Piccoli esperimenti per uscire dalla crisi; si può provare?

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Eilan
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Re: Piccoli esperimenti per uscire dalla crisi; si può prova

Messaggio da Eilan » sabato 15 settembre 2012, 11:36

Puzzle ha scritto: [...]La Cina non ha interesse in un conflitto, perché sotto il profilo militare sconta decenni di ritardo rispetto agli Usa, ma anche perché una guerra non porterebbe vantaggi a nessuno. Se la Cina continuerà a crescere, i conflitti futuri saranno combattuti sulla base della competizione economica. La Cina continuerà a usare gli strumenti che le sono congeniali: quelli pacifici. Però se la crescita cinese si dovesse fermare diventerà difficile per il nostro governo alimentare nella popolazione la speranza di realizzare i propri sogni e la guerra potrebbe diventare un’opzione. Volete un consiglio? Non preoccupatevi se la Cina cresce. Preoccupatevi se smette di crescere.[...]

Noi occidentali siamo circa un miliardo e solo per mantenere lo status quo dobbiamo continuare a consumare, i cinesi sono un miliardo e mezzo ben intenzionati a raggiungere il nostro PIL procapite in quindici anni (come asserisce in un'altra parte dell'intervista). Poi ci sono russi, turchi, brasiliani, messicani, sudafricani. Tralascio gli indiani data la loro composizione sociale in caste, tralascio gli arabi che frenati dalla islamizzazione non riusciranno a raggiungere un livello occidentale di consumi (salvo poche eccezioni), tralascio l'Africa che per motivi culturali non potrà e non riuscirà a raggiungere un livello occidentale di sviluppo; ma tutti gli altri sopra menzionati sembrano ben intenzionati a raggiungere un livello di progresso tecnologico (e quindi di consumi) pari al nostro. E tutti con speranze e aspettative simili al buon Fan Gang.
È in grado il pianeta di disporre risorse (energetiche, acqua, terre coltivabili) per tutti? È questa la domanda inquietante. Non sono ottimista in tal senso e vedo nubi fosche all'orizzonte perché le guerre di conquista per l'accapparamento delle risorse sono vecchie come la nascita dell'uomo in quanto l'aggressività, che per il momento è solo assopita, è ancora parte integrante della natura umana. E c'è chi parla di decrescita felice?
L'altro giorno ascoltavo una trasmissione in cui alcuni analisti non escludevano la guerra, come grossa tentazione per risistemare un po' tutto, pure io riflettevo sul ruolo della Cina, e mi dicevo che avendo comprato ormai il debito pubblico di quasi tutto il mondo, una guerra forse non sarebbe per loro (ora) auspicabile. Ora sono pure insediati in Africa, sono i nuovi coloni dell'africa e mi chiedevo quanti anni (pochi) ci resteranno ancora, prima di saltare in aria completamente. Ma visto cosa sta succedendo ora nel mondo, i bagliori di guerra si stiano già vedendo.



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