L'HIV oggi compie 33 anni

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rosso80
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L'HIV oggi compie 33 anni

Messaggio da rosso80 » venerdì 20 maggio 2016, 0:18

Aids, 33 anni fa veniva scoperto il virus HIV

20 maggio 1983: è questa la data che segna l’inizio della lotta al virus dell’HIV. Oggi, a 33 anni di distanza dalla scoperta dell’agente che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), la malattia non spaventa più come un tempo.

Se diagnosticata e trattata subito all’esordio, l’aspettativa di vita della persona è paragonabile quasi a quella di un individuo sano. Attenzione però a pensare che il pericolo sia ormai alle spalle: in Italia sono 120 mila le persone sieropositive e i nuovi casi, ogni anno, sono quattromila e riguardano soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni.

33 ANNI FA LA SCOPERTA DEL VIRUS

L’AIDS– la sindrome da immunodeficienza acquisita - è una patologia causata dalla presenza del virus dell’HIV. Quest’ultimo, infettando in maniera specifica le cellule del sistema immunitario, rende le persone affette più vulnerabili a molte malattie che generalmente, nelle persone sane, non creano particolari problemi.

Fungendo da vero e proprio cavallo di escort (edit automatico) il virus distrugge progressivamente le difese lasciando il corpo senza protezione. In questi casi una banale influenza può risultare fatale. Attenzione però a non fare confusione: una persona sieropositiva, ovvero venuta in contatto con il virus, non necessariamente svilupperà l’AIDS. E’ solo questione di tempo. Se non trattato il virus si moltiplica sino al punto da compromettere il sistema immunitario. E’ in quel momento che la persona passa dalla sieropositività all’immunodeficienza acquisita.

A scoprire il legame tra presenza del virus e patologia furono, il 20 maggio di 33 anni fa, i due futuri premi Nobel per la medicina Robert Gallo e Luc Montagnier. Una scoperta fondamentale per approfondire le conoscenze sulla malattia, identificata anni prima e alla base di una preoccupante epidemia nei primi anni ’80. I primi casi della misteriosa malattia infatti (ora nota con l’acronimo di AIDS) riguardavano tossicodipendenti e/o omosessuali le cui difese immunitarie risultavano molto basse.

IL 25% DEI SIEROPOSITIVI NON SA DI ESSERLO

Ad oggi si stima che nel mondo solo la metà delle persone con HIV sia a conoscenza del proprio stato. Nel 2012 almeno il 50% di nuovi casi di infezione diagnosticati erano già in fase avanzata della malattia. Secondo gli ultimi dati rilasciati dagli specialisti alla vigilia dell’Icar (Italian Conference of Aids and Antiviral Research), in Italia oltre il 25% delle persone sieropositive non sa di esserlo.

La Lombardia, con circa 20mila persone sieropositive, è tra le Regioni italiane più colpite, insieme a Lazio, Emilia Romagna e Liguria. Secondo il bollettino del Centro operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono l’84.1% di tutte le segnalazioni.

Il 27.1% (1 su 4) delle persone diagnosticate come Hiv-positive è di nazionalità straniera. Il 37% degli italiani non si è mai sottoposto al test e il 5% delle persone che vivono con HIV non lo ha mai detto al proprio partner. Il 40% delle persone sieropositive non rivela ai familiari di aver contratto il virus e il 74% non lo dichiara nel contesto lavorativo.

TERAPIE MIRATE CONSENTO DI VIVERE QUANTO UNA PERSONA SANA

Se agli inizi degli Anni 90 la diagnosi significava una condanna oggi, grazie a sempre più innovative terapie, il corso della malattia è cambiato radicalmente. Oggi, se trattata in tempo, l’aspettativa di vita media è paragonabile a quella di chi non è mai venuto in contatto con il virus. Un risultato straordinario se si pensa che la malattia è stata scoperta solo 33 anni fa.

Da quando sono state introdotte le terapie antiretrovirali nel nostro Paese, l’incidenza dell’AIDS e il numero di decessi l’anno sono progressivamente diminuiti. Oggi infatti è possibile contare su nuove terapie monodose, più tollerabili e con meno effetti collaterali rispetto al passato, che hanno permesso di controllare la malattia nel lungo periodo, trasformando l’AIDS in malattia cronica. Attualmente quasi 13 milioni di persone sono in terapia antiretrovirale, circa un terzo dei 35 milioni di malati che ne avrebbero bisogno.


Fonte: http://www.lastampa.it/2016/05/19/scien ... agina.html


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Puzzle
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Re: L'HIV oggi compie 33 anni

Messaggio da Puzzle » giovedì 26 maggio 2016, 19:41

Sarà come dice la Stampa, ma dopo 32 anni dal contagio, 31 anni dall'accertamento e 13 anni dalle prime terapie, ti rendi conto che la tua vita è stata alquanto anormale, dopo aver lottato contro l'intolleranza e la paura. Tutt'oggi mi trattano come un soggetto fragile da occuparsi con cura, e questo non fa molto bene alla mia psiche. Riguardo il fatto che l'AIDS non spaventi più basta leggere in questo forum tutti gli ipocondriaci terrorizzati dal possibile contagio. Dopo oltre 30 anni io non minimizzo, come fanno i giornali, le pasticche non sono caramelle perché indubbiamente provocano danni, e il virus resta sempre a lavorare e combattere dentro di noi. Spero solo (per voi tutti) che venga presto trovata una soluzione definitiva. Daniele Banfi e i suoi amici giornalisti pseudo-scientifici potrebbero muovere il culo dalla sedia e scrivere servizi basati sulla realtà nel quotidiano delle persone sieropositive, invece di riempire gli spazi vuoti del quotidiano con la pseudo-realtà del "sentito dire".



flavioxx
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Re: L'HIV oggi compie 33 anni

Messaggio da flavioxx » giovedì 26 maggio 2016, 21:57

Ma l' ipocondria ha una spiegazione anche nella ignoranza. Leggevo sul corriere quanti adolescenti non sanno niente sul sesso, e perciò , quando vengono a contatto col liquido seminale si attivano in un profluvio di questioni e le leggiamo quasi tutti i giorni qui sul forum. Fortunatamente qui ci sono tante Dame caritatevoli che accompagnano l' ignaro sulla dotta via della conoscenza scientifica. Ma che lavoro, ragazzi ! Un lavoro, quello della conoscenza, che dovrebbe insegnare la scuola, perché i genitori hanno a loro volta delle lacune incredibili



Puzzle
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Re: L'HIV oggi compie 33 anni

Messaggio da Puzzle » sabato 28 maggio 2016, 13:40

flavioxx ha scritto:Ma che lavoro, ragazzi ! Un lavoro, quello della conoscenza, che dovrebbe insegnare la scuola, perché i genitori hanno a loro volta delle lacune incredibili
Non solo i genitori hanno lacune incredibili (le statistiche sull'aumento di età dei nuovi contagi lo confermano), ma è peggio il fatto che si rivoltano se le scuole insegnano educazione sessuale senza passare da una pseudo-censura, che sempre di censura si tratta. Soprattutto le mamme italiane che hanno sempre l'idea dei figli "puri e immacolati", tanto che ad ogni cenno di sessualità nelle scuole, di malattie correlate, esce spesso l'accusa di insegnare quella fantomatica teoria dei "gender". Sindaci che censurano libri, direttori scolastici che non accettano si parli di sesso. E quando ne parli se non all'età in cui gli ormoni sono al massimo? Quando hai 90 anni?

Quando qui si faceva informazione nelle scuole, ora non ci sono più i soldi, il mio precedente infettivologo e l'assistente sanitaria, mi dicevano che a volte le cinque ore dedicate non bastavano, tanto era l'interesse, la voglia di conoscere e le domande dei ragazzi.



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