storm Z, erano già stati presi in carico da rappresentanti del Ministero della Difesa. Wagner era stata spogliata. Di lì a qualche mese, sarebbe stata embeddata nella Difesa o nella Rosvgardia, e Prigozhin – assassinato assieme a Utkin nell’aereo fatto esplodere in volo - avrebbe raggiunto nell’aldilà i suoi galeotti mandati al macello.

Ci sono però 31mila prigionieri reclutati in Wagner, e sopravvissuti, Dai documenti e dalle chat familiari dei sopravvissuti, pare di capire che il loro reinserimento sociale sia un miraggio, l’alcolismo una condanna quasi inesorabile, la violenza e la guerra un compagno di queste vite residue: «Ciao a tutti... – scrive la moglie di un prigioniero wagneriano sopravvissuto – Il mio è arrivato il 3 aprile. Quattro giorni abbiamo vissuto cuore a cuore, tranquillizzato dal fatto che è tornato, come emotivamente equilibrato. Il quinto giorno si è ubriacato con un amico. È venuto alle 3 di notte, mi ha sfasciato la macchina con una mazza, mi ha picchiato di brutto. Alla domanda se la guerra cambia le persone, purtroppo sì. Non in meglio». Anche questo fa parte dell’eredità di Prigozhin alla Russia.