Vedo che l'intervista a Oldrini ha raccolto un oceano di commenti ... peccato, perché diceva cose importanti, su cui dovrebbero riflettere tutti.
Ne riporto
una citazione, perché ora la situazione segnalata dal presidente della LILA è ulteriormente peggiorata:
- Sul fronte dei diritti è stata dunque un’estate difficile. Quali sono gli obiettivi e le priorità d’azione della Lila per i prossimi mesi? Ci sono spazi d’interlocuzione con il governo?
Ci devono essere. E’ fondamentale. C’è un Piano Nazionale Aids, completo e innovativo, approvato ormai un anno fa, che va subito attivato e sostenuto con risorse adeguate. La ministra della Salute, Giulia Grillo è un medico e contiamo che possa apprezzarne il valore. Per questo è urgente incontrarla subito. Così come è urgente che la ministra ricostituisca il Comitato Tecnico Sanitario, perché all'interno c’è un gruppo di lavoro composto da clinici, istituzioni e società civile il cui lavoro è fondamentale per il contrasto all’HIV nel nostro paese. Ci sono questioni aperte e urgenti da affrontare. Penso ai depotenziamenti delle strutture sull’HIV a fronte di un trattamento sempre più complesso, vista anche l’età delle persone con HIV; penso alla PrEP, la profilassi pre esposizione, che per le istituzioni del nostro paese sembra non esistere; penso, ancora, all’unificazione della sorveglianza su HIV e AIDS che ancora oggi non consente una lettura dell’andamento dell’infezione di buon livello, ma penso anche all’accesso al test che nel nostro paese è a macchia di leopardo e al fatto che le istituzioni stentano a riconoscere l’importanza dell’offerta del test HIV nei contesti associativi.
Riattivare tutti gli spazi di confronto tra istituzioni, comunità scientifica e associazioni che hanno permesso, in questi anni, importanti passi in avanti è l’unica strada che possa consentire al nostro paese di rispettare gli obiettivi Onu per la sconfitta dell’AIDS entro il 2030.
Del PNAIDS parliamo dettagliatamente nel thread
Il Piano Nazionale AIDS 2017-2019.
Un articoletto sul
Fatto Quotidiano, fatto malissimo come sovente capita di leggere in quel giornale, ricorda ai distratti che a questo governo delle persone con HIV e dell'epidemia da HIV non interessa granché - non so se sia per le origini negazioniste del fondatore del partito del ministro della salute, per l'incompetenza del ministro o per una congiuntura astrale sfavorevole.
In ogni caso, l'articolo -
Aids, fermo al palo il piano nazionale - è a pagamento, ma lo si trova agevolmente nelle
rassegne stampa:
E niente. L'aria che tira non è per niente bella.