Dora, se posso, questo modo di porsi in antitesi all'"altro" politico fà parte anche del recente credo berlusconiano, dove il partito dell'"amore e della verità" si contrapponeva agli oscuri sinistri.Dora ha scritto:Si pongono come dei rivoluzionari, il fatto stesso che i membri del Parlamento vogliano essere chiamati "cittadini" richiamandosi alla Rivoluzione francese ("Ici on s'honore du titre de citoyen" ...) ti dice che sono dei manichei e per loro non ci sono sfumature: il mondo è bianco O nero, con noi O contro di noi. Naturalmente, "noi" siamo i buoni, i figli della Luce e gli altri sono le tenebre, il male e il demonio (da combattere e, se ci si riesce, da sterminare).
Quel che dovremmo cercare di capire in fretta è se sia solo fuffa simbolica, che si sgonfierà al primo contatto vero con la realtà, oppure se siano animati da sufficiente violenza da riuscire ad imporre la loro orrenda visione del mondo.
La sintesi non è mai intelligente, in politica.
Ma il problema concreto, vero, è che noi italiani siamo divisi.
Molti di noi, ormai la maggior parte, creiamo spirito critico e votiamo con coscienza e cercando di informarci.
Saremo sempre attenti alle voci ed ai comportamenti di Grillo o Bersani o chi altri faccia davvero politica.
Valuteremo sempre con attenzione dove e come vengano spesi i soldi, siano create le iniziative, sia dato un senso costruttivo a ciò che serve.
Un altro buon 25% (il 25% che ha votato b., ovvero le stesse facce delle persone comuni che abbiamo visto ieri manifestare di fianco a Palazzo Giustizia a Milano) sono coloro che votano per "fede calcistica" e non c'è porcata o bungabunga che ce li toglierà di mezzo.
Se avete pazienza, date una occhiata ai video disponibili su IlFattoQuotidiano Online sulla manifestazione e sentitene le voci.
Lasciate perdere i figuri di partito.
Ma quelle persone comuni che lasciano la loro attività lavorativa e, da Perugia o dove sia, vengono a Milano per manifestare pro berlusconi (lo scrivo minuscolo volutamente) sono lo zoccolo duro che non accende il cervello.
La TV accesa.
Il cervello spento.