RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
La buona notizia è che l'OMS, PEPFAR e i loro partner si sono impegnati a rifornire di antiretrovirali per i prossimi 12 mesi le persone con HIV ancora presenti in Ucraina, soprattutto i tanti uomini che restano nel Paese a combattere l'invasione russa. La prima fornitura ha già passato il confine dalla Polonia e sta per essere distribuita, ma saranno consegnate in totale 209.000 razioni, ciascuna per 3 mesi di trattamento (qui il comunicato tradotto in italiano su Quotidiano Sanità).
Il quasi miracolo è che tra i 36 su 403 centri per il trattamento delle persone con HIV rimasti aperti ce ne sia uno a Mariupol e che anche a Chernihiv e Zaporizhia l'assistenza sia continuata.
La pandemia di Covid ha anche insegnato alcune lezioni fondamentali, fra cui prescrizioni mensili, consegna dei farmaci per posta e consulenze telefoniche. E meno male, perché ad oggi - fonte Croce Rossa - sono stati distrutti dai russi più di 70 ospedali.
Insomma, la resistenza degli ucraini passa anche dal continuare a curare chi ha bisogno.
Da un articolo sul Telegraph, la distribuzione dei pazienti in terapia antiretrovirale per oblast (una via di mezzo tra le nostre province e le nostre regioni):
Nello stesso articolo si ricorda anche come i bambini - circa 2.700 - necessitino di trattamenti diversi rispetto agli adulti e che per loro ancora non si sia trovata una soluzione. Si sta però preparando una formulazione con 5 mg di dolutegravir.
Il quasi miracolo è che tra i 36 su 403 centri per il trattamento delle persone con HIV rimasti aperti ce ne sia uno a Mariupol e che anche a Chernihiv e Zaporizhia l'assistenza sia continuata.
La pandemia di Covid ha anche insegnato alcune lezioni fondamentali, fra cui prescrizioni mensili, consegna dei farmaci per posta e consulenze telefoniche. E meno male, perché ad oggi - fonte Croce Rossa - sono stati distrutti dai russi più di 70 ospedali.
Insomma, la resistenza degli ucraini passa anche dal continuare a curare chi ha bisogno.
Da un articolo sul Telegraph, la distribuzione dei pazienti in terapia antiretrovirale per oblast (una via di mezzo tra le nostre province e le nostre regioni):
Nello stesso articolo si ricorda anche come i bambini - circa 2.700 - necessitino di trattamenti diversi rispetto agli adulti e che per loro ancora non si sia trovata una soluzione. Si sta però preparando una formulazione con 5 mg di dolutegravir.
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
L'OMS stima che almeno 3000 persone con malattie croniche (prevalentemente HIV/AIDS e cancro) siano morte in Ucraina nei due mesi e mezzo di invasione russa per l'impossibilità di accedere alle cure.
Il comunicato su Reuters:
At least 3,000 have died in Ukraine for want of disease treatment, WHO says
Il comunicato su Reuters:
At least 3,000 have died in Ukraine for want of disease treatment, WHO says
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
terribile, altre vittime di quel maiale...
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se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
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Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Un documentario sull'aids in Russia (con testimonianze dirette) del vlogger russo Jurij Dud’, intitolato “HIV in Russia”.
Con le politiche criminali di Putin e Kirill, sembra che in Russia muoiano ogni anno 30.000 sieropositivi, perché solo il 36% ha accesso ai farmaci.
https://www.youtube.com/watch?v=GTRAEpllGZo
Smanettando In Settings -> Subtitles -> Auto-translate si possono scegliere i sottotitoli in italiano (per chi non conosce l'inglese).
https://lospiegone.com/2020/11/27/hiv-i ... -epidemia/
Con le politiche criminali di Putin e Kirill, sembra che in Russia muoiano ogni anno 30.000 sieropositivi, perché solo il 36% ha accesso ai farmaci.
https://www.youtube.com/watch?v=GTRAEpllGZo
Smanettando In Settings -> Subtitles -> Auto-translate si possono scegliere i sottotitoli in italiano (per chi non conosce l'inglese).
https://lospiegone.com/2020/11/27/hiv-i ... -epidemia/
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Grazie, Puzzle, non lo conoscevo. Appena ho un attimo me lo guardo, con la speranza che mi ammorbidisca un po' verso i cittadini russi, perché fino a prima dell'invasione dell'Ucraina riuscivo a separare i cittadini dalle oscene responsabilità del regime putiniano e credo che tutto quello che ho scritto in questo thread lo possa confermare. Ma da un paio di mesi a questa parte, questa scissione di responsabilità mi è divenuta molto più difficile: i massacri, gli stupri, le torture, le razzie di lavatrici e mutande da parte dell'esercito invasore, le relativamente poche persone che hanno avuto il coraggio di protestare solo nelle grandi città russe, i numeri ancora troppo piccoli di quelli che hanno scelto di emigrare dal Paese ... tutto questo ha molto appannato il confine tra regime e cittadini. E poi questa indagine su Meduza mi ha dato il colpo di grazia:
Feeling around for something human
Why do Russians support the war against Ukraine? Shura Burtin investigates.
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Visto documentario russo con sottotitoli in inglese; molto interessante. nonostante le differenze, mi viene da dire, "come da noi"...
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È'indifferenza alla guerra o i cittadini russi che si oppongono al cremlino... forse sono silenziati (carcere, arresti)?. Uno dei giornali che ha chiuso per censura, Novaja Gazeta, è riuscito a riaprire, - redazione a Riga - sostenuto da varie testate europee... .
https://novayagazeta-eu.translate.goog/ ... _tr_pto=sc
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È'indifferenza alla guerra o i cittadini russi che si oppongono al cremlino... forse sono silenziati (carcere, arresti)?. Uno dei giornali che ha chiuso per censura, Novaja Gazeta, è riuscito a riaprire, - redazione a Riga - sostenuto da varie testate europee... .
https://novayagazeta-eu.translate.goog/ ... _tr_pto=sc
Ultima modifica di rita il venerdì 27 maggio 2022, 8:26, modificato 10 volte in totale.
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Hai ragione, Rita. Ci sono tanti russi coraggiosi, che stanno pagando molto cara la loro opposizione al regime di Putin. A loro è affidato il compito di salvare l'anima alla Russia, nonostante tanti loro connazionali siano accecati dalla propaganda. E a loro dobbiamo dare tutto il sostegno possibile.rita ha scritto: ↑giovedì 12 maggio 2022, 14:27Ciao Dora. In effetti viene da pensare come dici, sui cittadini russi. ... Mi forse sono silenziati (carcere, arresti, etc) coloro che esprimono contrarietà allo zar.
Uno dei giornali che ha chiuso per censura, Novaja Gazeta, ha riaperto in versione europea, sostenuto da varie testate europee... .
https://novayagazeta-eu.translate.goog/ ... _tr_pto=sc
(Il documentario postato da Puzzle aiuta!)
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Ciao Dora, il documentario è stato fatto prima degli attuali eventi, ho letto che ha avuto milioni di visualizzazioni, tanto da incrementare la consapevolezza dell'aids fra i cittadini russi e di conseguenza i test. Poi è arrivato il covid durante il quale sembra siano stati convertiti i centri per l'aids in laboratori per i tamponi e si è fermato tutto.Dora ha scritto: ↑giovedì 12 maggio 2022, 5:03Grazie, Puzzle, non lo conoscevo. Appena ho un attimo me lo guardo, con la speranza che mi ammorbidisca un po' verso i cittadini russi, perché fino a prima dell'invasione dell'Ucraina riuscivo a separare i cittadini dalle oscene responsabilità del regime putiniano e credo che tutto quello che ho scritto in questo thread lo possa confermare. Ma da un paio di mesi a questa parte, questa scissione di responsabilità mi è divenuta molto più difficile: i massacri, gli stupri, le torture, le razzie di lavatrici e mutande da parte dell'esercito invasore, le relativamente poche persone che hanno avuto il coraggio di protestare solo nelle grandi città russe, i numeri ancora troppo piccoli di quelli che hanno scelto di emigrare dal Paese ... tutto questo ha molto appannato il confine tra regime e cittadini. E poi questa indagine su Meduza mi ha dato il colpo di grazia:
Feeling around for something human
Why do Russians support the war against Ukraine? Shura Burtin investigates.
Quel giovane blogger ha anche diffuso un documentario sulle torture applicate in Russia e questa intervista sulla situazione attuale allo storico-scrittore russo Grigoriy Chkhartishvili, che definisce Putin una persona sola che si sente vicino a Dio: https://www.youtube.com/watch?v=70RmF0rPj9o&t=1s
Ci sono tante persone contro il regime, ma molte non reagiscono per paura, per convenienza o succubi della propaganda. Altre fuggono. Essere apertamente contro Putin oggi in Russia significa venir arrestati o nel migliore dei casi, essere schedati e controllati dall'FSB, non molto diverso dal KGB.
Purtroppo (mio personale parere) il popolo russo è stato per così tanto tempo assoggettato, dagli Zar al bolscevismo, all'attuale regime di Putin, che non intravedo alcun futuro "democratico" in Russia. La democrazia (intesa come libertà) non l'hanno mai conosciuta e non sanno cosa sia, per cui si tramandano l'arte di adattarsi. Sono convinto che se anche dissidenti come Alexei Navalny prendessero il potere, la forma Stato autocratica non cambierebbe.
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGANO
Considera che la Russia è grande. Molti di quei soldati provenivano certamente dalla Siberia (ho letto anche dai confini mongoli). Gente che non ha nulla, che vive in terre selvagge come ai tempi di Tamerlano e si arruola nell'esercito a volte per fame. La Russia di cui parliamo noi occidentali sono Mosca e San Pietroburgo, il resto di quel Paese è solo povertà, ignoranza e miseria.Dora ha scritto: ↑giovedì 12 maggio 2022, 5:03
Ma da un paio di mesi a questa parte, questa scissione di responsabilità mi è divenuta molto più difficile: i massacri, gli stupri, le torture, le razzie di lavatrici e mutande da parte dell'esercito invasore, le relativamente poche persone che hanno avuto il coraggio di protestare solo nelle grandi città russe, i numeri ancora troppo piccoli di quelli che hanno scelto di emigrare dal Paese ... tutto questo ha molto appannato il confine tra regime e cittadini.
Re: RUSSIA – DOVE EPIDEMIA DI HIV/AIDS E NEGAZIONISMI DILAGA
Dora ha scritto: ↑mercoledì 8 marzo 2017, 9:39Anton Krasovsky è un giornalista che nel 2013, quando era caporedattore del canale in cui lavorava, rivelò in diretta durante una trasmissione di essere omosessuale e per questo fu licenziato.
Confermando di essere una persona coraggiosa, dopo il licenziamento ha creato una associazione - СПИД.Центр - Centro AIDS - che si occupa di progetti scientifici e fornisce assistenza alle persone con HIV e, attraverso il suo sito, discute di prevenzione, di terapie, di vita con l'HIV, mettendo anche un forum a disposizione degli utenti.
Bene, Krasovsky ha preso un'iniziativa perché le autorità russe vadano a fondo sulla storia della bambina di Yulia Yakovleva - ed io credo che ci sia molto di provocatorio in questa iniziativa: ha fatto un appello ad Anna Kuznetsova, il Commissario per i diritti dell'infanzia negazionista dell'HIV/AIDS, perché investighi sul caso.
SPID Center promette di tenere monitorata la situazione.
Quanto folle può essere un Paese in cui chi deve tutelare i bambini anche dalla follia dei loro stessi genitori soffre di quella medesima follia?
Un dilagare di follia.
Lo stesso Anton Krasovsky che è uno degli eroi positivi di questo thread è uno dei propagandisti putiniani della folle guerra contro l'Ucraina. Così folle e psicopatico da essere appena stato sospeso (sospeso, ché licenziato sarebbe stato pretendere troppo) da quell'altra folle e psicopatica di Margarita Simonyan, direttrice di RT e megafono del regime, per aver fatto commenti "disgustosi".
Sì, fra le tante mostruosità che ha detto in questi mesi di guerra, quella che ha fatto traboccare il vaso è che vorrebbe fare annegare i bambini ucraini:
Qui video e commento in italiano.children who criticized Russia should have been "thrown straight into a river with a strong current."
Tra tante oscenità che sono giunte dalla Russia, di questa proprio non riesco a farmi una ragione. Parliamo di follia, ma è solo un modo per dare ordine al mondo. Un'etichetta che in realtà non spiega nulla.