Ma certamente. Il fedele tipo pensa ai santini di Sant'Antonio e ai ramoscelli d'olivo sulla porta, non nel significato ontologico della transustanziazione del pane in quanto carne e del vino in quanto sangue, divincolandosi tra Sant'Anselmo e Guglielmo di Champeaux sostenitori della realtà degli universali, a cui si contrapposero coloro che sostenevano invece il carattere nominalistico degli universali come Roscellino.Melisanda ha scritto:D'accordissimo con te Sky su tutto quanto hai scritto, mi riferivo però al fatto che forse i fedeli questo papa l'hanno compreso meno, rispetto al valore che ha.
28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!!
Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
A volte Sky mi viene il dubbio che tu mangi pane e conoscenza, poi dico no sono io che mangio pane e scemenza....nulla ti coglie sprovvisto e leggerti a me piace sempre, peccato non hai la patata cosa per me fondamentale per intripparmi 
davvero non è solo questione di motore di ricerca si legge la tua preparazione generale.

davvero non è solo questione di motore di ricerca si legge la tua preparazione generale.

Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
Ma davvero eh, bello come è questo sta sempre a studiare, ah che mistero che è Sky!
Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
Guarda che ho fatto un patchwork tra Ontologia e Disputa degli Universali, senza neanche ricordarmi bene cosa fosse la siffatta disputa.carletto ha scritto:A volte Sky mi viene il dubbio che tu mangi pane e conoscenza, poi dico no sono io che mangio pane e scemenza....nulla ti coglie sprovvisto e leggerti a me piace sempre, peccato non hai la patata cosa per me fondamentale per intripparmi
davvero non è solo questione di motore di ricerca si legge la tua preparazione generale.
Nel parlare ai normali fedeli Wojtyla era sicuramente di maggiore efficacia di un teologo come Ratzinger. Il coinvolgimento emotivo portava popolarità, che tuttavia a lungo termine, nei decenni successivi, paga meno di una attenta impostazione della dottrina religiosa, argomento molto delicato, considerato che da una parte ci sono l'Africa e il Sud America che chiedono una religiositá semplice, dall'altro i fedeli del mondo sviluppato, per i quali la Chiesa continua ad essere sempre meno influente.
É difficile promuovere un Religione Universale.
Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
usssignurrr ke complicaziù
mi si sarebbe accartocciato il cervello




Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
No non è difficile una religione universale, se la religione fosse tale e fine a se stessa, se non che anch'essa vincolata da interessi politici ed economici, il verbo è universale da solo...la bibbia se viene letta nello spirito eucaristico è un insegnamento meraviglioso che ti riesce a far vivere in pienezza terrena nella speranza del domani eterno, peccato davvero che tutto è travisato come sempre dall'uomo.
Gli ultimi papi mi sembra siano stati tra i migliori a partire dal nostro Giovanni XXIII° che avrebbe dovuto pontificare per pochissimo, ma in quel poco che è vissuto ha dato delle spallate enormi al mondo cattolico, insomma sembra che quella vecchia dittatura sia finita e a fatica la religione deve riprendere il vero suo posto, ma d'altronde è risaputo che peggio si vive l'oggi e più si cerca la religione come speranza futura...il dopo vita cammina pari pari alla vita presente..
Gli ultimi papi mi sembra siano stati tra i migliori a partire dal nostro Giovanni XXIII° che avrebbe dovuto pontificare per pochissimo, ma in quel poco che è vissuto ha dato delle spallate enormi al mondo cattolico, insomma sembra che quella vecchia dittatura sia finita e a fatica la religione deve riprendere il vero suo posto, ma d'altronde è risaputo che peggio si vive l'oggi e più si cerca la religione come speranza futura...il dopo vita cammina pari pari alla vita presente..
Re: 28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!
Nel marketing, anche se il prodotto é lo stesso, il modo con cui viene confezionato e promosso fa una grande differenza. Nel mondo ci sono culture estremamente diverse che richiedono religiosità differenti. Anche all'interno di una stessa cultura ci sono enormi differenze, persone semplici o sofisticate, persone materialistiche o mistiche, persone ortodosse o inclini al sincretismo.carletto ha scritto:No non è difficile una religione universale, se la religione fosse tale e fine a se stessa, se non che anch'essa vincolata da interessi politici ed economici, il verbo è universale da solo...
Ad esempio, io alle superiori torturavo la mia insegnante di religione con domande come queste, domande che non passavano neanche nell'anticamera del cervello di metà dei miei compagni, che invece si annoiavano moltissimo:
Riguardo al rapporto con la politica, sono rimasto fermo alle idee di Seneca del 50 d.C.:
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
Lucio Anneo Seneca
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28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!!
E tu come la consideri la religione?skydrake ha scritto:(...)Riguardo al rapporto con la politica, sono rimasto fermo alle idee di Seneca del 50 d.C.:
La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti.
Lucio Anneo Seneca
28/02/2012 h 20.00 (h 19 Gmt): DIMISSIONI IRREVOCABILI!!!
Al massimo di posso dire cosa NON é per me. Non é il ritualismo Wojtyliano, a cui sento che non mi appartiene, ma ancor meno non é dogmatico come lo sono anche molte religioni orientali, le quali, dietro a un sincretismo anche sostanziale, spesso hanno degli assunti inspiegabili. Se sono inspiegabili tendono ad essere per me inaccettabili. I dogma in quanto tali andrebbero accettati con un atto di fede, non contrapponendo un perché, ma porli é innato per me. Non esistono religioni senza dogmi e comandamenti, ma più questi si spostano dall'astratto ed ideali ad aspetti terreni (tipo "non mangiare carne il venerdi"), più tendo ad avere un sentimento di rigetto. Da me é sempre in agguato la stessa domanda: "Perché?".
Ho avuto una formazione cattolica, ma per questa mia contrapposizione critica rifuggo a qualunque etichetta come cattolico o protestante, pur rimanendo nel complesso nell'ambito della cristianità.
Ho avuto una formazione cattolica, ma per questa mia contrapposizione critica rifuggo a qualunque etichetta come cattolico o protestante, pur rimanendo nel complesso nell'ambito della cristianità.