Della cucina inglese (quasi inglese, sono della Cornovaglia) salvo le cornish pastries, che adoro servite caldissime, ma, cattiva notizia per te, sono a base di stufato di manzo speziato:mathias ha scritto:Stealthy sono in completo disaccordo anche se ovviamente amo la cucina italiana! Le jacket potato inglesi sono orgasmiche!!!
http://www.bbc.co.uk/food/recipes/class ... asty_67037
Da notare che esse, come anche le jacket potato, si fanno con cibi non verdure non velocemente deperibili.
E' una differenza da non poco dietro la quale c'è un motivo ben preciso, lo stesso per cui la cucina inglese è considerata la peggiore di tutte fra quelle europee.
In passato lessi un lungo trattato sociologico sulla rivoluzione industriale e gli effetti che ebbe sulla cucina inglese.
Tale paese è di fatto il primo ad essere stato interessato alla rivoluzione industriale, in maniera radicale e coinvolgendo la quasi totalità della popolazione, con eccezione dei nobili, ovviamente.
Ma una cosa che pochi ricordano, è che fu l'unico paese in cui la rivoluzione industriale avvenne in due fasi.
La prima fu l'arrivo della macchina a vapore. Ma per costruire una rete di trasporti ferroviari significativa impiegarono circa 40 anni. L'arrivo della locomotiva fu la seconda fase. Che cosa centra?
Che in quei primi 40 anni la manovalanza si spostò in massa verso i primi centri di produzione industriale, collocati vicino alle miniere e ai canali. E la manovalanza veniva perlopiù dalla campagna.
Nella seconda fase, grazie alla ferrovia, fu possibile ricollocare la produzione e quindi la manovalanza anche altrove, dalle grandi città alle precedenti campagne, purché collegate da una linea ferroviaria.
Tuttavia, cosa ha mangiato in quei 40 anni la maggioranza della popolazione? Tutte e solo pietanze a base di cibi poco deperibili (patate, cavoli, verze, cipolle, fagioli, fave ecc.) e la loro cucina si vide improvvisamente mancare una ampia tipologia di verdure fresche (pomodori, zucchine, insalata ecc.), troppo deperibili per essere trasportate con carretti trainati con muli (i cavalli sono animali più costosi) a lunghe distanze per molti giorni (non c'erano neanche le celle frigorifere). Le loro ricette tradizionali furono quasi tutte stravolte.
Con l'arrivo della ferrovia fu possibile di nuovo poter garantire una fornitura di verdure fresche anche a distanze ben maggiori, tuttavia fu troppo tardi. Se una persona rimane per 20 anni senza una pietanza, ne conserverà il ricordo di quando la mangiava da piccolo e aiutava la mamma a prepararlo; se ne rimedia gli ingredienti dopo tanti anni ed è nelle condizioni di poter tentare di ricostruire il piatto, anche se inizialmente con difficoltà.
Ma se passano 40 anni significa che sono venute su quasi due generazioni (di allora) senza aver mai assaggiato quel piatto. Non solo le madri non avranno insegnato alle figlie a prepararlo, ma erano rimaste anche poche nonne capaci di insegnarlo alle nipoti (l'aspettativa di vita era molto bassa). E se uno non impara a conoscere un piatto da bambini (o meglio, una ampia tipologia di piatti aventi verdure fresche tra gli ingredienti), da adulto lo considererà un piatto comunque esotico per il suo palato e non si metterà sistematicamente a cercare di prepararlo, oltre a fatto che poichè in quelle condizioni tanto anziani non si diventava, ben pochi degli anziani sarebbero ancora vivi e capaci di insegnare come lo si cucina.
Sicché, tra la fine del 1700 e gli inizi dell'1800, la tradizione culinaria popolana inglese fu distrutta.