La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Divagazioni...
Puzzle
Messaggi: 1212
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da Puzzle » martedì 20 novembre 2012, 13:34

È soprattutto l'informazione che ha grossi buchi in Italia, la sezione estera in quasi tutti i giornali italiani è pressoché inesistente e stendiamo un velo pietoso sull'informazione televisiva.

Secondo questo rapporto, il 2011 è stato l'anno con più conflitti dal 1945.



Tarek
Messaggi: 1053
Iscritto il: sabato 25 luglio 2009, 18:07

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da Tarek » mercoledì 21 novembre 2012, 0:05

Credo che l'informazione o la disinformazione ( una foto non giustifica una notizia però la si usa come deterrente mistificatorio)
c'entrino poco con tutte le notizie mirate che ci interessano. A me frega poco del Congo come della Palestina e poi anche i reporter costano sia in Vite che in soldoni . Nello Stato di S.Paolo c'è in atto una guerra tra la Polizia (statale) e il narcotraffico ma Il Governatore non accetta gli aiuti Federali (esercito), e minimizza la gravità di 72 morti in una settimana. Oggi assistiamo a morti in diretta per mezzo di camere in ogni luogo ma la TV ci propone quei pochi miniti anche perché nessuno si azzarda a fare dichiarazioni pubbliche poiché tutto è fuoricontrollo. Compito della dis-informazione è proporci, per il bene sociale, tutto un 'ventaglio' leggero di informazioni dove l'estero conta una minuta percentuale poiché i problemi di cronaca interna già sono più che sufficienti per deprimere il cittadino.

(un piccolo OT per correggere gli ultimi interventi)



Puzzle
Messaggi: 1212
Iscritto il: sabato 4 giugno 2011, 11:28
Località: Udine

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da Puzzle » giovedì 17 gennaio 2013, 10:22

Ag Ghali, il piccolo Bin Laden d'Africa che tiene sotto scacco mezzo continente

LE RADIO, i giornali, e soprattutto il "tam tam" che in tutta Bamako rimbalza velocissimo con gli sms dei cellulari dicono che lui non c'è più. Si è già nascosto in uno dei santuari che preparati da tempo nel deserto algerino, scortato e protetto dai suoi touareg integralisti, i miliziani di "Ansar Eddin". Lui, il capo, è Iyad Ag Ghali, e Ansar Eddin, il gruppo che ha fondato solo nell'ottobre del 2011, è la "new company" del terrorismo jihadista, la sigla che in pochi mesi è stata capace di creare l'alleanza per conquistare il Nord del Mali assieme ad "Al Qaeda nel Maghreb islamico" e a un terzo gruppetto (il Mujao). In poche parole, Ag Ghali è l'uomo capace di attirare la Francia di Francois Hollande nella trappola di una nuova guerra africana. E forse non soltanto la Francia.

Ag Ghali non è un uomo nuovo, uno sconosciuto balzato all'orrore della cronaca per le mani e i piedi amputati e per le donne lapidate nel Nord Mali. Una lunga carriera di militare (nella legione internazionale di Gheddafi), di trafficante, contrabbandiere, ribelle touareg, confidente di servizi segreti, lo ha portato al suo appuntamento con la storia nella primavera del 2012. Da ribelle touareg già nel 1990 Ag Ghali aveva partecipato e guidato uno dei tanti tentativi di rivolta che i nomadi avevano provato a costruire contro il governo del Mali uscito dalla de-colonizzazione francese. Col governo di Bamako, da gran trafficante che è, era riuscito poi a riappacificarsi, tanto da essere inviato a fare il console a Gedda in Arabia Saudita. Di lì i sauditi lo avevano espulso solo dopo poche settimane: era più forte di lui, si era subito messo in contatto con i gruppi jihadisti e integralisti vicini ad Al Qaeda, aveva cercato i vecchi compagni della sua breve esperienza di militante integralista in Pakistan.

Rientrato in Mali, riprende il lavoro fra gli uomini delle sue tribù touareg, seguito a distanza e non sempre con ostilità dai servizi segreti algerini, che intanto combattevano Al Qaeda e i salafiti in casa loro (con tutto l'interesse - quindi - di spingerli verso il Mali o altrove). Nel 2003 Ag Ghali dichiara apertamente di aderire al jihad secondo il rito terrorista di Al Qaeda. Ma continua a tenere aperti i ponti con tutti. Il governo algerino e i maliani lo incaricano di negoziare il rilascio degli ostaggi catturati dal "Gruppo salafita di predicazione e combattimento", il primo gruppo jihadista algerino che più tardi si trasformò nell'attuale "Al Qaeda nel Maghreb Islamico". Ag Ghali negozia, paga i riscatti, tiene per sé buona parte dei milioni di dollari che gli passano gli europei. L'affare migliore lo fa nel 2003, quando fa rilasciare un gruppo di turisti europei catturati da Abu Zeid, uno dei caporioni del Gspc.

Lui nel frattempo continua a sognare, a lavorare per l'indipendenza dell'Azawad, lo stato dei touareg. Un mestiere che porta soldi e potere. Nel 2006 con un altro leader ribelle touareg prova una nuova ribellione; al momento giusto tradisce il compare, negozia con il governo del Mali e incassa il suo tornaconto. Nel 2006 - rivela Wikileaks - ha il coraggio di presentarsi a Terence McCulley, ambasciatore americano in Mali, ha la faccia tosta di lamentarsi con lui di Al Qaeda, "quelli non hanno capito che nel Nord del mio paese la gente non accetta la loro ideologia estremista".

L'apoteosi di questo Bin Laden d'Africa è però la conquista del Nord del paese nel 2012. Tutto inizia con lui che nell'ottobre del 2011 si propone alla guida del "Movimento nazionale per la liberazione dell'Azawad". Sono i touareg "laici", quelli che vorrebbero l'indipendenza dell'Azawad, tenendo Al Qaeda e il vero Bin Laden a distanza. Non lo eleggono capo dell'Mnla, e allora lui (con i soldi di Al Qaeda) fonda Ansar Eddin. La storia di quest'anno è conosciuta: Ag Ghali sa bene chi reclutare fra i touareg arruolati nell'esercito di Gheddafi e sbandati dopo la sconfitta del colonnello. Sono addestrati, sono armati, ci sono i soldi di Al Qaeda e del narcotraffico. Così quando l'Mnla parte per conquistare il Mali, Ansar Eddin li segue tirandosi dietro Al Qaeda. Pochi mesi, e quelli di Ansar Eddin fanno fuori i "laici", impongono la sharia e il loro pugno di ferro a Gao, Kidal e Timbuctù. Ag Ghali porta le bandiere nere del jihad nella più grande regione del mondo che Al Qaeda sia mai riuscita a governare. La storia continua, il finale è imprevedibile. Ma Iyad Ag Ghali di sicuro ha già un ruolo da protagonista. Il più interessante, il più pericoloso.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/01 ... ef=HRER1-1



Dora
Messaggi: 7541
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da Dora » domenica 3 febbraio 2013, 15:21

I macachi iraniani mandati nello spazio sono RINGIOVANITI!! :mrgreen:

PRIMA E DOPO LA PERSIAN REJUVENATIVE THERAPY

Immagine


Immagine

Da http://www.corriere.it/esteri/13_febbra ... 64e3.shtml



isabeau
Messaggi: 5150
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2009, 0:22

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da isabeau » domenica 3 febbraio 2013, 15:46

ma poveri macaki....ma lassàteli in pace....



Dora
Messaggi: 7541
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 10:48

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da Dora » giovedì 18 aprile 2013, 16:39

Dato che il thread gayo è off-limits, quello delle primavere e degli inverni arabi mi pare il più adatto a segnalare una specie di rondine primaverile (mentre le notizie che sarebbero da discutere qui sono talmente invernali che mi sono accorta che questo thread non è stato toccato da mesi :( ):


Imam omosessuale di Washington: "Disponibile a celebrare nozze gay"

Daayiee Abdullah, il primo religioso musulmano dichiaratamente omosessuale, è intervenuto nel corso di un incontro di giovani attivisti per i diritti dei gay. Aiuta le coppie a sposarsi garantendo la massima discrezione

Immagine

WASHINGTON - Ha parlato in occasione di un incontro a Washington, organizzato per la proiezione del documentario "Sono gay e musulmano" e, ancora una volta, ha stupito tutti, compresi i suoi seguaci. Daayiee Abdullah, il primo imam musulmano dichiaratamente omosessuale di cui si abbia notizia, ha reso pubblica, riferisce il Washington Post, la sua "disponibilità" a celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso: "Ritengo che siamo all'inizio di un movimento per un Islam più inclusivo in America", ha detto Abdullah parlando a una platea composta in gran parte di giovani attivisti per i diritti dei gay.

Alcuni dei giovani musulmani tra il pubblico non hanno nascosto la loro sorpresa per una presa di posizione ritenuta assolutamente impensabile. Mentre sempre più Stati procedono nella legalizzazione delle unioni gay, l'omosessualità rimane infatti un argomento tabù all'interno di molte comunità di immigrati negli Stati Uniti. Nei loro Paesi d'origine, come l'Arabia Saudita o il Sudan, l'omosessualità può essere punita perfino con la morte.

Molti gay americani di fede islamica che a Washington vivono in maniera abbastanza aperta il loro orientamento sessuale, quando si tratta di affrontare l'argomento del matrimonio non si sbilanciano. Soprattutto, di fronte alla prospettiva di dover comunicare la notizia ai parenti, che nei Paesi d'origine potrebbero diventare oggetto di rappresaglie o perfino finire in carcere, se la cosa diventasse di pubblico dominio.

L'imam Abdullah, un afroamericano convertito all'Islam che guida la moschea progressista Luce della Riforma di Washington, lo sa bene e per questo assicura la massima discrezione. In silenzio, aiuta le coppie di musulmani gay a sposarsi, dando loro consigli e mantenendo un basso profilo per le cerimonie. Nell'epoca dei social network, Abdullah chiede che sui matrimoni venga mantenuto il silenzio, invitando le coppie e i loro amici a evitare di postare notizie e immagini su Facebook, Twitter e gli altri social media.


(18 aprile 2013)



stealthy
Amministratore
Messaggi: 2758
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 23:59
Località: In your wildest dreams

La

Messaggio da stealthy » giovedì 2 maggio 2013, 21:26

Questa è una donna coraggiosa! Si è tolta il velo in un'intervista sulla tv egiziana




uffa2
Amministratore
Messaggi: 6932
Iscritto il: lunedì 26 novembre 2007, 0:07

Re: La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da uffa2 » giovedì 2 maggio 2013, 21:44

è un video grandioso, si tratta di una donna di grande coraggio, il suo esempio è da far conoscere il più possibile.


HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info


stealthy
Amministratore
Messaggi: 2758
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 23:59
Località: In your wildest dreams

La "primavera araba" è al solstizio d'inverno

Messaggio da stealthy » sabato 8 giugno 2013, 15:55

Ahhhh Tel Aviv Tel Aviv :lol: l'anno prox ci andrò di sicuro!



Rispondi