
PROMUOVERE ASTINENZA E FEDELTÀ NON SERVE A PREVENIRE L’INFEZIONE DA HIV
Ve lo ricordate - sì? - quando papa Wojtyla da metà anni '80 del secolo scorso andava nei Paesi dell'Africa in cui l'epidemia di AIDS (allora si chiamava così) era dilagante e diceva che l'uso del condom era peccato?
L'infezione era un immane flagello, si sapeva che si trasmetteva per via sessuale, e il capo della Chiesa Cattolica andava nei luoghi dove l'infezione mieteva più vittime a predicare l'astinenza prima del matrimonio e la fedeltà coniugale.
Lo faceva naturalmente non perché fosse un pazzo omicida (benché ci fosse chi lo pensava - un articolo del Guardian nel 2005 fu esplicito al riguardo), ma perché questo era l'insegnamento della religione della quale era il capo e la guida.
Era la versione moderna del crescete e moltiplicatevi.

Non era il solo Karol Wojtyla a pensare che l'astinenza e la fedeltà fossero la via per abbattere i contagi e che quindi si dovesse lavorare sui comportamenti delle pecore del gregge.
Questa infatti era una posizione condivisa dagli esponenti di altre varianti del cristianesimo e anche dal governo degli Stati Uniti. Una posizione che era esclusivamente ideologica, che giunse perfino a propagandare l'aberrante disinformazione sull'inefficacia dei condom nel prevenire l'infezione che ancora oggi si trova pubblicata in Rete, e che è all'origine della politica di PEPFAR - the United States President's Emergency Plan For AIDS Relief.
Dal 2004, presidente George W Bush, dietro pressione dei gruppi religiosi conservatori, il governo degli Stati Uniti ha investito 1,4 miliardi di dollari in programmi di prevenzione dell'infezione da HIV che promuovono la castità prima del matrimonio e la fedeltà matrimoniale e l'ha fatto seguendo lo slogan
- ABC - Abstinence, Be faithful, Condomize

Così l'Africa si è riempita di cartelli e di scritte - il modo più economico per rafforzare il messaggio diffuso ovunque, dalle scuole agli ospedali, in Paesi in cui non si può ancora contare sulla cassa di risonanza offerta da Internet:




Ma non è detto che fede e scienza vadano d'accordo. E in ogni caso la scienza cerca di vedere chiaro nelle posizioni assunte per fede.
Così un gruppo di studiosi della Stanford University School of Medicine ha deciso di indagare se quel quasi miliardo e mezzo di dollari sia stato ben speso, cioè se promuovere astinenza e fedeltà sia un modo efficace per prevenire il contagio.
Hanno preso in considerazione quasi 500.000 persone in 22 Paesi, mettendo a confronto 14 Paesi dell'Africa sub-sahariana dei 15 dove sono stati distribuiti i fondi di PEPFAR e altri Paesi dove questi soldi non sono arrivati, e hanno scoperto che
- le iniziative in favore di astinenza e fedeltà non hanno avuto nessun impatto nel modificare i comportamenti individuali.
La conclusione è che quell'enorme quantità di fondi sarebbero stati utilizzati con maggior profitto se fossero stati spesi per altre iniziative di prevenzione - ad esempio per diffondere l'uso dei condom.
Oppure - ma questo non lo dicono i ricercatori di Stanford ed è un'idea mia - per aumentare la diffusione degli antiretrovirali.
Credo che questa ricerca dovrebbe essere un monito non solo a quei cattolici che continuano ad andare in Africa a promuovere castità e fedeltà, ma anche ai negazionisti della PrEP, che basano le loro argomentazioni contro la via farmacologica alla prevenzione sull'invito a modificare i comportamenti sessuali.
La scienza va da un'altra parte. Se si continuano a seguire ideologie antiscientifiche, forse si guadagna il paradiso, ma si contribuisce certamente alla diffusione del virus.
Fonti:
- - articolo su Health Affaires: Abstinence Funding Was Not Associated With Reductions In HIV Risk Behavior In Sub-Saharan Africa;
- comunicato stampa della Stanford University: Promoting abstinence, fidelity for HIV prevention is ineffective, Stanford study finds;
- articolo su Medical Daily: HIV-Prevention Programs That Promote Abstinence, Fidelity Might Not Prevent HIV Transmission;
- articolo su Scientific American: U.S. Anti-AIDS Abstinence Efforts in Africa Fail to Prevent HIV.